Flat tax al 5% per gli infermieri e contributo per gli specializzandi: le ipotesi con la manovra 2025

Per sostenere e riconoscere l'operato di infermieri e specializzandi potrebbero essere confermate delle agevolazioni nella Manovra 2025. Dalla flat tax sugli straordinari al contributo mensile di 500 euro: scopriamo le novità.

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  • Tra gli emendamenti presentati alla Manovra 2025 spunta l’ipotesi di introdurre una flat tax al 5% sugli straordinari degli infermieri del Sistema Sanitario Nazionale.
  • Tra le novità c’è anche un contributo di 500 euro mensili per gli specializzandi nella sanità come veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi. 
  • Gli specializzandi in Medicina, invece, potranno assumere incarichi libero-professionali presso i servizi sanitari del SSN o presso strutture sanitarie private per un massimo di otto ore settimanali.

La fuga di cervelli all’estero è ormai argomento all’ordine del giorno, ma per frenare questo fenomeno sono stati presentati alcuni emendamenti alla Manovra 2025 che puntano a valorizzare il lavoro di medici, infermieri e specializzandi.

In particolare, l’ipotesi è quella di introdurre da un lato una flat tax al 5% sugli straordinari degli infermieri del SSN in modo da riconoscere e valorizzare il loro impegno professionale e dall’altro lato un contributo mensile di 500 euro per gli specializzandi sanitari non medici.

Per la Lombardia, invece, potrebbe essere confermata la tassa sulla salute per i frontalieri con l’obiettivo di frenare la fuga dei medici in Svizzera e mantenere in Italia gli specialisti di cui abbiamo bisogno.

Manovra 2025, ipotesi flat tax al 5% per gli infermieri

Proseguono i lavori sulla Manovra 2025 e spuntano nuovi emendamenti per combattere la fuga di cervelli: in particolare si punta all’introduzione di una flat tax al 5% sugli straordinari degli infermieri del Servizio Sanitario Nazionale.

Una misura simile era già stata prevista dal Dl Liste d’Attesa che, tra le altre disposizioni, aveva introdotto la tassa piatta al 15% sui compensi corrisposti per le ore di lavoro straordinario rese da medici e infermieri. In quel caso, però, l’obiettivo era quello di premiare i lavoratori per il lavoro aggiuntivo svolto nell’ottica di ridurre le liste d’attesa e fronteggiare la carenza di personale. Ad oggi, invece, la Manovra punta a un obiettivo più ambizioso.

Se da un lato lo scopo è quello di premiare, economicamente, l’operato di questi lavoratori, dall’altro lato si potrebbero spingere gli infermieri a lavorare di più per ottenere di più. Di fatto, quindi, questa misura potrebbe incrementare lo stress e il burnout lavorativo anziché portare benefici a una categoria di lavoratori già sfruttata.

Secondo le associazioni di categoria, per ottenere i risultati sperati è necessario accompagnare queste misure a un piano di assunzioni strutturali nel SSN per garantire organici adeguati e cure specialistiche.

Contributo di 500 euro per gli specializzandi

flat tax infermieri


Un altro emendamento presentato alla Manovra 2025, firmato dal Deputato Marta Schifone, prevede l’introduzione di un contributo di 500 euro mensili per gli specializzandi sanitari non medici. Potrebbero avere diritto a questa agevolazione, secondo quanto previsto dall’emendamento, gli specializzandi in farmacia, veterinaria, odontoiatria, biologia, chimica, fisica e psicologia.

Tuttavia anche questa ipotesi ha suscitato alcune polemiche, considerando che oltre agli specializzandi anche i tirocinanti in percorsi di formazione per le professioni infermieristica e ostetrica dovrebbero ottenere dei riconoscimenti economici. E come loro anche molte altre professioni sanitarie non mediche.

Sebbene questa possa essere una buona iniziativa per gli specializzandi, difficilmente sarà la soluzione ai problemi strutturali della sanità pubblica italiana. Le categorie professionali dei medici richiedono infatti risorse, stabilità e dignità per chi opera in prima linea nella sanità.

Tassa sulla salute per i frontalieri

Oltre ai provvedimenti sino a qui descritti, nella Manovra 2025 potrebbe essere confermata la tassa sulla salute per i frontalieri, applicata almeno per la Regione Lombardia.

Spesso, infatti, gli abitanti di Sondrio, Como o di altri comuni vicini al confine svizzero, preferiscono spostarsi all’estero per lavorare come infermieri o medici e poi rientrare in Italia. Per loro scatta la tassa sulla salute, calcolata tra il 3% e il 6% del reddito netto annuo.

L’obiettivo di questa misura è quello di individuare i fondi per aumentare poi gli stipendi di medici e infermieri delle zone di confine in modo da trattenerli sul territorio nazionale e contenerne la fuga verso la Svizzera.

Crisi infermieristica in Italia e fuga all’estero: i dati

Le disparità tra le professioni sanitarie, in particolare tra medici e infermieri, sono sempre più marcate. Introdurre una flat tax per gli infermieri e un contributo per gli specializzandi non sarà la soluzione per risolvere una crisi che ormai da alcuni anni preoccupa il sistema.

Secondo una ricerca realizzata da Nursing Up1, il sindacato nazionale degli infermieri, nel biennio 2021-2022 hanno lasciato il Sistema Sanitario Nazionale 52.534 professionisti, che rappresentano il 56% delle cessazioni totali.

Dall’analisi dei dati si evince anche come gli infermieri siano la categoria di lavoratori che abbandona maggiormente e in modo volontario il posto di lavoro. Tra il 2021 e il 2022 si sono dimessi volontariamente ben 15.450 infermieri con contratto a tempo indeterminato. Nel 2021 sono stati 6.953 e nel 2022 non meno di 8.500.

Un altro dato estremamente allarmante riguarda i professionisti che hanno subito aggressioni fisiche. Ad oggi sono oltre il 40% i professionisti di tutta l’Unione Europea, che rientrano nei sistemi sanitari mondiali più evoluti, ad aver subito almeno un’aggressione fisica.

  1. Comunicato Stampa Nursing Up, 2 settembre 2024, nursingup.it ↩︎

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Laura Pellegrini

Giornalista e content editor

Dopo la Laurea in Comunicazione e Società, ho iniziato la carriera da freelance collaborando con diverse realtà editoriali. Ho scritto alcuni e-book sui bonus e ad oggi mi occupo della redazione di articoli di economia, risparmio e lavoro.

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