- La nuova riforma fiscale potrebbe portare l’estensione della flat tax con cedolare secca anche per immobili commerciali.
- L’aliquota della flat tax con cedolare secca sui negozi e gli uffici potrebbe essere compresa tra il 21% e il 15%.
- L’aliquota potrebbe scendere al 15% per gli esercizi commerciali affittati da persone fisiche presso piccoli centri abitati con meno di 5.000 abitanti.
Si parla ormai da tempo della possibilità di estendere la flat tax con cedolare secca sulle attività commerciali, ma ancora non c’è niente di fatto.
Eppure, importanti novità potrebbero arrivare con la nuova riforma fiscale in arrivo. Infatti, tra i decreti attuativi della delega fiscale è prevista l’estensione della cedolare secca per uffici e negozi.
La cedolare secca dovrebbe prevedere una tassa piatta, o flat tax al 21%, con un’ulteriore riduzione nei piccoli centri abitati. Ma vediamo nel dettaglio come funzionerà la questa agevolazione fiscale per gli esercizi commerciali e quando potrebbe entrare in vigore.
Indice
Flat tax con cedolare secca sui negozi: l’aliquota
La cedolare secca è un tipo di imposta vantaggiosa, sia per i proprietari di immobili che per gli affittuari, perché riduce le imposte e le incorpora in un’unica tassa ad aliquota fissa.
Con la nuova riforma la cedolare secca per uffici e negozi potrebbe diventare realtà. La flat tax prevista è del 21% per le persone fisiche che posseggono negozi e uffici e affittano a:
- artigiani;
- commercianti;
- liberi professionisti.
L’aliquota del 21% potrebbe, inoltre, scendere al 15% per le proprietà in locazione situate in piccoli centri abitati con meno di 5.000 abitanti.
La normativa potrebbe entrare in vigore con l’approvazione di uno dei decreti attuativi della delega fiscale. Tuttavia, ancora non si è risolta la questione principale legata alle coperture.
Flat tax con cedolare secca: chi potrà beneficiarne
Già la prossima manovra potrebbe contenere la nuova misura che introduce la cedolare secca su negozi e uffici. Tuttavia, non tutti potranno beneficiarne.
Infatti, la proposta potrebbe prevedere alcuni paletti che vincolerebbero l’accesso alla misura. Questa potrebbe, infatti, essere rivolta solamente alle persone fisiche. Di conseguenza, i reali beneficiari della flat tax al 21% o al 15% sarebbero i piccoli proprietari di immobili. Si tratta di quei proprietari che ad oggi si ritrovano a dover pagare con l’aliquota Irpef maggiore pari al 43%.
Tra i requisiti previsti dalla misura ci sarebbe un’ulteriore limitazione. Pare, infatti, che la flat tax potrà essere applicata solamente ai nuovi contratti e non su quelli già esistenti: un meccanismo che abbiamo già avuto modo di vedere nel 2019 con la sperimentazione della flat tax per locazioni commerciali.
La normativa, per evitare i furbetti che potrebbero disdire il contratto per stipularne uno nuovo per beneficiare della nuova flat tax, potrebbe prevedere un ulteriore limite. Infatti, potrebbe stabilire una regola che impedirebbe al proprietario di applicare la flat tax all’affittuario con cui aveva in precedenza un contratto d’affitto, disdetto pochi mesi prima per essere poi nuovamente redatto.
Flat tax con cedolare secca: le criticità
Si è dovuto attendere a lungo per questa misura, che vede applicare regole simili per immobili ad uso residenziale e commerciali. Ma perché? I motivi sono tanti. Prima di tutto la cedolare secca è un incentivo per i locatori a sottoscrivere un contratto di locazione.
Soprattutto tra privati, è purtroppo comune che vengano compiuti illeciti con la mancata registrazione dei contratti. Invece, per gli esercizi commerciali non vale lo stesso, anche per una questione di convenienza per gli stessi locatori.
In genere, infatti, i commercianti, gli artigiani e i professionisti possono portare in deduzione parte delle spese legate all’affitto, di conseguenza è raro che i contratti non vengano regolarmente registrati. Da ciò appare evidente che la cedolare secca non era indispensabile per gli esercizi commerciali per far emergere gli affitti in nero.
Al contrario, la criticità è per le casse dello Stato, poiché la cedolare secca avrebbe portato solamente ad un gettito più basso rispetto alla tassazione ordinaria prevista sulla registrazione dei contratti. Basti pensare che nel 2019, con la sperimentazione della flat tax sugli esercizi commerciali, il gettito fiscale è stato minore rispetto a quello previsto in assenza di tale agevolazione.
Quando arriva la cedolare secca sulle attività commerciali
Negli ultimi giorni è ancora in discussione l’inserimento di questa misura nella delega fiscale. Inoltre, l’esecutivo nelle prossime settimane deciderà se inserire la misura all’interno della Legge di Bilancio 2024. Intanto, però, il governo si trova alle prese con questioni più urgenti, come la riconferma del taglio del cuneo fiscale.
Ma tra le priorità dell’esecutivo c’è anche la modifica degli scaglioni IRPEF. Infatti, il governo sta pensando di accorpare il primo e il secondo scaglione applicando un’unica aliquota al 23% sui redditi fino a 28.000 euro. Sono, inoltre, previsti aiuti e sostegni rivolti alle famiglie, che devono ancora prendere forma.
Possiamo, quindi, dedurre che l’introduzione della flat tax sulla cedolare secca per i negozi potrebbe slittare al 1° gennaio 2024.
Flat tax con cedolare secca su attività commerciali – Domande frequenti
L’esecutivo sta lavorando all’estensione della flat tax con cedolare secca sui negozi, per le persone fisiche che posseggono negozi e uffici che affittano gli immobili ad artigiani, commercianti e liberi professionisti. Scopri quando potrebbe entrare in vigore.
Le aliquote che potrebbero essere applicate con la cedolare secca sui negozi commerciali sono del 21% e del 15% per le proprietà in locazione situate in piccoli centri abitati con meno di 5.000 abitanti.
L’applicazione della flat tax con cedolare secca sui negozi è riservata alle persone fisiche che affittano gli immobili a commercianti, artigiani e liberi professionisti, ma solamente su nuovi contratti e non su quelli già esistenti.
Grazie, per la risposta, tuttavia leggendo un vostro articolo del 25 settembre scorso avevo compreso che con la riforma fiscale ventura si ventilerebbe la possibilità di estendere la cedolare secca ai locatori p.iva come gli imprenditori individuali,mentre nell’articolo in questa pagina leggo che si parla genericamente di persone fisiche senza precisare se si comprendano o meno le p.iva (non enti e società).Era questo il mio dubbio.Grazie.
Buongiorno,
grazie, adesso è più chiaro. Ancora non c’è nulla di definitivo. Può continuare a seguirci per aggiornmenti.
Grazie per averci scritto
Un imprenditore individuale ,che pure è persona fisica e paga l’aliquota marginale irpef, potrebbe fruire della cedolare secca per dare in affitto un suo negozio ad un commerciante?Per locatore ‘persona fisica’ si intendono tutti ,tranne enti e società, oppure solamente i privati senza p.iva?Grazie
Buongiorno,
attualmente la possibilità di applicare la cedolare secca alla locazione del negozio è preclusa. Verifichi con il suo fiscalista.
Grazie per averci scritto