- Il carnet di finanziamenti alle imprese offerti dalla Regione Puglia ha un occhio di riguardo al turismo, ma esistono programmi per tutte le tipologie di impresa in tutti i settori.
- I PIA e i Mini PIA specificatamente dedicati al turismo puntano ad ampliare l’offerta e favorire la destagionalizzazione tramite interventi di ammodernamento, riqualificazione, formazione e creazione di nuove strutture.
- Le imprese potranno accedere ai contributi inviando domanda telematica tramite la sezione dedicata del portale PugliaSemplice.
Il turismo si conferma un settore strategico per lo sviluppo economico della regione Puglia, con oltre 16,39 milioni di presenze registrate nel 2023 e un incremento dell’8% degli arrivi rispetto all’anno precedente secondo il report più aggiornato dell’Ufficio Osservatorio di Pugliapromozione1, presentato a inizio anno. Un trend positivo che sembra essersi confermato anche nel 2024, sebbene i dati completi non siano ancora disponibili.
Alla luce di questi risultati, non sorprende che la Regione Puglia abbia scelto di riservarvi particolare attenzione nei suoi programmi di finanziamento rivolti alle imprese, seppure il Programma Regionale 2021 – 2027 – PR Puglia FESR FSE+ 2021-2027 presenti un ampio carnet di opzioni per tutte le tipologie di impresa in tutti i settori.
Esaminiamo quindi nel dettaglio i principali programmi di finanziamenti in Puglia per le imprese, iniziando dai Mini PIA e PIA specificamente dedicati al settore turistico, per poi passare a quelli di carattere più ampio e trasversale.
Indice
- Mini PIA per le strutture ricettive in Puglia
- PIA Turismo: un sostegno per lo sviluppo turistico di ampio respiro
- Mini PIA per le micro e piccole imprese in diversi settori
- PIA, innovazione e sviluppo per PMI e start-up tecnologiche
- Contratti di Programma 2021-2027: agevolazioni per grandi investimenti
- Finanziamenti in Puglia: come presentare domanda
Mini PIA per le strutture ricettive in Puglia
Partiamo con gli aiuti rivolti alle strutture ricettive di dimensioni ridotte. Attraverso il Mini PIA, la Regione Puglia punta a migliorare l’offerta turistica, favorendo investimenti che vanno dall’ammodernamento delle strutture ricettive esistenti fino alla digitalizzazione e innovazione.
Il Mini Pia è accessibile a tutte quelle micro, piccole e medie imprese che operano nel settore turistico, incluse le reti d’impresa che intendono sviluppare progetti di collaborazione per migliorare l’offerta turistica sul territorio pugliese.
I progetti finanziabili devono essere compresi tra:
- un minimo di 30.000 euro e un massimo di 5 milioni di euro per le imprese singole;
- tra i 500.000 e i 2 milioni di euro per le reti di impresa e consorzi;
Potranno essere cofinanziati a fondo perduto fino al 70% a seconda delle casistiche. Sono ammessi investimenti per:
- creazione di nuove attività turistiche;
- ampliamento, ristrutturazione e ammodernamento di strutture alberghiere;
- realizzazione di progetti che migliorano l’offerta turistica per favorire la destagionalizzazione;
- investimenti produttivi per lo sviluppo dell’offerta turistica.
PIA Turismo: un sostegno per lo sviluppo turistico di ampio respiro
Le opportunità offerte dal PIA Turismo sono rivolte non solo a piccole e medie imprese, ma anche a grandi aziende che intendono realizzare progetti di vasta portata, tramite un programma che si concentra su investimenti strutturali di più ampio respiro, ma sempre con l’obiettivo di trasformare e migliorare l’offerta turistica regionale.
Le imprese di piccole, medie e grandi dimensioni, così come le reti d’impresa, possono beneficiare di questo strumento. In particolare, il programma è pensato per le aziende che desiderano intraprendere progetti di rilievo, capaci di impattare in grande misura sul territorio.
Il PIA Turismo finanzia progetti di ammodernamento e sviluppo con un valore compreso tra 5 e 40 milioni di euro. Gli investimenti produttivi possono coprire fino al 95% delle spese complessive, con un contributo a fondo perduto che può variare dal 30% per le grandi imprese fino al 50% per le piccole. È possibile includere progetti di digitalizzazione:
- creazione di nuove strutture alberghiere;
- ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture esistenti;
- recupero di edifici storici o rurali da destinare al turismo;
- progetti di digitalizzazione e innovazione tecnologica;
- interventi per la tutela ambientale;
- realizzazione o miglioramento di porti turistici, strutture sportive, parchi tematici e centri congressuali​.
Mini PIA per le micro e piccole imprese in diversi settori
La regione Puglia non tiene però solo conto degli investimenti turistici. Il programma Mini PIA si rivolge anche alle micro e piccole imprese di tutti i settori che desiderano migliorare la loro competitività attraverso investimenti produttivi e progetti di innovazione volti a migliorare l’efficienza energetica e incentivare l’uso di risorse rinnovabili.
Le micro e piccole imprese, inclusi i liberi professionisti, sono i principali beneficiari del Mini PIA. Il programma è rivolto anche alle aziende che acquisiscono lo status di medie imprese attraverso partecipazioni societarie.
Gli investimenti ammissibili vanno da 30.000 a 5 milioni di euro e includono:
- creazione di nuovi stabilimenti;
- ampliamento della capacità produttiva di stabilimenti esistenti;
- diversificazione della produzione in nuovi prodotti o servizi;
- innovazioni nei processi produttivi e organizzativi;
- progetti di tutela ambientale e internazionalizzazione;
- partecipazione a fiere.
Le agevolazioni possono arrivare fino al 55% a fondo perduto per le micro imprese, con ulteriori contributi per innovazione e internazionalizzazione.
PIA, innovazione e sviluppo per PMI e start-up tecnologiche
Il Programma Integrato di Agevolazioni (PIA) è rivolto alle PMI e alle start-up innovative che desiderano sviluppare progetti integrati di innovazione, ricerca e sviluppo, tramite uno strumento che punta a favorire la crescita attraverso l’introduzione di nuove tecnologie e l’efficienza produttiva.
Le medie imprese, le piccole imprese con un fatturato medio annuo di almeno 1 milione di euro e le start-up innovative possono accedere al programma. Anche le imprese non attive possono partecipare, se controllate da realtà già consolidate.
Gli investimenti devono superare 1 milione di euro e possono includere progetti di:
- progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
- innovazione tecnologica e industriale;
- digitalizzazione e transizione energetica;
- investimenti produttivi;
- progetti formativi;
- innovazione dei processi e dell’organizzazione;
- investimenti a favore della tutela ambientale;
- consulenze specialistiche, internazionalizzazione e partecipazione a fiere​;
Il contributo a fondo perduto può arrivare fino al 60% per le piccole imprese e fino al 75% per progetti di ricerca industriale.
Contratti di Programma 2021-2027: agevolazioni per grandi investimenti
I Contratti di Programma (CdP) sono lo strumento più adatto per le grandi imprese e le PMI che desiderano realizzare investimenti strategici di ampia portata, poiché prevedono investimenti ancora più ingenti per progetti che si focalizzano ricerca e sviluppo, innovazione e formazione.
Le grandi imprese sono i principali beneficiari dei Contratti di Programma, ma anche le PMI aderenti e le start-up innovative possono partecipare, purché in collaborazione con una grande impresa che guida il progetto.
Gli investimenti devono essere superiori a 5 milioni di euro. Il programma finanzia progetti di:
- ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
- innovazione tecnologica e industriale;
- investimenti produttivi (limitati alle grandi imprese in determinati settori);
- formazione;
- tutela ambientale;
- consulenze specialistiche e internazionalizzazione (per PMI);
- partecipazione a fiere.
Il contributo a fondo perduto è fino al 50% per le PMI. Sono ammessi anche progetti per la creazione di nuovi posti di lavoro e per la partecipazione a programmi di internazionalizzazione.
Finanziamenti in Puglia: come presentare domanda
Per tutti i programmi descritti, la procedura di presentazione delle domande avviene esclusivamente in modalità telematica attraverso la piattaforma PugliaSemplice, accessibile dal sito della Regione Puglia.
Al momento della presentazione della domanda, all’istanza vengono attribuiti un protocollo regionale, uno dell’Organismo Intermedio (O.I.), e un Codice Unico di Progetto (CUP) per ciascuna impresa. Il CUP dovrà essere inserito in tutti i documenti di spesa legati al programma di investimenti PIA Turismo.
La domanda, che descrive le caratteristiche tecniche ed economiche del progetto integrato, il profilo delle imprese coinvolte e i dettagli finanziari del programma di investimento, dovrà includere la compilazione online di tutti i dati richiesti dall’Avviso, secondo le istruzioni della piattaforma.
Dopo la verifica iniziale condotta da Puglia Sviluppo, che potrebbe includere ulteriori indicazioni per la fase successiva, la Regione invierà telematicamente una nota di ammissione alla fase di presentazione del progetto definitivo oppure una dichiarazione di inammissibilità .
La documentazione del progetto definitivo dovrà essere presentata entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione di ammissione, utilizzando la piattaforma PugliaSemplice.
Se il termine dei 60 giorni non viene rispettato, la proposta sarà considerata decaduta. Al termine dell’istruttoria, Puglia Sviluppo trasmetterà i risultati alla Sezione Competitività , che approverà l’importo complessivo delle agevolazioni con un Atto dirigenziale e stabilirà il termine entro il quale dovrà essere firmato il Disciplinare.
- I trend del turismo in Puglia nel 2023, a cura dell’Ufficio Osservatorio di Pugliapromozione per la BIT – Borsa Internazionale del Turismo, aret.regione.puglia.it ↩︎
Francesca Di Feo
Redattrice Partitaiva.it