Fattura immediata: cos’è, quando e come emetterla

La più comune delle fatture è la fattura immediata, che deve essere emessa entro una certa data dalla vendita del bene. Leggi quando emettere la fattura immediata e quali sono gli elementi essenziali.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

Adv

Fattura immediata
  • Per fattura immediata si intende la fattura emessa nella stessa data in cui viene effettuata la prestazione o viene venduto il bene.
  • La fattura immediata elettronica deve essere inviata al cliente entro 12 giorni dal momento in cui avviene la prestazione o la vendita del bene.
  • Questo tipo di fattura è generalmente usato quando non c’è obbligo di documento di accompagnamento merce.

Le fatture possono essere di varia natura, e una delle tipologie più utilizzate è la fattura immediata. Si tratta di quel tipo di fattura che non necessita di un documento di accompagnamento merce, perché viene emessa lo stesso giorno in cui avviene la prestazione descritta in fattura o la vendita del bene.

Con l’introduzione della fatturazione elettronica, il sistema ha concesso qualche giorno in più per emettere questo tipo di fattura. Infatti, la fattura immediata elettronica può essere emessa entro e non oltre i 12 giorni successivi alla prestazione o alla vendita.

Quando si utilizza questo tipo di fattura e quali sono gli elementi che non possono mancare? Per scoprire tutte le informazioni necessarie su questo tipo di fattura, continua a leggere la guida.

Tipologie di fattura

Le fatture sono composte da diversi elementi essenziali, la cui assenza può portare a sanzioni anche piuttosto salate.

Non possono mancare, ad esempio, i dati del cliente, quelli del fornitore, la descrizione della prestazione o dei beni oggetto della fattura così, come gli importi e l’IVA, ad eccezione del regime forfettario.

Tra questi elementi vi è anche la data della fattura. In base alla data inserita nella fattura si possono distinguere tre tipologie di questo documento fiscale:

  • fattura anticipata: emessa prima della prestazione o della vendita del bene;
  • fattura immediata: emessa nello stesso giorno in cui avviene la prestazione o la vendita;
  • fattura differita: emessa in un tempo diverso rispetto all’effettiva prestazione o vendita del bene.

Ma in questo caso ci soffermeremo sulla fattura immediata, la tipologia più utilizzata.

Fattura immediata data

Fattura immediata: come funziona

La fattura immediata è un documento fiscale che viene emesso da un soggetto fiscale, che prova l’avvenuta cessione di un bene o la prestazione di un servizio, e viene emessa lo stesso giorno in cui il bene viene venduto o la prestazione è avvenuta.

Tuttavia, la fattura immediata non coincide con la fattura accompagnatoria. Infatti, questo tipo di fattura può non scortare i beni.

Questa fattura deve essere emessa inserendo i seguenti elementi:

  • la data in cui è stato venduto il bene o è avvenuta la prestazione;
  • numero di fattura in ordine progressivo;
  • il metodo di pagamento;
  • l’importo totale del bene o del servizio;
  • l’IVA (un caso di regime ordinario);
  • contributi o competenze di legge ove previsto.

La disciplina che regola la fattura immediata è contenuta dall’articolo 21 del DPR 633/1972. La fattura non prevede un documento di accompagnamento alla merce.

L’obbligo di emettere fattura vale sia per chi aderisce al regime ordinario che per chi aderisce al regime forfettario.

Quale data inserire in fattura

Uno degli elementi essenziali di una fattura è la data di emissione, e la circolare n. 14/E/2019 dell’Agenzia dell’Entrate presenta diversi esempi che si riferiscono a tre tempistiche di emissioni delle fatture.

Le casistiche sono tre:

  • la fattura è emessa lo stesso giorno della vendita, entro le ore 24 del giorno solare, in modo che la data dell’operazione e la data di emissione risultino uguali;
  • la fattura è generata il giorno dopo l’operazione e trasmessa al Sistema di Interscambio entro i 12 giorni successivi;
  • la fattura è generata ed inviata al Sistema di Interscambio entro il termine ultimo di emissione.

In tutti e tre i casi deve essere inserita la data dell’operazione.

Fattura immediata sanzioni

Fattura immediata: quando inviarla

Come abbiamo visto, il termine massimo entro cui può essere emessa la fattura immediata elettronica è 12 giorni dopo la prestazione o la vendita del bene oggetto della fattura.

Tuttavia, nel caso delle fatture immediate non elettroniche, di norma devono essere emesse nello stesso giorno in cui avviene la prestazione o la vendita.

Ma cosa succede se la fattura viene emessa dopo i 12 giorni previsti dalla legge? In tal caso il rischio è quello di ricevere una multa per invio tardivo.

L’importo della multa varia se influisce o meno sulla dichiarazione Iva. Infatti, se influisce, la multa va dal 90% al 180% dell’imponibile con un minimo di 500 euro. Invece, se non influisce sulla dichiarazione Iva va da 250 a 2.000 euro.

Per pagare una sanzione ridotta, il tempismo è essenziale. Infatti, sono previste riduzioni in base al giorno in cui viene pagata la sanzione. La riduzione è pari a:

  • 1/10 se il pagamento avviene entro 30 giorni;
  • 1/9 se il pagamento avviene entro 90 giorni;
  • 1/8 se il pagamento avviene entro la presentazione dell’IVA annuale;
  • 1/7 se il pagamento avviene entro la presentazione dell’IVA dell’anno successivo;
  • 1/6 se il pagamento avviene entro la presentazione dell’IVA dell’anno successivo;
  • 1/5 se il pagamento avviene dopo la contestazione delle irregolarità.

Fattura immediata – Domande frequenti

Quando si emette la fattura immediata?

La fattura elettronica immediata si emette entro i 12 giorni dalla vendita del bene o dalla prestazione del servizio. Le fatture immediate non elettroniche devono essere emesse il giorno stesso.

Che differenza c’è tra fattura differita e immediata?

La principale differenza tra fattura immediata e differita è la data di emissione. Nel primo caso deve essere emessa entro 12 giorni dalla vendita o dalla prestazione, mentre nel secondo l’emissione deve avvenire entro il giorno 15 del mese successivo alla vendita o alla prestazione.

Cosa succede se invio fattura immediata dopo 12 giorni?

Se si invia la fattura elettronica immediata dopo 12 giorni si rischia di pagare una multa per invio tardivo, che può andare dal 90% al 180% dell’imponibile, a partire da 500 euro.

Autore
Foto dell'autore

Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
Fact-Checked
Avatar di Giovanni Emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 2 Marzo 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

Lascia un commento

Continua a leggere

Iscriviti alla Newsletter

Il meglio delle notizie di Partitaiva.it, per ricevere sempre le novità e i consigli su fisco, tasse, lavoro, economia, fintech e molto altro.

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.