- Una fattura elettronica tardiva si verifica quando viene inviata con il sistema SDI oltre il termine dei 12 giorni dalla prestazione eseguita, nel caso di una fattura immediata, e dopo il 15 del mese nel caso di quella differita.
- Il verificarsi delle violazioni determina l’applicazione di sanzioni che variano in base alla gravità dell’errore, omissione o ritardo.
- Potrai sanare il ritardo attraverso l’istituto del ravvedimento operoso pagando spontaneamente l’importo previsto con una riduzione delle percentuali.
L’introduzione della fattura elettronica ha semplificato il processo per l’invio del documento fiscale, offrendo un sistema veloce, sicuro e soprattutto certo. Ciò permette di evitare errori di compilazione, limitare eventuali ritardi e avere una piena trasparenza fiscale.
Tuttavia, ti sarà capitato di effettuare un invio tradivo di una fattura digitale, chiedendoti quali sono le sanzioni applicate e come evitarle.
Nella nostra guida troverai tutte le informazioni necessarie per valutare quando si verifica questo evento e quali sono le sanzioni a cui andrai incontro per ritardi, omissioni ed errori.
Indice
Fattura tardiva e fattura immediata
In base all’art 1 del Decreto-legge 127/2015, la fattura elettronica si intende emessa solo nel momento in cui è stata inserita all’interno del Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, si specifica che dovrà essere effettivamente processata e non venir scartata.
Questa operazione deve avvenire entro un tempo previsto per legge. Nel caso in cui tra la stipula di un atto, di un accordo o la prestazione del servizio e l’invio attraverso il sistema SDI vengono superati i termini, si parlerà di fattura elettronica tardiva.
Quali sono le tempistiche previste dalla legge? Devi distinguere tra:
- fattura immediata: la data di emissione coincide con quella dell’effettuazione dell’operazione. Dovrà essere processata dal sistema SDI entro 12 giorni;
- fattura differita: riepiloga le operazioni con lo stesso acquirente o committente, del mese, entro il 15 del mese successivo;
- fattura tardiva: in questo caso viene emessa oltre i termini previsti dalla legge.
Invio tardivo della fattura elettronica immediata
Una fattura immediata prevede l’invio del documento attraverso il Sistema di Interscambio contestualmente alla:
- stipula del contratto;
- data in cui si è ricevuto il relativo corrispettivo;
- spedizione dell’articolo in caso di beni mobili;
- consegna del prodotto.
In teoria, l’invio dovrebbe avvenire entro 24 ore. Tuttavia, è previsto un arco temporale più ampio di 12 giorni entro il quale questa operazione sarà regolare.
Infatti, questa tipologia di fattura richiede nella sua compilazione di indicare la data del documento, che riporta il giorno effettivo in cui è stata portata a termine la transazione. Quindi l’invio tradivo avviene superato l’arco dei 12 giorni.
Un esempio può chiarire le tempistiche. Immagina di avere venduto un prodotto il 20 di ottobre, ma per un motivo o un altro aver preparato sul tuo software di fatturazione elettronica la fattura, senza inviarla.
Ora in base alla DPR 633/72 avrai tempo fino a novembre, quindi 12 giorni dopo, per inserirla nel Sistema di Interscambio. Se ciò avviene il documento sarà regolare. Invece, se invii la fattura oltre questo termine, allora verrà considerata tardiva.
Termini per l’invio della fattura differita
La fattura elettronica differita si differenzia da quella immediata, dato che prevede l’invio del documento in una data diversa rispetto a quella in cui si è verificata la consegna dei beni o la prestazione di un servizio.
Inoltre, sarà possibile per l’azienda riepilogare in un unico documento fiscale i pagamenti che sono avvenuti nell’arco di un mese. L’invio di una fattura differita deve avvenire entro il giorno 15 del mese successivo. Superato questo termine si considera tardiva. Nel caso in cui all’interno della fattura si vengono a riepilogare più operazioni, sarà presa come riferimento la data dell’ultima.
A chiarire questo aspetto è stata la circolare 14/E/2019 dell’Agenzia Delle Entrate, con la quale è stato ribadito che l’invio può essere eseguito tra il 1° e il 15 del mese successivo, prendendo come data quella dell’ultima operazione eseguita e registrata nel mese in corso.
Ad esempio, immagina di aver creato una fattura differita contenente al suo interno due operazioni, una del 4 e l’altra del 25 settembre. Come riferimento verrà presa quest’ultima data. Quindi avrai tempo di inviarla entro il 15 del mese di ottobre.
Quali sono le sanzioni per l’invio tardivo della fattura
Al fine di procedere correttamente con il nuovo sistema di fatturazione elettronica, l’art 10 del D.L 119/2018 aveva previsto una sospensione delle sanzioni per la tardiva emissione delle fatture. Oggi, non è più presente nessuna sospensione di questo tipo.
Quindi, diventa importante inviare un documento fiscale entro i termini di legge, evitando così di trovarsi con un invio tradivo. Cosa succede in questo caso? In base all’art 6 del D.lgs. 471/1997 si applicheranno delle sanzioni con riferimento alla tipologia di violazione. Nella tabella seguente abbiamo riepilogato tutti i casi.
Tipologia di violazione | Sanzione |
Mancata registrazione della fattura senza conseguenze sul calcolo IVA | Da 250€ a 2.000€ |
Fatturazione elettronica tardiva o errata | Dal 90% al 180% dell’importo con un minimo di 500€ |
Violazioni per fatture di importi esenti da IVA, non imponibili o soggetti a reverse charge | Dal 5% al 10% dell’importo previsto |
Violazioni solo formali della fattura | Non sono previste sanzioni |
Se hai commesso un errore sostanziale, come può essere un importo più levato di quanto pagato o inferiore, per non annullare la fattura potrai emettere una relativa nota di credito o di debito.
Infine, devi considerare che se vengono effettuate diverse violazioni sull’emissione della fattura elettronica, la sanzione verrà applicata solo una volta.
Sanzioni fattura elettronica tardiva: ravvedimento operoso
Il sistema del ravvedimento operoso è un istituto giuridico tributario che permette di ridurre l’importo della sanzione per una violazione, omissione o tardivo invio della fattura elettronica. Potrai regolarizzare volontariamente la tua posizione fiscale versando l’importo dovuto, che verrà maggiorato con una percentuale ridotta.
In questo caso viene premiata la volontà del contribuente che, accortosi dell’errore o dell’omissione, interviene spontaneamente al fine di regolarizzare la sua posizione fiscale. Ecco quali sono le principali riduzioni delle sanzioni:
- pagamento entro 90 giorni dall’errore o omissione: 1/9;
- regolarizzazione entro la presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno in cui è commessa la violazione: 1/8;
- ravvedimento entro il termine di presentazione della dichiarazione IVA dell’anno successivo a quello di cui si è verificata l’omissione o il ritardo: 1/7;
- importo ridotto di 1/6 oltre i termini della dichiarazione IVA dell’anno successivo.
Per ottenere il ravvedimento operoso il pagamento deve avvenire esclusivamente utilizzando il modello F24 e inserendo nella sezione erario i seguenti dati:
- codice tributo 8911;
- anno in cui è avvenuta la violazione.
Regolarizzazione da parte del committente
Un altro aspetto da considerare è la responsabilità del committente o cessionario. Infatti, in base all’art 6 comma 8 del Dlgs 471/97, nel caso in cui, come soggetto passivo, non ricevi la fattura elettronica entro i termini previsti, sarai soggetto anche tu a una sanzione pari al 100% dell’importo e con un minimo di 250€. Ecco quali sono i casi e come evitare la penalità:
- si applica la sanzione se non hai ricevuto il documento fiscale entro 4 mesi dalla data della prestazione o del contratto stipulato. Per evitarla dovrai trasmettere autofattura elettronica in modo da regolarizzare la posizione IVA;
- nel caso in cui hai ricevuto fattura irregolare: dovrai trasmettere autofattura entro i trenta giorni dalla ricezione del documento.
Fattura elettronica tardiva ed errori: cosa fare
Cosa succede se viene inviata una fattura entro il termine previsto, ma questa viene scartata dal sistema SDI? Questo si verifica quando il Sistema di Interscambio rileva la presenza di un errore.
Nella ricevuta di scarto, ti verrà specificato qual è il motivo che ha impedito la consegna del documento fiscale. Quelli più comuni li abbiamo riassunti all’interno della seguente tabella.
Codice errore | Significato |
0001 | Nome del file non valido |
0002 | Nome file già utilizzato precedentemente |
0003 | Dimensioni del file troppo grandi |
00102 | File non integro o danneggiato |
00403 | Documento con data successiva a quello dell’invio telematico |
00417 | File senza indicazione di codice fiscale o partita IVA |
In questi casi avrai 5 giorni di tempo per inviare nuovamente la fattura e correggere l’errore, evitando così l’applicazione delle sanzioni.
Fattura elettronica tardiva e regime forfettario
Se hai aderito al regime forfettario, dal 1° luglio sei obbligato a utilizzare il sistema SDI per l’invio delle fatture elettroniche. Al fine di evitare l’aggravarsi di sanzioni, fino al 31 di agosto è stata data la possibilità di allargare la tempistica per l’invio della fattura con una proroga di un mese.
Dal 30 settembre, sono scattate le sanzioni anche per questa tipologia di regime fiscale. Quindi, dovrai fare attenzione a rispettare i limiti temporali previsti per le fatture dirette e quelle differite.
Tuttavia, sono presenti delle eccezioni. Infatti, rimangono esenti dall’obbligo di fatturazione elettronica quelle partite IVA che hanno un fatturato annuo inferiore ai 25.000€ o che sono state aperte nel 2022.
Invio fattura tardiva – Domande frequenti
Sì, potrai sempre inviare una fattura tardiva con il sistema SDI, in modo da regolarizzare la tua posizione fiscale sia ai fini del reddito, sia per quelli IVA.
L’emissione tardiva di una fattura determina il pagamento di una sanzione che sarà rapportata alla tipologia di violazione. Ecco si cosa si tratta.
Per evitare di emettere una fattura tardiva avrai 12 giorni di tempo, in caso di una fattura immediata, e fino al 15 del mese successivo per quella differita.
Buongiorno,
Devo fare il ravvedimento per 4 fatture inviate oltre il termine. Nella compilazione del f24 posso indicare l’ammontare dell’importo che devo saldare o devo compilarlo indicando ogni fattura?
Buongiorno,
il pagamento può essere complessivo.
Grazie per averci scritto
Buongiorno
Se la data della fattura riporta 30 novembre , posso inviare la fattura allo Sdi il 12 Dicembre ?
Sono ancora nei tempi ,ad esempio inviandola al sistema entro le 23.59 del 12 ?
Grazie
Buongiorno,
entro il 12 dicembre dovrebbe essere in regola. Entro le ore 23.59 dovrebbe essere il termine corretto, prima che passi al nuovo giorno.
Grazie per averci scritto
Buongiorno,
Sono una traduttrice, opero in regime forfettario (Artigiani e Commercianti) e, come da obbligo sopraggiunto, dallo scorso anno sono passata alla fatturazione elettronica.
Di norma, su indicazione del mio commercialista, procedo inviando al cliente una fattura proforma per poi emettere la fattura elettronica solo dopo aver ricevuto il bonifico, ora però diversi cliente mi obiettano che loro non trattano le fatture proforma e mi invitano a emettere la fattura elettronica nei giorni in cui è previsto il pagamento, ovvero a 60 giorni dalla consegna della traduzione. Mi confermate che sono tenuta a emettere la fattura solo una volta ricevuto il pagamento?
Inoltre, se ho ricevuto un pagamento il 4 maggio e, per dimenticanza, mi ritrovo a emettere la fattura oggi 22 maggio, si tratta di fattura tardiva passibile di sanzioni?
Grazie.
Buongiorno,
per le prestazioni di servizi, l’obbligo di emissione della fattura è “non oltre il momento del pagamento”, fermo restando che può essere emessa prima (probabilmente è consigliabile).
Grazie per averci scritto
SALVE HO UN DUBBIO AMLETICO. PER UN ERRORE DEL NOSTRO GESTIONALE, UN NOSTRO CLIENTE è SALTATO IL CODICE FISCALE (è UNA UNIPERSONALE).
ABBIAMO LIQUIDAZIONE IVA TRIMESTRALE E CI SIAMO ACCORTI CHE 9 FATTURE SONO TORNATE INDIETRO.
COSA CONVIENE FARE? LA COSA AVVIENE DA GENNAIO.
E’ PIù SEMPLICE PAGARE LA SANZIONE?
CONVIENE OPPURE RIEMETTERLE TARDIVE?
CONVIENE LASCIARE NUMERI VUOTI E RIEMETTERLE CORRETTE ADESSO?
IGNORARE TUTTO?
Buonasera,
se consideriamo che siamo ancora entro il termine di liquidazione dell’iva del primo trimestre, conviene ravvedere e inviare tardivamente.
Grazie per averci scritto
Buongiorno,
Caso di fatture elettroniche emesse con data 15/01/2023 ma trasmesse a sdi il 03/03/2023. Si tratta di un contribuente che versa IVA trimestrale quindi al 16 maggio 2023 e volevo inserire anche le sanzioni per l invio tardivo delle fatture elettroniche. Posso applicare il ravvedimento operoso alla fatture elettroniche inviate tardivamente ? Se si a quanto ammonta. Grazie
Buonasera,
dovrebbe essere possibile fare il ravvedimento entro 90 gg., versando 1/9 della sanzione (27,78 Euro) con codice tributo 8911. Da verificare con il suo commercialista prima di procedere al versamento.
Grazie per averci scritto
Buonasera volevo un chiarimento ho emesso di inviare allo sdi fatture datate 30/7/2022 spedite in data 30/8/22, il commercialista ha però liquidato l’iva pagata regolarmente il 16/8, mi preoccupa la sanzione sapete in quanto potrebbe ammontare.
Grazie per una vs risposta
Buonasera,
Nel caso di invio telematico tardivo di fatture elettroniche, senza che lo stesso abbia inciso sulla corretta liquidazione dell’IVA del periodo di riferimento, la sanzione va da 250 Euro a 2.000 Euro. E’ sempre possibile accedere all’istituto del ravvedimento operoso. In tal caso le sanzioni minime saranno ridotte in base alla tempestività della regolarizzazione.
Grazie per averci scritto
Buonasera, ho emesso fattura già inclusa nei corrispettivi, in data 10/02/2023. Purtroppo la stessa fattura è stata inviata allo sdi oltre i 12 gg, vale a dire in data 23/02/2023. Posso fare il ravvedimento operoso? Se si, a quanto ammonta la sanzione considerando che l’imponibile della fattura è di euro 20,57?
Buonasera,
può fare ravvedimento il operoso. Poiché l’emissione tardiva non ha inciso sulla liquidazione dell’iva del periodo di riferimento (febbraio), la sanzione base ammonta ad euro 250. Tale sanzione è ridotta ad 1/9 nel caso di regolarizzazione entro 90 giorni dalla data di omissione o dell’errore. Pertanto la sanzione ammonterebbe ad euro 27,78 da versare con codice tributo 8911.
Grazie per averci scritto