- La fattura differita elettronica è un documento fiscale emesso in data successiva all’avvenuta cessione di beni servizi e contenente il riepilogo di tutte le transazioni avvenute.
- La registrazione della fattura elettronica deve avvenire entro il 15 del mese successivo e può riferirsi sia a beni, sia a servizi.
- Per un invio attraverso il sistema SDI dell’Agenzia delle Entrate sarà necessario inserire il nuovo codice TD, data e DDT.
L’obbligo di fatturazione elettronica ha semplificato l’invio di questo documento fiscale, ma al contempo ha generato anche alcuni dubbi e incertezze per ciò che riguarda la compilazione delle diverse tipologie di fatture, come quella differita.
Con questo termine si identifica un documento contabile emesso in data diversa rispetto a quello in cui si esegue una transazione. Uno strumento molto utile, dato che semplifica la contabilità della tua attività d’impresa, soprattutto se effettui nell’arco di un mese diverse operazioni con un singolo cliente o fornitore.
Tuttavia, la compilazione della fattura differita richiede una serie di accorgimenti, come il codice TD adeguato, la data e l’inserimento di alcuni documenti. Di seguito avrai accesso a una guida completa con tutte le informazioni utili per compilare in modo corretto una fattura differita elettronica.
Indice
Fattura differita elettronica: significato
La fattura differita è una tipologia di documento fiscale emesso per attestare l’avvenuta cessione di beni e di servizi con una tempistica diversa rispetto alla data della transazione.
È stata prevista dall’art 21 del DPR 633/1972 e permette di riepilogare in un’unica fattura una serie di operazioni eseguite nell’arco del mese in corso.
Questo sistema semplifica le attività d’impresa, soprattutto se effettui diverse transazioni, permettendoti di compilare un unico documento contabile. Ecco quali sono le principali caratteristiche della fattura differita:
- riferimento a uno stesso soggetto;
- operazioni svolte nello stesso mese.
- esigibilità IVA immediata.
Quindi, per emettere questa tipologia di documento, le operazioni in oggetto dovranno far riferimento a un unico cliente o fornitore. Inoltre, dovranno essere transazioni eseguite nell’arco contabile del mese, con un versamento IVA che avverrà in maniera indipendente dalla data di emissione della fattura.
A cosa serve la fattura differita
Perché utilizzare la fattura differita? Per rispondere al precedente quesito facciamo subito un esempio. Immagina di avere aperto un e-commerce e di emettere nell’arco del mese diversi documenti fiscali a un cliente in maniera ricorrente.
Invece, di rilasciare per ogni singola transazione una fattura immediata, potrai utilizzare la versione differita in cui riepilogare le singole operazioni.
Questo strumento fiscale ha il fine di ridurre il numero di documenti emessi attraverso il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate, oppure utilizzando un dei migliori software di fatturazione elettronica. Inoltre, permette di alleggerire la contabilità, evitando eventuali errori od omissioni.
Differenza tra fattura differita e immediata
La fattura differita è una deroga al principio ribadito dalla circolare 134/E/1994 dell’Agenzia delle Entrate in base alla quale l’emissione del documento contabile deve avvenire nel momento in cui avviene la transazione, utilizzando una fattura immediata.
Con l’introduzione della fatturazione elettronica, anche per la fattura immediata esiste la possibilità di inviarla in un momento diverso. Infatti, avrai tempo fino a 12° giorno dalla transazione per eseguire l’operazione attraverso il Sistema di Interscambio.
Superata questa tempistica dovrai emettere una fattura tardiva. Questo aspetto temporale ha generato un po’ di confusione su quando utilizzare la versione elettronica differita e immediata. Tuttavia, sono presenti differenze sostanziali dal punto di vista dell’oggetto e della registrazione.
Nel caso della fattura immediata, si fa riferimento a una singola transazione, avvenuta in un dato momento. Invece, con la fattura differita, vengono inserite diverse operazioni che coinvolgono beni e servizi riconducibili a un soggetto.
Per questo viene anche definita come fattura riepilogativa. L’altro aspetto è quello della registrazione sul sistema SDI dell’Agenzia delle Entrate. Nel caso di quella immediata, devi inviarla entro dodici giorni dalla transazione. Quella differita potrà essere registrata il mese successivo.
Quando emettere la fattura differita
La caratteristica della fattura elettronica differita è quella di essere emessa entro il giorno 15 del mese successivo rispetto alla transazione. Quindi se effettui un’operazione il 12 di febbraio, avrai tempo entro il 15 marzo 2023 per l’invio del documento fiscale. Inoltre, dal 2013 si distingue tra:
- fattura differita per prestazione di beni;
- fattura differita per prestazioni di servizi.
Se da un lato la fattura differita comporta una serie di vantaggi contabili, dall’altro sono presenti anche dei limiti. Infatti, in base all’art 21 comma 4 del Decreto IVA, hai la possibilità di emettere una sola fattura differita per ogni mese.
Fattura differita elettronica: come compilarla
Nel compilare la fattura elettronica differita dovrai fare una distinzione tra l’emissione di un documento contabile con riferimento alla cessione di beni, da quello relativo alla prestazione di servizi. Infatti, nel primo caso ti verrà richiesto di inserire le seguenti informazioni specifiche:
- codice fattura differita;
- data
- DDT (Documento di Trasporto).
Per quanto concerne la fattura riepilogativa di servizi, in alternativa al DDT, dovrai allegare una serie di documenti che attestino che la prestazione in oggetto sia avvenuta. Ad esempio, è necessario il contratto, la ricevuta fiscale, una nota di consegna o una lettera di incarico. Andiamo nello specifico a evidenziare come compilare i singoli campi.
1. Codice fattura elettronica
Dal 1° gennaio 2021, al fine di semplificare la compilazione elettronica della fattura differita, è stato aggiornato il tracciato XML del sistema SDI dell’Agenzia delle Entrate. Infatti, è stato inserito un codice TD specifico. Quelli previsti sono:
- TD24;
- TD25.
Il codice TD24 deve essere utilizzato per la cessione di prodotti allegando il relativo DDT che attesti l’invio della merce o documento equiparato. Inoltre, puoi utilizzarlo anche per indicare l’avvenuta esecuzione della prestazione di servizi.
Invece, il codice TD25 deve essere impiegato solo per le fatture elettroniche differite che prevedono cessione di beni, effettuate a un soggetto terzo da parte del cessionario attraverso un proprio fornitore. L’esempio più tipico è quello del dropshipping.
2. Data fattura: quale indicare?
Nella fattura differita vengono incluse le operazioni effettuate nell’arco del mese, ognuna in data differente. Quindi, quale sarà la data da indicare?
A chiarire questo aspetto puoi prendere come riferimento la circolare 14/E/2019 dell’Agenzia delle Entrate, che ha precisato la validità delle direttive previste dal Decreto IVA 633/72. In base ad esse, nel caso in cui sono presenti più operazioni, deve essere indicata una sola data. In particolare, nel campo data documento hai la possibilità di inserire:
- la data di una delle transazioni, preferibilmente l’ultima eseguita nel corso del mese;
- indicare l’ultimo giorno del mese;
- inserire la data in cui viene effettuato l’invio attraverso il sistema SDI.
3. DDT (Documento di Trasporto)
L’acronimo DDT identifica il Documento di Trasporto, il quale attesta il trasferimento del bene da un venditore all’acquirente. Devi conservare una copia di questo atto da allegare alla fattura, mentre un’altra dovrà essere consegnata dal trasportatore all’acquirente, o inviata direttamente ad esso tramite posta elettronica.
In particolare, nel caso della fattura differita, dato che è un documento riepilogativo di più operazioni contabili, ti verrà richiesto di indicare il relativo DDT compilato. In alternativa a questo documento puoi anche inserire la fattura proforma, come testimonianza dell’avvenuta prestazione.
Esempio di fattura differita
Dal punto di vista pratico può essere utile un esempio. Immagina di emettere una fattura elettronica differita per operazioni avvenute a gennaio del 2023 e con riferimento a tre operazioni come da DDT inviato:
- vendita beni il 5/01/2023;
- DDT del 15/01/2023;
- spedizione del 27/01/2023.
Devi inviare il documento entro il 15 del mese di febbraio 2023 inserendo il codice TD24, indicando le diverse transazioni effettuate e allegando i tre DDT di riferimento. Infine, dovrai scegliere la data. Questa potrà essere quella dell’ultimo documento di trasporto, quella finale del mese, ovvero il 31 gennaio 2023, oppure la data relativa all’invio tramite il sistema SDI dell’Agenzia delle Entrate.
Invece, se devi compilare una fattura immediata, dovrai inserire il codice TD01, e inserire la data corrispondente a quella della transazione avvenuta.
Fattura elettronica differita e IVA
Un discorso differente riguarda la disciplina dell’IVA. Infatti, se da un lato la data della fattura potrà essere posticipata entro il 15 del mese successivo, dal punto di vista del calcolo IVA, l’operazione farà riferimento al mese in cui sono state eseguite le relative transazioni.
Infatti, si parla di esigibilità d’IVA. In base a questo principio, l’imposta indiretta dovrà essere dovuta alle autorità finanziarie in maniera contestuale all’avvenuta transazione.
Ad esempio, se all’interno della fattura riepilogativa hai inserito diversi DDT per operazioni concluse a gennaio 2023, sarai obbligato al versamento dell’IVA entro il 16 febbraio 2023. Quindi, un valido consiglio per evitare problematiche di tipo contabile e relative sanzioni è quello di emettere una fattura differita alla fine del mese e non attendere il 15 di quello successivo.
Invece, per un soggetto che si trova all’estero o aderente a un regime agevolato dei minimi o forfettario, si avrà l’esenzione d’IVA. Ciò comporta comunque, ai fini fiscali, la successiva emissione di un’autofattura elettronica e il relativo versamento entro il 16 del mese successivo per l’imposta indiretta.
Fattura differita – Domande frequenti
La fattura differita elettronica può essere emessa quando sono presenti diverse operazioni a carico di un unico soggetto avvenute nell’arco del mese.
La fattura di acquisto differita dovrà essere registrata entro il 15 del mese successivo. Leggi la nostra guida per conoscere come compilarla in modo corretto.
Il Decreto IVA stabilisce che può essere emessa solo una fattura differita per ogni mese, contenente un numero diversificato di transazioni.
Gennaro Ottaviano
Esperto di economia aziendale e gestionale