- Si avvicinano le elezioni europee, con votazioni che in Italia si terranno dall’8 al 9 giugno 2024. Queste si svolgono per eleggere 76 membri del Parlamento europeo, tramite un sistema proporzionale.
- I candidati alle elezioni sono all’interno di una lista per ciascun partito politico e hanno almeno 25 anni di età. Possono votare invece tutti i cittadini maggiorenni.
- I candidati, con le relative direzioni politiche, hanno intenti precisi che riguardano diversi aspetti: dall’ambito fiscale a quello lavorativo, dalle iniziative per l’ambiente a quelle per il sociale.
Si scaldano i motori per le elezioni europee. In Italia si vota dall’8 al 9 giugno 2024 per eleggere 76 membri del Parlamento europeo. Gli ultimi sondaggi1 danno i partiti di centro-destra come favoriti, anche se verdi e centro-sinistra sono cresciuti nell’indice di gradimento.
Resta ancora indecisa una grande platea di elettori, alcuni in cerca di risposte sulle posizioni dei partiti riguardo temi importanti. Cosa ne pensano i candidati sulle tematiche che stanno a cuore dei nostri lettori, come lavoro, fisco e impresa?
Siamo andati a confrontare i programmi elettorali dei principali partiti politici in corsa alle Europee 2024, e abbiamo sintetizzato le loro opinioni sui temi economici principali.
Indice
Fratelli d’Italia
Il partito di Giorgia Meloni punta a incentivare l’occupazione, anche andando a semplificare e ridurre la burocrazia prevista dall’Europa. Da un lato si vuole quindi sostenere l’imprenditorialità, anche quella giovanile, dall’altro favorire la creazione di nuovi posti di lavoro.
Per le imprese Fratelli d’Italia mira a ridurre il peso dell’aumento del costo dell’energia e delle materie prime dell’ultimo periodo, ma anche garantire gli stessi sostegni e agevolazioni alle imprese e ai liberi professionisti. Inoltre intende sostenere il settore agricolo di fronte alle sfide del Green Deal europeo e in generale il Made in Italy, andando anche a rivedere la PAC (politica agricola comune)2.
Sul piano fiscale, Fratelli d’Italia propone di intervenire con una detassazione specifica per le imprese più virtuose, ovvero quelle che si impegnano ad assumere nuovo personale.
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Forza Italia – Noi Moderati
Tajani e il partito Noi Moderati vogliono incentivare la libertà di impresa, prima di tutto intervenendo sugli aspetti fiscali, il cui peso deve garantire la competitività.
Forza Italia punta su una politica industriale comune in Europa, tutelando le imprese innovative europee dalla concorrenza di altri paesi come la Cina.
Sul tema lavoro, l’obiettivo è contrastare la disoccupazione che coinvolge le categorie più svantaggiate della popolazione, ovvero donne e giovani, con attenzione alla maternità e alla mobilità dei lavoratori. Un tema rilevante è quello dell’innovazione tecnologica: Forza Italia intende portare avanti un’Europa avanzata e autonoma.
Il partito punta il dito quindi sulle pratiche di concorrenza sleale portate avanti da paesi extra europei, promuovendo al tempo stesso la stabilità economica nel continente. Il programma inoltre contiene l’intenzione di distribuire il debito pubblico in modo equo tra i diversi paesi UE, con un’unica area finanziaria comune che possa assorbire meglio le crisi nel settore bancario.
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Lega
La Lega va in una direzione meno europea su diversi punti, dando maggior risalto alle autonomie territoriali. Al centro vi è infatti l’intenzione di superare il Green Deal, fissando obiettivi per la transazione verde realistici per le imprese e per i cittadini.
Il partito di Matteo Salvini punta ad aumentare il potere di acquisto dei cittadini tramite lo stop definitivo alle politiche di austerità precedenti. A tema fisco, l’intento è quello di livellare il sistema adottato dai diversi paesi, in modo da limitare le differenze che vanno a vantaggio soprattutto delle multinazionali. Sul tema del lavoro, l’obiettivo è quello della piena occupazione.
Per le imprese intende alleggerire il peso della burocrazia e modificare le norme più stringenti sugli obblighi attuali delle PMI. Si intende quindi portare avanti la ricerca e lo sviluppo, anche a difesa del settore automobilistico limitando i veicoli a motori endotermici.
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Partito Democratico
Il PD vede l’Europa come un progetto di pace e considera welfare e lavoro le basi dell’UE. Sul lavoro Elly Schlein e i suoi vogliono promuovere l’adozione di un salario minimo, ovvero un pagamento minimo che spetta a ciascun lavoratore nel continente, agendo anche tramite rafforzamento della contrattazione collettiva e regolamentando gli strumenti digitali come l’intelligenza artificiale.
Il Partito democratico è in linea con gli obiettivi della transazione digitale ed ecologica, proponendo strumenti appositi per accompagnare sia lavoratori che le imprese in questa fase. Un obiettivo che riguarda i giovani è quello di abolire gli stage gratuiti in tutta UE.
A tema fiscale, il PD propone di livellare le differenze con l’obiettivo di eliminare i paradisi fiscali presenti in Europa. A livello economico propone di superare l’austerity e tutelare i posti di lavoro.
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Movimento 5 Stelle
Il partito di Giuseppe Conte promuove un’economia più sostenibile, con lo stop all’austerity e puntando sull’economia circolare e sul recupero. In questo contesto si intende portare avanti iniziative per ridurre la plastica monouso e incentivare le aziende all’eco-design. Il M5S punta anche ad una stampa libera e indipendente, ponendo l’accento sul settore dei media.
Ricerca e innovazione sono quindi ritenute importanti per favorire la competitività delle imprese, sostenendo la transazione verde e digitale. A tema fiscale il Movimento 5 Stelle intende promuovere una tassazione equa e progressiva, con l’intenzione di contrastare i paradisi fiscali e i benefici cumulati in questo senso dalle multinazionali.
Per le imprese, il Movimento 5 Stelle vuole favorire l’accesso al credito, mentre per tutti propone un reddito di cittadinanza europeo come strumento di contrasto alla povertà. Intende portare avanti inoltre l’adozione di un salario minimo per i lavoratori e iniziative per ridurre il gender gap, sostenendo la settimana corta.
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Alleanza Verdi-Sinistra
Il programma elettorale di Alleanza Verdi-Sinistra punta su un’Europa rinnovabile e sulla mobilità sostenibile, con normative specifiche per ridurre il consumo di materie prime. Anche questo partito quindi mette in risalto l’economia circolare e la necessità di riciclare prodotti e strumenti tecnologici.
Sul piano fiscale, Bonelli e Fratoianni intendono introdurre una imposta europea sui grandi patrimoni e una sulle transazioni finanziarie e stilare una lista nera di paradisi fiscali, combattendo la concorrenza sleale da qui generata. Si pone l’accento sulla trasparenza fiscale, che coinvolga anche le multinazionali.
Sul piano lavorativo e imprenditoriale, promuove l’adozione di nuovi strumenti e iniziative a contrasto del precariato e degli incidenti sul luogo di lavoro, puntando anche agli aumenti salariali e iniziative mirate a contrastare il divario di genere. Si parla a questo proposito di statuto europeo del lavoro.
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Stati Uniti d’Europa
Il programma della coalizione composta da Italia Viva, Più Europa, Partito Socialista Italiano, Radicali Italiani, Libdem Europei L’Italia c’è porta avanti l’idea di costituire una cultura europea comune, dando rilevanza alla formazione universitaria libera e con accesso semplificato in tutta UE.
In questa direzione punta ad un mercato del lavoro unificato, con un’attenzione particolare alle giovani generazioni.
Si vuole quindi promuovere l’imprenditoria giovanile, con agevolazioni mirate alle startup europee tramite investimenti pubblici. Le regole che coinvolgono il lavoro dovrebbero secondo questo partito essere unitarie e condivise in tutta Europa, in modo da superare le barriere per accedere alle professioni ancora esistenti tra paesi.
Anche la digitalizzazione per Emma Bonino, Renzi & co. deve essere inclusiva. La transazione verde invece va applicata tutelando posti di lavoro e imprese andando a vedere da vicino quali sono le differenze territoriali. Il partito vuole quindi anche un’unione fiscale europea.
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Azione – Siamo Europei
Il partito di Calenda e la sua ampia coalizione di piccoli partiti sostiene la necessità di una riforma del Green Deal, soprattutto per analizzare la sostenibilità finanziaria effettiva di ogni misura del piano. Inoltre vuole promuovere una politica industriale comune a tutti gli stati, anche di fronte ai problemi geopolitici più recenti.
Il partito intende portare avanti un fondo sovrano europeo destinato a finanziare i settori produttivi del continente. Sul piano delle imprese, punta quindi a incentivare la produzione di nuove tecnologie a livello europeo, anche per sostenere la transazione verde. Il partito mira soprattutto a rendere autonoma l’Europa dalle risorse di paesi extra UE.
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Le stime di voto
Partito | Percentuale attesa |
---|---|
Fratelli d’Italia | 26,5% |
Pd | 22,5% |
Movimento 5 Stelle | 15,4% |
Forza Italia – Noi Moderati | 9,2% |
Lega | 8,6% |
Alleanza Verdi Sinistra | 4,6% |
Stati Uniti d’Europa | 4,1% |
Azione | 3,6% |
Valeria Oggero
Giornalista