Economia circolare: arriva lo standard Uni/Ts 11820

Lo standard Uni/Ts 11820 permette di certificare ufficialmente l'economia circolare. Scopriamo come funziona questa nuova norma.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Economia circolare
  • L’economia circolare viene certificata ufficialmente attraverso lo standard Uni/Ts 11820.
  • Sono stabiliti dei parametri e delle regole da rispettare per misurare le proprie strategie.
  • Diverse organizzazioni e aziende possono applicare il nuovo standard per misurare l’economia circolare.

Arriva la certificazione ufficiale dell’economia circolare: è disponibile, infatti, il nuovo standard Uni/Ts 11820:Metodo per la misurazione della circolarità di un’organizzazione. Disponibile dallo scorso 30 novembre 2022, dopo due anni di lavoro è arrivata la specifica tecnica, con la quale sono fornite le indicazioni su come misurare e valutare le prestazioni di circolarità di un’organizzazione.

Il nuovo standard Uni/Ts 11820 è lo strumento che serve per verificare l’effettiva efficacia delle strategie di circolarità di un’azienda, attraverso un preciso e ben determinato set di indicatori.

La ricerca, che ha portato alla realizzazione dello standard Uni/Ts 11820, ha coinvolto oltre 150 organizzazioni, le quali hanno partecipato attivamente ai lavori per introdurre norme e alla raccolta di feedback sul primo set di indicatori.

Economia circolare, come funziona lo standard Uni/Ts

Con lo standard Uni/Ts sono state definite le metodologie attraverso le quali devono essere raccolte le informazioni necessarie per misurare la circolarità. Lo standard si basa direttamente su un’ampia prospettiva di circolarità, nella quale sono stati inclusi degli approcci complementari come:

  • life cycle thinking;
  • material flow analysis;
  • resource value maintenance;
  • value recovery.

In estrema sintesi, la specifica tecnica Uni/Ts 11820 è uno standard nazionale, attraverso il quale viene fornito un metodo per misurare la circolarità di un’organizzazione. Questa misurazione è particolarmente rilevante per l’economia circolare come modello economico.

Ricordiamo, infatti, che proprio l’economia circolare ha un ruolo chiave per la piena attuazione della transizione ecologica, che è prevista dalla Strategia Nazionale per l’Economia Circolare (SNEC) ed è indispensabile per raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Grazie alla specifica tecnica Uni/Ts 11820, sono stati definiti chiaramente i principi e gli indicatori attraverso i quali è valutato il livello di circolarità di una determinata organizzazione o di un gruppo di organizzazioni.

Proprio per questo motivo è stato identificato un set di 71 indicatori (quantitativi, qualitativi e quanti-qualitativi), con i quali è possibile valutare il livello di circolarità di una determinata azienda. Sono sette le categorie degli indicatori, che comprendono:

  • risorse materiche e componenti;
  • risorse energetiche e idriche;
  • rifiuti ed emissioni;
  • logistica;
  • prodotto e servizio;
  • risorse umane, asset, policy;
  • sostenibilità.

Questo particolare sistema di rating non prevede esplicitamente dei livelli minimi di circolarità. Fornisce unicamente una valutazione sul livello raggiunto.

Come funziona economia circolare

Quando entra in vigore il nuovo standard

Lo standard Uni/Ts 11820 è entrato in vigore lo scorso 30 novembre 2022. La valutazione di ogni singola azienda avviene attraverso la compilazione degli indicatori. Il livello di circolarità è calcolato secondo uno specifico algoritmo, che comporta la compilazione:

  • necessaria degli indicatori core,
  • obbligatoria di almeno la metà degli indicatori specifici,
  • facoltativa degli indicatori premianti.

La nuova norma, inoltre, contiene una sezione terminologica di 99 termini, utili per fare chiarezza e per permettere la corretta applicazione della norma.

Tra le varie definizioni terminologiche, è presente anche quella relativa all’economia circolare, che viene definita come:

sistema economico che, attraverso un approccio sistemico e olistico, mira a mantenere circolare il flusso delle risorse, conservandone, rigenerandone o aumentandone il valore, e che al contempo contribuisce allo sviluppo sostenibile”. 

Economia circolare, un primato tutto italiano

Per quanto riguarda la misurazione dell’economia circolare, sicuramente l’Italia può essere considerata un’apripista. Tra un anno sarà pubblicata la norma internazionale Iso 59020, ma i principi sono tutti allineati. Giuseppe Rossi, presidente UNI, spiega:

Questo standard possiede 4 fondamentali caratteristiche: è del tutto trasversale e quindi applicabile uniformemente, con le previste flessibilità, da qualsiasi organizzazione indipendentemente dall’attività e dalle dimensioni; la sua universalità può avviare un processo di razionalizzazione dei metodi alternativi e concorrenti attualmente esistenti, a favore della chiarezza e trasparenza; come già avvenuto in altri settori (ad esempio la parità di genere) il suo ruolo di supporto alla legislazione potrebbe in futuro concretizzarsi in meccanismi connessi a provvedimenti di politica fiscale, di finanziamento, di incentivazione/dissuasione comportamentale. Infine persegue le finalità dell’obiettivo di sviluppo sostenibile 12 dell’Agenda Onu 2030.

Economia circolare – Domande frequenti

Da quando è operativo ufficialmente il nuovo standard Uni/Ts 11820?

È ufficialmente disponibile dallo scorso 30 novembre 2022. Ecco di cosa si tratta e come funziona.

È difficile ottenere la certificazione legata all’economia circolare?

È necessario sottostare ad alcune regole e rispondere a determinati requisiti. Entrando un po’ più nel dettaglio, si devono soddisfare 71 indicatori.

Possono accedere alla certificazione per l’economia circolare tutte le aziende?

Sì, se rispettano gli indicatori previsti dal protocollo. Ecco di cosa si tratta.

Autore
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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 22 Dicembre 2022
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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