Rimborso fino a 1.955 euro per lavoratori dipendenti e pensionati: le detrazioni per il 2025

Per i lavoratori e i pensionati dal 2025 alcune detrazioni fiscali diventeranno strutturali, garantendo fino a 1.955 euro di rimborso: ecco come funziona.

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  • Secondo le recenti decisioni prese in sede di elaborazione della manovra 2025, per i lavoratori dipendenti e per i pensionati il prossimo anno ci saranno rimborsi sotto forma di detrazioni fiscali fino a 1.955 euro.
  • Il governo attuale intende introdurre diverse modifiche all’attuale sistema di detrazioni fiscali, partendo da quelle previste per lavoratori dipendenti in base al reddito percepito annualmente.
  • La detrazione maggiore spetterà a chi percepisce meno di 8.500 euro annui, mentre scenderà per redditi più elevati.

Con la Legge di Bilancio 2025 arrivano alcune novità importanti che riguardano le detrazioni fiscali per i lavoratori dipendenti e i pensionati. Insieme al decreto fiscale recente infatti, il governo interviene con un ampio spettro di modifiche che riguardano da vicino le tasse pagate dai cittadini sui redditi.

Una novità interessante riguarderà le detrazioni fiscali spettanti in base ai redditi prodotti in Italia, con importi strutturali fino a 1.955 euro per chi percepisce meno di 8.500 euro per i pensionati e 15.000 euro per i lavoratori.

Ricordiamo che queste detrazioni impattano direttamente sulle tasse versate sul reddito percepito, in busta paga o in sede di dichiarazione dei redditi e comportano un risparmio similare a quello che sussiste sulle spese per la sanità, per i figli e per la scuola. Vediamo nell’articolo come funzionerà la novità.

Detrazioni fiscali previste nel 2025

In ottica di effettuare una revisione completa delle detrazioni fiscali con la manovra 2025, verranno modificati anche i vantaggi a cui i lavoratori e i pensionati potranno accedere in base ai redditi conseguiti. In linea generale vale la regola che più il reddito sale più le detrazioni scendono, per cui anche il prossimo anno verrà garantito un supporto maggiore a chi si trova in fasce reddituali più basse.

Bisogna dire che già nel 2024 è presente una detrazione fiscale che arriva fino a 1.955 euro, mentre in precedenza questa si attestava sui 1.880. Il cambiamento però era solamente provvisorio, mentre con la nuova Legge di Bilancio 2025 si istituisce a livello strutturale.

Questo significa che a venire avvantaggiati dalla novità saranno prevalentemente coloro che si trovano nella no tax area, ovvero che guadagnano meno di 8.500 euro annui. Si parla di un rimborso di quasi 2.000 euro a vantaggio dei meno abbienti, che diminuisce con l’aumentare del guadagno lordo annuo.

Queste novità riguarderanno da vicino tutti coloro che percepiscono un reddito da lavoro dipendente a tempo indeterminato o determinato, anche part time, coloro che sono assunti in apprendistato, ma anche tirocinanti e percettori di Naspi, oltre che i pensionati.

Importi del rimborso fiscale 2025

Vediamo da vicino come funzionano le detrazioni fiscali e come cambieranno con l’approvazione definitiva della prossima Legge di Bilancio. Di fatto si tratta di un vero e proprio rimborso sulle tasse pagate relativamente al reddito prodotto nel corso dell’anno.

Per il 2025 gli importi di tale risparmio per i lavoratori dipendenti saranno gli stessi del 2024, sulla base del reddito, applicati in modo strutturale:

  • 1.955 euro, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro;
  • 1.910 + 1.190 * (28.000 – reddito complessivo) / (28.000 – 15.000) se il reddito complessivo va da 15.000 euro a 28.000 euro;
  • 1.910 * (50.000 – reddito complessivo) / (50.000 – 28.000) se il reddito complessivo va da 28.000 a 50.000 euro;
  • non c’è detrazione oltre 50.000 euro di reddito annuo complessivo.

Per ciò che riguarda i pensionati invece, le detrazioni fiscali verranno applicate nel seguente modo:

  • 1.955 euro, se il reddito complessivo non supera 8.500 euro con detrazione minima di 713 euro;
  • 700 euro + 1.255 *(28.000 – reddito complessivo) / 19.500 se il reddito complessivo va da 9.500 a 28.000 euro;
  • 700 euro * (50.000 – reddito complessivo) / 22.000 se il reddito complessivo va da 28.000 a 50.000 euro;
  • non c’è detrazione oltre 50.000 euro di reddito annuo complessivo.

Si aggiungono altri 50 euro per chi ha un reddito annuo tra 25.000 e 29.000 euro.

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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