- Le PMI che aderiscono al regime ordinario hanno accesso a detrazioni e deduzioni fiscali e possono scaricare fino al 100% di molti costi sostenuti.
- Le spese detraibili vanno a ridurre direttamente l’importo delle tasse dovute, mentre quelle deducibili riducono il reddito sul quale verranno calcolate le tasse.
- Il Mise ha previsto una detrazione fino al 50% dell’IRPEF per gli investitori in start up e PMI innovative con l’obiettivo di favorire la crescita e lo sviluppo economico.
Un dubbio frequente tra gli imprenditori e i liberi professionisti riguarda le spese da scaricare e recuperare, interamente o parzialmente, per ciascun anno di imposta: esistono, infatti, detrazioni e deduzioni fiscali per le PMI che consentono di ridurre il carico fiscale.
Oltre all’acquisto di beni strumentali per la propria attività, rientrano nelle spese scaricabili anche i contributi previdenziali e le spese sostenute per i propri dipendenti, così come le utenze di luce, acqua e gas relative alla sede aziendale. Le spese di telefonia fissa e mobile e quelle di rappresentanza, invece, presentano delle regole leggermente diverse.
Scendiamo nel dettaglio e cerchiamo di capire quali sono le detrazioni e deduzioni previste per le piccole e medie imprese, quali sono le percentuali per ciascuna tipologia di spesa e i limiti.
Indice
Detrazioni e deduzioni per le PMI: quali sono
Le PMI che operano nel regime ordinario possono godere di numerose detrazioni e deduzioni fiscali per scaricare dalle tasse fino al 100% di numerose spese sostenute. In entrambi i casi si tratta di costi che, una volta recuperati, vanno a ridurre il carico fiscale, ma in momenti successivi.
Va ricordato che chi lavora con il regime fiscale forfettario non può accedere a deduzioni e detrazioni di imposta, se non quelle previste normalmente sui contributi e il calcolo della base imponibile in relazione al codice Ateco.
Mentre la deduzione opera prima del calcolo delle tasse andando a ridurre la base imponibile su cui calcolarle; la detrazione va a ridurre direttamente le tasse da versare allo Stato. Non tutte le spese sostenute dalle PMI sono detraibili o deducibili al 100% e spesso il recupero avviene in più anni: tutto dipende dalle tabelle di ammortamento e dalle aliquote assegnate a ciascun bene.
Tra le spese che risultano detraibili o deducibili limitatamente a una percentuale ci sono le voci che abbiamo riportato in tabella.
Tipologia di spesa | Limiti di deducibilità | Limiti di detraibilità IVA |
---|---|---|
Alberghi e ristoranti | 75%, se inerenti all’attività | Fino al 100% se la spesa è documentata con fattura |
Autovetture (comprese manutenzioni, riparazioni, carburanti, bollo auto, ecc) | Ammortamento deducibile al 20% fino a un massimo di 18.076 € | IVA detraibile al 40% |
Manutenzioni ordinarie | Limite del 5% del valore dei cespiti ammortizzabili | IVA detraibile al 100% |
Omaggi ai dipendenti | Se il valore è inferiore a 50€ sono completamente deducibili | IVA detraibile al 100% |
Convegni e corsi di aggiornamento | Deducibili al 100% fino al limite di 10.000 € | IVA detraibile al 100% |
Spese per immobili ad uso promiscuo | Deducibili al 50% | IVA indetraibile |
Spese per telefonia fissa | Deducibilità all’80% | IVA detraibile al 100% |
Spese per telefonia mobile | Deducibilità all’80% | IVA detraibile con criterio di inerenza |
Quali sono le detrazioni fiscali per le PMI
Per quanto riguarda le detrazioni fiscali che una PMI può richiedere e ottenere, ci sono delle voci che possono andare a ridurre l’imposta da versare allo Stato. Per esempio, è detraibile dall’IVA sulle operazioni effettuate l’IVA sui beni o servizi acquistati anche dall’estero nell’ambito dello svolgimento della propria professione.
Qualsiasi acquisto inerente la propria attività di impresa, arte o professione, quindi, può essere detraibile ai fini IVA fino al 100%, salvo i casi di detraibilità limitata.
Spese detraibili in più anni
Ci sono poi altre voci di spesa che si possono recuperare in più anni consecutivi, in quanto seguono delle logiche basate sul principio di competenza economica. Pensiamo, per esempio, all’acquisto di beni strumentali: la durata di questi ultimi supera decisamente l’esercizio fiscale in corso e quindi ha una utilità pluriennale.
Se quindi una PMI ha deciso di acquistare nuovi macchinari e attrezzature per la produzione, compresi PC, stampanti e altri beni strumentali, li potrà dedurre in più anni consecutivi considerando che la loro utilità si protrarrà nel corso degli anni. I costi da scaricare vengono suddivisi in più anni secondo precise tabelle di ammortamento.
Quali sono le deduzioni per le PMI
Affinché si parli di spese deducibili è necessario rispettare precisi requisiti per la deducibilità dei costi, ovvero:
- effettività;
- inerenza;
- congruità.
Quando un costo è inerente l’attività di impresa, arte o professione svolta dall’impresa, è deducibile al 100% (salvo i casi di deducibilità limitata).
Tra i costi deducibili per una PMI ci sono:
- costi relativi al personale dipendente, ai collaboratori e ai relativi contributi previdenziali e assicurativi;
- compensi professionali attinenti e non attinenti l’attività svolta (per esempio il costo del commercialista);
- beni strumentali per l’impresa e il professionista (per esempio macchinari, dispositivi informativi, arredamento, ecc);
- diritto camerale annuale, diritti di segreteria ed eventuali bolli per le pratiche camerali o eventualmente le quote di iscrizione e quelle annuali versate agli Albi professionali;
- valori bollati (marche da bollo, francobolli, ecc);
- le assicurazioni obbligatorie e non, se inerenti l’attività;
- le utenze di acqua, luce e gas inerenti l’impresa o studio professionale;
- la pubblicità (anche online) e il materiale promozionale.
Per quanto riguarda le spese di rappresentanza, per le quali l’IVA è indetraibile, esistono specifici limiti di deducibilità:
- 1,5% dei ricavi e proventi fino a 10 milioni di euro;
- 0,6% dei ricavi e proventi per la parte eccedente i 10 milioni e fino a 50 milioni;
- 0,4% dei ricavi e proventi per la parte eccedenti i 50 milioni di euro.
I piccoli omaggi invece, di importo inferiore a 50 euro, sono interamente deducibili. Lo sono anche i costi relativi ai contributi previdenziali versati nel corso dell’anno. Vediamo nel dettaglio le voci di spesa principali che una PMI può scaricare.
1. Le spese per i dipendenti e i collaboratori
Tra le spese deducibili per le PMI ci sono quelle relative a dipendenti e collaboratori, compresa anche la quota del TFR maturata nel corso del periodo di imposta.
Tra queste, per i dipendenti ci sono le spese di vitto e alloggio giornaliero per le trasferte svolte in Italia e fuori dal proprio comune fino a un massimo di 180,76 euro.
2. Le spese relative ai beni strumentali
Nel caso di acquisto di beni strumentali nell’ambito dell’attività di impresa, arte o professione, è possibile dedurre al 100% le spese sostenute, ricordando però che tali acquisti non vengono effettuati ogni anno.
Se per esempio nel 2023 hai acquistato PC, stampanti e altri dispositivi tecnologici, si presume che questi ultimi abbiano una durata nel tempo: è quindi opportuno concordare la deducibilità integrale o limitata con chi controlla la tua contabilità.
Qualora il costo complessivo di tali beni non sia superiore a 516,46 euro (IVA esclusa), potrai dedurre integralmente le spese nello stesso anno d’imposta in cui i beni sono stati acquistati. In caso contrario puoi recuperare di anno in anno una parte delle spese sostenute in base alla tipologia del bene e alla relativa tabella di ammortamento.
3. Le spese d’ufficio per la propria attività
Se la tua attività si svolge all’interno delle mura domestiche, non avrai a disposizione un immobile strumentale esclusivo ma promiscuo. Ciò significa che hai la possibilità di dedurre i costi relativi a utenze, bollette, affitto, spese condominiali e altri costi per acquisto di servizi e beni nella misura del 50% dell’importo, eccetto le utenze telefoniche.
Questa occasione è interessante in determinate situazioni: pensiamo per esempio a un imprenditore che svolge la propria attività nella propria abitazione, nella quale l’ufficio è limitato a una sola stanza dove è presente una sola lampada. La possibilità di dedurre le utenze, quindi, gioca a favore di tutta l’abitazione.
Se invece un imprenditore detiene un immobile-ufficio in affitto, può comunque dedurre al 50% le spese relative al canone di locazione nel caso di immobile usato promiscuamente.
Incentivi fiscali PMI e start up innovative
Con la misura “Incentivi fiscali per investimenti in PMI e Startup innovative” il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto una detrazione fino 50% dell’IRPEF per gli investitori in startup. L’obiettivo di questa agevolazione è quello di favorire la crescita e lo sviluppo dell’imprenditorialità e dell’occupazione, in particolare per la realizzazione di programmi ad alto contenuto tecnologico.
Le misure previste dall’agevolazione, che spetta solo alla soddisfazione di specifici requisiti, sono due:
- detrazione fiscale del 30% per i soggetti che investono in startup e PMI innovative;
- detrazione fiscale del 50% per investimenti nel capitale di rischio delle startup.
Per ottenere le detrazioni fiscali, il richiedente deve presentare l’apposita domanda tramite la piattaforma di Invitalia, avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta. La domanda, inoltre, dovrà essere stampata e firmata dal legale rappresentante che provvederà a ricaricarla sul portale.
Detrazioni e deduzioni per le PMI – Domande frequenti
La deduzione riduce il reddito su cui verranno calcolate le tasse, mentre la detrazione riduce direttamente l’importo delle tasse dovute. Entrambe hanno l’obiettivo di ridurre l’onere fiscale complessivo di un contribuente, ma operano in fasi diverse del calcolo delle imposte
In generale le deduzioni aiutano maggiormente le fasce di reddito più alte (poiché l’IRPEF ha aliquote progressive, quindi più si guadagna più alta è l’aliquota di riferimento), mentre le detrazioni aiutano le fasce di reddito fino ai 28.000 euro, diminuendo l’IRPEF netta.
I soggetti Irpef e Ires che investono nel capitale sociale di Start up innovative possono beneficiare, rispettivamente, di una detrazione del 30% dall’imposta e di una deduzione del 30% dalla base imponibile.
Laura Pellegrini
Giornalista e content editor