- Nella gestione dei costi relativi ai dipendenti sono state introdotte importanti novità per le imprese.
- La compilazione della dichiarazione IRAP 2023 deve essere effettuata entro il 30 novembre.
- Sono esenti dal pagamento IRAP le persone fisiche che svolgono un’attività professionale.
Nel 2023 arrivano importanti novità, che riguardano direttamente la deduzione del costo dei dipendenti e la loro gestione amministrativa, per ciò che riguarda le imprese che versano l’IRAP.
Alla luce delle novità previste dalla normativa, come devono essere indicati, all’interno del Modello IRAP 2023 i costi sostenuti per erogare gli stipendi ai dipendenti?
Come deve essere indicata correttamente, all’interno del Quadro IS, la base imponibile e come deve essere compilato il documento per non incorrere in errori e nelle relative sanzioni? Scopriamolo insieme.
Indice
Deduzione costo dipendenti, le novità del 2023
Nel corso del 2023, cambiano le deduzioni, che spettano ai datori di lavoro per i costi sostenuti per il personale dipendente.
Ad introdurre le novità è stata la Legge n. 122/2022, la quale ha apportato delle sostanziali semplificazioni all’articolo 11 del Dlgs 446/97, coinvolgendo l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive.
I contribuenti hanno avuto occasione di venire a contatto con queste novità grazie all’articolo 10 del Decreto Legge 73/2022, più conosciuto come Decreto legge Semplificazioni Fiscali, il quale ha lavorato direttamente sulla determinazione del valore della produzione netta, mettendola in relazione ai costi del personale, che risultano essere direttamente deducibili dalla base imponibile IRAP.
Modello IRAP 2023: come compilarlo
Le novità sulla deduzione costo dipendenti ha un effetto diretto sulla compilazione della dichiarazione IRAP, relativa al periodo d’imposta 2022.
All’interno del nuovo Modello IRAP ha trovato spazio il Quadro IS, che contiene l’importante rigo IS7, grazie al quale è possibile ottenere la deduzione del costo dei dipendenti, che siano stati assunti attraverso un contratto a tempo indeterminato.
Ma praticamente, cosa devono effettuare i contribuenti? Volendo entrare un po’ più nel dettaglio, all’interno del Quadro IS del Modello IRAP 2023, più precisamente nel rigo IS7, i contribuenti dovranno indicare, nella colonna 2, la deduzione del costo complessivo per il personale assunto a tempo indeterminato.
Nella colonna 1, invece, dovrà essere indicata a parte la quota di deduzione per i lavoratori stagionali. In questo caso la deduzione copre un tetto massimo pari al 70% dei costi complessivi sostenuti dall’azienda, che è stato già ricompreso all’interno della colonna 2.
Il datore di lavoro, nel momento in cui procede con la compilazione del Modello IRAP, deve anche provvedere a compilare, nei righi IS1 e IS5 rispettivamente la colonna 2 e 3 e la colonna 5.
In questi spazi devono essere indicate le deduzioni per i soggetti diversi, rispetto ai dipendenti a tempo indeterminato. Da tenere a mente, inoltre, anche il rigo IS9, nel quale dovrà essere indicata l’eventuale eccedenza delle deduzioni, rispetto al limite massimo di retribuzioni, oneri e spese previsto dalla normativa.
Come detrarre il costo del personale
Dal 2023, per quanto riguarda la deduzione del costo del personale, sono state introdotte alcune importanti novità.
Tra queste vi è quella relativa al costo realmente deducibile, il quale, da quest’anno, non deve essere più calcolato per differenza rispetto alle altre deduzioni, che erano previste in precedenza.
Questa differenziazione porta ad una diversa deduzione, che spetta sulle altre voci di costo per i lavoratori non dipendenti a tempo indeterminato:
- deduzione per le assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro;
- deduzione delle spese per apprendisti, disabili, personale con contratti di formazione e lavoro o addetto alla ricerca e sviluppo;
- deduzione forfettaria di 1.850 euro per i soggetti fino a 5 dipendenti e componenti positivi fino a 400mila euro.
Chi deve versare l’IRAP
Ricordiamo che sono state introdotte altre importanti novità per quanto riguarda l’IRAP. Dal 1° gennaio 2022, le persone che esercitano attività commerciali, arti e professioni non sono più obbligate al pagamento di questa tassa.
Nel Modello IRAP 2023 è stato, quindi, completamente cancellato il quadro IQ. È importante ricordare, comunque, che continuano a rimanere sottoposti a all’IRAP i seguenti contribuenti:
- studi professionali associati;
- società di persone;
- società di capitali;
- enti commerciali;
- enti del terzo settore.
Con la prossima riforma fiscale, con molta probabilità l’IRAP verrà del tutto abolita, tuttavia per il momento si tratta solo di un’ipotesi.
Modello IRAP: le scadenze del 2023
Come ogni anno, attualmente la dichiarazione IRAP deve essere inviata rispettando alcune scadenze specifiche:
- l’invio deve essere effettuato entro il 30 novembre dell’anno successivo, rispetto alla chiusura del periodo d’imposta. Questa scadenza deve essere rispettata da: società semplici, in nome collettivo e in accomandita semplice, società e associazioni equiparate;
- in alternativa, l’invio può essere effettuato entro l’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta, per soggetti IRES e amministrazioni pubbliche.
Si attende di conoscere il futuro di questa imposta a seguito delle decisioni prese con la riforma del fisco 2023.
Costo dipendenti – Domande frequenti
Le principali novità riguardano la compilazione del Modello IRAP e la diversa gestione dei costi al loro interno. Nell’articolo, tutte le indicazioni.
Sì, da quest’anno non dovranno effettuare i versamenti le persone fisiche, che esercitano attività professionali. Si attende la riforma fiscale per conoscere il futuro di questa tassa.
Entro il 30 novembre di ogni anno. Leggi la guida per conoscere i dettagli.
Pierpaolo Molinengo
Giornalista