- Arrivano alcune importanti novità per la Pubblica Amministrazione, insieme agli interventi del decreto PNRR.
- Con il Decreto Pubblica Amministrazione, rivolto alla PA italiana, vengono stabilizzati i contratti a termine dei funzionari della PA.
- Cambiano alcune procedure che riguardano l’assunzione di funzionari nelle PA e dei dirigenti.
Con l’ultimo decreto PNRR sono arrivate alcune novità che vanno a rimediare in parte alla precarietà del lavoro presso la Pubblica Amministrazione. A seguire, il governo ha poi approvato uno specifico decreto per la Pubblica Amministrazione, anche chiamato decreto assunzioni.
Il decreto va a fissare alcuni limiti che riguardano le assunzioni nelle PA dall’esterno e il numero di funzionari presenti. Di fatto vengono aumentati in percentuale i posti disponibili per personale interno, e anche quelli per il personale esterno subiscono alcune modifiche.
Vengono specificate le modalità per scegliere tra i candidati chi dovrà ricoprire cariche dirigenziali nelle Pubbliche Amministrazioni, in base a diversi fattori e parametri. Si prevede anche la nascita di un Osservatorio del Lavoro Pubblico.
Indice
Cos’è il Decreto Pubblica Amministrazione
Nel decreto PNRR vengono presi in considerazione diversi provvedimenti per mettere in campo le iniziative volute dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tra cui anche il rafforzamento della Pubblica Amministrazione in previsione di gestire i fondi europei e mettere in atto le diverse iniziative.
A proposito del rafforzamento dell’organico delle PA italiane, è stato approvato il Decreto Pubbliche Amministrazioni, anche chiamato Decreto Assunzioni.
Si parla di un provvedimento che prevede l’assunzione di nuovi funzionari e operatori all’interno delle PA italiane. In particolare, vengono rafforzati diversi organi pubblici: si parla almeno di 3.000 assunzioni. Viene invece escluso il comparto della Giustizia dalle nuove assunzioni.
Si prevedono almeno 2.100 assunzioni nelle forze dell’ordine, ovvero Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia, Vigili del Fuoco, ma anche Capitanerie di Porto e Guardia Costiera. I fondi per tali assunzioni provengono dalla Legge di Bilancio 2023, con un rafforzamento della sicurezza del paese.
Alcuni fondi vengono destinati alla ricerca, ovvero a ricercatori che vincono finanziamenti, il cui compenso aumenterà del 30%. L’obiettivo è quello di incentivare questi ricercatori a rimanere in Italia, e attrarre anche nuovi professionisti dall’estero.
In materia di assunzioni si prevede una stabilizzazione dei precari nelle Amministrazioni Pubbliche, e un intervento sulle modalità di assunzione dei funzionari, dall’interno o dall’esterno. Viene anche dato il via libera al Decreto Siccità, con pianificazione degli interventi urgenti per rispondere alla crisi idrica.
Assunzioni con il Decreto Pubblica Amministrazione
Al centro del decreto vi è la questione delle assunzioni dei funzionari pubblici dall’interno o dall’esterno. Secondo le ultime decisioni, viene garantito un aumento di posti a personale interno, mentre vengono posti dei limiti alle assunzioni all’esterno della PA.
Il limite di assunzioni dall’esterno per posti dirigenziali passa dalle percentuali ordinarie dell’8 e del 10%, alla nuova percentuale del 12%. Pur trattandosi di un aumento rispetto alle regole ordinarie, questa percentuale è nettamente inferiore rispetto a quella introdotta nel 2021 con l’arrivo del PNRR, in cui si parlava di almeno il doppio del limite.
Così riporta il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo:
“Il testo innalza al 12%, fino al 31 dicembre 2026, la percentuale massima per la copertura con personale estraneo alle amministrazioni pubbliche dei posti dirigenziali di amministrazioni che rivestono il ruolo di stazioni appaltanti per il PNRR.”
Vengono disposte anche procedure straordinarie per reclutare i docenti, inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze o negli appositi elenchi aggiuntivi, che sono in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno.
Cosa cambia per la dirigenza delle PA
Per accedere alla dirigenza pubblica verrà quindi garantita una maggiore rilevanza agli interni alla PA, ovvero secondo i funzionari con maggiori competenze e che hanno già ricoperto ruoli di responsabilità. La Pubblica Amministrazione potrà quindi garantire agli interni fino al 40% dei posti da assegnare.
Potranno accedere a questi posti dirigenziali coloro che hanno almeno 5 anni di servizio e specifiche competenze nella mansione. In linea con gli obiettivi del PNRR, si prevede anche una stabilizzazione generale dei precari, ovvero di coloro che hanno lavorato presso Regioni, Province e Comuni per almeno tre anni.
Si ipotizza anche la possibilità per coloro che sono in pensione, di essere richiamati all’interno della PA, con l’obiettivo di formare i giovani impiegati portando la propria esperienza.
Verrà inoltre istituito un apposito Osservatorio del Lavoro Pubblico, per promuovere l’innovazione all’interno delle Amministrazioni Pubbliche: digitalizzazione, smart working e valutazione delle performance.
Come funzioneranno le valutazioni per le assunzioni
In merito alle assunzioni di funzionari con mansioni dirigenziali nelle PA, vengono date anche istruzioni sulle valutazioni. La Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione si occuperà infatti di avviare procedure per la selezione dei candidati tenendo in considerazione diversi fattori:
- valutazione conseguita;
- titoli di studio e professionali;
- dottorato di ricerca;
- eventuali incarichi ricoperti.
Per i dirigenti che invece dovranno essere stabilizzati, ovvero i cui contratti a tempo determinato stanno per scadere, si prevede un test orale sul lavoro svolto presso la PA, e si riserva fino al 30% di nuovi posti per ruoli dirigenziali.
Decreto Pubblica Amministrazione – Domande frequenti
Prevede una stabilizzazione dei precari all’interno delle PA e un nuovo calcolo delle percentuali di assunzione per dirigenti dall’interno o dall’esterno della PA. Tutti i dettagli nell’articolo.
Si prevedono nuove assunzioni per le forze dell’ordine, con circa 2.100 posti in più.
Sarà la Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione ad avviare delle comparazioni per selezionare i candidati, in base a questi fattori.
Valeria Oggero
Giornalista