- Con il decreto milleproroghe 2025 vengono portate avanti diverse scadenze importanti e tra queste, alcune interessano le partite IVA.
- Slitta al 31 marzo 2025 il periodo di esenzione dall’obbligo di emettere fattura in formato elettronico per tutti i professionisti che lavorano nella sanità, verso i pazienti.
- Viene confermata la riapertura della rottamazione quater, con la possibilità di accedervi nuovamente fino al 30 aprile 2025, ma solo per chi aveva già aderito alla misura omettendo un pagamento.
Il decreto milleproroghe è stato approvato alla Camera, con diversi interventi che spostano in avanti le scadenze che riguardano adempimenti, possibilità di accesso a contributi e fattispecie specifiche. Tra questi, alcuni sono rilevanti per le partite IVA e in generale per le imprese.
Ad esempio viene spostata al 31 marzo 2025 la scadenza dell’obbligo per le imprese di assicurarsi contro eventi calamitosi. Inoltre viene proposta una riapertura della rottamazione quater per tutti i soggetti che vi avevano avuto accesso, ma per cui poi la misura era decaduta a causa di un mancato pagamento.
Slitta ancora l’esenzione per i professionisti della sanità di emettere fatture in formato elettronico, almeno fino al 31 marzo 2025. Scatta anche lo stop alle sanzioni per i no vax: vediamo tutte le novità.
Indice
- Milleproroghe 2025: le assicurazioni contro eventi calamitosi
- Slittano i termini per i contributi al turismo
- Fatturazione elettronica professionisti nella sanità
- Rottamazione quater: riapertura dei termini
- Milleproroghe 2025, imprese e contratti a tempo determinato
- Regime IVA per il terzo settore 2025
- Sanzioni sospese per i no vax
- Altri interventi del milleproroghe 2025
Milleproroghe 2025: le assicurazioni contro eventi calamitosi
Un primo intervento per le imprese portato avanti dal dl milleproroghe 2025 riguarda lo slittamento al 31 marzo 2025 della scadenza dell’obbligo di assicurazione contro eventi naturali calamitosi. Il termine era infatti stato stabilito per il 31 dicembre 2024, ma il governo ha deciso di dare più tempo alle aziende per aggiornarsi.
Questo obbligo era stato istituito a seguito delle forti alluvioni che hanno colpito il nostro paese negli ultimi anni, mettendo a repentaglio anche le attività di impresa del territorio. L’obbligo era stato introdotto per garantire in primis la prevenzione contro questi avvenimenti e poi un cuscinetto a copertura degli eventuali danni subiti a strutture, macchinari o edifici.
L’obbligo riguarda sia le aziende che hanno sede stabile in Italia sia quelle che hanno sede legale all’estero, ma mantengono una organizzazione nel nostro paese. L’assicurazione dovrà quindi coprire terreni e fabbricati, ma anche i macchinari utilizzati dall’azienda, attrezzature e impianti.
Slittano i termini per i contributi al turismo
Al centro delle proroghe vi sono anche i contributi a fondo perduto per il turismo, stanziati con l’obiettivo di innovare questo importante settore per il nostro paese. Nella pratica viene posto al 31 dicembre 2025 il termine ultimo per l’accesso e il completamento dei lavori.
Si fa riferimento all’iniziativa che garantisce un credito di imposta a copertura delle spese sostenute dalle imprese fino all’80%, ma viene anche portata in avanti alla stessa data la scadenza per poter realizzare impianti fotovoltaici in zone turistiche con procedura semplificata.
Inoltre, sempre per favorire il turismo, slitta al 31 marzo 2025 la scadenza per l’accredito di fondi specifici per i comuni che si trovano in aree sciistiche nella dorsale appenninica.
Fatturazione elettronica professionisti nella sanità
Un altro termine rilevante che viene portato in avanti riguarda l’esonero dalla fatturazione elettronica di tutti i professionisti che operano nella sanità. Fino ad ora infatti questi lavoratori autonomi erano tenuti fuori dall’obbligo della fattura elettronica, che ha invece coinvolto tutti gli altri autonomi, forfettari inclusi.
Il termine del 31 dicembre 2024 di questo esonero viene portato in avanti al 31 marzo 2025, per cui ancora per alcuni mesi i lavoratori nella sanità non dovranno emettere fatture in formato digitale ai propri pazienti. Questo periodo di esonero è stato posto soprattutto a tutela dei dati sensibili relativi alle visite mediche.
Sempre per i lavoratori della sanità viene slittato di un altro anno lo scudo penale che va a limitare di fatto la responsabilità dei medici nel caso di grave carenza di personale all’interno delle strutture. Nella pratica ancora per tutto il 2025 in caso di colpa grave viene posto un cuscinetto di fronte a rischi penali ancora per un anno.
Rottamazione quater: riapertura dei termini
Una novità interessante riguarda la rottamazione quater, per cui coloro che vi avevano aderito, ma avevano poi omesso un pagamento, possono rientrarci nuovamente entro il 30 aprile 2025. Questa riapertura dei termini quindi non è per tutti, ma solamente per chi già si era messo nella condizione di aderire alla misura.
Al momento non sono ancora state stabilite le modalità di accesso a questa proroga, ma da qui si può confermare che per ora non ci sarà alcuna rottamazione quinquies, almeno non con questo decreto. Inoltre la proroga per il concordato preventivo biennale ipotizzata nelle scorse settimane non è stata confermata.
Milleproroghe 2025, imprese e contratti a tempo determinato
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Il decreto milleproroghe interviene anche a proposito dei contratti a termine, stabilendo una proroga per tutto il 2025 della misura che permette ai datori di lavoro di assumere lavoratori a tempo determinato per un periodo di oltre 12 mesi, entro i 24 mesi.
Questa possibilità è stata decisa per dare maggiore flessibilità alle aziende soprattutto in periodi di picco lavorativo o in situazioni particolari. La disposizione riguarda esclusivamente il settore privato, tenendo fuori la pubblica amministrazione.
Sempre a tema lavoro viene stabilito che i tirocini che riguardano i magistrati possano svolgersi in 12 mesi anziché 18, se questi sono idonei al 31 dicembre 2024.
Regime IVA per il terzo settore 2025
Con questo decreto si decide uno slittamento al 10 gennaio 2026 del regime di esenzione IVA che riguarda da vicino le associazioni, ovvero il terzo settore.
Di fatto per molte associazioni questa novità in tema IVA comporta maggiori adempimenti e talvolta l’apertura di una posizione IVA, per cui viene dato più tempo per procedere. Le associazioni avranno infatti tutto il 2025 per aggiornarsi e adeguarsi alle nuove regole.
Sanzioni sospese per i no vax
Viene stabilito dal milleproroghe 2025 uno stop alle sanzioni per tutti i cittadini che non hanno rispettato l’obbligo di vaccinazione durante il periodo di pandemia.
Nella pratica vengono definitivamente sospese le applicazioni delle multe da 100 euro per chi non si è vaccinato, ma chi è stato multato e ha già pagato non verrà rimborsato.
Altri interventi del milleproroghe 2025
Altri interventi del decreto riguardano ad esempio i cittadini ucraini immigrati in Italia a seguito della guerra, il cui permesso di soggiorno in scadenza al 31 dicembre 2024 viene rinnovato fino al 4 marzo 2026. Questo è possibile per motivi di lavoro, ma decade nel momento in cui viene sciolta la protezione temporanea da parte dell’Europa.
Altri interventi riguardano la sanità, con incremento dello 0,7% delle risorse destinate a diminuire le liste di attesa per ciò che riguarda gli ospedali pubblici, problema ormai critico per il paese.
Vengono introdotte novità anche per la pubblica amministrazione, per cui per il 2025 è possibile bandire concorsi pubblici e integrare nuovi lavoratori senza dover avviare la mobilità volontaria.
Non cambia nulla invece per la sugar tax, la tassa sulla produzione di bibite zuccherate, che dovrebbe entrare in vigore, se non saranno introdotte ulteriori modifiche, a luglio 2025.
Intorno al piano transizione 5.0 viene confermato il credito di imposta anche per le spese sostenute prima di inviare la domanda di accesso, a partire comunque da gennaio 2024.
Altri interventi riguardano gli assistenti bagnanti, per cui per l’anno 2025 viene sospeso l’obbligo di maggiore età. Infine per le scuole viene prorogato l’adeguamento alle nuove norme antincendio al 31 dicembre 2027.
Valeria Oggero
Giornalista