- Il Decreto Legge Semplificazioni Fiscali introduce diverse modifiche che riguardano da vicino imposte e adempimenti fiscali.
- I contribuenti devono prestare attenzione alle nuove regole che coinvolgono l’Irap e le nuove scadenze Iva.
- Le novità andranno anche ad impattare sui tributi locali, come Imu e le addizionali comunali.
Il Decreto Legge Semplificazioni Fiscali è entrato in vigore il 22 giugno 2022. Grazie alla sua introduzione sono state varate alcune misure in campo finanziario, fiscale e sociale. Prima di proseguire è necessario premettere che per alcune disposizioni, il legislatore ha previsto delle decorrenze molto particolari.
Da non dimenticare, inoltre, che il decreto deve essere ancora convertito in legge. Questo significa che potrebbero arrivare ulteriori variazioni al testo. In questa sede, comunque, andremo ad analizzare le principali novità che sono state introdotte in campo fiscale.
Indice
Decreto Legge Semplificazioni Fiscali: l’Intrastat
Con il nuovo Decreto Semplificazioni Fiscali vengono introdotte delle nuove scadenze per la trasmissione degli elenchi Intrastat. L’invio, infatti, potrà essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo rispetto al periodo di riferimento dell’elenco Intrastat.
La nuova scadenza andrà ad incidere sia sugli adempimenti a base mensile che su quelli a base trimestrale. Questa nuova disposizione è entrata in vigore lo scorso 22 giugno 2022 e i diretti interessati la dovranno applicare per gli elenchi Intrastat con competenza maggio 2022.
Ricordiamo che l’obbligo di inviare gli elenchi Intrastat deve essere rispettato da soggetti Iva che effettuano operazioni che prevedono lo scambio di beni o servizi con soggetti esteri, intracomunitari.
Liquidazioni periodiche Iva ed operazioni transfrontaliere
Il Decreto Legge Semplificazioni Fiscali, più specificatamente l’articolo 3 c.1 del Dl 73/2022, ha provveduto a modificare anche quello che è il termine per inviare i dati delle liquidazioni periodiche dell’Iva, per il secondo trimestre dell’anno. La scadenza è slittata al 30 settembre dal precedente 16 settembre. Questa modifica non vale solo per quest’anno, ma anche per quelli a venire.
Sono introdotte anche importanti novità che coinvolgono le operazioni transfrontaliere. Non sarà necessario effettuare la comunicazione degli acquisti di beni/servizi non rilevanti territorialmente in Italia, nel caso in cui il loro importo sia inferiore a 5.000 euro per ogni singola operazione.
Dal 1° luglio 2022, inoltre, è partita la nuova disciplina sanzionatoria, la quale prevede che, in caso di omessa o errata comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere, venga applicata una sanzione pari a 2,00 euro per ogni fattura.
Il limite massimo della sanzione sarà 400,00 euro. Nel caso in cui la trasmissione dell’esterometro venga effettuata nell’arco dei 15 giorni successivi alla scadenza ordinaria, le sanzioni saranno ridotte del 50%, con un tetto massimo di spesa pari a 200,00 euro.
Decreto Legge Semplificazioni Fiscali e Irap
Il nuovo Decreto Legge Semplificazioni Fiscali ha snellito il modello Irap 2022, quello che si riferisce all’anno di imposta 2021. A subire la modifica più importante è il costo deducibile dei dipendenti a tempo indeterminato. A seguito di questo aggiornamento, la normativa prevede:
- la possibilità di dedurre il costo complessivo del personale dipendente con contratto a tempo indeterminato;
- la possibilità di continuare ad usufruire di ulteriori deduzioni per i lavoratori assunti con altri tipi di contratto.
Questa modifica ha carattere retroattivo. Vengono rinviati a febbraio i termini per approvare la modulistica dichiarativa per l’imposta sui redditi e l’Irap, con relativi modelli e istruzioni per inviare i dati correttamente.
Abrogazione della disciplina delle società in perdita sistematica
Il Decreto Legge Semplificazioni Fiscali ha disposto l’abrogazione della disciplina sulle società in perdita sistematica (art. 2 co. 36-decies, 36-undecies e 36-duodecies del Decreto Legge 138/2011). Non è stata toccata, invece, quella sulle società non operative, che pertanto rimane in vigore.
In questo caso è necessario soffermarsi un attimo sugli effetti di questa abrogazione. Le penalizzazioni, che sono previste esplicitamente dall’articolo 30 della Legge 724/94, non troveranno applicazione per il periodo d’imposta 2022 e in queste particolari casistiche:
- se i periodi d’imposta 2017, 2018, 2019, 2020 e 2021 risultino in perdita fiscale;
- se quattro dei periodi descritti siano in perdita e il rimanente presenti un reddito inferiore al reddito minimo.
Questa particolare modifica ha valore a decorrere dal periodo d’imposta 2022.
Decreto Legge Semplificazioni Fiscali: IMU e IRPEF
Il nuovo decreto legge ha provveduto a prorogare al 31 dicembre 2022, rispetto alla data precedente del 30 giugno 2022, il termine ultimo entro il quale effettuare la presentazione della dichiarazione Imu relativa al 2021.
Questa proroga, è importante sottolinearlo, non riguarda gli enti non commerciali, per i quali il termine di presentazione è rimasto al 30 giugno 2022. Il caso dell’Imu consiste in una delle principali imposte prorogate dal Decreto Semplificazioni, per cui si garantisce più tempo per i contribuenti.
Ma con Decreto Semplificazioni Fiscali arrivano alcune novità anche sulle addizionali comunali e sul loro adeguamento ai nuovi scaglioni Irpef. Tra i punti più importanti ci sono:
- il differimento al 31 luglio 2022 del termine per provvedere ad adeguare le aliquote comunali ai nuovi scaglioni Irpef;
- nel caso in cui l’amministrazione comunale dovesse approvare la delibera di adeguamento ai nuovi scaglioni in un momento successivo rispetto all’adozione del proprio bilancio previsionale, dovrà provvedere ad effettuare le opportune modifiche al bilancio alla prima occasione utile.
Riduzione dei controlli sulle dichiarazioni precompilate
Viene disposta, infine, una riduzione dei controlli formali sulle dichiarazioni dei redditi precompilate, che siano state presentate attraverso un Caf o un professionista. I nuovi controlli formali saranno i seguenti:
- nel caso in cui la dichiarazione precompilata non sia stata modificata: non ci sarà più il controllo formale dei dati relativi agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata forniti dai soggetti terzi;
- spese sanitarie: il controllo non verrà effettuato sui dati che non vengono modificati rispetto alla dichiarazione precompilata;
- in caso di difformità, l’Agenzia delle Entrate effettuerà il controllo formale relativamente ai documenti di spesa che non risultano trasmessi al STS.
Queste disposizioni saranno applicate sulle dichiarazioni dei redditi presentate nel corso del 2023 e che si riferiscono al periodo d’imposta 2022.
Decreto Legge Semplificazioni Fiscali – Domande frequenti
Sì, il nuovo Decreto Legge Semplificazioni Fiscali è entrato in vigore. Alcune novità andranno ad impattare sui contribuenti da subito. Altre invece arriveranno nel 2023, ecco di cosa si tratta.
Il Legislatore ha provveduto a semplificare il Modello Irap, soprattutto per la voce che riguarda i costi relativi al lavoro dipendente a tempo indeterminato, ma sono anche state introdotte proroghe per il versamento dell’IMU e modifiche ai controlli formali delle dichiarazioni dei redditi.
Ci sarà più tempo per la presentazione della dichiarazione Imu, che è stata prorogata al 31 dicembre 2022. Scopri le altre misure nell’articolo.
Pierpaolo Molinengo
Giornalista