- Il decreto bollette è uno degli interventi più discussi nelle ultime settimane, a fronte degli aumenti di prezzo che coinvolgono luce e gas.
- Il governo sta lavorando ad una serie di misure per ampliare i beneficiari dei bonus sociali allargando l’ISEE necessario per accedervi, ma la nuova soglia potrebbe durare solo tre mesi.
- Attualmente le risorse per il provvedimento sono di 3 miliardi di euro e verrebbero impiegate anche per un sostegno ad hoc per imprese energivore e PMI.
Al centro dell’attenzione in questi giorni c’è il decreto bollette, che contiene alcuni importanti interventi per sostenere le famiglie e le imprese nel pagamento delle utenze di gas e luce per i prossimi mesi. Ci sarebbero 3 miliardi di euro di risorse da indirizzare a questo provvedimento, che per il momento è in discussione.
Dopo il caro bollette degli ultimi mesi del 2024 e dei primi del 2025, è diventato indispensabile garantire ai cittadini degli strumenti per risparmiare su questi costi. Secondo le più recenti indiscrezioni, il decreto potrebbe agire direttamente sulla soglia ISEE massima consentita per l’accesso ai bonus sociali, che al momento è di 9.530 euro.
Questa potrebbe arrivare a 25.000 euro per tutti, ma solamente per un periodo limitato di tre mesi, sufficiente a contrastare i rincari dei mesi invernali. Il governo lavora anche su nuove ipotesi per le imprese, con l’intenzione di garantire un sostegno sia alle aziende energivore che alle PMI.
Indice
Decreto bollette 2025: ipotesi per le famiglie
Per le famiglie il governo potrebbe intervenire direttamente sui bonus sociali presenti al momento. Ricordiamo che esistono due principali categorie di sostegni: una dedicata ai cittadini in difficoltà economica e una per coloro che hanno particolari patologie mediche, che necessitano dell’uso di strumentazione che consuma energia in casa.
Parte delle risorse disponibili, circa 3 miliardi di euro, verranno disposte a favore delle famiglie, allargando, secondo le prime ipotesi, la soglia ISEE massima per accedere al sostegno. Il bonus sociale è uno sconto automatico in bolletta per il cui accesso al momento è necessario rispettare il requisito di 9.530 euro di ISEE.
Con le nuove disposizioni, tale soglia potrebbe essere innalzata fino a 25.000 euro, ampliando di molto il numero di possibili beneficiari. Il decreto bollette però non modificherà le regole in modo definitivo, ma consentirà questo nuovo range solamente per un periodo limitato di tre mesi, secondo le proposte attuali.
Potrebbe essere inoltre introdotto un particolare meccanismo a scaglioni che permetterebbe di sostenere maggiormente, in termini di importi, le famiglie che sono più in difficoltà dal punto di vista economico.
In quest’ottica si tratterebbe quindi di una misura cuscinetto volta al risparmio immediato delle famiglie, in previsione di un futuro abbassamento dei prezzi delle risorse. Questo decreto potrebbe consentire mediamente un risparmio complessivo di 200 euro per le famiglie sulle bollette.
Decreto bollette 2025: ipotesi per le imprese
Il governo starebbe lavorando anche a iniziative di sostegno mirate per le imprese, energivore e non. Anche se ancora non vi è nulla di definitivo, si ipotizza un intervento che vada a destinare fondi da un lato alle imprese che consumano maggiormente energia per la produzione e dall’altro per le piccole e medie imprese.
Ricordiamo che diverse associazioni di categoria hanno richiesto nelle ultime settimane un intervento ad hoc di questo genere per contenere il dispendio economico delle imprese per energia e gas.
Resta aperta l’incognita sul taglio dell’IVA, prospettato come ulteriore intervento valido per diminuire di fatto il costo finale per l’approvvigionamento di energia e gas. Per il momento sembra esclusa anche la possibilità di introdurre un tetto al prezzo, come invece attuato da altri paesi europei.
Quando arriva il decreto bollette
Il decreto bollette si fa attendere, ma potrebbe arrivare in forma definitiva nei prossimi giorni. Oggi 28 febbraio 2025 la bozza del testo arriva in Consiglio dei Ministri, dopo che questa operazione è stata rinviata per un periodo di tempo per apportare ulteriori modifiche.
L’intervento si configura come una misura temporanea, ovvero applicata per un periodo di tre mesi sia per le famiglie che per le imprese, per cui non si tratta, almeno secondo le ipotesi attuali, di un provvedimento strutturale.
Terminato questo periodo tornerebbero quindi in vigore le regole precedenti, in merito ai bonus sociali gestiti da Arera, mentre rimane aperta l’incognita per le imprese.
Valeria Oggero
Giornalista