- Il Decreto Bollette è stato recentemente approvato alle Commissioni riunite Finanze e Affari sociali.
- Insieme al decreto vengono perfezionate alcune misure di tipo fiscale, e introdotti alcuni provvedimenti ulteriori.
- Il decreto contiene nuovi sostegni per le startup innovative, e con provvedimenti specifici per il settore sanitario.
Al centro dell’attenzione in questi giorni c’è il Decreto Bollette, che contiene alcuni importanti interventi per sostenere cittadini e imprese nel pagamento delle bollette di gas e luce per i prossimi mesi. Si parla di un provvedimento da 4,9 miliardi di euro, con alcuni importanti interventi su diversi fronti.
Il Decreto Bollette è stato approvato a seguito di una proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, con diversi provvedimenti. Si prevede un’Iva ridotta al 5% per le bollette del gas, e un ritorno degli oneri di sistema per le bollette della luce.
Sono inclusi nel decreto alcuni interventi anche sul piano fiscale, per cui viene proposta una proroga per il ravvedimento speciale al 30 settembre 2023. Vediamo nell’articolo tutte le misure previste dal Decreto Bollette.
Indice
Decreto Bollette 2023: il testo
Il Decreto Bollette è stato approvato a seguito di una riunione del Consiglio dei Ministri, e contiene diverse misure dedicate alle famiglie e alle imprese a proposito di bollette, fisco, bonus e interventi su settori specifici.
Insieme a questo decreto sono stati presi provvedimenti ulteriori anche per sostenere il sistema sanitario nazionale, e si parla di 4,9 miliardi di euro per l’attuazione di tutti i provvedimenti previsti dal decreto. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha spiegato l’obiettivo di questo nuovo decreto:
“Le misure a sostegno di famiglie e imprese sono state ridisegnate su base trimestrale tenendo conto sia dell’andamento dei prezzi dell’energia, sia dell’obiettivo di favorire il risparmio energetico.”
Tornano quindi alcuni importanti sostegni visti già in precedenza, come il bonus sociale per le famiglie, per sostenere il pagamento delle bollette in caso di disagio economico, e i crediti di imposta per le imprese per il secondo trimestre, che le aziende italiane possono richiedere a fronte delle spese sostenute per energia e gas.
Vengono inoltre stanziati nuovi fondi per la sanità, sul tetto di spesa dei dispositivi medici e per rimediare alle carenze di organico. Su questo punto inoltre vengono introdotte sanzioni più severe per chi produce un danno al personale sanitario.
Nuovi incentivi per le startup con il Decreto Bollette
Il Decreto Bollette va a sostenere l’imprenditorialità, in particolare per ciò che riguarda le startup, ovvero le imprese nascenti. Al centro della misura vi sono in particolare le startup innovative, che sono avviate a partire dal primo gennaio 2020 e che si occupano di ambiente, energie rinnovabili e sanità, per ricerca e sviluppo.
Alle startup innovative viene garantito, con limite di 2 milioni di euro per il 2023, un credito di imposta con soglia fissata a 200.000 euro. Il sostegno non sarà superiore al 20% della spesa sostenuta dalla startup per la ricerca e lo sviluppo, finalizzati ad attività per la riduzione dei consumi energetici o progetti similari.
Questo tipo di sostegno sarà erogato sotto forma di credito di imposta da utilizzare in compensazione, tramite dichiarazione dei redditi. Il sostegno non va a determinare il reddito di impresa o la base imponibile.
Decreto Bollette: i sostegni per le imprese
Per le imprese il Decreto Bollette riconferma il credito di imposta, già visto in precedenza, da erogare sulla base della spesa sostenuta per luce e gas. Fino al 30 giugno 2023 le imprese potranno accedere ai crediti di imposta, ma in misura ridotta rispetto al periodo precedente. In particolare, le percentuali vengono così disposte:
- imprese energivore: credito di imposta del 20%;
- imprese non energivore: credito di imposta al 10%;
- imprese gasivore: credito di imposta al 20%;
- imprese non gasivore: credito di imposta del 20%.
Tali crediti potranno essere corrisposti se nel secondo trimestre 2023 le imprese hanno riscontrato un aumento dei prezzi delle bollette di luce e gas, secondo il parametro di riferimento relativo al 2019. Potranno quindi accedervi le imprese che hanno riscontrato un aumento del 30% in più nei primi tre mesi 2023 rispetto al primo trimestre 2019.
Il credito di imposta deve essere utilizzato dalle imprese entro la fine del 2023, unicamente in compensazione. Per le imprese agricole inoltre viene ribadita l’importanza della produzione dell’energia da impianti fotovoltaici.
Gli imprenditori agricoli che per l’anno di imposta 2022 hanno prodotto energia da impianti fotovoltaici, e l’hanno ceduta, possono accedere ad un regime di tassazione vantaggioso per l’energia ceduta, che si basa sul minore valore tra prezzo medio di cessione dell’energia, in base ai dati ARERA, e il valore di 120 euro al MWh.
Decreto Bollette: i sostegni per le famiglie
Il Decreto Bollette riconferma anche alcuni importanti sostegni per le famiglie, soprattutto quelle più svantaggiate economicamente. Su tratta di un ritorno del bonus sociale, fino al 30 giugno 2023. Secondo recenti regole, questo sostegno può essere erogato alle famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro.
Una novità riguarda l’innalzamento della soglia ISEE per le famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico: la soglia sale fino a 30.000 euro, dai precedenti 20.000.
Per le bollette del gas, viene prorogata l’Iva ridotta al 5%, con annullamento degli oneri di sistema per il settore del gas, o per l’energia prodotta dal gas.
Sempre al 5% sarà infatti l’Iva che riguarda teleriscaldamento e energia prodotta con gas metano. Si è ipotizzato in precedenza anche un bonus riscaldamento per gli ultimi mesi del 2023, tuttavia si attendono conferme.
Provvedimenti fiscali con il Decreto Bollette
Il Decreto Bollette introduce anche alcuni provvedimenti a tema fiscale, oltre a quelli visti sopra che riguardano energia e gas. Sostanzialmente vengono proposte nuove proroghe per la definizione agevolata delle liti pendenti e per il ravvedimento speciale, per imprese e contribuenti.
Viene fissata una nuova data, il 30 settembre 2023, entro cui i contribuenti possono procedere la richiesta di definizione agevolata per liti pendenti, o tramite ravvedimento speciale.
La regola vuole che il contribuente che ha un debito aperto con il fisco possa procedere con il saldo delle somme in un’unica soluzione, oppure procedere con il saldo della prima rata in caso di rateizzazione. Le scadenze sono quindi le seguenti:
- 31 ottobre 2023;
- 30 novembre 2023;
- 20 dicembre 2023;
- 31 marzo 2024;
- 30 giugno 2024;
- 30 settembre 2024;
- 20 dicembre 2024.
Vengono quindi spostati al 31 ottobre 2023 i termini per il pagamento relativo alle violazioni di natura formale commesse entro il 31 ottobre 2022. In particolare viene spostata a questa data la scadenza per il pagamento dei 200 euro dovuti con il ravvedimento operoso speciale.
Nuovo codice appalti con il Decreto Bollette
Con il Decreto Bollette viene anche approvato il nuovo codice degli appalti, che porta ad una semplificazione sostanziale delle procedure. I provvedimenti vanno nella direzione di garantire appalti più rapidi, assegnati senza gara fino a 5,3 milioni di euro, e con una maggiore autonomia agli enti locali.
A questo proposito, si ipotizza che almeno il 98% dei lavori pubblici non saranno soggetti a gara, con un’azione di profonda liberalizzazione. Viene anche disposto uno snellimento in termini procedurali tramite digitalizzazione dei processi, con il risparmio di carta e burocrazia.
Verrà inoltre istituito un database di informazioni apposito, come spiega il Ministero:
“Conterrà le informazioni relative alle imprese, una sorta di carta d’identità digitale, consultabile sempre, senza che sia necessario per chi partecipa alle gare presentare di volta in volta plichi di documentazione, con notevoli risparmi di costi e soprattutto di carta.”
Digitalizzazione, semplificazione e sburocratizzazione sono quindi posti al centro del nuovo codice degli appalti, che permetterà secondo il governo di snellire il lavoro per diverse imprese sul territorio. Infine, non ci sarà colpa grave per funzionari e dirigenti pubblici nel caso di azioni compiute in base alla giurisprudenza.
Viene anche garantita una maggior tutela del Made in Italy, per cui la scelta prioritaria sui fornitori cadrà su imprese italiane, con i nuovi criteri di valutazione.
Altri provvedimenti con il Decreto Bollette
Ulteriori provvedimenti vengono presi dal decreto in merito ad alcuni temi. Si parla di un particolare disegno di legge che vieta di fatto la produzione di cibi sintetici, per tutelare salute e qualità alimentare. Viene invece rinviata l’approvazione del DDL Concorrenza.
Con il Decreto Bollette vengono intraprese misure a favore del settore sanitario, con uno stanziamento di fondi appositi per risolvere alcuni problemi in cui incorre il settore.
Viene istituito un fondo al Ministero della Salute, e vengono destinate risorse alle singole Regioni e Province autonome per l’impatto del superamento del tetto di spesa per dispositivi medici. Vengono presi provvedimenti specifici anche per il problema della carenza di organico nel sistema sanitario nazionale, per cui in caso di urgenza sarà possibile richiedere il supporto di servizi esterni.
Una novità riguarda i medici gettonisti, a cui le aziende ospedaliere potranno fare ricorso non solo per i servizi di emergenza, ma anche in altri reparti. Questi servizi esterni potranno tuttavia essere accessibili solamente per 12 mesi massimi, in base a specifici requisiti del professionista.
Il Decreto Bollette stanzia anche alcuni fondi specifici per lo sport, a contrasto dei rincari delle bollette di luce e gas. Si parla di 10 milioni di euro stanziati. Alcune risorse vengono stanziate contro lo spopolamento dei piccoli comuni, per 9 milioni di euro.
Decreto Bollette – Domande frequenti
Il Decreto Bollette prevede diversi interventi a favore delle famiglie e delle imprese, per il risparmio sulle bollette di energia e gas, ma anche su altri fronti. Ecco una lista di interventi.
Il Decreto Bollette va a riconfermare il bonus sociale per le famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro. Cambia la soglia per le famiglie numerose, che sale a 30.000 euro.
Vengono riconfermati i crediti di imposta per l’energia e il gas, anche se con qualche modifica, e vengono istituiti alcuni nuovi incentivi. Scopri quali, nella guida.
Valeria Oggero
Giornalista