- Il decreto accise modifica alcune delle disposizioni del Testo unico che riguardano i soggetti autorizzati, l’energia elettrica e il gas naturale.
- Viene introdotta la qualifica di soggetti obbligati accreditati (SOAC) per incentivare la collaborazione tra soggetto obbligato e amministrazione finanziaria.
- Entra in vigore una nuova disciplina per il gas naturale e per l’energia elettrica, oltre a nuove regole per la vendita di prodotti alcolici, tabacchi e oli lubrificanti.
Al via la riforma delle accise sul gas naturale e sull’energia elettrica, con il passaggio a un nuovo sistema basato su acconti mensili anziché su acconti storici: nel nuovo decreto accise approvato dal Governo ci sono diverse misure che andranno a modificare le attuali disposizioni del Testo unico.
Viene introdotto un nuovo sistema di qualificazione degli operatori che riconosce la figura del SOAC, soggetto obbligato accreditato, divisa in tre livelli di qualificazione (base, medio e avanzato) a cui corrispondono gradi diversi di fruizione dei benefici. Nuove regole anche per la vendita di prodotti alcolici, prodotti da fumo e oli lubrificanti.
Scopriamo quali sono le novità della Legge di Bilancio 2025 in materia di accise e cosa cambia con l’approvazione dell’ultimo decreto.
Indice
Decreto accise: le novità con la Manovra 2025
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, un decreto legislativo di revisione delle disposizioni in materia di accise che apporta alcune modifiche alle disposizioni contenute nel Testo unico sulle accise (TUA).
La novità principale del decreto riguarda l’introduzione della qualifica di SOAC (soggetto obbligato accreditato) che permette al soggetto in questione di accedere a importanti benefici: per esempio, l’esonero dall’obbligo di prestare cauzione a garanzia del pagamento dell’imposta e la riduzione di specifici oneri amministrativi.
Prevista anche la riforma delle accise sul gas naturale e sull’energia elettrica: il decreto va a modificare le modalità di accertamento, liquidazione e versamento dell’accisa. Viene quindi superato il meccanismo di acconto storico per passare a un sistema di acconti mensili.
È prevista, inoltre, una semplificazione degli adempimenti legati alla vendita di bevande alcoliche, oltre a nuove disposizioni sui tabacchi e una serie di nuove misure su oli lubrificanti e prodotti affini. Come specificato nel comunicato ufficiale del Governo1, infine, il decreto sulle accise non riguarderà i carburanti.
Decreto accise: chi sono i soggetti obbligati accreditati (SOAC)
Per garantire maggiore trasparenza è stata introdotta la figura del “soggetto obbligato accreditato“, cioè colui che è obbligato al pagamento dell’accisa, con sede nel territorio nazionale, a cui è riconosciuta l’affidabilità nell’ambito del regime fiscale dell’accisa.
Possono essere riconosciuti come SOAC i seguenti soggetti:
- i depositari autorizzati;
- i venditori di energia elettrica e gas a consumatori finali;
- i soggetti obbligati al pagamento dell’accisa sul carbone, la lignite e il coke.
La qualifica di SOAC ha una durata di 4 anni, è rinnovabile e permette al soggetto riconosciuto di ottenere dei benefici dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: per esempio, dei vantaggi fiscali per ridurre gli oneri burocratici. Saranno poi previsti 3 livelli di affidabilità (base, medio e avanzato) associati a diverse tipologie di benefici.
Riforma delle accise per gas naturale ed energia elettrica
Il decreto sulle accise va a modificare anche le modalità di accertamento, liquidazione e versamento sulla produzione e vendita del gas naturale: si parla, perciò, di riforma delle accise sul gas naturale.
Nel dettaglio è previsto il superamento dell’attuale meccanismo di versamento di rate di acconto mensili calcolate sulla base dei consumi dell’anno precedente. Il nuovo sistema permetterà ai consumatori di versare degli acconti mensili calcolati in base ai consumi effettuati di mese in mese: in questo modo si andranno a ridurre le frodi e si eviteranno irragionevoli criticità economiche.
Anche l’accisa sull’elettricità verrà calcolata seguendo le stesse regole previste per il gas naturale, per garantire un monitoraggio continuo dei consumi e delle spese degli utenti.
Infine, la distinzione tra usi civili e usi industriali, ai fini della corretta determinazione dell’accisa, verrà sostituita con le parole “usi domestici” e “usi non domestici”.
Novità sulla vendita di prodotti alcolici
Il Governo prevede anche un’importante semplificazione per gli esercizi di vendita al minuto di alcolici: non saranno più richieste la denuncia e il rilascio della licenza fiscale di esercizio da parte dell’Agenzia delle Dogane.
Questo adempimento, infatti, verrà sostituito con la comunicazione di avvio delle attività di vendita di prodotti alcolici, da presentare allo Sportello unico per le attività produttive (SUAP).
La licenza sarà utile sono per alcune tipologie di deposito di alcolici e per la vendita al di sopra di determinate quantità minime. Si attende la conferma definitiva della manovra 2025 per la messa in pratica di queste disposizioni.
Oli lubrificanti, tabacchi lavorati e altri prodotti affini
Una disposizione inserita nel decreto accise va a modificare l’articolo 62 del Testo unico, che riguarda l’imposizione sugli oli lubrificanti, sui bitumi di petrolio e su altri prodotti.
Viene concessa, quindi, la possibilità di tenere la contabilità in forma aggregata per i prodotti considerati omogenei, in modo da semplificare eventuali problematiche e contenziosi.
Inoltre, è previsto un cambiamento del limite di durata delle autorizzazioni per poter vendere tabacchi lavorati e prodotti liquidi da inalazione, da due a quattro anni.
- Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 100 del 15 ottobre 2024, governo.it ↩︎
Laura Pellegrini
Giornalista e content editor