- Il credito d’imposta per le aziende nelle zone logistiche semplificate (ZLS) è al 100%, in riferimento agli investimenti portati avanti dall’8 maggio al 15 novembre 2024.
- Il contributo è riferito alle spese sostenute per beni strumentali da parte delle imprese, già esistenti e nuove, che si sono insediate presso le Zone logistiche semplificate.
- I contribuenti hanno presentato richieste di sostegno per 876.806 euro totali, mentre per l’iniziativa sono state messe a disposizione risorse per 80 milioni di euro.
Con la pubblicazione del decreto apposito nella Gazzetta Ufficiale n. 226 del 26 settembre 20241, sono state definite le modalità di accesso al credito di imposta per le ZLS, ma ancora non si conosceva l’entità del contributo. A beneficiare dell’iniziativa sono le imprese insediate presso le Zone logistiche semplificate che hanno sostenuto nel periodo considerato degli investimenti in beni strumentali.
Per il 2024 sono stati messi a disposizione 80 milioni di euro, ma per le richieste di sostegno pervenute si prevede l’impiego di 867.806 milioni di euro complessivi. Come è stato definito dall’Agenzia delle Entrate2 recentemente, il credito di imposta da erogare a ciascun beneficiario copre il 100% delle spese.
Accedendo al proprio cassetto fiscale, le aziende interessate possono visionare qual è il credito specifico a loro spettante, tenendo presente che è accessibile in compensazione. Vediamo come funziona.
Indice
Chi sono i beneficiari del credito di imposta per ZLS
Possono accedere al credito di imposta tutte le imprese che si trovano in attività, che operano o che si devono stabilire nelle Zone logistiche semplificate, indipendentemente dalla loro forma giuridica o dal regime fiscale prescelto, purché abbiano sostenuto degli investimenti in beni strumentali.
Le spese ammissibili devono essere state effettuate tra l’8 maggio e il 15 novembre 2024 e opportunamente comunicate tramite l’apposito modello all’Agenzia delle Entrate entro fine gennaio 2025.
Sono stati esclusi dall’agevolazione, invece, i seguenti soggetti:
- coloro che operano nell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite e dei trasporti;
- i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti;
- i settori di produzione, stoccaggio, trasmissione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
- imprese che operano nella banda larga;
- ambito creditizio, finanziario e assicurativo.
Non sono ammesse nemmeno le imprese che si trovano in stato di liquidazione o di scioglimento, nonché le attività che sono in difficoltà secondo i criteri individuati nell’articolo 2 punto 18 del Regolamento Ue n. 651/2014.
Cosa sono le Zone logistiche semplificate (ZLS)
![zls agevolazioni zls agevolazioni](https://www.partitaiva.it/wp-content/uploads/2024/10/zls-agevolazioni.jpg)
Le Zone logistiche semplificate sono delle realtà situate in territori che godono di particolare agevolazioni economiche, finanziare e amministrative. Con la loro istituzione, avvenuta il 17 aprile 2024, si è voluto incentivare lo sviluppo delle imprese già operanti in quelle aree e agevolare l’avvio di nuove attività.
Per riconoscere una ZLS occorre valutare alcuni criteri: per esempio, possono trovarvi vicino ad aree retroportuali (anche di carattere produttivo e aeroportuale), piattaforme logistiche e interporti (escluse le zone residenziali). Ogni Regione, però, può istituire una sola ZLS a meno che, sul territorio regionale, non siano presenti più di una Autorità portuale e una di queste abbia scali in regioni differenti.
Spese ammissibili e investimenti agevolabili
Per poter ottenere il credito di imposta è necessario anzitutto aver effettuato un piano di investimento iniziale ai sensi del Regolamento Ue 651/2014, ovvero relativo:
- all’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie (anche tramite leasing) destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella Zona logistica semplificata;
- all’acquisto di terreni e fabbricati, alla realizzazione o ampliamento di immobili strumentali effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva.
Il valore dei terreni e dei fabbricati non può essere superiore al 50% dell’investimento complessivo agevolato, pena l’impossibilità di accedere al credito.
Ogni progetto di investimento è ammissibile entro un limite massimo di spesa pari a 100 milioni di euro, mentre sono esclusi gli investimenti al di sotto dei 200 mila euro.
Credito di imposta ZLS: la domanda
L’Agenzia delle Entrate ha spiegato le modalità di fruizione e richiesta del credito di imposta per le ZLS: gli interessati dovevano comunicare l’ammontare degli investimenti agevolabili, effettuati tra l’8 maggio e il 15 novembre 2024, tramite un’apposita istanza a partire dal 12 dicembre 2024 e fino al 30 gennaio 2025.
Non è quindi più possibile al momento presentare nuove istanze per accedere a questo contributo.
Il credito di imposta di cui possono fruire le aziende è stato definito al 100% perché la totalità di richieste presentate non richiede l’impiego di tutte le risorse messe a disposizione per l’iniziativa.
Ricordiamo che tale sostegno è fruibile esclusivamente in compensazione presentando il Modello F24 telematico, pena il rifiuto dell’operazione di versamento. Il credito va inserito nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta nel quale è stato riconosciuto e in quelle successive sino a quando non viene esaurito.
Il credito ZLS, infine, è cumulabile con altre misure agevolative (nei limiti delle spese effettivamente sostenute), che non siano qualificabili come aiuti di Stato.
- Gazzetta ufficiale n. 226 del 26 settembre 2024, gazzettaufficiale.it ↩︎
- Prot. n. 39039/2025, Agenzia delle Entrate, agenziaentrate.gov.it ↩︎
Laura Pellegrini
Giornalista e content editor