- Le startup sono imprese che possono operare nel campo dell’innovazione, nate con l’obiettivo di creare un modello di business scalabile.
- Per aprire una startup in Italia, i costi da sostenere comprendono tasse, notai e spese di avviamento.
- Per costituire una Srl sono previsti generalmente costi più alti rispetto alla costituzione di una Srls.
In alcuni Paesi del mondo, costituire una startup costa meno di 90 euro, ma quanto costa aprire una startup in Italia?
Hai in progetto di costituire una startup innovativa ma ti spaventano i costi? Hai fatto delle ricerche ma non sai ancora quanto arriverai a spendere per aprire la tua impresa?
Conoscere quale sarà la spesa da affrontare prima di costituire una startup è fondamentale per cercare finanziamenti, e per capire quale sarà il capitale da investire in un primo momento.
In questo articolo troverai tutte le informazioni sulle spese che dovrai affrontare per costituire una startup, e quali sono le differenze di costo tra l’apertura di una Srl innovativa ed una Srls.
Indice
Costituire una startup: come funziona
Avviare una startup in Italia costa quasi dieci volte in più rispetto ad altri paesi europei come la Germania, ma questo non ha impedito a imprese innovative come Satispay o Casavo di raggiungere il successo.
Ma cos’è una startup? A differenza delle imprese tradizionali, le startup si basano su un modello scalabile e unico e nascono con l’obiettivo di inseguire l’innovazione. Proprio per questo motivo sono anche note come startup innovative.
Queste si possono costituire sia sotto forma di società a responsabilità limitata, o Srl, e sia sotto forma di società a responsabilità limitata semplificata, nota come Srls. Inoltre è possibile costituire anche come SPA o società cooperativa.
Una volta sviluppata l’idea di business, si può passare a capire come si crea una startup. Prima di tutto bisogna scegliere la forma di società da costituire. Tenendo presente che uno dei requisiti principali per l’avvio di una startup è che questa sia costituita con la forma giuridica di società di capitali, questa può sorgere come Srl o come Srls. Le principali differenze tra queste due tipologie di società di capitali riguardano:
- Lo statuto;
- I costi per l’avvio della startup;
- Il capitale sociale minimo e massimo;
- Limitazioni per i soci;
- I conferimenti;
- Le imposte.
Tuttavia, nonostante una forma può apparire più conveniente rispetto all’altra, in realtà Srl e Srls presentano diversi vantaggi e svantaggi. Infatti, se da una parte le Srls richiedono costi di avvio inferiori, le Srl sono caratterizzate da una maggiore flessibilità.
La procedura per costituire una startup
Prima di iniziare a sostenere le prime spese, sono previsti alcuni passaggi fondamentali per la costituzione di una startup. Il primo passaggio è quello di preparare tutti i documenti necessari per avviare una startup, vale a dire:
- Atto costitutivo;
- Statuto.
Il secondo passaggio previsto dalla procedura di costituzione di una startup è quello dell’atto del notaio che, per chi vuole aprire una Srl innovativa online, può avvenire anche attraverso una videoconferenza.
Contestualmente, la procedura prevede il versamento del capitale sociale che per le Srl deve essere di almeno €1 ma che per le Srls non può superare i €9.999. Nel caso in cui il capitale fosse di almeno 10.000 euro, è necessario versare almeno il 25% di tale valore. E’ possibile anche conferire beni o servizi o comunque qualsiasi bene suscettibile di valutazione economica.
Nella procedura è prevista anche l’apertura della partita Iva, oltre alla creazione di una casella di posta elettronica certificata (PEC) dedicata alla società, oltre alla richiesta della firma digitale per l’amministratore.
Si procede, poi, con l’iscrizione al Registro delle imprese.
Ma adesso concentriamoci proprio sui costi previsti per avviare una startup, analizzando tutte le spese da affrontare.
Quanto costa avviare una startup
L’apertura di una startup prevede costi molto simili all’apertura di società di capitale, come le Srl e le Srls tradizionali. Tuttavia, vi sono dei costi da cui le startup sono esentati, come vedremo di seguito.
In tutto il mondo, le spese da sostenere per aprire una startup sono le più varie, passando da poche decine di dollari e arrivando anche a sfiorare i 10.000 dollari.
L’Italia si aggiudica un triste primato in questo campo, essendo il paese europeo in cui costa di più avviare un’impresa. Vi sono, però, numerose agevolazioni dedicate proprio alle startup sia per quanto concerne le tasse che per i finanziamenti dell’attività.
Bisogna inoltre calcolare il fatto che anche all’interno dello stesso Paese ci sono costi differenti da affrontare in base alla zona in cui ci si trova, e in questo caso il Nord si dimostra ancora una volta più costoso rispetto al Meridione, soprattutto per quanto riguarda le spese medie per il notaio.
Vediamo quindi quanto costa aprire una startup e le spese legate agli adempimenti burocratici da affrontare.
Imposta di registro
Uno dei primi costi che una startup dovrà sostenere è l’imposta di registro, anche nota come imposta sulla registrazione degli atti. Detta imposta, disciplinata dal Dpr n. 131/1986 (Testo Unico dell’imposta di registro), fornisce un’entrata fiscale allo Stato per il servizio offerto ai privati.
Infatti, serve a conservare traccia di particolari atti in modo da conferirgli certezza giuridica. L’imposta è pari a 200 euro ed è prevista sia per la costituzione di una Srl innovativa che di una Srls innovativa.
Tassa di concessione governativa
La tassa di concessione governativa per vidimazione libri sociali è una tassa applicata dall’Agenzia delle Entrate per le società di capitali.
Questa corrisponde a €309,87 a cui vanno aggiunti i 16 euro per la marca da bollo. Anche il pagamento questa tassa è previsto per entrambe le forme di startup innovative, Srl e Srls.
Diritti camerali
I diritti camerali sono tributi pagati allo Stato da parte di tutti i soggetti iscritti al Registro delle Imprese, da corrispondere annualmente alla Camera di Commercio di riferimento.
Il diritto camerale ammonta a €130 durante la costituzione dell’impresa, ma l’importo può variare in base alla Camera di Commercio. Infatti, si possono applicare maggiorazioni anche fino al 20%. Per quanto riguarda gli anni successivi, la spesa varia in base al volume d’affari della società.
Le startup innovative sono tuttavia esentate dal pagamento di questa spesa. Le startup innovative hanno diritto all’esenzione dal pagamento del diritto annuale per un periodo da due a cinque anni.
Costi notarili
Il costo del notaio per aprire una Srl innovativa può andare dai 1.000 ai 1.700 euro, in base al professionista, a cui va aggiunta anche l’Iva al 22%. L’onorario notarile varia anche in base alla provincia e alla città. Questo costo è previsto per l’apertura di una Srl innovativa, mentre le Srls non hanno costi notarili.
Partita IVA e startup
Un altro aspetto da considerare è quello che riguarda la partita IVA: per ogni nuova attività bisogna entro 30 giorni aprire una partita IVA, individuando il codice ATECO corretto, per la gestione fiscale dell’impresa. Anche in caso di startup è necessario rivolgersi all’Agenzia delle Entrate, oppure ad un consulente come un Dottore Commercialista, per l’aspetto fiscale.
Differenze sui costi tra Srl innovativa e Srls
Avviare una startup prevede dei costi importanti, soprattutto in Italia. Tuttavia, sono presenti delle agevolazioni dedicate alle startup innovative come l’accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia e finanziamenti agevolati.
Per riassumere, vediamo quanto costa aprire una startup in forma di Srl e di Srls attraverso la tabella sottostante.
Tipo di spesa | Startup innovativa Srl | Startup innovativa Srls |
Imposta di registro | €200 | €200 |
Tassa di concessione governativa | €309,87 + 16 di bollo | €309,87 + 16 di bollo |
Spese notarili | Da €900 a €1700 + Iva 22% | Non previste |
Totale | c.a. €2600 | c.a. €525 |
È chiaro che le startup innovative Srls sono portate ad affrontare costi molto più bassi rispetto alle startup costituite sotto forma di Srl. Tuttavia, i costi da sostenere dopo la costituzione sono pressoché identici.
A questi costi bisogna, poi, aggiungere la spesa legata all’apertura di una casella di posta elettronica certificata (PEC) che si aggira intorno ai €5 più Iva. Anche la firma digitale ha un costo che varia in base all’ente scelto per l’ottenimento. Questo costo può andare da un minimo di 25 euro ma può anche superare i €100.
Oltre ai costi legati alla burocrazia non bisogna dimenticare quelle spese legate all’attività vera e propria. Questi costi possono variare in base al modello di business e all’operatività scelta per la startup. Tuttavia, in genere i costi principali da sostenere sono:
- Affitto e utenze del locale;
- Licenze software e prodotti hardware;
- Attrezzature;
- Personale dipendente;
- Pubblicità.
Nel calcolo per capire quanto costa aprire una startup non bisogna dimenticarsi del capitale sociale. Nonostante questo possa essere di almeno 1 euro, in una visione più realistica e credibile l’importo da versare sarà molto più elevato perché rappresenta una garanzia per i creditori.
In più, se la società ha un capitale inferiore a €10.000 o un solo socio, il capitale va versato tutto anziché il 25%. Di conseguenza, per aprire una startup bisogna calcolare mediamente un costo di almeno €5.000 per le Srl mentre potrà essere più basso nel caso delle Srls.
Quanto costa aprire una startup – Domande frequenti
Per avviare una startup si spendono dai 500 agli oltre 2600 euro, come illustrato dalla tabella di sintesi dei costi. L’investimento iniziale per una Srl innovativa può superare anche i 10.000 euro per coprire tutte le spese. Avviando, invece, una Srls si affrontano spese inferiori al momento della costituzione.
Il procedimento per l’avvio di una startup, come illustrato all’interno dell’articolo, parte dalla creazione dello statuto e dell’atto costitutivo, seguito dall’aperura della partita Iva. Si procede con la firma di un notaio e con l’iscrizione al Registro delle Imprese.
I costi legati alla burocrazia previsti per le startup costituite come Srl sono più elevati rispetto a quelli previsti per le startup nate come Srl Semplificate.
Ilenia Albanese
Esperta di finanza personale e lavoro digitale