- Le imprese italiane, secondo i recenti dati di Banca d’Italia, sono ancora indietro per ciò che riguarda le coperture assicurative.
- Le imprese italiane sono sotto assicurate contro calamità naturali, problemi climatici, ma anche verso i rischi informatici.
- Anche se l’Italia è uno dei paesi più esposti ai cambiamenti climatici, e alle calamità di origine naturale, è uno degli stati europei meno assicurati.
Le imprese italiane sono sotto assicurate: questi sono i dati che emergono dall’ultima indagine di Banca d’Italia, che mostrano uno scenario carente dal punto di vista assicurativo soprattutto per ciò che riguarda alcune sfere, come quella collegata alle calamità naturali.
L’Italia è uno dei paesi maggiormente esposti ai rischi derivati da calamità naturali: terremoti, alluvioni, cambiamenti climatici, mettono a rischio non solamente gli abitanti delle Regioni d’Italia, ma anche le imprese. Le aziende in Italia sono infatti maggiormente assicurate per altri aspetti, come dai danni derivati da furto e incendio.
Nel periodo che va dal 1980 al 2020, in Italia solamente il 6% delle perdite derivate da eventi naturali era di fatto assicurato, contro ad una percentuale nettamente più alta nel resto d’Europa, come vedremo tra poco. Anche la cybersecurity in Italia è ancora limitata, e la difesa contro attacchi di origine informatica è ancora carente in molte imprese.
Indice
Coperture assicurative imprese: gli ultimi dati
Le coperture assicurative dedicate alle imprese prendono in considerazione i potenziali danni che una attività potrebbe subire per diverse cause. Attualmente in Italia le PMI scelgono coperture assicurative soprattutto per eventi diffusi come: furto, incendio, responsabilità verso terzi.
Al contrario, le imprese risultano scoperte su ciò che riguarda potenziali calamità naturali, conseguenti al cambiamento climatico, oppure causate dalle caratteristiche del territorio. Ma anche altri tipi di rischi vengono maggiormente sottovalutati dalle aziende italiane.
Si tratta per esempio di rischi legati all’insolvenza di credito, ma anche dei rischi collegati all’utilizzo di strumenti informatici, come i cyber attacchi. Un recente studio di Banca di Italia ha messo in luce quali sono le criticità che le aziende affrontano senza una dovuta copertura assicurativa.
Anche i rischi legati al trasporto delle merci sembrano essere maggiormente sottovalutati, perché raramente le aziende italiane scelgono una copertura assicurativa per questo tipo di attività, ad oggi molto diffusa. Riassumendo, le PMI sono carenti nelle seguenti coperture assicurative:
- calamità naturali e eventi climatici;
- insolvenza su crediti o debiti dell’impresa;
- rischi legati al trasporto merci;
- rischi informatici e legati alla cybersicurezza.
Ma quali sono le cause per cui le PMI spesso rinunciano a questi tipi di assicurazioni? Vediamole nel dettaglio.
Coperture assicurative mancanti: quali sono le cause
Generalmente le imprese italiane scelgono di difendersi da atti come il furto o l’incendio, sottoscrivendo delle assicurazioni apposite e sostenendo dei costi per la copertura da questi avvenimenti.
Tuttavia diversi rischi non vengono tenuti in considerazione, perché secondo i dati, solo la minoranza delle imprese decide di porre attenzione su questi aspetti.
Le cause per cui le imprese decidono di rinunciare a impiegare del denaro per questi tipi di coperture assicurative, secondo lo studio Banca d’Italia, sono principalmente le seguenti:
- mancanza di adeguate informazioni: le imprese non conoscono i reali rischi a cui vanno incontro nelle aree viste sopra. Per fare un esempio, non sono a conoscenza dei rischi connessi all’utilizzo di dispositivi e programmi informatici nello svolgimento dell’attività, e non sanno quali assicurazioni potrebbero essere vantaggiose come tutela da questi rischi;
- costi eccessivi delle assicurazioni: un altro problema è quello dei costi eccessivi per stipulare una polizza su rischi derivati da calamità naturali, sul trasporto merci oppure sulla difesa informatica. Ve tenuto comunque presente che la scelta di una polizza di questo tipo è anche legata alla dimensione dell’azienda, dal settore in cui opera e da altre caratteristiche.
Mancanza di informazioni e spesa eccessiva sono le cause per cui le imprese italiane sempre più spesso decidono di non assicurarsi contro alcune tipologie di rischio, prediligendo le polizze più conosciute e meno costose, che riguardano per esempio la tutela da furto e incendio.
Va evidenziato tuttavia che per molte imprese, soprattutto quelle di piccola dimensione, affrontare un evento collegato ad un avvenimento naturale, o una perdita di dati causati da un attacco informatico, può mettere a dura prova l’intera attività, causando poi un esborso di denaro in un momento successivo, evitabile con una assicurazione.
Coperture assicurative mancanti: altri dati
Le coperture assicurative sono maggiormente mancanti nelle regioni del sud Italia, e nelle isole, mentre nelle regioni del nord le imprese hanno la tendenza maggiore a cercare polizze assicurative per alcune aree della propria attività.
In entrambi i casi va evidenziato anche un altro dato rilevante: le banche principali con cui le aziende hanno rapporti di credito non sono informate sulle eventuali assicurazioni delle imprese.
Per ciò che riguarda invece la sottoscrizione delle polizze e la dimensione dell’azienda, come è facile intuire, le imprese di grande dimensione tendono ad avere maggiori coperture assicurative rispetto a quelle più piccole.
Imprese italiane e cybersicurezza
Un aspetto importante da evidenziare quando si parla di coperture assicurative riguarda la cybersicurezza. Sotto a questo cappello rientrano tutte le azioni volte a tutelare dati, informazioni, software e processi svolti a livello informatico dalle imprese.
Oggi la cybersicurezza sta diventando sempre più importante, soprattutto a causa della grande quantità di dati cumulata dalle imprese, ma anche da enti, associazioni e uffici pubblici, tramite sistemi informatici.
Le imprese italiane sempre più spesso si trovano ad affrontare i rischi del web, come attacchi esterni da parte di hacker, malfunzionamenti, oppure vere e proprie truffe online.
La pubblica amministrazione sta avviando azioni di miglioramento della sicurezza informatica, un esempio è l’iniziativa dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che sta assumendo a tempo indeterminato 60 diplomati per la tutela dei sistemi informatici.
Anche le imprese private si scontrano sempre di più con i rischi derivati dalla rete e dall’utilizzo di sistemi informatici evoluti, per cui si rende sempre più necessario stipulare polizze specifiche contro gli attacchi informatici, ma anche assumere tra i lavoratori dell’azienda figure esperte in questo ambito.
Coperture assicurative imprese – Domande frequenti
Le imprese possono sottoscrivere delle polizze assicurative per limitare i danni economici provenienti da alcuni avvenimenti, come calamità naturali, attacchi informatici o altri rischi.
Si tratta di coperture assicurative contro furto e incendio, mentre i rischi più sottovalutati riguardano le calamità naturali e gli attacchi informatici.
In Italia la maggior parte delle imprese non ha una copertura assicurativa, specialmente a tutela di alcuni tipi di rischi. Ecco gli ultimi dati di Banca di Italia.
Valeria Oggero
Giornalista