- Il cooperative compliance è il regime di adempimento collaborativo, che ha l’obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione tra amministrazione finanziaria e società.
- Il regime di adempimento collaborativo prevede l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari.
- Per aderire al cooperative compliance le aziende devono rispettare alcuni rigidi requisiti.
Il cooperative compliance, o regime di adempimento collaborativo, è un regime che permette di accedere ad una procedura abbreviata di intervento preventivo e prevede l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte dei contribuenti verso il fisco.
Per poter accedere a questo programma di collaborazione fiscale, le aziende devono rispettare specifici requisiti. Solamente le aziende in possesso dei dovuti requisiti possono accedere ai vantaggi del cooperative compliance. Per conoscere tutti i dettagli, continua a leggere la guida.
Indice
Cos’è il programma cooperative compliance
Il programma di cooperative compliance è stato istituito con il decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 128, chiamato “Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, in attuazione degli articoli 5, 6 e 8, comma 2, della legge 11 marzo 2014, n. 23” (Dlgs 128/2015).
Si tratta di un regime di adempimento collaborativo che prevede l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari.
Possono aderire al cooperative compliance i contribuenti dotati di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, ossia il rischio di operare in violazione di norme di natura fiscale o in contrasto con i principi o con le finalità dell’ordinamento tributario.
L’obiettivo è quello di instaurare un rapporto di fiducia tra amministrazione e contribuente che punti ad aumentare il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti. Questo è possibile attraverso il dialogo costante e preventivo con il contribuente su elementi di fatto, e l’anticipazione del controllo. Dialogo e controlli anticipati sono volti ad una valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali.
Quello del regime di adempimento collaborativo è un istituto a cui i contribuenti aderiscono su base volontaria, purché in possesso di requisiti soggettivi e oggettivi.
Regime di adempimento collaborativo: come funziona
Il regime di adempimento collaborativo ha l’obiettivo di introdurre innovazione nel rapporto tributario. Questo regime prevede nuove modalità di interlocuzione costante e preventiva con l’Agenzia delle entrate.
Attraverso questo nuovo metodo si ha la possibilità di pervenire a una valutazione delle situazioni che potrebbero generare rischi fiscali ancora prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali.
In questo modo le aziende possono gestire le situazioni di incertezza preventivamente anche attraverso l’anticipazione del controllo. Di conseguenza il cooperative compliance permette di prevenire e risolvere in anticipo le potenziali controversie fiscali.
L’articolo 6 del D. Lgs 128/2015 stabilisce gli effetti di natura premiale previsti per le imprese che aderiscono al regime.
Infatti, tale regime prevede:
- una procedura abbreviata di interpello preventivo con cui l’Agenzia delle entrate risponde ai quesiti delle imprese entro quarantacinque giorni, a partire dal momento in cui riceve l’istanza o l’eventuale documentazione integrativa richiesta;
- l’applicazione di sanzioni ridotte alla metà o in misura non superiore al minimo edittale, e la sospensione della riscossione fino alla definitività dell’accertamento, per i rischi comunicati tempestivamente e in modo esauriente;
- esonero dal presentare garanzie per i rimborsi delle imposte dirette ed indirette per il periodo di permanenza nel regime.
Cooperative compliance: i requisiti
Per poter aderire al regime di cooperative compliance, i contribuenti devono rispettare i requisiti soggettivi e oggettivi.
L’Agenzia delle Entrate specifica quali sono le condizioni generali, oggettive e soggettive, per poter accedere allo strumento della cooperative compliance per gli anni dal 2022 al 2024.
1. I requisiti soggettivi
I requisiti soggettivi sono disciplinati dall’articolo 7 del D. Lgs 128/2015, punto 2 del Provvedimento dell’Agenzia del 14 aprile 2016 e DM del 31 gennaio 2022.
Il regime di cooperative compliance è riservato:
- per gli anni 2022, 2023 e 2024, ai soggetti residenti e non residenti che realizzano un volume di affari o di ricavi non inferiore a 1 miliardo di euro;
- ai soggetti residenti e non residenti che realizzano un volume di affari o di ricavi non inferiore a un miliardo di euro e che abbiano presentato istanza di adesione al Progetto pilota sul Regime di Adempimento Collaborativo;
- alle imprese che intendono dare esecuzione alla risposta dell’Agenzia delle Entrate, fornita a seguito di istanza di interpello sui nuovi investimenti (all’art. 2 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 147) indipendentemente dal volume di affari o di ricavi;
- ai soggetti che fanno parte del Gruppo IVA di imprese già ammesse al regime (d.l. n 119/2018 ), indipendentemente dal volume di affari o di ricavi.
Inoltre, è ammissibile l’ingresso per “trascinamento” dai contribuenti che rispettano i requisiti soggettivi, con stabile organizzazione in Italia, che svolgono “funzioni di indirizzo” sul sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, anche se non rispettano i requisiti dimensionali.
In più, se dette società hanno presentato domanda per il progetto pilota e non possiedono i requisiti dimensionali, le imprese appartenenti allo stesso gruppo potranno accedere al regime con il limite dimensionale del miliardo e potranno così far entrare per “trascinamento” la società che ha presentato domanda.
2. Requisiti oggettivi
I requisiti essenziali del sistema di controllo del rischio fiscale o Tax Control Framework sono disciplinati dall’articolo 4 del D. Lgs 128/2015 e dal punto 3 del Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 14 aprile 2016.
La disciplina stabilisce che i soggetti che vogliono aderire al regime di adempimento collaborativo devono possedere un efficace sistema di controllo del rischio fiscale all’interno del sistema di governo aziendale e di controllo interno.
Questo garantisce all’impresa un presidio costante sui rischi fiscali. Per tale motivo, il sistema deve presentare i seguenti requisiti essenziali:
- strategia fiscale;
- ruoli e responsabilità;
- procedure;
- monitoraggio;
- adattabilità al contesto interno ed esterno;
- relazione agli organi di gestione.
Cooperative compliance – Domande frequenti
Il cooperative compliance è un regime che prevede l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte del contribuente.
Le aziende che aderiscono al regime di cooperative compliance instaurano un rapporto di fiducia con l’amministrazione, attraverso l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari e il controllo preventivo del rischio fiscale. Nell’articolo, i dettagli di come funziona.
Con il cooperative compliance le aziende accedono ad una procedura abbreviata di interpello preventivo e godono dell’applicazione di sanzioni ridotte alla metà. Sono anche esonerate dal presentare garanzie per i rimborsi delle imposte dirette ed indirette.
Ilenia Albanese
Esperta di finanza personale e lavoro digitale