Nuova convenzione farmacie: estesi i servizi sanitari erogabili. Opportunità e criticità per i professionisti

La recente convenzione per farmacie pubbliche e private estende la possibilità per queste attività di erogare prestazioni di natura sanitaria: ecco tutte le opportunità e le criticità.

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  • Le farmacie pubbliche e private grazie alla recente convenzione con il SSN possono erogare servizi di tipo sanitario come: vaccinazioni, test diagnostici, analisi del colesterolo e del sangue, ma possono proporre anche prodotti per la persona in ambito cosmetico.
  • Con la recente conferma delle disposizioni dell’Accordo collettivo nazionale (Acn) Sisac, Federfarma e Assofarm, viene esteso il raggio d’azione di queste realtà, che potranno erogare vere e proprie prestazioni professionali standardizzate da linee guida precise.
  • Le novità portano le farmacie a rientrare in ambiti professionali che prima erano riservati solo ai professionisti come biologi e medici o a strutture sanitarie.

Arrivano nuove disposizioni per le farmacie pubbliche e private con l’Accordo collettivo nazionale (Acn) della Conferenza Stato Regioni del 6 marzo 20251. Sisac, Federfarma e Assofarm hanno firmato l’accordo che avrà validità per tre anni e comporta un sostanziale allargamento dei servizi proposti dalle farmacie, verso prestazioni di tipo sanitario.

La chiamano la “farmacia dei servizi“. Dai test diagnostici alla prenotazione di visite mediche, dai vaccini a vere e proprie prestazioni professionali: le farmacie diventeranno sempre di più un punto di riferimento per i cittadini, di supporto al SNN.

Le novità possono portare a nuove opportunità di occupazione per i farmacisti, ma allo stesso tempo sono viste come impattanti per il lavoro di professionisti come i biologi e medici, che mettono in dubbio la qualità dei servizi proposti dalla farmacia.

I servizi erogabili dalle farmacie nel 2025: il nuovo accordo

Quest’anno le farmacie pubbliche e private sono coinvolte da alcune importanti novità, annunciate già nel 2024. Principalmente si tratta delle nuove disposizioni contenute nell’Accordo collettivo nazionale (Acn) di recente istituzione.

L’accordo sancisce nuove prospettive per le farmacie, che potranno erogare servizi di tipo strettamente sanitario con linee guida precise. Ci riferiamo a somministrazioni di vaccini, ma anche a test diagnostici e di telemedicina, prenotazioni di visite mediche e prestazioni di natura strettamente professionale.

Viene quindi confermata la possibilità per queste realtà di effettuare esami del sangue e del colesterolo, erogare servizi di fisioterapia o infermieristici, ma anche portare avanti iniziative di prevenzione e di educazione sanitaria. Ovviamente per poter effettuare servizi così specifici, le farmacie devono rispettare alcuni requisiti minimi previsti dall’accordo, a partire dal disporre delle attrezzature idonee in riferimento alle prestazioni erogate.

Devono inoltre avere dotazioni minime di legge per gestire le emergenze, servizi igienici e uno spazio dedicato ai test per la glicemia e il colesterolo o per gli esami del sangue.

Già dal 2024 alcuni tipi di test possono essere svolti all’interno delle farmacie, per cui da tempo si è diffuso un ampio dibattito sull’affidabilità di queste misurazioni. Le nuove linee guida sembrano rispondere a queste perplessità, ma danno adito a critiche aspre sulla sovrapposizione dei servizi farmaceutici con quelli erogati da professionisti privati o dal sistema sanitario nazionale.

Le nuove norme indicano anche la possibilità per le farmacie di eseguire i test diagnostici al di fuori dei normali orari di apertura al pubblico, nel caso in cui la struttura non rispetti i requisiti qui presentati.

Nuove norme e opportunità per farmacie e cittadini

Andando a vedere da vicino l’impatto di queste nuove disposizioni per i farmacisti, da un lato si può intuire come l’estensione dei servizi possa risultare positiva in termini di opportunità per questo settore. Basti pensare che per somministrare vaccini è necessario che siano presenti farmacisti abilitati.

Nel prossimo futuro molte farmacie potrebbero prendere in considerazione l’idea di espandere i propri servizi in questo senso, dedicando una zona apposita dei negozi ai cittadini, che a loro volta danno il proprio consenso a procedere. Si intravedono quindi nuove possibilità di lavoro per i neo farmacisti, a seguito di un allargamento delle attività per quelle già avviate.

La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), a seguito delle nuove disposizioni, si è espressa evidenziando la nuova centralità della figura del farmacista nella sanità di prossimità2:

“L’accordo va nella direzione del potenziamento dell’assistenza territoriale, affermando il fondamentale ruolo dei farmacisti nell’erogazione dei servizi di primo e secondo livello ai cittadini, e favorendo un approccio multidisciplinare nella gestione dei pazienti.”

Secondo la visione della Federazione, i cittadini potranno accedere sempre più facilmente a determinate prestazioni sanitarie, facendo affidamento alle farmacie di zona. Inoltre, rispetto agli anni passati, sono introdotte linee standard di azione per tutta Italia, da seguire per proporre un servizio di qualità e sicurezza.

Inoltre recentemente i sindacati hanno proposto il rinnovo del CCNL nel settore chimico-farmaceutico, chiedendo più tutele per contratti di tipo atipico, aumento salariale e più formazione per queste figure, evidenziando la centralità del settore per l’Italia.

Nuovi servizi alle farmacie: le criticità per i professionisti

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Una delle questioni più contestate sull’allargamento dei servizi in carico alle farmacie riguarda la sicurezza delle analisi e la qualità, a comparazione con le prestazioni del sistema sanitario nazionale o di strutture private. In particolare le ultime novità sono sotto l’attenzione dei TSLB (tecnici sanitari di laboratorio biomedico3):

“Pur riconoscendo il ruolo centrale delle farmacie sul territorio, è fondamentale garantire che l’attuazione di tale accordo avvenga nel rispetto degli standard di qualità e sicurezza necessari per la tutela della salute pubblica.”

La possibilità che le farmacie possano procedere con analisi similari a quelle condotte in laboratorio infatti genera non poche preoccupazioni da parte dei professionisti di settore, poiché le analisi rapide condotte dai farmacisti sarebbero soggette ad una maggiore variabilità dei risultati rispetto a quelle effettuate presso laboratori preposti.

La Federazione nazionale degli ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, spiega infatti che solamente professionisti che possiedono competenze specialistiche, come biologi e medici, possono garantire risultati affidabili e ridurre l’errore.

Per questi professionisti, il parere del farmacista è solamente preliminare, ovvero non può sostituire un’analisi specifica condotta dagli esperti.

A questo punto è chiaro il possibile terreno di scontro tra farmacisti e professionisti come biologi e medici, soprattutto perché il rischio elevato è quello della sovrapposizione delle competenze. La Commissione dell’albo nazionale dei TSLB ha quindi richiesto un confronto dettagliato con il ministero della salute per discutere a proposito degli standard qualitativi da raggiungere.

Il parere dei biologi

I biologi già dallo scorso anno, tramite l’apposito ordine professionale, si erano espressi sul possibile allargamento delle aree di competenza delle farmacie, evidenziando il rischio che queste attività concentrassero troppi servizi differenti e i più disparati tra loro, rischiando di diventare dei veri e propri laboratori di analisi.

Ancora una volta la FNOB (Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi) segnala la criticità delle recenti disposizioni4, che minacciano la stessa professionalità degli esperti e dei laboratori. L’associazione chiede quindi che le analisi condotte dai farmacisti vengano validate con un ulteriore passaggio da professionisti specializzati, in modo da garantirne la qualità e la correttezza.

Come sono cambiate le farmacie nel tempo

Il settore farmaceutico è in forte espansione, considerando che questo mercato ha registrato 52 miliardi di euro di valore della produzione, con 70.000 addetti impiegati nella farmaceutica5.

Negli ultimi anni le farmacie hanno acquisito sempre più centralità nel proporre servizi e prodotti rivolti alla salute. L’ultima novità evidenziata in questo articolo è solo una, tra i tanti decreti approvati nell’ultimo decennio a questo proposito.

Queste realtà si inseriscono quindi a pieni titoli nell’ambito della sanità pubblica, garantendo non solo l’accesso ai farmaci, ma anche l’assistenza in caso di malattia, in diversi modi. Pensiamo ad esempio al supporto domiciliare integrato a quello dei medici di base, anche tramite la distribuzione a casa di dispositivi medici.

Un altro ramo in cui le farmacie si trovano sempre più coinvolte è quello della prevenzione e dell’informazione su tematiche sanitarie di interesse comune, tramite iniziative specifiche e analisi in loco. Ma anche la gestione delle prenotazioni di determinate visite specialistiche molto spesso è a carico delle farmacie sul territorio.

Senza contare la vasta tipologia di prodotti che queste attività possono proporre ai cittadini, oltre ai farmaci da banco: pensiamo ad esempio ai prodotti di cosmetica e per la bellezza. Senza contare il boom delle parafarmacie sul territorio, con prodotti per cui non serve prescrizione medica.

In ultima, ma non meno importante, la partecipazione delle farmacie alle vaccinazioni e ai controlli effettuati durante la pandemia da Covid-19.

Questa evoluzione del ruolo delle farmacie mostra chiaramente uno spostamento dell’area di intervento di queste attività verso la sanità pubblica, a supporto di un SSN sempre più congestionato, con un ruolo sempre più centrale per i cittadini.

  1. Report della seduta della Conferenza Stato-Regioni del 6 marzo 2025, statoregioni.it ↩︎
  2. Nuova Convenzione riconosce centralità dei farmacisti nella sanità di prossimità e massimo impegno per assicurare qualità e sicurezza delle prestazioni ai cittadini, Fofi, fofi.it ↩︎
  3. Analisi cliniche in farmacia: garantire sicurezza e qualità diagnostica, Fno Tsrm e Pstrp, tsrm-pstrp.org ↩︎
  4. Criticità sulle analisi in farmacia: il punto della FNOB, fnob.it ↩︎
  5. Indicatori farmaceutici, Farmindustria, farmindustria.it ↩︎
Autore
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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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