- Il contrasto e la lotta alla contraffazione online sono gli obiettivi principali della collaborazione nata tra Amazon e il Viminale.
- La partnership tra pubblico e privato permette di proteggere la proprietà intellettuale, salvaguardare consumatori e imprese e tutelare il Made in Italy.
- Mentre Amazon ha contribuito con un investimento in denaro, il Viminale ha rafforzato i controlli e ha bloccato numerose attività fraudolente nell’ultimo anno.
In concomitanza con lo sviluppo e la crescita del commercio online, in particolare dal periodo di pandemia, quando bisognava andare incontro alle esigenze dei consumatori e soddisfare le loro richieste, anche il fenomeno della contraffazione online ha registrato un incremento ed è riuscito ad adattarsi velocemente ai cambiamenti del mercato. Â
La sinergia tra enti pubblici e privati è fondamentale per contrastare il fenomeno: da qui è nata la collaborazione tra Amazon e Polizia di Stato nella lotta alla contraffazione. Il colosso dell’e-commerce ha investito oltre 1,2 miliardi di euro nel 2023 e impiegato più di 15.000 persone a tal fine; mentre il Viminale ha rafforzato i controlli in questo senso.
La collaborazione tra Amazon e il Viminale ha come obbiettivi primari la salvaguardia dei consumatori, delle piccole e medie imprese nazionali e la tutela del Made in Italy.
Contraffazione online: il report di Amazon con il Viminale
Nel report “La contraffazione online – Analisi del fenomeno, modi operandi e attività di contrasto1“, realizzato dal Servizio analisi criminale della direzione centrale della Polizia criminale insieme al colosso dell’e-commerce mondiale Amazon, vengono analizzate le modalità , i canali e la crescita della contraffazione online.
Al progetto ha partecipato anche Indicam, l’associazione di imprese per la tutela della proprietà intellettuale e la prevenzione delle pratiche di commercio sleale.
Nel biennio in cui la pandemia ha avuto il suo maggiore impatto (2020-2021), il commercio online si è sviluppato in maniera molto rapida per soddisfare le esigenze dei consumatori: al contempo, però, è cresciuto anche il fenomeno della contraffazione online, come vediamo dal primo grafico inserito nel report.
Le violazioni di natura penale hanno registrato una considerevole crescita tra il 2019 e il 2021, con una flessione nel 2022 e un nuovo trend in salita nel corso del 2023. Le violazioni amministrative hanno seguito lo stesso andamento statistico, con un aumento tra il 2019 al 2021, una successiva diminuzione nel 2022 e un nuovo forte incremento nel 2023.
In risposta a tale incremento della contraffazione, a partire dal 2019 e fino al 2023, sono state rafforzate le operazioni di prevenzione e contrasto al commercio online di beni contraffatti, incrementando gli interventi da 11 a 135 in ambito penale e da 2 a 374 in ambito amministrativo.
Nel corso del 2023, inoltre, la Polizia di Stato ha bloccato più di 700mila tentativi di creazione fraudolenta di account e trovato e rimosso più di 7 milioni di prodotti contraffatti.
I canali di diffusione della contraffazione online
Sempre all’interno del report vengono analizzati i principali canali utilizzati per la promozione, la pubblicizzazione e la recensione di prodotti contraffatti: chiaramente il web è lo strumento principale per la diffusione di questi prodotti che somigliano in tutto e per tutto a quelli originali, ma sono stati contraffatti.
Ai primi posti, tra i mezzi e le modalità più utilizzate per la sponsorizzazione della merce contraffatta ci sono  i social network, come Facebook, Instagram e Twitter: tramite queste piattaforme è semplice inviare messaggi, immagini e video dei prodotti, oltre a ricevere un riscontro diretto da parte dei potenziali acquirenti.
E nell’ottica di uno scambio di informazioni veloce e istantaneo si inseriscono anche i canali di messaggistica come WhatsApp e Telegram, piattaforme molto utilizzate in Italia e nel mondo che permettono una comunicazione diretta tra venditori e acquirenti.
Una tecnica un po’ più affinata e altrettanto utilizzata dai malfattori riguarda lo sviluppo di siti fraudolenti che replicano i canali ufficiali delle aziende e che sono del tutto simili ai siti ufficiali, se non per piccoli e impercettibili dettagli.
Cos’è il Memorandum of Understanding
Secondo la Polizia di Stato spesso i contraffattori si nascondono dietro l’anonimato del web, sfruttando sistemi sempre più all’avanguardia per aggirare le indagini e i controlli.
A tal fine nell’ottobre 2023, grazie allo sforzo del Viminale e di Amazon è stato firmato il Memorandum of Understanding, uno strumento che permette lo scambio dei dati e informazioni sulla contraffazione online, oltre a promuovere la sensibilizzazione dell’argomento tra i cittadini.
- La contraffazione online “analisi del fenomeno, modi operanti e attività di contrasto”, Ministero dell’Interno e Amazon, interno.gov.it ↩︎
Laura Pellegrini
Giornalista e content editor