- Si ha un coniuge a carico quando il suo reddito è inferiore ai 2.840,51€ annui.
- Le detrazioni ai fini IRPEF per il coniuge a carico variano in base al reddito percepito, con un importo massimo di 800€.
- Puoi ottenere le detrazioni fiscali inserendole nella dichiarazione dei redditi, in busta paga o nel cedolino pensionistico.
Un coniuge a carico nel gruppo familiare implica una serie di detrazioni fiscali per il 2024 che ridurranno l’impatto delle tasse sui guadagno annuo percepito, applicate in base ai nuovi scaglioni IRPEF.
Si considera coniuge a carico chi si trova in una condizione economica che non lo rende indipendente dal punto di vista economico. Quindi, lo Stato interviene supportando il gruppo familiare applicando uno sgravio fiscale.
Tuttavia, per essere qualificato come tale, il familiare deve rispettare una serie di requisiti. Inoltre, dovrai essere tu a inserirlo nella dichiarazione dei redditi a fine anno, oppure dichiararlo al datore di lavoro o all’INPS per ottenere così la detrazione in busta paga o sulla pensione, che può arrivare fino a un massimo di 800€ all’anno.
Indice
Coniuge a carico: limite di reddito 2024
I familiari a carico possono essere:
- coniuge;
- figli, compresi quelli addottovi e affidati;
- altri familiari, come i genitori, i fratelli, le sorelle, suoceri, generi e nuore.
I requisiti che definiscono un coniuge a carico sono di natura:
- economica;
- personale.
Il coniuge deve avere un reddito massimo annuale di 2.840,51€, al lordo di oneri deducibili. Nel calcolo del reddito si includono i guadagni ottenuti come lavoratore autonomo, dipendente o il possesso di quote societarie o di altre rendite, come terreni e fabbricati.
Sono considerati anche i redditi legati alle locazioni di immobili assoggettati a cedolare secca e le retribuzioni di Enti e organismi internazionali o religiosi.
Invece, sono esclusi i guadagni percepiti da attività non continuative, quelli soggetti a tassazione separata o le prestazioni su cui si applica una ritenuta d’acconto. Il coniuge non deve essere legalmente separato. Il familiare può anche non convivere oppure essere residente all’estero.
Tuttavia, si definisce a carico anche se c’è effettiva separazione, ma solo in presenza delle seguenti condizioni:
- riceve assegni alimentari, non collegati però a un provvedimento dell’autorità giudiziaria;
- il coniuge convive nella tua stessa casa.
Coniuge a carico: quanto spetta nel 2024
L’importo che spetta come detrazione IRPEF per il coniuge a carico non è fisso, ma varia in base al tuo reddito complessivo, calcolato sul periodo di imposta di riferimento. Quindi per il 2024, si prende come valore il reddito del 2023. L’importo della detrazione è stabilito in base a specifici scaglioni.
Detrazione coniuge a carico | Reddito personale |
---|---|
740€ | Fino a 8.000€ |
800€ | Fino ai 15.000€ |
690€ | Tra i 15.000 e i 29.000€ |
690€ + 10€ di integrazione | Tra i 29.000€ e i 29.199€ |
690€ + 20€ di integrazione | Tra i 29.200€ e i 34.699€ |
690€ +30€ di integrazione | Tra i 34.700 e i 34.999€ |
690€ + 20€ di integrazione | Tra i 35.000€ e i 35.099€ |
690€ + 10€ di integrazione | Tra i 35.100€ e i 35.199€ |
690€ | Tra i 35.200€ e i 40.000€ |
Per calcolare la detrazione con il reddito fino ai 15.000€ si applica la seguente formula:
- 800 – (110 x reddito complessivo/15.000€).
Invece, per gli importi dai 15.000 ai 40.000 euro, si parte da una somma base di 690€ a cui si aggiungono delle integrazioni dai 10€ ai 30€. Infine, per le somme superiori ai 40.000€ e fino agli 80.000€ si applica questa formula:
- 690 x [(80.000 – reddito complessivo) : 40.000]
Quindi, gli importi per chi percepisce un reddito superiore ai 40.000€ sono pari a 345€, scendendo a 86€ per i redditi superiori ai 75.000€. Sopra gli 80.000 euro, non sono applicabili detrazioni.
Spese sostenute dal coniuge a carico
Alle detrazioni su indicate si sommano anche alcune spese sostenute dal coniuge a carico. In questo caso è possibile detrarre fino al 19% per le spese:
- mediche;
- per mezzi necessari all’accompagnamento;
- premi di assicurazione;
- corsi di istruzione secondaria o universitaria;
- premi versati per pensioni complementari.
Coniuge a carico con pensione INPS
Le detrazioni per il coniuge a carico si applicano anche se si percepisce una pensione INPS. Tuttavia, non c’è un automatismo da parte dell’Ente Previdenziale. Per ottenerle devi fare domanda all’INPS, accedendo all’apposita sezione e inserendo i dati del familiare a carico.
A questo punto, avrai la detrazione IRPEF sulle tasse della pensione, con un’agevolazione direttamente applicata sul cedolino pensionistico mensile. Nel caso in cui vi siano delle variazioni nella condizione del coniuge a carico, devi essere tu a comunicarlo all’ente previdenziale.
Come ottenere le detrazioni fiscali per il coniuge a carico
La detrazione del coniuge si applica:
- in busta paga, per i lavoratori dipendenti;
- indicando il coniuge a carico nel Modello 730.
Nel momento in cui c’è un sostituto d’imposta, quindi un datore di lavoro, puoi richiedere la detrazione per il coniuge direttamente in busta paga, ottenendo così una riduzione immediata degli importi IRPEF, trattenuti ai fini delle imposte dal tuo stipendio.
È richiesta una compilazione del Modello D23, con cui il datore di lavoro comunicherà l’esistenza di un coniuge a carico e il diritto alle relative detrazioni fiscali. Tuttavia, nei casi in cui non è presente il sostituto d’imposta, dovrai essere tu a indicare la presenza di un familiare a carico.
Come inserire i dati del coniuge a carico nel 730
Se compili il 730, per ottenere le detrazioni devi indicare il coniuge a carico all’interno della prima pagina. Quindi non sono richiesti particolari documenti. Nel primo rigo del modello sono presenti le seguenti lettere:
- C: coniuge;
- F1: primo figlio;
- F: altro figlio;
- A: altro tipo di rapporto;
- D: soggetto disabile.
Per indicare la presenza di un coniuge a carico, devi barrare la colonna 1 con la lettera C, inserendo il codice fiscale del coniuge a carico nella colonna 4, mentre nella colonna 5 devi indicare il numero di mesi in cui il coniuge è stato a tuo carico.
Se ciò è avvenuto per tutto l’anno devi mettere il numero 12. Invece, in caso di separazione o altri eventi, come matrimonio o decesso del coniuge, devi indicare solo il numero di mesi corrispondenti. Nel Quadro RP, “Oneri e Spese”, dovrai indicare le spese sostenute dal familiare nel corso dell’anno.
Precisiamo che il coniuge a carico può comunque presentare la dichiarazione dei redditi compilando il Modello PF. Un esempio è quando il familiare ha percepito dei redditi da un’attività part-time occasionale, ma inferiori ai 2.840,51€.
Dichiarare il coniuge a carico è un’operazione abbastanza semplice, ma richiede una certa conoscenza delle spese e degli importi detraibili in base alle formule indicate prima. Per evitare errori, con il rischio di applicare un importo errato, inferiore o superiore, può essere utile farsi affiancare da un professionista, come un commercialista online di fiducia.
Quando il coniuge non è a carico
Il coniuge non è considerato più come familiare a carico nel momento in cui si verificano le seguenti condizioni:
- riceve un reddito superiore ai 2.840,51€ all’anno;
- c’è una separazione, con il coniuge che va a vivere in un’altra unità abitativa;
- divorzio;
- matrimonio del familiare a carico;
- decesso.
In tutti questi casi, se la detrazione è in busta paga, dovrai comunicare al datore di lavoro la variazione dei carichi fiscali, compilando un modulo apposito con cui toglierai il coniuge a carico.
Invece, nel caso della dichiarazione dei redditi a fine anno, dovrai inserire il numero di mesi in cui il coniuge è rimasto a carico, indicandolo nell’apposita colonna 5. Infine, se la detrazione è sul cedolino pensionistico devi comunicarlo con apposito modulo all’INPS.
Coniuge a carico 2024 – Domande frequenti
Un coniuge è definito a carico se percepisce un reddito annuo pari o inferiore ai 2.840,51€.
Gli importi detraibili ai fini IRPEF variano in base al reddito annuale percepito. Si parte da un importo detraibile di 800€, per i redditi al di sotto dei 15.000€, ai 690€ per quelli fino ai 40.000€.
Il coniuge non è più a carico nel momento in cui supera il reddito annuo di 2.840,51€, oppure si ha la separazione senza convivenza, lo scioglimento del matrimonio o il soggetto muore.
Gennaro Ottaviano
Esperto di economia aziendale e gestionale