Congedo parentale: come funziona e importi 2024

Cambia il congedo parentale 2024: ecco tutte le novità e gli importi stabiliti per lavoratori dipendenti e autonomi.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Congedo parentale
  • In base alla variazione ai prezzi al consumo delle famiglie, sono stati modificati gli importi relativi al congedo parentale per lavoratori dipendenti e autonomi, impostando una soglia minima giornaliera.
  • La manovra 2024 ha innalzato la retribuzione del congedo parentale fino all’80% per due mesi.
  • Secondo le attuali regole, anche i lavoratori autonomi hanno diritto al congedo parentale.

Con la Legge di Bilancio 2024 sono arrivati alcuni provvedimenti rivolti alle famiglie e ai lavoratori con figli, tra cui alcune modifiche alle soglie sui fringe benefit. Sul tema dei congedi parentali, nell’ultimo anno sono state introdotte alcune novità, che vedremo tra poco.

Sarà possibile per i lavoratori dipendenti accedere a due mensilità indennizzate all’80% fino al sesto anno di vita del figlio. Il congedo parentale facoltativo riguarda sia il padre che la madre, per garantire al figlio il supporto necessario i primi anni di vita.

Inoltre recentemente l’INPS ha confermato l’importo minimo giornaliero di almeno 56,87 euro per tutti i dipendenti, dando anche delle indicazioni specifiche per gli autonomi. Vediamo di cosa si tratta.

Congedo parentale: novità con la manovra 2024

Con la Legge di Bilancio 2024 sono rimaste invariate le caratteristiche del congedo parentale introdotte dalla precedente manovra. In aggiunta è stato confermato un mese di congedo parentale retribuito al 60% (che solo per il 2024 è all’80%) invece che al 30%, che potrà essere percepito dalla madre o dal padre.

Questo mese si potrà richiedere entro i 6 anni di vita del figlio e si somma alle misure precedenti. Secondo quanto confermato dall’INPS1, il congedo parentale garantisce l’accesso, oltre al congedo di maternità di 5 mesi retribuito all’80%, ai seguenti congedi facoltativi.

Numero mesiPercentuale di retribuzione
180%
160% (all’80% solo per il 2024)
730%
2Non indennizzati

Congedo parentale 2023: per quanti mesi è garantito

La manovra 2023 aveva già introdotto un’estensione dei congedi parentali. Non bisogna confondere il congedo parentale con la maternità obbligatoria: si tratta di due misure differenti, per cui cambia anche la retribuzione.

Il congedo parentale è un periodo di astensione dal lavoro facoltativo, accessibile da parte di lavoratori e lavoratrici dipendenti e autonomi. La maternità obbligatoria invece consiste in un periodo di astensione dal lavoro necessario per le lavoratrici durante la gravidanza e alcuni mesi dopo la nascita, che può essere esteso al padre in determinate circostanze.

Il testo della manovra del governo 2023 aveva stabilito una misura che è già andata ad incrementare il congedo parentale per i lavoratori dipendenti.

Il mese di congedo parentale aggiuntivo introdotto con la manovra di quest’anno è facoltativo e viene pagato all’80%, a differenza dei restanti mesi, per cui i periodi facoltativi sono al 30% di retribuzione. Su questo punto, aveva spiegato Giorgia Meloni, la necessità è quella di aggiungere una sorta di cuscinetto come retribuzione aggiuntiva per sostenere le famiglie con figli.

Congedo parentale: importi 2024

Recentemente l’INPS ha comunicato quali sono gli importi delle indennità previste con il congedo parentale in base alle ultime variazioni dei prezzi al consumo in Italia. Nel dettaglio, per ciò che riguarda i lavoratori dipendenti l’importo giornaliero deve essere almeno di 56,87 euro, cifra che scende a 50,59 euro per i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo.

Per i lavoratori autonomi gli importi possono variare in base alla categoria professionale e l’eventuale iscrizione ad un Ordine. Tuttavia viene stabilito un range da 400,60 a 537,56 euro, con un reddito minimo di 18.415 euro. Rientrano in queste soglie anche i collaboratori e i lavoratori sportivi.

Come funziona il congedo parentale per i lavoratori dipendenti

congedo parentale dipendenti e autonomi

Vediamo nel dettaglio come funziona attualmente il congedo parentale per i lavoratori dipendenti, tenendo in considerazione le regole stabilite quest’anno. Durante questo periodo, ogni genitore ha diritto ad accedere a diversi mesi di congedo parentale, secondo queste regole:

  • il congedo spetta per un periodo massimo di 10 mesi, elevabili a 11 se il padre si astiene dal lavoro per almeno 3 mesi;
  • i periodi di congedo possono essere usufruiti dai genitori anche contemporaneamente;
  • l’indennità è del 30% della retribuzione giornaliera entro i 12 anni di età del figlio e per un periodo massimo di 9 mesi. Di questi, alla madre e al padre spettano 3 mesi non trasferibili all’altro genitore e ad entrambi spettano ulteriori tre mesi indennizzabili. Al genitore solo spettano 9 mesi indennizzabili;
  • per il 2024 due mesi sono indennizzabili all’80%.

Va ricordato che l’accesso al congedo parentale non è concesso solamente in caso di nascita di un figlio, ma anche dal momento dell’adozione o dell’affidamento.

Chi paga l’indennità per il congedo parentale

Spesso possono sorgere dei dubbi per ciò che riguarda il pagamento del congedo parentale ai lavoratori dipendenti, ovvero, chi deve pagare queste somme? I datori di lavoro come si devono muovere se un lavoratore accede al congedo parentale?

Premesso che è il lavoratore a dover chiedere il congedo parentale al datore di lavoro, con almeno 2 giorni di preavviso, o 5, in base al tipo di contratto, il congedo facoltativo può essere fruito in modo flessibile, ovvero può essere richiesto ad ore, oppure a giorni.

Per ciò che riguarda la maternità obbligatoria, questa è pagata all’80%, rispetto alla retribuzione media giornaliera. Normalmente questa indennità viene anticipata dal datore di lavoro, tuttavia l’erogazione è a carico dell’ente previdenziale INPS.

Quindi il datore di lavoro deve erogare solo la differenza tra indennità INPS al lordo e la retribuzione normale della lavoratrice quando non è in congedo.

Per ciò che riguarda il congedo parentale, per i lavoratori dipendenti viene anticipato dal datore di lavoro, in quanto sostituto di imposta, mentre per i lavoratori autonomi e categorie particolari, viene corrisposto direttamente dall’INPS.

Come funziona il congedo parentale per i lavoratori autonomi

Anche chi lavora in autonomia con una Partita Iva può accedere al congedo parentale, secondo le disposizioni INPS. La misura in questo caso spetta per un periodo di tre mesi massimo, per ogni figlio, erogati a ciascun genitore.

Questa misura è riconosciuta entro il primo anno di vita del figlio, oppure entro un anno dal momento dell’adozione o dell’affidamento. Per le lavoratrici questa misura è accessibile solamente in un momento successivo alla normale fruizione della maternità, entro un anno di vita del figlio.

Per i lavoratori autonomi la cifra di riferimento varia da 400,60 a 517,46 euro al mese. Anche per i lavoratori con Partita Iva l’indennità viene corrisposta dall’INPS, successivamente alla presentazione della domanda.

Congedo parentale – Domande frequenti

Cos’è il congedo parentale e come funziona?

Il congedo parentale, da non confondere con la maternità obbligatoria, è una indennità erogata ai lavoratori dipendenti o autonomi in modo facoltativo che permette l’astensione dal lavoro per un periodo per assistere il figlio.

Quali sono le novità del congedo parentale nella manovra 2023?

Secondo le novità, il congedo parentale verrà esteso di un ulteriore mese, con accesso facoltativo, retribuito all’80%.

Come funziona il congedo parentale per i lavoratori autonomi?

Consiste in un periodo di tre mesi da fruire in modo facoltativo, con retribuzione al 30% calcolata ogni anno in base al settore di riferimento.

Come funziona il congedo parentale nel 2024?

Nel 2024 il congedo parentale garantisce una mensilità con retribuzione all’80% al posto del 60%. Per il resto, la misura funzionerà come nel 2023.

  1. Congedo parentale: nel 2024 due mesi all’80% dello stipendio, INPS, inps.it ↩︎
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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 29 Novembre 2022
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

18 commenti su “Congedo parentale: come funziona e importi 2024”

  1. Buonasera.
    Mia moglie è assunta (a tempo pieno e indeterminato) presso una cooperativa sociale come educatrice. Da un paio di anni, inoltre, svolge attività libero professionale (con regolare partita iva) come psicoterapeuta online (regolarmente iscritta all’albo) e versa alla cassa previdenziale la propria contribuzione. A febbraio del 2025 entra in maternità obbligatoria (la data presunta del parto è ad aprile/2025). La maternità verrà pagata dal suo datore di lavoro e non verrà presentato nulla alla cassa di appartenenza.
    Lei può continuare a esercitare la professione durante la maternità obbligatoria, fin quando se la sente e, eventualmente, qualche settimana dopo il parto? Può, quindi, emettere fattura per la sua attività libero professionale in quel periodo?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      suggeriamo di verificare il regolamento della cassa di appartenenza.
      L’argomento è stato trattato nella circolare Inps 62 del 29 aprile 2010 in riferimento al Congedo Parentale e per analogia si potrebbe estendere anche al periodo di maternità obbligatorio
      Nel caso delle libere professioniste non è obbligatorio astenersi dall’attività professionale (art. 71 del D. Lgs. n. 151/2001).

      Team partitaiva.it

      Rispondi
      • Grazie per la risposta.
        Quindi, se ho capito bene, se la sua cassa (mi pare si chiami Enpap) non ha nulla in contrario, mia moglie può proseguire l’attività professionale.
        E l’Inps che, tramite il suo datore di lavoro, le paga la maternità obbligatoria potrebbe contestare il fatto che mia moglie continua a lavorare come professionista e continua a fatturare durante la maternità obbligatoria?

        Rispondi
        • Buongiorno,
          l’inps su questo aspetto non dovrebbe intervenire. Per maggiore sicurezza potrebbe chiedere all’inps competente per territorio.

          Team partitaiva.it

          Rispondi
  2. Buongiorno,
    per i lavoratori a p.iva c’è obbligo di non fatturare nel periodo di congedo.
    Se prendo il congedo di 3 mesi da ottobre a dicembre non posso fatturare, potrei riniziare a fatturare al 1° gennaio.
    Come fanno a capire se durante i 3 mesi sto lavorando o meno?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      L’INPS può effettuare diverse verifiche per accertare il rispetto delle norme:
      Controllo Documentale: Richiedere documenti dichiarazioni che attestino la sua situazione lavorativa.
      Ispezioni: Effettuare ispezioni presso il suo luogo di lavoro o la sua attività.
      Incrocio Dati: Incrociare i dati con altre istituzioni o enti previdenziali.
      Conseguenze della Violazione:
      La violazione del divieto di lavoro può comporta la restituzione dell’indennità percepita.
      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  3. Salve, sono un lavoratore dipendente, mia moglie è una lavoratrice con partita IVA. Di che tipo di congedo posso usufruire al termine dei suoi tre mesi post parto di congedo per maternità? Mia moglie può usufruire anche dei due mesi antecedenti al parto? o come autonoma può usufruire solo dei tre mesi? grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      per le lavoratrici autonome Artigiani e/o Commercianti, l’indennità di maternità, (articoli 66 e seguenti del TU), è riconosciuta per i due mesi prima del parto e per i tre mesi successivi.
      Anche se la lavoratrice è iscritta alla Gestione separata Inps
      Come lavoratore dipendente ha diritto ai giorni di paternità ( 10giorni)
      Ed entrambi i genitori dopo il periodo di maternità obbligatoria potete usufruire del Congedo parentale ( circolare inps 122/2022 e 45/2023).

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  4. buongiorno
    sono un autonomo gestione separata inps ma senza reddito e solo mia moglie è lavoratice dipendente.
    quanti mesi spettano a mia moglie di congedo parentale? 6 o 9 mesi?
    io non avendo reddito come faccio ad usufruire del congedo?
    posso far usufruire a mia moglie dei miei 3 mesi?
    cordiali saluti

    Rispondi
  5. Buongiorno, sono un giardiniere con impresa individuale e partita iva. Ho avuto un figlio da due mesi. Mia moglie, lavoratrice dipendente, ha già usufruito del periodo di maternità obbligatoria pre parto e sta usufruendo attualmente del periodo obbligatorio post parto. In base alle nuove norme ho diritto a qualche forma di congedo parentale o indennità di paternità facoltativa in quanto padre e lavoratore autonomo? Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      non crediamo sia possibile, se versa ad una cassa di previdenza professionale potrebbe verificare se esistono norme specifiche.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  6. Buongiorno, sono una lavoratrice dipendente ma ho anche la partita iva. Vorrei sapere in questo caso come funziona il congedo parentale facoltativo, se posso fatturare con P. Iva mentre sono in congedo oppure se posso interrompere il congedo nei due giorni a settimana in cui lavorerò come libera professionista per poi riattivarlo. Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      l’astensione dal lavoro è una condizione necessaria per accedere all’indennità di maternità.
      non è possibile fatturare durante il periodo di astensione, pena la restituzione di quanto indebitamente percepito.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  7. Salve.
    Ad oggi sono dipendente.
    Vorrei usufruire del congedo facoltativo .
    Ho intenzione di iniziare un nuovo lavoro con contratto a collaborazione con apertura di una partita iva.
    La mia domanda é:
    posso usufruire come dipendente dei 6 mesi di congedo facoltativo e nel frattempo comunque lavorare con la partita iva con l altro contratto a collaborazione o no?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      Il congedo parentale è rivolto a lavoratrici e lavoratori dipendenti.
      Se il rapporto di lavoro cessa all’inizio o durante il periodo di congedo, il diritto al congedo stesso viene meno dalla data di interruzione del lavoro.
      Quando si percepisce l’indennità di congedo parentale, sia come lavoratore dipendente che come autonomo vige il divieto di prestare altra attività lavorativa, durante il periodo di maternità non può fatturare, tranne casi specifici.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  8. Non mi è solo chiara una cosa, io sono amministratore socio maggioritario di una snc ma ho anche un contratto subordinato a tempo indeterminato part-time posso usufruire dei 5 mesi di congedo parentale per il lavoro subordinato?

    Rispondi
    • Buonasera,
      il congedo parentale spettava ai lavoratori dipendenti.
      Da Agosto 2022, anche i lavoratori autonomi possono richiedere il congedo parentale secondo il messaggio Inps n. 3066 del 2022.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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