- L’Europa ha approvato nuove norme per la confisca dei patrimoni, per ciò che riguarda la lotta alla criminalità organizzata.
- Con le nuove norme, la confisca di questi patrimoni diventa più semplice, con l’introduzione di una struttura più efficace.
- Vengono stabilite precise regole per il rintracciamento, l’identificazione, il blocco, la confisca e la gestione di beni che hanno un’origine criminale.
L’Europa ha lavorato ad un nuovo regolamento che riguarda da vicino la procedura e le operazioni di confisca dei patrimoni, relativamente alla lotta alla criminalità organizzata.
Secondo le prospettive europee, arrivano regole precise che vanno a semplificare e velocizzare la confisca dei patrimoni dalle attività di criminalità organizzata. Il Consiglio europeo ha già approvato una visione comune per ciò che riguarda tutto il processo di recupero e confisca dei beni e dei patrimoni.
L’Europa ha recentemente approvato una direttiva per alcune regole minime che riguardano tutte le fasi di blocco, confisca e gestione dei patrimoni che derivano da attività criminali.
Indice
Confisca dei patrimoni in UE: il regolamento approvato
L’Unione Europea ha lavorato a obiettivi comuni, per tutti gli stati membri. Ricordiamo ad esempio le recenti nuove norme a proposito della gestione di tutto ciò che riguarda la blockchain in Europa.
L’UE lavora anche a livello legislativo affinché tutti gli stati membri possano disporre di strumenti e procedure migliori al fine di contrastare la criminalità organizzata.
L’Europa quindi ha approvato in via preliminare lo schema di d.lgs. di adeguamento al regolamento UE 2018/1805, per tutte le fasi di recupero e confisca dei beni, con l’obiettivo di impedire alla criminalità organizzata di utilizzare profitti derivati da attività illecite.
Le nuove regole verranno applicate a diversi tipi di reati. Inoltre si prevede anche l’introduzione di nuove norme per la violazione delle misure restrittive, con sanzioni per chi le viola.
Di fatto gli stati dell’UE potranno procedere con l’individuazione, il blocco e la gestione di beni, anche in denaro, derivati da queste attività illecite, disponendo di persone e risorse specifiche per questo obiettivo.
La nuova direttiva quindi prende in considerazione un ampio spettro di attività di intervento, dal rafforzamento degli uffici predisposti per recuperare i patrimoni, alle procedure per il blocco dei beni, per impedire alla criminalità organizzata il loro utilizzo.
Verranno anche introdotte norme specifiche per quanto riguarda la gestione dei beni derivati da queste attività, sempre con l’obiettivo di disincentivare gli atti illeciti. La prima proposta su questi interventi è stata presentata già il 25 maggio 2022, e recentemente anche il governo italiano ha presentato uno schema di adeguamento alle norme europee.
Perché arrivano nuove norme sulla confisca dei patrimoni
L’obiettivo delle nuove norme europee è quello di migliorare tutto il processo, per risalire a quali beni derivano da attività illecite o non dichiarate, e contrastare le organizzazioni criminali in tutto il territorio del continente.
Secondo gli ultimi dati Europol, questi patrimoni consistono in un giro di denaro da almeno 139 miliardi di euro all’anno.
Le nuove norme avrebbero quindi l’obiettivo di contrastare queste attività, e impedire a alle organizzazioni criminali di utilizzare profitti illeciti tramite l’immissione nell’economia di ogni paese.
Al momento esistono già diverse regole su come procedere in questi casi, tuttavia da alcuni anni l’Europa intende migliorare ulteriormente le norme presenti.
Confisca dei patrimoni da attività illecite
Il primo argomento trattato dall’Europa riguarda la confisca dei patrimoni, che sarà più facile in Europa grazie all’introduzione di regole strutturali.
Non sarà necessario attivare una condanna penale per procedere alla confisca, tuttavia l’autorità giudiziaria dovrà accertare che il patrimonio è derivato da un atto criminale.
In questi giorni il Consiglio dell’Unione Europea ha stabilito una posizione comune su queste azioni. Secondo le nuove norme, le operazioni di confisca dei beni saranno più semplici, anche perché verrà migliorata la comunicazione tra stati, in particolare con il rafforzamento di uffici specifici.
Per il riconoscimento e l’esecuzione da parte delle autorità del paese in cui si trovano o beni, deve esserci la doppia incriminazione: entrambi i paesi coinvolti devono prevedere il fatto come reato, indipendentemente dagli elementi previsti in ciascuno stato.
Autorità preposte alla confisca dei patrimoni
Il rafforzamento delle operazioni per contrastare le attività illecite riguarda anche l’obbligo, per tutti gli stati, di stabilire amministrazioni specifiche e uffici responsabili a rintracciare, bloccare e gestire i beni, che sono derivati da attività illecite, grazie a risorse finanziarie, tecnologiche e al personale qualificato specifico.
In queste fasi sarà importantissima la cooperazione tra gli stati, ovvero tra i diversi uffici preposti all’intervento, grazie anche a banche dati comuni e a registri nazionali specifici.
Gli uffici per la gestione dei beni dovranno poi provvedere a gestire tutti i patrimoni che sono stati bloccati e confiscati, scegliendo anche per il trasferimento o la vendita di questi patrimoni.
Viene istituita l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale, l’Eurojust, che collabora con le autorità nazionali per contrastare i reati.
La direttiva europea stabilisce che devono essere decise le autorità preposte, per ogni stato, alla gestione di tutte le procedure, tramite gli uffici designati. Questi uffici potranno essere di supporto alle altre autorità presenti in ogni paese membro UE.
Le autorità potranno decidere per la vendita o il trasferimento dei beni, soprattutto quando questi sono deteriorabili nel tempo, ed è necessario un intervento tempestivo. Le autorità potranno comunicare grazie a database unici da utilizzare a livello europeo.
Confisca dei patrimoni – Domande frequenti
L’UE vuole rafforzare in questo modo le norme già esistenti, con l’obiettivo di migliorare tutte le fasi di individuazione di patrimoni derivati da attività illecite, con la loro confisca e gestione.
L’UE prevede di introdurre regole specifiche per tutta la procedura di gestione dei beni derivati da attività illecite, e di disporre, per ogni paese europeo, di specifici uffici preposti.
Secondo le prospettive UE, gli uffici potranno comunicare tra loro con una apposita banca dati, e decidere sulla gestione dei patrimoni confiscati alla criminalità organizzata. Scopri di più qui.
Valeria Oggero
Giornalista