Comunicazione dei redditi INPGI: scadenza il 30 settembre 2024

La comunicazione dei redditi all'INPGI è un obbligo che riguarda i giornalisti, con termine ultimo fissato per il 30 settembre 2024. Questa procedura deve essere completata esclusivamente attraverso la piattaforma online messa a disposizione dall'INPGI.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • La comunicazione dei redditi all’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI) è un adempimento obbligatorio per i giornalisti che hanno esercitato attività autonoma nel 2023, e la scadenza per l’invio è il 30 settembre 2024.
  • Le modalità di invio sono rigorosamente telematiche, sul sito web ufficiale di INPGI.
  • Non conformarsi alle linee guida e alle scadenze stabilite può comportare sanzioni e potenziali ripercussioni sul calcolo dell’anzianità contributiva e futuri benefici pensionistici.

Per ogni professionista, mantenere la conformità fiscale e contributiva è cruciale, e il settore giornalistico non è un’eccezione. Come di consueto, anche per l’anno fiscale 2023 è giunto il momento di presentare la comunicazione relativa ai redditi generati dall’attività giornalistica autonoma.

Tale comunicazione dovrà essere inoltrata all’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI) entro la data limite del 30 settembre 2024. Ecco tutti i dettagli.

Chi deve inviare la comunicazione dei redditi all’INPGI

Non tutti i giornalisti sono obbligati a trasmettere la comunicazione dei redditi all’INPGI: le linee guida stabiliscono che sono tenuti alla comunicazione tutti i giornalisti che nel 2023 hanno esercitato una o più delle seguenti forme di attività giornalistica autonoma:

  • liberi professionisti con Partita IVA: se operi come giornalista autonomo, sei tenuto a comunicare i redditi generati da questa attività;
  • attività occasionale: anche chi ha svolto un’attività giornalistica di carattere occasionale, senza una struttura imprenditoriale alla base, è soggetto a tale obbligo;
  • partecipazione in Società Semplici o Associazioni tra Professionisti: se fai parte di una società semplice o di un’associazione tra professionisti e da essa derivano redditi, sei obbligato a presentare la comunicazione;
  • cessione di diritto d’autore: se i tuoi introiti provengono dalla cessione di diritti d’autore legati a lavori giornalistici, tali redditi devono essere dichiarati all’INPGI.

È importante sottolineare che anche i professionisti che rientrano in queste categorie, e che non hanno generato redditi nel 2023 sono comunque tenuti alla comunicazione, a meno che non abbiano specificamente richiesto una sospensione dagli obblighi contributivi per l’anno in esame.

Coloro che hanno invece svolto attività giornalistica sotto un regime di collaborazione coordinata e continuativa non sono tenuti a inviare questa comunicazione dei redditi. In tale scenario, le responsabilità contributive ricadono interamente sul committente.

Come inviare la comunicazione dei redditi all’INPGI

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La modalità per inviare la comunicazione dei redditi all’INPGI è rigorosamente telematica. Di seguito sono elencati i passaggi fondamentali per completare correttamente la procedura:

  • il primo step consiste nell’accedere al sito ufficiale dell’INPGI, reperibile all’indirizzo www.inpgi.it. Il portale è accessibile tutti i giorni, dalle 8:00 alle 20:00;
  • sarà poi necessario autenticarsi attraverso lo SPID. Nel caso in cui non si possieda ancora uno SPID, è possibile richiederlo da uno dei fornitori accreditati;
  • una volta effettuato l’accesso, occorre seguire le istruzioni fornite dalla piattaforma online per inserire le informazioni sui redditi generati. In questa fase, saranno indicate anche le mensilità contributive derivanti dai redditi dichiarati e, se del caso, l’aggiunta di un contributo supplementare per raggiungere un’anzianità di 12 mesi;
  • durante la procedura online, è possibile optare per un pagamento in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2024 o suddividere l’importo in tre rate mensili. La decisione dovrà essere segnalata selezionando l’opzione pertinente;
  • prima di concludere, è consigliabile rivedere con attenzione tutti i dati inseriti. Una volta confermati, si può procedere con l’invio della comunicazione.

Per eventuali incertezze o domande, il sito dell’INPGI mette a disposizione un’area specifica con tutte le linee guida e le istruzioni per una corretta compilazione del modulo.

Contributo facoltativo INPGI

Secondo l’articolo 3 del Regolamento della Gestione Separata INPGI, il versamento di un contributo soggettivo consente di acquisire un anno di anzianità contributiva.

Tuttavia, per farlo, l’importo versato dovrà essere almeno pari al 12% del reddito minimo per l’anno, fissato per il 2023 a 16.243,00 euro. Una particolarità riguarda i titolari di trattamento pensionistico diretto, per i quali è prevista una riduzione del contributo al 6%. 

È possibile versare un contributo aggiuntivo, facoltativo, che serve per raggiungere l’anzianità contributiva di 12 mesi qualora il reddito dichiarato non sia sufficiente. La piattaforma online dell’INPGI calcola automaticamente l’importo del contributo dovuto in base al reddito e fornisce indicazioni per eventuali contributi aggiuntivi.

Modalità di pagamento contributi INPGI

Il pagamento dei contributi può avvenire in due modi:

  • in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2024;
  • rateizzato in tre scadenze, che sono il 31 ottobre, il 30 novembre e il 31 dicembre dello stesso anno.

Durante la fase telematica di comunicazione dei redditi, il giornalista è chiamato a specificare la modalità di pagamento selezionata, operazione che viene effettuata marcando con un “flag” la casella corrispondente nel modulo online.

È fondamentale anche considerare le proroghe delle scadenze: se una di queste coincide con un giorno festivo, il termine si estende al primo giorno lavorativo successivo.

Tuttavia, questa estensione ha delle conseguenze fiscali; per esempio, un versamento effettuato il 2 gennaio 2025 sarà contabilizzato come pagamento del 2025 e non del 2024.

Sanzioni per mancata comunicazione dei redditi all’INPGI

Secondo il Regolamento INPGI in vigore, la mancata, tardiva o inesatta trasmissione dei redditi all’INPGI determina automaticamente l’imposizione di una penalità calcolata sul contributo soggettivo minimo. Tale sanzione è pari al

  • 5%, se la comunicazione avviene entro 30 gg. dalla scadenza;
  • 10%, se viene trasmessa tra il 31° giorno ed il 60°;
  • 15%, se viene trasmessa tra il 61° giorno ed il 90°;
  • 20%, se viene trasmessa dopo il 90° giorno.

Come abbiamo visto, anche se un giornalista non ha guadagni derivanti da attività autonoma, ma non ha sospeso gli adempimenti contributivi, è obbligato a comunicare la propria situazione all’INPGI. L’omissione di questo passaggio può dare luogo a sanzioni.  

È importante sottolineare che la mancata o inadeguata comunicazione può avere effetti a lungo termine, influenzando negativamente il calcolo dell’anzianità contributiva e, di conseguenza, i futuri benefici pensionistici. Pertanto, è imperativo aderire alle scadenze e procedure stabilite per evitare conseguenze che possono estendersi ben oltre l’orizzonte temporale immediato.

Comunicazione dei redditi INPGI – Domande frequenti

Qual è la scadenza per inviare la comunicazione dei redditi all’INPGI per l’anno fiscale 2023?

La scadenza per l’invio della comunicazione dei redditi all’INPGI è fissata per il 30 settembre 2024.

Sono obbligato a inviare la comunicazione INPGI se non ho generato redditi da attività giornalistica nel 2023?

Sì, sei comunque tenuto alla comunicazione anche se non hai generato redditi, a meno che non tu non abbia richiesto una specifica sospensione dagli obblighi contributivi per l’anno fiscale in questione.

Come si effettua il pagamento dei contributi INPGI?

Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2024 o essere rateizzato in tre scadenze: 31 ottobre, 30 novembre e 31 dicembre dello stesso anno. Questa scelta viene indicata durante la procedura telematica di comunicazione dei redditi.

Autore
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Francesca Di Feo

Redattrice Partitaiva.it

Classe 1994, immediatamente dopo gli studi ho scelto di intraprendere una carriera nel Project Management in ambito di progetti Erasmus+ per EPS. Questo mi ha portato ad approfondire in particolare le tematiche inerenti alla fiscalità delle PMI, anche se la mia area di expertise risulta oggi molto più ampia in questo ambito. Oggi sono copywriter freelance appassionata di scrittura e di innovazione per le piccole e medie imprese.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 7 Ottobre 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

4 commenti su “Comunicazione dei redditi INPGI: scadenza il 30 settembre 2024”

  1. Regime forfettario: quali redditi vanno indicati?
    Esattamente quali sono i righi della dichiarazione da prendere in considerazione ?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      ecco un riassunto di quali redditi indicare e quali righi della dichiarazione dei redditi prendere in considerazione:

      Redditi da Dichiarare
      Redditi da Lavoro Autonomo: Tutti i compensi percepiti per l’attività giornalistica autonoma, compresi quelli derivanti da collaborazioni occasionali, vanno dichiarati. Questi includono:

      Compensi per articoli, reportages, servizi giornalistici, ecc.
      Proventi da diritti d’autore correlati all’attività giornalistica.
      Redditi Diversi: Se i proventi derivano da attività non giornalistiche ma che rientrano comunque nella categoria del lavoro autonomo, devono essere dichiarati.

      Righi della Dichiarazione dei Redditi
      Per la dichiarazione dei redditi in regime forfettario, i principali righi da considerare nel modello Redditi PF (Persone Fisiche) sono:

      Quadro LM: Questo quadro è riservato ai contribuenti che applicano il regime forfettario. In particolare:
      Rigo LM22: Redditi da lavoro autonomo o d’impresa, determinati con le regole del regime forfettario.
      Rigo LM34: Totale del reddito imponibile, che è la base imponibile per la determinazione delle imposte e dei contributi previdenziali.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  2. Quando si prescrive il diritto dell’INPGI di richiedere il pagamento dei contributi integrativi in ipotesi di mancato inoltro della comunicazione del reddito professionale? Quando si prescrive il diritto dell’INPGI di irrogare una sanzione per mancato inoltro della comunicazione del reddito professionale? In altre parole, posso essere chiamato a rispondere per una sanzione irrogata con riferimento ad una mancata comunicazione del reddito professionale maturato nel 2010?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      si dovrebbe verificare quando scade il termine di accertamento per la mancata comunicazione.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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