- Se hai aperto la partita IVA come artigiano o commerciante, a parità di alcune condizioni, potresti essere esonerato dal pagamento dei contributi INPS.
- Esistono dei casi di esonero per alcune categorie di lavoratori, oppure la possibilità di chiedere la riduzione del 35%.
- I contributi INPS non versati vanno in prescrizione dopo 5 anni dal momento del mancato pagamento.
Il lavoratore autonomo dotato di partita IVA deve necessariamente iscriversi a una cassa previdenziale in base alla tipologia di attività che si trova a svolgere e versare periodicamente i contributi obbligatori.
L’esercente che vende prodotti al pubblico, per esempio, dovrà iscriversi alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS, il libero professionista iscritto ad un Albo avrà la sua cassa privata di riferimento o, in sua mancanza, può iscriversi alla Gestione Separata INPS.
In alcuni casi e a parità di alcune condizioni, gli autonomi possono non pagare i contributi INPS in virtù della propria posizione lavorativa o in considerazione di altri aspetti.
Scopriamo in questo articolo quando è possibile per artigiani e commercianti esimersi dal pagamento dei contributi previdenziali, chi può richiedere l’esonero o la riduzione e altre informazioni utili per risparmiare sulle spese previdenziali.
Indice
Come non pagare i contributi INPS per artigiani e commercianti
Una delle spese maggiori che deve affrontare un lavoratore autonomo nello svolgimento della sua attività riguarda il pagamento dei contributi previdenziali. Rispetto a un dipendente, infatti, l’imprenditore deve farsi carico del versamento di queste somme e regolarizzare la propria posizione presso la cassa di riferimento, spesso con oneri piuttosto elevati.
In alcuni casi, limitati e particolari, è possibile non pagare i contributi INPS per artigiani e commercianti iscritti all’INPS. I casi previsti dalla legge comprendono:
- esonero dal pagamento dei contributi per coloro che svolgono contemporaneamente attività di lavoro dipendente full time;
- riduzione dei contributi previdenziali per coloro che non possono beneficiare dell’esonero ma si trovano nel regime forfettario.
Vediamo nel dettagli quando è possibile esimersi dal pagamento dei contributi e chi può beneficiare di esonero, riduzione o altre agevolazioni per non pagare i contributi.
1. Quando è possibile non pagare contributi INPS: lavoro dipendente
Il lavoratore dipendente, impegnato con contratto full time, che decide di aprire una partita IVA può richiedere e ottenere l’esonero dal pagamento dei contributi INPS artigiani e commercianti. Questo perché vige una sorta di presunzione, secondo la quale l’attività da lavoro dipendente costituisce attività lavorativa principale, mentre quella da lavoro autonomo viene considerata attività secondaria.
Ad assolvere l’obbligo di versamento dei contributi previdenziali è il datore di lavoro e quindi al lavoratore non restano altri adempimenti previdenziali obbligatori.
Per poter godere dell’esonero dal versamento dei contributi INPS, però, occorre soddisfare alcune condizioni:
- l’attività svolta in forma autonoma deve rientrare tra quelle per cui è prevista la contribuzione INPS artigiani e commercianti;
- il contratto da lavoro dipendente deve essere full time, nonostante l’esonero sia ammesso (a discrezione dell’ufficio territoriale INPS) anche per alcune attività part time svolte per 38 ore settimanali.
Questa tipologia di esonero previdenziale è prevista solo per i lavoratori subordinati che decidono di svolgere attività artigianali o commerciali in forma autonoma. Non si applica alcune esenzione, quindi, per i professionisti con o senza cassa privata.
2. Riduzione contributiva Artigiani e Commercianti
Se non hai diritto all’esonero dei contributi previdenziali, puoi richiedere all’INPS la riduzione del 35% sui contributi IVS. Le due condizioni fondamentali per ottenere questa agevolazione sono:
- l’adesione al regime forfettario;
- l’iscrizione alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS.
La riduzione è solitamente prevista per le nuove attività avviate con partita IVA, ma è possibile richiedere l’agevolazione anche per alcune attività già avviate purché rientranti nel regime agevolato.
Puoi presentare la domanda all’INPS entro il 28 febbraio per le attività già esistenti oppure con la massima tempestività per quelle appena avviate e, se mantieni i requisiti per restare nel regime forfettario, il beneficio si rinnova ogni anno.
Cosa succede se non pago l’INPS?
Tutti i lavoratori autonomi sono obbligati a pagare i contributi INPS per garantire la copertura pensionistica e altre prestazioni sociali. Se una partita IVA dimentica di versare i contributi rischia di incorrere in sanzioni pecuniarie, interessi di mora e altre misure esecutive per il recupero dei crediti.
Ai lavoratori autonomi che non pagano i contributi, l’INPS invia dapprima una cartella di pagamento e richiede di saldare l’importo dovuto entro 60 giorni. Decorsi i termini, l’Istituto può avviare tutte le procedure esecutive necessarie per recuperare le somme dovute.
Quando vanno in prescrizione i contributi non pagati
I contributi INPS non versati, ma dichiarati, vanno in prescrizione trascorsi 5 anni dalla data dell’omesso versamento. L’istituto ha quindi un quinquennio a disposizione per emettere una cartella di pagamento e per invitare il contribuente a saldare il debito dovuto.
Se invece i contributi INPS non versati non sono presenti nemmeno nella dichiarazione dei redditi, l’INPS considera sospesa la prescrizione fino al momento in cui l’omissione non emerga in seguito ai controlli fiscali sulle dichiarazioni (in riferimento al punto 8 dell’articolo 2941 del Codice civile).
Una partita IVA in regime forfettario può non pagare l’INPS?
L’unico caso in cui una partita IVA in regime forfettario può non pagare l’INPS riguarda i liberi professionisti senza cassa iscritti alla Gestione Separata, per i quali non è previsto il versamento di alcun contributo minimo.
Se in un determinato anno di imposta essi hanno conseguito un reddito pari a zero, possono non pagare i contributi per l’anno di riferimento.
Come non pagare contributi INPS – Domande frequenti
Gli artigiani pagano contributi INPS all’apposita cassa anche se non hanno prodotto reddito nel corso di un anno, mentre al contrario chi rientra nella Gestione Separata non deve pagare.
L’esonero dal versamento dei contributi INPS spetta ai lavoratori dipendenti part-time con almeno 38 ore svolte alla settimana o ai dipendenti full-time che aprono la partita IVA come artigiani o commercianti aderendo al regime forfettario.
A parità di alcune condizioni, è possibile richiedere la riduzione del 35% dei contributi INPS presentando l’apposita domanda all’Istituto e rispettando tutti i requisiti richiesti.
Laura Pellegrini
Giornalista e content editor