Come maturano le ferie: calcolo, importi e regole

Come maturano le ferie? Ogni contratto collettivo ha un preciso numero di giorni di ferie riconosciuto ai dipendenti. Scopri come calcolare il numero di giorni di ferie maturati.

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  • Le ferie sono un diritto costituzionale del lavoratore, come sancito dall’articolo 36 della Costituzione Italiana.
  • Il calcolo per conoscere come maturano le ferie varia in base al tipo di contratto che è stato sottoscritto con il datore di lavoro.
  • Il periodo minimo di ferie retribuite è di almeno 4 settimane ogni anno, ma i contratti collettivi possono prevedere condizioni migliori.

Le ferie sono un diritto costituzionale dei lavoratori dipendenti: il diritto a godere delle ferie è sancito dall’articolo 36 della Costituzione Italiana, che stabilisce al terzo comma: “Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.”

Tuttavia, il diritto alle ferie matura in relazione al periodo di servizio prestato dal lavoratore. Di conseguenza, le ferie maturano durante un periodo stabilito dalla legge. In questo articolo vedremo come maturano le ferie, il calcolo da fare e la normativa prevista.

Come maturano le ferie: il diritto al riposo

Il lavoratore dipendente ha diritto al riposo retribuito, come sancisce la Carta Costituzionale. Questo è necessario per recuperare le energie psicofisiche e le relazioni sociali.

Tale diritto è previsto per tutti i lavoratori dipendenti, indipendentemente dalla loro qualifica e dal contratto applicato. Ma chi decide le ferie? L’articolo 2109 del Codice Civile stabilisce che:

“Il prestatore di lavoro ha diritto […] ad  un periodo annuale di ferie retribuito, possibilmente continuativo,  nel tempo che l’imprenditore  stabilisce,  tenuto  conto  delle  esigenze dell’impresa e degli interessi del prestatore di lavoro.”

Ne consegue, quindi, che le ferie devono essere decise dall’imprenditore, tenendo conto delle esigenze del lavoratore, ma anche delle esigenze dell’azienda. Spesso, quindi, la soluzione è il compromesso tra esigenze aziendali e quelle del lavoratore dipendente.

Il numero di giorni di ferie stabilito dalla legge è di minimo 4 settimane all’anno. Tuttavia, i contratti collettivi del lavoro possono prevedere condizioni migliori (e quindi non inferiori a 4 settimane ma, eventualmente, superiori).

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L’articolo 2109 del Codice Civile chiarisce che il diritto alle ferie spetta dopo un anno di ininterrotto  servizio. La maturazione delle ferie avviene in presenza della prestazione lavorativa oppure di un’assenza che, dalla legge o dalla contrattazione collettiva, viene equiparata al servizio effettivo, come stabilito dalla sentenza della Cassazione 14020/2001.

Tuttavia, prima di inoltrarci nell’argomento per capire come maturano le ferie è bene anticipare che  il regime della maturazione delle ferie annuali è oggi regolato da fonti normative diverse. Di conseguenza, la maturazione a volte è stabilita dalla prassi amministrativa mentre altre è della contrattazione collettiva.

Come maturano le ferie durante il congedo parentale e assenze

Non esiste, come abbiamo detto, un unico calcolo per conoscere quante ferie sono state maturate da un dipendente.

In generale, la normativa vigente stabilisce che i lavoratori maturano un tot di ferie ogni mese. Generalmente, i dipendenti maturano 1/12 del totale annuo previsto per legge o dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) di riferimento per il proprio settore.

Ne consegue, quindi, che la maturazione delle ferie avviene a cadenza mensile. Per questo, però occorre che il lavoratore abbia lavorato almeno 15 giorni in un mese. Rientrano, però, nel calcolo delle ferie alcuni periodi in cui i dipendenti non sono presenti in azienda, ossia:

  • periodo di maternità obbligatoria;
  • periodi di congedo parentale;
  • congedo matrimoniale;
  • assenza per infortunio sul lavoro o per malattia;
  • permessi retribuiti;
  • assenza per lo svolgimento di funzioni presso un seggio elettorale.

Questi sono tutti casi che contribuiscono al calcolo della maturazione delle ferie. Al contrario, sono escluse dal computo delle ferie le assenze per :

  • svolgere attività sindacali;
  • malattia dei figli;
  • permessi non retribuiti.

Nel caso delle ferie calcolate sui periodi di assenza del lavoratore, i contratti collettivi nazionali, territoriali e aziendali o, in assenza, la prassi aziendale, stabiliscono le modalità di calcolo.

La maturazione delle ferie a ore o a giornate lavorative

In genere la contrattazione collettiva prevede la maturazione delle ferie in giornate lavorative. Tuttavia, vi sono alcuni casi in cui viene riportato anche il monte ferie espresso in ore.

Vi sono, inoltre, contratti collettivi che prevedono diversi regimi di maturazione delle ferie in base alla qualifica contrattuale.

Quindi, se il contratto collettivo stabilisce un regime di maturazione a giorni, vi può essere la necessità di trasformare il monte giornate annuo in ore di ferie in modo da semplificare il riconoscimento delle ferie e l’attribuzione di queste nel cedolino paga.

Come maturano le ferie in base ai CCNL

In generale, la maggior parte dei lavoratori dipendenti full-time matura dai 22 ai 26 giorni di ferie annuali. Questo però, varia in base al contratto collettivo firmato con il datore di lavoro.

Ma vediamo nel dettaglio nei principali contratti collettivi nazionali quanti sono i giorni di ferie previsti ogni anno:

  • CCNL Alimentari Industria: 22 giorni lavorativi all’anno, se lavorano 5 giorni a settimana, 26 giorni lavorativi all’anno, se lavorano 6 giorni a settimana, 22 giorni lavorativi all’anno per i dipendenti che viaggiano o i piazzisti (indipendentemente dal lavorare 5 o 6 giorni a settimana);
  • CCNL Commercio Terziario: 26 giorni lavorativi all’anno se lavorano 6 giorni a settimana;
  • CCNL Impianti Sportivi e Attività Sportive: 26 giorni lavorativi all’anno se lavorano 6 giorni a settimana;;
  • CCNL Metalmeccanico Artigianato: 26 giorni lavorativi all’anno se lavorano 6 giorni a settimana, 22 giorni lavorativi all’anno se lavorano 5 giorni a settimana;
  • CCNL Multiservizi: 26 giorni lavorativi all’anno se lavorano 6 giorni a settimana, 22 giorni lavorativi all’anno se lavorano 5 giorni a settimana;
  • CCNL Trasporti: 26 giorni lavorativi all’anno, che diventano 22 giorni per un contratto part time;
  • CCNL Turismo: 26 giorni di ferie retribuite ogni anno.

Come maturano le ferie: il calcolo

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Come abbiamo detto, i contratti collettivi prevedono che ogni mese si maturano 1/12 delle ferie annuali spettanti ad ogni lavoratore dipendente.

Di conseguenza, il lavoratore che ha diritto a 26 giorni di ferie annui matura mensilmente 2,16 giorni di ferie.

Invece, il lavoratore che ha lavorato in un’azienda per 8 mesi dovrà effettuare il seguente calcolo: 2,16 x 8. Perciò avrà maturato in otto mesi 17,28 giorni di ferie.

In caso di assunzione o cessazione del rapporto di lavoro durante l’anno, o di lavoratori part-time, il calcolo per conoscere il numero di ferie maturate non rispetta quello previsto dai contratti nazionali che abbiamo appena visto. Vediamo di seguito tutte le casistiche.

1. Assunzione o cessazione in corso d’anno

Il dipendente che non ha lavorato per l’intero periodo di maturazione delle ferie, ad esempio come accade in caso di assunzione o cessazione del rapporto di lavoro nel corso dell’anno, oppure in caso di assunzione a tempo determinato, ha diritto ad una quantità di ferie inferiore rispetto a quanto precedentemente detto.

Infatti, il lavoratore in questo caso avrà diritto ad una quantità di ferie proporzionale al servizio effettivamente prestato. Per calcolare i ratei di ferie bisogna fare riferimento alla contrattazione collettiva.

Infatti, in genere ogni mese di servizio dà diritto a un dodicesimo del periodo annuale di ferie spettanti. Inoltre, tali frazioni di mese sono calcolate sui mesi in cui il lavoratore è stato operativo per almeno 15 giorni. Tenendo presente ciò sarà possibile calcolare il numero di ferie maturate.

2. Come si maturano le ferie nei contratti part-time

Il contratto di lavoro part-time non può prevedere una condizione più sfavorevole rispetto al contratto di lavoro full-time. Di conseguenza, il lavoratore assunto con contratto part time non può ricevere un trattamento economico inferiore rispetto al lavoratore a tempo pieno inquadrato nello stesso livello contrattuale. Questo è quanto stabilito dal principio di non discriminazione.

Di conseguenza, il lavoratore a tempo parziale generalmente ha diritto alla stessa durata del periodo delle ferie annuali spettante al lavoratore a tempo pieno.

Il  lavoratore a tempo parziale vedrà riconosciuto un importo della retribuzione feriale proporzionato all’orario di lavoro ridotto rispetto a quello previsto contrattualmente per il regime full time.

Invece, in caso di contratto part time di tipo verticale occorre calcolare il monte ferie spettante in modo proporzionato alla durata della prestazione lavorativa prevista da contratto.

3. Passaggio da full-time a part-time

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Nel caso in cui il rapporto di lavoro passi, nel corso dell’anno, da tempo pieno a tempo parziale, in questo caso occorre stabilire il corretto ammontare della retribuzione feriale in riferimento ai due regimi di orario.

In questo caso, in base al principio di non discriminazione, e alla sentenza della Cassazione 5932/81, occorre quantificare la retribuzione pagata durante le ferie pari alla somma degli importi retributivi corrispondenti a quelli spettanti per ciascuno dei periodi di riferimento.

4. Malattia durante le ferie

Cosa succede se il dipendente che è in ferie si ammala? Secondo la sentenza n.616 del 30 dicembre 1987, in questo caso la malattia interrompe il periodo di ferie. Tuttavia, questa casistica si presenta solamente a determinate condizioni.

Questo perché generalmente non è possibile che le due casistiche possano coesistere. Il lavoratore può chiedere di interrompere le ferie a causa della malattia in base alle regole stabilite dai CCNL, seguendo principi di correttezza e buona fede, o per inadempimento effettivo delle ferie.

5. Come maturano le ferie in apprendistato

Se è attivo un contratto di apprendistato, le ferie maturano allo stesso modo rispetto ai colleghi con un contratto di lavoro dipendente diverso. Questo vuol dire che il numero di ferie e le regole stabilite dal CCNL sono le stesse, in base al settore di riferimento.

Qual è il periodo di godimento delle ferie

In base al Decreto Legislativo 213 del 2004, le ferie devono essere godute entro specifici periodi.

Infatti, il periodo di godimento delle ferie è il seguente:

  • minimo due settimane devono essere godute nell’anno di maturazione, anche consecutivamente ove richiesto dal lavoratore dipendente;
  • due settimane entro i 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione.

Di conseguenza, il lavoratore che nell’anno 2023 matura 4 settimane di ferie ne dovrà godere almeno la metà prima di dicembre, mentre le altre due settimane entro e non oltre il 30 giugno del 2025.

Monetizzazione delle ferie non godute

È possibile monetizzare, e quindi trasformare in retribuzione, i giorni di ferie non goduti? L’art 10 del Decreto Legislativo 66 del 2003 stabilisce che:

“Il […] periodo minimo di quattro settimane non può essere sostituito dalla relativa indennità per ferie non godute, salvo il caso di risoluzione del rapporto di lavoro”.

Ne consegue, quindi, che non è possibile pagare le ferie non godute che rientrano nelle 4 settimane obbligatorie previste dalla legge. L’unica eccezione è rappresentata dalla risoluzione del rapporto di lavoro.

Ferie non godute: le sanzioni

Il mancato godimento delle ferie maturate comporta una sanzione amministrativa pecuniaria per i datori di lavoro. Le sanzioni previste sono:

  • da 100 a 600 euro per ogni lavoratore,
  • da 400 a 1500 euro con violazioni per oltre 5 lavoratori o 2 annualità,
  • da 800 a 4.500 euro con violazioni per oltre 10 lavoratori o durate almeno 4 anni.

Come maturano le ferie – Domande frequenti

Quanti giorni di ferie si maturano al mese?

In genere, i contratti collettivi prevedono che ogni mese si maturano 1/12 delle ferie annuali spettanti ad ogni lavoratore dipendente. Ne consegue che il lavoratore che ha diritto a 26 giorni di ferie annui matura mensilmente 2,16 giorni di ferie.

Come si fa a capire quante ferie ho dalla busta paga?

Nella busta paga vengono indicati i giorni (o le ore) di ferie maturate durante il mese di riferimento, il numero di giorni di ferie godute e il numero di giorni di ferie ancora non goduti.

Entro quando posso godere delle ferie maturate?

Le ferie maturate in un anno devono essere godute per almeno due settimane entro la fine dell’anno e le restanti due settimane entro i 18 mesi successivi.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 3 Settembre 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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