- Per diventare uno psichiatra occorre conseguire una laurea in Medicina e poi specializzarsi in Psichiatria: il percorso può durare fino a 10 anni.
- Lo psichiatra si occupa della diagnosi e della cura delle malattie mentali nell’essere umano e, avendo studiato medicina, può prescrivere terapie farmacologiche.
- Il guadagno medio di uno psichiatra varia in relazione agli anni di esperienza, al volume dei pazienti seguiti e al ruolo svolto presso ospedali pubblici o cliniche private.
Il termine “psichiatra” deriva dal greco psyche, ovvero anima e iatros, cioè medico o cure mediche: questo specialista, quindi, conosce in modo approfondito e cura i disturbi mentali di vario genere che possono colpire l’essere umano. A lui spettano la diagnosi e le cure della salute mentale delle persone, che ad oggi ha assunto un’importanza centrale, soprattutto in seguito al periodo di pandemia.
La carriera per diventare uno psichiatra può durare diversi anni e solitamente inizia con una laurea in medicina, a cui segue una specializzazione in psichiatria. Terminata questa specializzazione, inizia il lavoro sul campo: questa fase è importante sia per acquisire esperienza sia per apprendere metodi e tecniche di questa professione.
Scopriamo come diventare psichiatra in Italia: qual è il percorso di studi da seguire, come acquisire esperienza per ottenere un buon guadagno e quali sono le differenze rispetto a uno psicologo e uno psicoterapeuta. Qual è lo stipendio medio di uno psichiatra professionista che lavora in Italia nel 2024?
Indice
Come diventare psichiatra in Italia
L’interesse e la cura della salute mentale hanno assunto una centralità importante negli ultimi anni, ma purtroppo il personale specializzato in questi settori è ancora piuttosto carente: pochi giovani sognano di diventare psichiatri o di specializzarsi nello studio delle malattie mentali.
Sono infatti 29.785 le persone che lavorano nel settore pubblico e di queste il 17,9% è rappresentato da medici (psichiatri e con altra specializzazione), il 6,9% da psicologi. Ciò significa che, stando ai dati presentati dal Ministero della Salute nel Rapporto Annuale sulla Salute mentale1, c’è uno psichiatra ogni 182 persone e uno psicologo ogni 284 utenti.
La carriera per diventare psichiatra è lunga e complessa, ma il percorso si conclude con grandi soddisfazioni: una volta terminati gli studi e avviata una carriera nel settore, si possono ottenere guadagni interessanti.
Per prima cosa, una volta terminate le scuole superiori, bisogna conseguire una laurea in Medicina o Chirurgia (della durata di 6 anni) e successivamente ottenere una specializzazione in Psichiatra (4-5 anni in base alla scuola).
1. Laurea magistrale in Medicina o Chirurgia
Il conseguimento della laurea magistrale in Medicina è Chirurgia costituisce la base di partenza per moltissime professioni del settore medico-sanitario, compresa anche la psichiatria.
Per accedere a questo corso di laurea, ad oggi, è necessario superare un test di ammissione che comprende una serie di domande a risposta chiusa che vertono su temi relativi alla fisica, alla biologia, alla matematica, logica e cultura generale.
Superato il test, è consentito l’accesso al percorso di studi che si articola in sei anni: l’ultimo di questi è dedicato allo svolgimento di un tirocinio formativo presso una struttura ospedaliera o similare.
Infine, è necessario effettuare l’iscrizione alla Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), per la quale non è necessario l’Esame di Stato (la laurea è abilitante).
2. Specializzazione in Psichiatria
Una volta concluso il percorso di studi in Medicina è opportuno proseguire con la specializzazione in Psichiatria, ovvero un percorso mirato per avvicinarsi a questa professione: l’accesso alle scuole è solitamente regolato da appositi concorsi banditi dal Miur.
Superato il concorso, ci sono almeno 4-5 anni di studio da concludere a seconda del percorso scelto. Infine, dovrai sostenere una prova finale per l’abilitazione alla professione. In questo caso, essendo già iscritto all’Albo dei Medici non dovrai apportare alcuna modifica: la tua specializzazione comparirà sotto al tuo nome.
Diventare psichiatra: serve la partita Iva?
Se hai intenzione di avviare una carriera autonoma nell’ambito della psichiatria per lavorare in cliniche specializzate o aprire uno studio personale dovrai aprire la partita Iva: a tal fine, devi compilare e inviare il modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dall’avvio della tua attività. Puoi adempiere le pratiche in autonomia (senza costi aggiuntivi) oppure affidarti a un commercialista per non commettere errori.
All’interno del modello per l’apertura della partita Iva dovrai inserire anche il Codice Ateco della tua attività, per poi scegliere il regime fiscale e la contribuzione previdenziale. Il passo successivo è l’acquisizione di nuovi clienti.
Codice Ateco e regime fiscale
Il Codice Ateco è fondamentale per riconoscere e classificare un’attività economica a livello nazionale. Nel caso di professioni quali psicologo, psichiatra o psicanalista il codice di riferimento è 86.90.30, che si riferisce a “Attività svolta da psicologi – servizi di salute mentale forniti da psicanalisti, psicologi e psicoterapisti”.
Per quanto riguarda il regime fiscale di uno psichiatra, l’alternativa più conveniente è l’adesione al forfettario, che richiede un fatturato annuo complessivo inferiore a 85.000 euro.
Tra le agevolazioni del regime forfettario, inoltre, ci sono:
- l’applicazione di un’imposta sostitutiva unica al 5% per i primi 5 anni di attività, successivamente al 15%;
- nessun obbligo di fatturazione fino a 25.000 euro di guadagno annuo;
- esenzione IVA in fattura.
In alternativa è possibile optare per il regime ordinario, che prevede il pagamento delle imposte in base al proprio scaglione di reddito, con aliquote da 23 al 43 per cento. In questo caso è prevista l’applicazione dell’Iva in fattura.
Contributi INPS per uno psichiatra
Le casse previdenziali che interessano le professioni medico-sanitarie sono essenzialmente due:
- Inps, alla quale sono iscritti tutti i medici dipendenti;
- l’Enpam (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri), la fondazione privatizzata nel 1996 che riguarda i medici convenzionati con il servizio sanitario nazionale e i liberi professionisti.
Uno psichiatra che svolge la propria professione in autonomia con partita Iva, quindi, deve iscriversi all’Enpam e versare i contributi obbligatori. La contribuzione avviene tramite il versamento di due quote:
- quota A, in misura fissa, da versare a prescindere dallo svolgimento o meno della professione e indipendentemente dalle altre forme di sostegno previdenziale a cui si è iscritti;
- quota B, obbligatoria per coloro che esercitano la professione traendone profitto, in misura proporzionale al reddito prodotto nell’anno precedente.
Mentre gli importi della quota A variano in relazione all’età e dunque all’anzianità contributiva di un lavoratore (fino al 70esimo anno di età), la quota B si calcola in base ai redditi prodotti dalla libera professione, attività di ricerca o di incarichi di amministrazione di società.
Cosa fa uno psichiatra
Lo psichiatra è una figura specializzata nella diagnosi e nella cura di problemi e disturbi mentali, emotivi e comportamentali: a differenza di psicologo e psicoterapeuta, la sua formazione di tipo medico gli consente di somministrare farmaci e prescrivere cure terapeutiche ai propri pazienti.
Le sedute di psicoterapia solitamente avvengono tramite colloquio, terapia psicodinamica o cognitivo-comportamentale, durante la quale viene definita la problematica del paziente e viene studiata la possibile cura e il trattamento farmacologico da seguire. In alcune situazioni può rendersi necessaria anche la cura psicanalitica.
Uno psichiatra può svolgere la propria attività come dipendente presso una ASL territoriale, presso aziende ospedaliere e cliniche pubbliche o private oppure svolgere il lavoro come libero professionista presso un proprio studio professionale.
Differenze tra psichiatra, psicologo e psicoterapeuta
Molte persone tendono a equiparare le professioni di psichiatra, psicologo e psicoterapeuta: se da un lato è vero che i tre professionisti operano tutti nello stesso campo (quello della psiche), dall’altro lato ci sono delle differenze importanti sia a livello di mansioni svolte sia a livello di preparazione formativa.
Psichiatra | Psicologo | Psicoterapeuta |
---|---|---|
Laurea in Medicina e specializzazione in psichiatria | Non è medico, ma ha una laurea in psicologia ed è iscritto all’Albo | Specializzazione in psicoterapia |
Si occupa della diagnosi e del trattamento dei disturbi psichici | Attraverso un colloquio o test psicologico, può fare diagnosi ai pazienti e suggerire loro percorsi di trattamento adeguati | Tratta i disturbi psicopatologici attraverso terapie non farmacologiche |
Può prescrivere cure psicofarmacologiche | Non può prescrivere farmaci | Non può prescrivere farmaci |
Diverse tipologie di psichiatra
In Italia esistono diverse tipologie di psichiatra, ognuna delle quali si occupa di uno specifico disturbo della mente e adotta delle terapie o trattamenti specifici e individuali a seconda dell’età e del problema presentato dal paziente.
Possiamo distinguere quindi diverse specializzazioni:
- Psichiatria infantile;
- Psichiatria forense;
- Psichiatria geriatrica;
- Psichiatria delle dipendenze;
- Psichiatria comportamentale.
Quanto guadagna uno psichiatra: lo stipendio medio 2024
Lo stipendio medio di uno psichiatra in Italia varia moltissimo in relazione alla sua esperienza, ma anche al luogo dove svolge la sua professione: tra ospedali pubblici o privati, cliniche specializzate e tra lavoro dipendente e autonomo. Anche il numero di pazienti e il prestigio di uno psichiatra sono fattori che possono incidere sui guadagni.
Secondo Jobbydoo, i guadagni medi di uno psichiatra variano come segue:
- all’inizio della sua carriera e senza esperienza può aspettarsi uno stipendio di circa 53.600 euro lordi all’anno;
- un professionista con circa 10 anni di esperienza può ottenere fino a 73.300 euro all’anno;
- uno psichiatra a fine carriera, ovvero con più di 20 anni di esperienza, può ottenere una retribuzione media complessiva di 143.200 euro all’anno.
Come diventare psichiatra – Domande frequenti
La carriera di uno psichiatra parte con il conseguimento di una laurea in Medicina o Chirurgia (6 anni), a cui segue una specializzazione in psichiatria (4-5 anni). Al termine degli studi è opportuno acquisire esperienza sul campo entrando in cliniche specializzate, ospedali pubblici o privati.
Lo psichiatra è un medico (iscritto all’apposito Albo) che dopo la laurea in Medicina si è specializzato in Psichiatria seguendo un percorso quadriennale specifico.
Uno psichiatra guadagna mediamente da 5.550 euro al mese fino a 8.200 euro lordi se ha una carriera già avviata e dell’esperienza alle spalle. Lo stipendio medio varia in relazione alle qualifiche e alle esperienze del candidato.
- Rapporto salute mentale, Ministero della Salute, salute.gov.it ↩︎
Laura Pellegrini
Giornalista e content editor