- Il bitcoin è la principale criptovaluta sul mercato, ovvero una moneta virtuale che sfrutta la tecnologia blockchain.
- Per acquistare o scambiare bitcoin è necessario accedere ad una piattaforma apposita per l’incontro tra rivenditori e clienti, ovvero un exchange.
- Bitcoin è un investimento speculativo altamente volatile, adatto a un pubblico di investitori propensi al rischio.
Il bitcoin è la moneta virtuale più conosciuta, influente e capitalizzata al mondo. Il mercato delle criptovalute è cresciuto moltissimo negli ultimi cinque anni, attirando l’attenzione di piccoli risparmiatori e grandi fondi di investimento.
Oggi si contano migliaia di altcoin (crypto minori) sul mercato, ma la maggior parte degli investitori preferisce sempre e comunque comprare e vendere bitcoin (BTC), scambiandola contro l’euro o contro il dollaro.
Per chi ancora non si è affacciato al mondo delle monete virtuali, in questa guida passo a passo vediamo come acquistare bitcoin oggi, come forma di investimento o valuta di scambio.
Cercheremo anche di rispondere ad alcuni interrogativi che la moneta virtuale ha portato con sé, soprattutto a livello di legislazione, a livello fiscale e di gestione degli scambi fra criptovalute.
Indice
- Cos’è bitcoin
- Bitcoin, blockchain e mining
- Bitcoin: quotazione e capitalizzazione
- Come comprare Bitcoin
- 1. Scegliere un exchange crypto
- 2. Scegliere un wallet per conservare i bitcoin
- 3. Scegliere il metodo di pagamento
- 4. Compra bitcoin
- 5. Monitora l’andamento del mercato
- Come vendere bitcoin
- I bitcoin vanno dichiarati nel 730?
- Tasse sui bitcoin: quando si pagano
- Acquistare bitcoin conviene o no?
Cos’è bitcoin
Bitcoin (BTC) è una valuta digitale decentralizzata che utilizza una rete peer-to-peer per verificare e registrare le transazioni. Non è controllata da sistemi centrali, come accade con il denaro tradizionale.
Il progetto è stato creato nel 2009 da un misterioso personaggio di nome Satoshi Nakamoto.
In più esiste un’offerta limitata di bitcoin. Il numero massimo di BTC è stato fissato dagli ideatori del progetto a 21 milioni. Una scarsità pensata per aumentare il valore della criptovalute nel tempo e prevenire l’inflazione.
Bitcoin, blockchain e mining
Ogni movimento in bitcoin (acquisto, vendita, pagamenti) viene iscritto in un registro pubblico chiamato blockchain, una serie di blocchi, contenenti una serie di transazioni, collegati crittograficamente tra loro per formare una catena, che garantisce l’integrità e la sicurezza delle transazioni.
I bitcoin vengono generati attraverso un processo chiamato mining, che consiste nel risolvere complessi problemi matematici per verificare le transazioni e aggiungere nuovi blocchi alla blockchain.
Minare bitcoin richiede una notevole potenza di calcolo e un notevole consumo di energia, motivo per cui l’attività di mining è tipicamente svolta da computer specializzati e da mining pool.
Le transazioni in bitcoin vengono inviate da un utente all’altro utilizzando indirizzi unici generati dal software del wallet bitcoin. Queste transazioni vengono verificate da una rete di nodi e minatori e, una volta confermate, vengono aggiunte alla blockchain.
Bitcoin: quotazione e capitalizzazione
Come accade con qualsiasi valuta sul mercato forex, anche il valore delle criptovalute viene stabilito dalla legge del mercato. Rispetto all’euro o al dollaro, però, gli scambi tra crypto (e quindi le oscillazioni di prezzo) avvengono 24/7, weekend inclusi.
La quotazione di bitcoin si muove in base all’interesse di privati, banche e fondi di investimento nei confronti della criptovaluta, con picchi a rialzo e al ribasso anche vertiginosi.
In quasi 15 anni di storia, il prezzo di 1 BTC è passato da pochi centesimi a un massimo storico di 68.789,63 dollari (57.799,40 euro) nel novembre 2021.
Per quanto riguarda il market cap, bitcoin rimane la regina delle crypto. Infatti, come riportava ad aprile 2022 Altroconsumo, il BTC rappresenta il 40% del mercato della moneta virtuale:
“Le criptovalute oggi valgono più o meno 1.700 miliardi di euro, un po’ meno (ma non troppo meno) del Pil della Corea del Sud. Di questi 1.700 miliardi circa 700 sono fatti di bitcoin (più o meno il 40% del mercato).”
Come comprare Bitcoin
Il procedimento per acquistare bitcoin (BTC) è più o meno standard:
- Scegliere un exchange di criptovalute
Trovare un intermediario dove scambiare valuta (EUR, USD) contro bitcoin (BTC)
- Scegliere un wallet crypto
Occorre un portafoglio fisico (hardware) o virtuale per conservare i propri bitcoin
- Selezionare il metodo di pagamento
Carta di credito, bonifico, PayPal o altri wallet elettronici
- Acquistare bitcoin (BTC)
Eseguire la transazione sul mercato, collegandosi al proprio exchange
- Monitorare l’investimento
Controllare periodicamente la quotazione per prendere decisioni corrette
1. Scegliere un exchange crypto
Per iniziare a comprare bitcoin il primo passaggio è scegliere l’exchange più adatto. Con questo termine si identifica una piattaforma, ovvero un sito internet, in cui è possibile acquistare o vendere bitcoin, in euro o dollari.
Ogni exchange permette di acquistare bitcoin, ma ciascuno applica le proprie regole in termini di:
- policy;
- tariffe (spesso si applicano delle commissioni sulle transazioni);
- opportunità di scambio (acquisto diretto, acquisto frazionario, trading di derivati, ecc.).
Perciò, è bene scegliere l’exchange che offre le condizioni migliori per le tue esigenze.
Quali sono i migliori exchange per comprare bitcoin?
I portali più conosciuti in cui è possibile acquistare bitcoin: eToro, Binance, Coinbase, Kraken, Crypto.com, OKX, Uniswap, Bitpanda, Young Platform.
Queste sono solo alcune delle piattaforme che si possono trovare online e da cui iniziare a comprare bitcoin o altre monete virtuali. Basta creare un account, verificare i propri dati (fornire un kyc) e cominciare.
Per scegliere l’exchange più vantaggioso vanno tenuti in considerazione alcuni fattori: sicurezza della piattaforma, gestione della privacy, tasso di cambio, metodo di pagamento e relative commissioni della tua banca, velocità e limiti per l’acquisto, commissioni dell’exchange sui movimenti dei bitcoin.
Exchange centralizzati e decentralizzati
Esistono due categorie di exchange distinte:
- exchange centralizzati (CEX): sono quelli maggiormente utilizzati, gestiti da aziende, e sono i più consigliati soprattutto per chi è agli inizi, sono semplici e veloci da utilizzare. Lo svantaggio principale di questi sistemi è che sono meno efficaci in termini di sicurezza, appoggiandosi appunto a un sistema centrale. Tuttavia per rimediare è consigliato scegliere exchange che offrono coperture assicurative;
- exchange decentralizzati (DEX): questi sistemi funzionano di pari passo con la blockchain, ovvero la gestione degli scambi e le relative responsabilità sono distribuite nella rete, e questo garantisce che il sistema continui a funzionare con alti standard di sicurezza. Tuttavia sono ad oggi gli exchange meno utilizzati, scelti soprattutto dai professionisti degli scambi di moneta virtuale, più complessi da usare e spesso non è possibile comprare bitcoin direttamente scambiando le proprie valute come l’euro.
2. Scegliere un wallet per conservare i bitcoin
Per poter comprare e conservare bitcoin è necessario possedere un proprio wallet crypto, ovvero un portafoglio apposito in cui depositarle.
Il wallet è un elemento indispensabile per custodire i bitcoin acquistati, e prevede due tipi di chiavi, ovvero di codici per l’accesso:
- chiave pubblica: questa serve a chi deve inviarci i bitcoin a poter compiere l’operazione;
- chiave privata: questa non è accessibile all’esterno e serve all’utente come chiave esclusiva di accesso, e può essere paragonato al codice per il prelievo allo sportello bancomat.
Tieni presente che alcune piattaforme exchange di criptovalute offrono già un wallet virtuale incluso nell’account personale.
Ma se volessi qualcosa di più complesso, e sicuro, puoi scegliere anche wallet virtuali (hot wallet) offline, ovvero software appositi, e wallet fisici (cold wallet), come supporti hardware esterni simili a chiavette USB.
Ecco alcuni nomi dei wallet più conosciuti per conservare bitcoin:
- Coinbase Wallet;
- Binance Wallet;
- Trust Wallet;
- MetaMask;
- Crypto.com DeFi Wallet;
- Ledger;
- Trezor.
3. Scegliere il metodo di pagamento
Quando decidi di comprare bitcoin, devi scegliere anche il tuo metodo di pagamento, ovvero come procederai all’acquisto. Tieni conto a questo proposito dei tassi di interesse e delle commissioni che i singoli strumenti di pagamento prevedono.
Per fare questo, controlla ad esempio quali sono le regole impostate dalla tua banca per l’acquisto di bitcoin e moneta virtuale in generale. Tieni presente che comprare bitcoin, almeno all’inizio, è un vero e proprio investimento, e la cosa migliore è cercare di ridurre la spesa per farlo.
Come è possibile pagare i bitcoin? Per acquistare questa moneta devi considerare qual è il metodo di pagamento, o i metodi, accettati dalle piattaforme di exchange. Puoi infatti scegliere, in base alle possibilità offerte da questi siti, tra:
- carte di pagamento;
- bonifico bancario;
- PayPal;
- carte di credito;
- altri metodi virtuali di pagamento.
Prima di iniziare a comprare bitcoin, è necessario essere informati sulle possibilità di acquisto garantite dai singoli metodi di pagamento, e le eventuali commissioni.
4. Compra bitcoin
L’ultimo step è scegliere la quantità di BTC da acquistare e il timing (la tempistica) giusta per farlo. Il prezzo dei bitcoin è soggetto a variazioni marcate anche in poche ore, perciò assicurati di valutare con cura quando eseguire la transazione.
A livello pratico, acquistare bitcoin è abbastanza facile: gli exchange permettono di procedere con un paio click. I tuoi bitcoin verranno trasferiti al tuo wallet e lì rimarranno finché non vorrai venderli o spenderli.
Molte piattaforme di bitcoin in Italia permettono di comprare anche solo una frazione di bitcoin, perché acquistarne uno intero richiederebbe un capitale importante.
5. Monitora l’andamento del mercato
Possedere molti euro in portafoglio ci espone al rischio che la nostra moneta si svaluti rispetto ad altre (dollaro, yen, sterlina). Fortunatamente, il peso specifico e la solidità dell’euro ci permettono di dormire sonni tranquilli e non dover badare troppo al cambio euro-dollaro (euro-sterlina, euro-yen, ecc.) ogni giorno.
Discorso a parte se hai in tasca dei bitcoin. Il mercato delle crypto viene continuamente scosso da notizie economiche, movimenti delle whale (grandi possessori di BTC), timori ed euforie. Questo avvicina più le criptovalute ai titoli azionari che alle valute.
Pertanto, una parte importante nel processo di acquisto di bitcoin è anche il monitoraggio del proprio portafoglio. Come qualsiasi investimento, il valore dei BTC posseduti può apprezzarsi o deprezzarsi rapidamente.
Segui periodicamente l’andamento del prezzo del bitcoin e tieni d’occhio il tuo wallet per prendere le decisioni migliori con il tuo capitale.
Come vendere bitcoin
Per vendere i Bitcoin puoi effettuare un ordine di vendita tramite la tua piattaforma exchange, in modo molto simile al processo di acquisto.
Gli exchange offrono agli investitori vari tipi di ordini, come la possibilità di:
- vendere bitcoin quando il prezzo raggiunge un determinato valore;
- eseguire un ordine immediatamente.
Puoi scegliere di vendere tutti i bitcoin che possiedi o solo una parte. Dopo la vendita, i fondi tornano sul tuo conto exchange come euro, o dollari, e possono essere prelevati e trasferiti sul conto corrente bancario.
Se vendi bitcoin e generi un profitto, potresti essere soggetto all’imposta sulle plusvalenze. Vediamo nel dettaglio la questione fiscale legata a bitcoin e altre crypto.
I bitcoin vanno dichiarati nel 730?
Un’incognita piuttosto frequente è quella che riguarda i guadagni derivati dallo scambio di bitcoin: come si dichiarano? Quali sono in Italia le leggi che regolamentano questo mercato? I bitcoin, se si investe in modo proficuo, possono portare ad un discreto guadagno.
I bitcoin, ma in generale le criptovalute, sono rimaste per molto tempo in un limbo normativo, ovvero non era ben chiaro come procedere a livello fiscale intorno a questi guadagni. Le ultime normative stabiliscono una comparazione tra bitcoin e strumenti finanziari, e vanno quindi dichiarati.
Le criptovalute vanno indicate in dichiarazione dei redditi, tramite modello 730, e compilando le apposite sezioni, in ogni caso, quindi anche se si detengono pochi bitcoin.
Per la compilazione si usano il Quadro RT e il Quadro Rw. Nel primo caso dovrai indicare i guadagni in base ai “redditi diversi” previsti dalla dichiarazione.
Nel secondo caso invece sei tenuto a compilare il quadro relativamente alla giacenza media, ovvero indicando i bitcoin che detieni in un wallet. Puoi procedere in autonomia telematicamente oppure chiedere la consulenza di un commercialista.
Il governo Meloni inoltre ha recentemente introdotto una sanatoria sulle criptovalute particolare per coloro che gli scorsi anni non hanno dichiarato correttamente le criptovalute, con riduzione della sanzione.
Tasse sui bitcoin: quando si pagano
Secondo le ultime normative, i bitcoin acquistati e detenuti in portafoglio sono soggetti a tassazione.
Nello specifico, occorre pagare le tasse sui bitcoin solamente in due casi:
- se ottieni una plusvalenza, ovvero un rendimento dai bitcoin, superiore a 2.000 euro;
- se hai una giacenza media di moneta virtuale che supera 51.645,69€.
La tassazione dei bitcoin in Italia prevede l’applicazione di un’aliquota simile a quella utilizzata per gli strumenti finanziari, ovvero al 26%. Il versamento di questa imposta è un obbligo di legge, ovvero nel caso di omesso pagamento possono essere applicate delle sanzioni.
Non sempre dover dichiarare queste monete virtuali significa pagare le tasse. Facciamo qualche esempio. Se possiedi dei bitcoin all’interno di un wallet, ma non superi la giacenza media vista prima, non dovrai pagare le tasse, ma dovrai procedere comunque alla dichiarazione.
Se invece ottieni un guadagno dallo scambio di monete virtuali, pagherai le tasse solo se tale guadagno supera 2.000 euro all’anno. Nel caso ad esempio in cui guadagni la cifra di 1.000 euro annui, non dovrai procedere al pagamento di alcuna imposta.
La sanatoria sui bitcoin
Recentemente il governo ha introdotto una sanatoria sulle criptovalute per permettere a chi non aveva dichiarato questi guadagni e valute di procedere a regolarizzare la propria posizione.
Con la Legge di Bilancio 2023 sono arrivati alcuni importanti chiarimenti a livello fiscale su come gestire queste monete virtuali, e su quali sono le tasse da applicare.
Il governo ha quindi dato la possibilità a chi avesse guadagnato delle plusvalenze, ma anche a chi avesse sul proprio wallet dei bitcoin in giacenza, di dichiararli con sanzione ridotta, rispetto alla violazione accertata.
La sanatoria riguarda i possessori di criptovalute fino al 31 dicembre 2021, con sanzione dello 0,5% per chi ha tenuto criptovalute senza dichiararle, e pagando una tassa sostitutiva del 14% dei redditi ricavati da questi movimenti, pagabile a rate.
Per i guadagni che partono dal 2022 tuttavia la tassa sale al 26%.
Acquistare bitcoin conviene o no?
Prima di effettuare un acquisto per la prima volta, tutti si chiedono se comprare bitcoin sia o meno un investimento conveniente. Ebbene, non esiste una risposta.
Il recente crollo del prezzo del bitcoin, innescato dall’aumento dell’inflazione e più in generale da una sfiducia nei mercati finanziari, ha bruciato miliardi di capitalizzazione mandando in fumo profitti e capitale di tanti investitori.
L’intero settore crypto è intrinsecamente un mercato piuttosto volatile, con poche norme al suo interno. Ogni mossa volta a regolamentare questo mondo è malvista agli occhi dei trader.
Dall’altro lato, l’acquisto di bitcoin ha fatto la fortuna di molti investitori. L’hype intorno alle criptovalute degli ultimi 36 mesi ha spinto le quotazioni di BTC oltre 57.000 euro. Nel 2019, il prezzo di 1 BTC fluttuava appena sopra 3.000 euro.
Anche molte banche hanno cambiato idea sul bitcoin. Alcune hanno anche iniziato a proporre le criptovalute ad alcuni clienti selezionati, inserendole nel loro portafoglio sotto forma di fondi di investimento o strumenti indicizzati (ETF, ETN).
In linea di massima, conviene prestare attenzione. Comprare bitcoin oggi significa esporsi a un significativo rischio: per questo, molti esperti consigliano di destinare una piccola percentuale dei propri fondi per l’acquisto di criptovaluta (capitale che si può tollerare di perdere).
Occorre studiare questo settore, approfondire il funzionamento a fondo e acquisire consapevolezza dei rischi/benefici prima di intraprendere un investimento di questo tipo.
Come comprare bitcoin – Domande frequenti
Comprare un bitcoin per intero oggi può costare molto, anche 21.000 euro. Per chi inizia ad investire nella moneta virtuale è consigliato iniziare comprando piccole percentuali di bitcoin.
Per comprare bitcoin si possono usare diverse piattaforme di exchange: ecco le più conosciute.
Si può cominciare accedendo ad una piattaforma di exchange e aprendo un proprio wallet per conservare i bitcoin. Ecco tutti i passaggi da seguire.
Valeria Oggero
Giornalista