- Nel corso della tua attività puoi decidere di cambiare commercialista per diversi motivi: conoscere le procedure da seguire in questi casi è fondamentale.
- Oltre alla revoca dell’incarico, dovrai recuperare la documentazione relativa alla tua attività e chiedere copia delle dichiarazioni dei redditi e di eventuali pagamenti effettuati.
- Puoi cambiare consulente in qualsiasi periodo dell’anno, ma è più conveniente effettuare il passaggio nel mese di gennaio quando inizia un nuovo periodo di imposta.
Avere un buon rapporto con il proprio commercialista è fondamentale per il funzionamento della propria attività individuale.
Può accadere, nel corso degli anni, che il professionista si dimostri poco competente, oppure che i costi del commercialista sono troppo alti. E purtroppo, capita anche di litigare su questioni delicate (pur sempre di lavoro e denaro si parla).
Se i rapporti si incrinano o il servizio non è all’altezza, cambiare commercialista è una soluzione. In questi casi, conoscere le procedure e le regole da seguire per effettuare il cambio è fondamentale.
Scopriamo come fare per cambiare commercialista, quando conviene effettuare il passaggio e a cosa fare attenzione prima di sostituire il proprio consulente.
Indice
Come fare per cambiare commercialista
Il passaggio da un professionista a un altro può richiedere alcuni adempimenti obbligatori. Per prima cosa dovrai individuare il nuovo commercialista a cui intendi affidare la gestione della tua attività ma, prima di conferire il nuovo incarico, dovrai informare il tuo attuale commercialista sulla tua decisione. A tal fine dovrai inviare una lettera di revoca dell’incarico specificando la data in cui intendi chiudere il rapporto.
Ricorda di recuperare tutta la documentazione contabile e tributaria della tua attività, di richiedere copia dell’ultima dichiarazione dei redditi e di eventuali pagamenti effettuati verso la PA.
Concluse queste operazioni, prima ancora di accettare l’incarico, il nuovo commercialista dovrà accertarsi che il cliente abbia effettuato correttamente tutti i passaggi utili per la sostituzione, ovvero:
- abbia opportunamente informato il vecchio consulente riguardo alla richiesta di sostituzione e abbia al contempo inviato la comunicazione di revoca dell’incarico;
- non abbia effettuato la richiesta di sostituzione per aggirare il rispetto della legge;
- abbia pagato tempestivamente il compenso dovuto al precedente commercialista.
Vediamo nel dettaglio tutti i passaggi da seguire per cambiare commercialista.
1. Cambio commercialista e revoca del mandato
La prima cosa da fare nel momento in cui decidi di cambiare commercialista è revocare il mandato al consulente attuale: dovrai quindi verificare se l’incarico è stato conferito per iscritto oppure solo verbalmente.
Nel caso tu abbia firmato dei documenti, è bene rispettare il periodo di preavviso eventualmente indicato nell’accordo iniziale e seguire le modalità indicate dal professionista per l’effettuazione del cambio.
Se, invece, il mandato è stato conferito solo verbalmente, la revoca è più semplice: anche in questo caso, però, è opportuno rispettare un certo preavviso e comunicare la propria volontà per iscritto, evitando situazioni spiacevoli.
In entrambi i casi, per effettuare la revoca dell’incarico è opportuno inviare una lettera di disdetta tramite raccomandata A/R oppure una PEC, in modo da avere la conferma dell’avvenuta ricezione della comunicazione.
2. Disdetta commercialista e adempimenti fiscali
Una volta inviata la disdetta all’attuale commercialista, prima del passaggio al nuovo consulente dovrai essere certo di concludere tutti gli adempimenti fiscali dell’anno corrente. Solitamente, questi adempimenti sono a carico del vecchio commercialista, ma può accadere che quest’ultimo sia restio nel concludere le procedure fiscali, motivo per cui è bene avere chiaro chi si occuperà di questi aspetti.
Facciamo un esempio. Se hai deciso di cambiare commercialista a partire dal 1° gennaio 2025, tutti gli adempimenti relativi all’anno 2024 (compresa la dichiarazione dei redditi che dovrà essere inviata al Fisco l’anno successivo) resteranno a carico del vecchio consulente che ti ha seguito nel corso dell’anno stesso.
A partire dal 2025, sarà il nuovo commercialista a occuparsi di tutte le pratiche relative alla tua attività. Per evitare fraintendimenti, nella lettera di disdetta puoi precisare o chiedere informazioni sugli eventuali adempimenti rimasti in sospeso a causa del cambio commercialista.
3. Restituzione della documentazione
Infine, il commercialista al quale hai inviato la disdetta dovrà poi riconsegnarti tutti i documenti relativi alla gestione della tua attività, cioè i registri contabili, i registri IVA, tutta la documentazione fiscale e quella tributaria.
La consegna della documentazione deve essere accompagnata da un verbale di consegna che confermi l’avvenuta ricezione dei registri di proprietà del cliente. Ricorda inoltre di saldare le eventuali fatture per il servizio svolto dal precedente commercialista.
Quando conviene cambiare commercialista
Il momento ideale per effettuare il cambio commercialista è l’inizio dell’anno, in quanto la maggior parte degli adempimenti fiscali si conclude al 31 dicembre con la chiusura della contabilità annuale. In questo modo non si farà confusione e le procedure di sostituzione saranno più semplici.
Se hai intenzione di affidarti a un nuovo consulente, quindi, il periodo migliore è gennaio: così facendo il nuovo professionista non riaprirà i conti chiusi dal precedente commercialista, dedicandosi soltanto all’anno in corso. L’unica accortezza che dovrai avere riguarda gli adempimenti fiscali dell’anno corrente.
Puoi specificare, all’interno della lettera di revoca dell’incarico, che sia il commercialista che ha curato la tua contabilità nel corso dell’anno a presentare la dichiarazione dei redditi l’anno successivo. Il nuovo consulente, quindi, si dedicherà esclusivamente alle attività del nuovo anno.
Cambiare commercialista a metà anno
Ben più difficile, soprattutto se rientri nel regime ordinario, è il passaggio a un nuovo commercialista a metà anno: in questo caso, infatti, gli adempimenti fiscali e contabili ancora in corso potrebbero generare un po’ di confusione tra i due consulenti. E il rischio di commettere errori è molto elevato.
Non è comunque vietato effettuare il cambio commercialista a metà anno, ma sicuramente risulta più delicato e complesso gestire gli adempimenti fiscali e contabili.
Cambiare commercialista nel regime forfettario
Se aderisci al regime forfettario e hai intenzione di cambiare commercialista il procedimento è molto più semplice di quanto descritto sino ad ora, visto che non sei obbligato a tenere le scritture contabili.
La contabilità semplificata della tua attività ti permette di gestire in modo più flessibile la situazione e ti consente di cambiare consulente anche nel corso dell’anno. L’unica accortezza che dovrai avere riguarda la dichiarazione dei redditi dell’anno in corso: per questo motivo potrebbe essere utile effettuare il cambio commercialista a inizio anno.
Commercialista online: quali sono i vantaggi
Negli ultimi anni sta crescendo la richiesta di un commercialista online e i vantaggi di questa soluzione sono parecchi. Il professionista che svolge la propria attività online consente al cliente di ricevere assistenza e consulenza da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, a un prezzo particolarmente vantaggioso (che ti permette di scegliere i servizi di cui hai bisogno).
L’offerta, nella maggior parte dei casi, si adatta alle esigenze del cliente e permette di accedere non solo ai tradizionali servizi di uno studio di commercialisti, ma anche a diversi tool informativi.
Come cambiare commercialista – Domande frequenti
Una volta scelto il nuovo consulente, dovrai inviare una lettera di disdetta all’attuale commercialista indicando la data in cui intendi chiudere il rapporto. Ricorda di richiedere la copia dell’ultima dichiarazione dei redditi inviata, le ricevute degli eventuali pagamenti effettuati per tuo conto e i registri contabili.
L’inizio del nuovo anno è il momento migliore per cambiare commercialista. Se rientri nel regime di contabilità ordinaria IVA o semplificata IVA, entro la fine dell’anno precedente dovrai effettuare la chiusura dell’esercizio, mentre con l’apertura dell’anno nuovo potrai affidarti al nuovo consulente.
La scelta di un buon commercialista è molto soggettiva, ma possono aiutarti i passaparola, i suggerimenti e le raccomandazioni di amici o colleghi (soprattutto se hanno un business simile al tuo). Cerca di capire come si rapportano con il loro commercialista e se può essere un buon candidato per te e per la tua realtà.
Non esattamente. Puoi aprire partita IVA passando dal CAF, e quindi in teoria puoi evitare il commercialista per questo primo step (che comunque puoi fare anche gratis e online da solo). Tieni presente, però, che i centri di assistenza fiscale spesso non hanno le competenze che può offrirti un professionista. Non avrai consulenze personalizzate e dedicate, né un esperto che possa aiutarti a trovare la soluzione migliore o darti strumenti per migliorare il tuo business.
Laura Pellegrini
Giornalista e content editor