Come aprire un cinema: quali sono i requisiti, le licenze e i costi

Niente batte l'emozione del cinema: ma come aprire una sala al pubblico? Ecco tutti i passaggi da seguire e le autorizzazioni da ottenere.

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  • Aprire un cinema richiede una partita IVA dedicata, diverse licenze e permessi da ottenere prima di avviare l’attività, che possono essere specifici in base al Comune di riferimento.
  • I costi per aprire un cinema dipendono molto dalla tipologia di sala, ma tutte richiedono un investimento considerevole.
  • Un cinema può arrivare a un fatturato in milioni di euro, specialmente se si tratta di un multisala.

Nonostante la crescente diffusione dei servizi di streaming domestici come Netflix e Amazon Prime, il cinema continua ad essere un punto di riferimento culturale e sociale insostituibile. Nulla può eguagliare l’emozione di sedersi in una sala buia, con un sacchetto di popcorn in mano, aspettando che si spengano le luci e inizi quel film che abbiamo atteso con ansia per mesi.

Per molti appassionati di cinema, l’obiettivo è però quello di aprire una sala tutta loro. Tuttavia, trasformare questo desiderio in realtà non è un’impresa semplice: oltre a una grande passione per il grande schermo, è indispensabile padroneggiare tutti gli aspetti burocratici e fiscali legati a un’attività di questo tipo.

In questo articolo esploreremo dunque i primi passi necessari per aprire un cinema, i costi iniziali da considerare e le diverse tipologie di sale cinematografiche che si possono avviare.

Aprire un cinema: licenze e permessi

Se stai leggendo questo articolo, è probabile che tu abbia già individuato il locale ideale per aprire il tuo cinema e forse abbia persino avviato trattative con il proprietario per l’affitto. Prima di procedere con gli adempimenti burocratici, è importante partire da solide fondamenta, come la scelta del luogo adatto.

L’allestimento del locale potrà essere curato successivamente, ma ci sono alcuni passaggi preliminari indispensabili da compiere per avviare l’attività.

1. Registrazione dell’impresa e partita IVA

Il primo passo è aprire una partita IVA dedicata con codice Ateco 59.14: “Attività di proiezione cinematografica” e registrare l’attività presso il Registro delle Imprese, gestito dalla Camera di Commercio. Questo passaggio consente di ottenere l’identificazione legale dell’impresa e la sua iscrizione nel sistema economico nazionale.

Per questi adempimenti è possibile procedere in autonomia inviando uno dei moduli ufficiali all’Agenzia delle Entrate oppure farsi affiancare da un commercialista. Bisogna quindi scegliere il regime fiscale adatto alla posizione IVA e aprire una gestione previdenziale.

Allo stesso tempo bisognerà quindi versare tasse e contributi anche per i propri lavoratori dipendenti e garantire tutte le indennità INPS e INAIL del caso. Avere un commercialista è indispensabile per rispettare le scadenze.

2. Autorizzazioni comunali

Per avviare un cinema, bisogna richiedere specifiche autorizzazioni al Comune in cui si trova la struttura. L’iter può variare leggermente a seconda delle normative locali, quindi è consigliabile consultare gli uffici competenti. In comuni senza sale cinematografiche, l’autorizzazione dipende anche dal rapporto tra popolazione e numero di posti disponibili nella regione o area locale.

Oggi le normative intorno alle licenze sono più snelle rispetto al passato, per cui è necessario ottenere la licenza SIAE per proiettare i film al pubblico, la licenza di pubblica sicurezza e un’autorizzazione sanitaria per il rispetto di tutte le norme all’interno del locale. In alcuni Comuni possono essere presenti contributi specifici per sostenere economicamente le attività nascenti.

3. Certificato di prevenzione incendi

quanto costa aprire un cinema monosala

La sicurezza degli spettatori è una priorità. Il certificato di prevenzione incendi, rilasciato dai Vigili del Fuoco, attesta che la struttura rispetta tutte le normative antincendio ed è obbligatorio per ogni attività che preveda l’accesso del pubblico.

Per ottenerlo, è necessario presentare domanda al comando provinciale dei Vigili del Fuoco, accompagnata dalla documentazione tecnica che descrive l’edificio e gli impianti antincendio installati.

Successivamente, viene effettuata un’ispezione per verificare la conformità agli standard richiesti. Una volta ottenuto, il certificato non è definitivo, poiché sono previsti controlli periodici per garantire che le condizioni di sicurezza siano sempre rispettate.

4. Conformità edilizia e sanitaria

Prima di aprire il cinema, è necessario verificare che l’edificio sia conforme alle normative edilizie e sanitarie. Un tecnico qualificato può effettuare i controlli e certificare che la struttura rispetti i requisiti di sicurezza strutturale e igiene previsti dalla legge.

5. Accessibilità per le persone con disabilità

Un cinema deve essere accessibile a tutti. È dunque obbligatorio garantire:

  • percorsi privi di barriere architettoniche;
  • posti riservati in sala;
  • servizi igienici adeguati per le persone con disabilità.

Quanto costa aprire un cinema

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Aprire un cinema comporta un investimento considerevole, indipendentemente dalla tipologia di sala scelta. Per questo, è essenziale, prima di intraprendere qualsiasi passo, verificare la possibilità di accedere a finanziamenti o mutui che possano supportare l’avvio dell’attività.

Le stime dei costi indicate di seguito sono una media orientativa basata su dati di mercato e ricerche settoriali relative all’apertura di sale cinematografiche in Italia.

1. Costi iniziali per un cinema monosala

Un cinema monosala rappresenta l’opzione più semplice. L’acquisto del locale può oscillare tra 50.000 e 200.000 euro, a seconda della zona geografica e della dimensione della sala. Ecco altre voci di costo, secondo quanto suggerisce una rapida ricerca presso l’e-commerce Amazon:

  • il proiettore digitale tra 40.000 e 100.000 euro;
  • l’impianto audio tra 10.000 e 30.000 euro;
  • le sedute tra 20.000 e 50.000 euro.

A questi si aggiungono eventuali costi di ristrutturazione che si aggirano intorno ai 100.000 euro e i costi per i permessi tra 10.000 e 30.000 euro. L’investimento complessivo può dunque variare tra 200.000 e 400.000 euro.

2. Costi per aprire un cinema multisala

Un multisala comporta costi molto più elevati. La costruzione di una struttura di grandi dimensioni, dotata di tecnologie all’avanguardia, può superare i 5 milioni di euro. Un investimento di questo tipo comporta quindi un budget iniziale elevato oppure l’accesso a specifici finanziamenti o contributi.

3. Come aprire un cinema all’aperto

Per chi cerca una soluzione più economica, i cinema all’aperto sono un’ottima alternativa. L’investimento iniziale si aggira tra 20.000 e 50.000 euro, ma attenzione: questo tipo di struttura può rimanere aperta solo tra il 1° giugno e il 31 settembre. Le principali spese includono:

  • schermo gonfiabile tra 5.000 e 20.000 euro;
  • proiettore portatile tra 5.000 e 10.000 euro;
  • sedute tra 2.000 e 10.000 euro.

Quanto guadagna un cinema

Il guadagno di un cinema dipende da molti fattori: il numero di spettatori, il prezzo dei biglietti e le vendite accessorie (snack, merchandising).

Un monosala ben gestito può generare un fatturato annuo tra 100.000 e 300.000 euro, mentre un multisala può arrivare a milioni di euro. Bisogna però sottrarre dal guadagno complessivo tutte le voci di costo che abbiamo analizzato in questo articolo.

Come aprire un cinema – Domande frequenti

Come aprire un cinema in franchising?

Oggi conviene aprire un cinema in franchising per affidarsi ad una catena solida con un marchio già conosciuto. In questi casi i costi sono più contenuti ed è più semplice avviare l’attività. In Italia è possibile aprire cinema in franchising ad esempio con The Space o UCI.

Come aprire un mini cinema?

In Italia è possibile aprire un piccolo cinema con un’unica sala, ideale per i Comuni più piccoli. Per farlo bisogna ottenere le apposite licenze, aprire la partita IVA e sostenere i costi per l’investimento iniziale.

Serve un business plan per aprire un cinema?

Si consiglia di redigere un business plan prima di aprire qualsiasi attività imprenditoriale, compreso un cinema. Questo è utile a non dimenticare passaggi burocratici importanti e a non disperdere il budget.

Autore
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Francesca Di Feo

Redattrice Partitaiva.it

Classe 1994, immediatamente dopo gli studi ho scelto di intraprendere una carriera nel Project Management in ambito di progetti Erasmus+ per EPS. Questo mi ha portato ad approfondire in particolare le tematiche inerenti alla fiscalità delle PMI, anche se la mia area di expertise risulta oggi molto più ampia in questo ambito. Oggi sono copywriter freelance appassionata di scrittura e di innovazione per le piccole e medie imprese.

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