Codice SDI azienda estera: come emettere la fattura elettronica

In caso di fattura ad un’azienda estera bisogna inserire un particolare codice SDI. Continua a leggere la guida per sapere come compilarla.

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  • In caso di fattura elettronica emessa a un’azienda estera, occorre inserire uno specifico codice SDI, ossia il codice destinatario del Sistema di Interscambio.
  • Il codice SDI da inserire per l’azienda estera extra UE è “OO99999999999”, nell’apposito campo durante la compilazione della fattura elettronica.
  • Per le fatture elettroniche emesse per clienti esteri bisogna inserire al posto del Cap il codice 00000 (cinque zeri consecutivi).

La fatturazione elettronica è diventata obbligatoria ormai dal 2019 e dal 2024 coinvolge anche i forfettari. Tra gli elementi essenziali della fattura c’è il codice SDI relativo al cliente, ma come comportarsi se il cliente è un’azienda estera?

Le fatture elettroniche possono essere compilate attraverso l’utilizzo di diversi software, purché si rispettino le regole fondamentali. Infatti, è necessario che il soggetto titolare di partita IVA compili tutti i campi per il corretto invio della fattura al Sistema di Interscambio.

Questo sistema ha di gran lunga semplificato il metodo di conservazione delle fatture emesse, oltre a rappresentare un controllo aggiuntivo della correttezza dei dati.

Tuttavia, quando si compilano le fatture elettroniche da inviare a clienti con residenza all’estero, è importante sapere cosa scrivere nei campi richiesti. Vediamo, quindi, qual è il codice SDI da inserire in caso di fattura verso un’azienda estera e tutte le altre informazioni da conoscere.

Codice SDI di un’azienda estera

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La fattura elettronica per essere compilata correttamente deve prevedere alcune informazioni fondamentali, tra cui i dati del destinatario. Poiché è stato abolito l’Esterometro, oggi anche in caso di clienti esteri bisogna utilizzare il Sistema di Interscambio.

Tra i valori da inserire, relativi al cliente, ci sono:

  • Codice destinatario;
  • ID Paese;
  • Partita IVA;
  • Cap.

Il codice destinatario, o SDI, è un codice alfanumerico che il Sistema di Interscambio assegna a ogni soggetto economico italiano. Di conseguenza, in caso di soggetto non titolare di partita IVA o, come in questo caso, residente all’estero fuori o dentro l’Unione Europea, il codice da inserire sarà XXXXXXX (7 volte X).

Il codice ID Paese stabilisce la nazionalità del cliente e in genere corrisponde alle prime due lettere della partita IVA, se l’azienda fa parte dell’Unione Europea.

Invece, nel campo della partita IVA, per i clienti appartenenti all’UE basterà inserire il codice IVA comunitario. Invece, per le aziende estere extra UE bisogna inserire il codice OO99999999999 (due volte O e undici volte 9).

Per quanto riguarda il Cap della località dell’azienda, per le imprese estere basterà inserire il valore 00000 (cinque volte 0).

L’invio della fattura per un cliente estero non avviene, come per i clienti italiani e comunitari, in modo automatico. Infatti, il Sistema di Interscambio non si occupa di inviare a soggetti esteri la fattura elettronica per conto dell’emittente.

Di conseguenza, bisognerà inviare la fattura anche in formato cartaceo, tramite raccomandata estera, o via email in formato PDF.

Fatturazione elettronica per aziende estere: come funziona

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Come per le fatture emesse per clienti italiani, anche per quelle nei confronti di aziende estere vige l’obbligo di conservare i documenti per i 10 anni successivi. In tal caso, le fatture potranno essere, come abbiamo anticipato, in formato cartaceo o in formato digitale, ad esempio in PDF.

Bisogna, inoltre, fare attenzione all’applicazione dell’IVA. Infatti, le operazioni di compravendita effettuate con soggetti residenti all’estero non sono imponibili IVA. Questo in quanto si applica l’imposta sugli scambi o l’IVA del Paese di destinazione.

In tal caso, sarà necessario inserire i codici IVA più appropriati per l’operazione. In genere, i codici IVA da inserire sono i seguenti:

  • codice N3.1: non imponibili – esportazioni;
  • codice N3.2: non imponibili – cessioni intracomunitarie;
  • codice N3.3: non imponibili – cessioni verso San Marino.

Codice SDI azienda estera – Domande frequenti

Qual è il codice SDI in caso di azienda estera?

Per le aziende estere il codice SDI da inserire in fattura elettronica è una sequenza di 7 X, ossia XXXXXXX. Discorso diverso vale per il codice da inserire nel campo della partita IVA. Leggi qui per saperne di più.

Come fare una fattura elettronica ad una ditta estera?

Per le aziende estere in fattura elettronica bisogna inserire come codice SDI XXXXXXX (sette volte X) e al posto della partita IVA il codice OO99999999999 (due volte O e undici volte 9). Al posto del Cap bisogna inserire, invece, 00000 (cinque volte 0).

Come si inviano le fatture elettroniche alle aziende estere?

Anche se le fatture elettroniche per aziende estere devono essere caricate sul Sistema di Interscambio, l’SdI non si occupa dell’invio automatico del documento. Di conseguenza, il soggetto che emette la fattura dovrà inviarla in formato cartaceo o elettronico (in PDF) al cliente.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.

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