Certificazione Unica: dal 2025 addio alla CU per i forfettari

Le partite IVA in regime fiscale agevolato (forfettario) non riceveranno più la CU dai soggetti che hanno elargito compensi. La misura del Decreto Semplificazioni.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Quest’anno niente CU nelle caselle di posta delle partite IVA forfettarie. A partire dal 2025 è caduto infatti l’obbligo di trasmissione della Certificazione Unica (CU) per i compensi erogati ai contribuenti che applicano il regime forfettario.

Entro il 17 marzo 2025, data di scadenza per la consegna (slittata rispetto al 16, perché cade di domenica), i sostituti d’imposta saranno tenuti a inviare la CU relativa ai redditi erogati nel 2024.

Quest’obbligo però non riguarderà i compensi corrisposti ai contribuenti in regime forfettario o in regime fiscale di vantaggio, come conseguenza del Decreto Semplificazioni adempimenti tributari (Dlgs n. 1/2024), in attuazione della riforma fiscale prevista dalla Legge n. 111/2023.

Le modifiche normative

L’articolo 3 del Decreto Legislativo n. 1/2024 apporta modifiche significative all’articolo 4 del DPR 22 luglio 1998, n. 322, introducendo il nuovo comma 6-septies.

La norma stabilisce che, a decorrere dall’anno d’imposta 2024, i soggetti che erogano compensi a contribuenti in regime forfettario (legge 23 dicembre 2014, n. 190) o in regime fiscale di vantaggio (decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98) non saranno più obbligati a trasmettere la Certificazione Unica per tali redditi.

In concreto, l’ultima CU che ha incluso i compensi erogati ai forfettari è stata quella del 2024, relativa all’anno d’imposta 2023. A partire dai redditi del 2024, non sarà più necessario procedere all’invio di tale certificazione all’Agenzia delle Entrate.

Meno burocrazia per le aziende paganti, e meno fatica per i forfettari che non dovranno più rincorrere clienti chiedendo di ricevere le certificazioni uniche. Una soluzione win-win.

Il motivo dell’esonero

L’eliminazione di questo adempimento è strettamente collegata all’obbligo di fatturazione elettronica, già operativo per i contribuenti forfettari dal 1° gennaio 2024.

Grazie proprio alle e-invoice, i dati relativi ai compensi e ai flussi reddituali dei forfettari sono già trasmessi al Sistema di Interscambio (SdI), il che rende superflua la compilazione e l’invio della Certificazione Unica per queste categorie.

Chi è ancora tenuto alla CU 2025?

Nonostante questa semplificazione l’obbligo di trasmissione della CU rimane in vigore per tutti gli altri contribuenti che non rientrano nei regimi sopra citati (partite IVA ordinarie). Per una panoramica delle regole e delle scadenze previste per la CU 2025, è possibile consultare il modello e le istruzioni messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Leggi anche: come scaricare la CU dal sito dell’Agenzia delle Entrate

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Jacopo Curletto

Giornalista e content manager

Giornalista e copywriter, laurea in Economia e statistica. Curo contenuti di economia, finanza, lavoro e investimenti dal 2019.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 26 Febbraio 2025
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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