Cassa integrazione e disoccupazione: i nuovi massimali INPS 2025

L'INPS ha comunicato, in base alla rivalutazione Istat 2025, i massimali delle indennità di disoccupazione, come Naspi e Dis-Coll e della cassa integrazione. Ecco tutti i numeri da conoscere.

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  • Come per le pensioni, la rivalutazione Istat per il 2025 introduce leggeri aumenti agli importi massimi che si possono ricevere in cassa integrazione o se si percepisce l’indennità di disoccupazione Naspi.
  • La revisione degli indici connessi all’inflazione per quest’anno è del +0,8%, molto inferiore rispetto a quella applicata lo scorso anno.
  • La Naspi arriva ad un massimo di 1.562,82 euro e la cassa integrazione a 1.322,05 euro netti.

La rivalutazione annuale Istat stabilisce per il 2025 quali sono gli importi massimi per diverse erogazioni corrisposte dall’INPS ai cittadini. Oltre agli aumenti previsti per le pensioni, vengono proposti anche incrementi specifici per indennità di disoccupazione come la Naspi o la cassa integrazione.

A comunicare le nuove soglie massime è l’INPS con la recente circolare del 29 gennaio 20251, che specifica tutte le soglie da considerare anche per indennità come la Dis-Coll, la disoccupazione agricola, l’IDIS e l’ISCRO per le partite IVA. Vediamo qui tutte le novità.

Rivalutazione Istat 2025: cosa cambia

La rivalutazione Istat per l’anno in corso tiene conto dell’inflazione attuale, che è scesa rispetto agli anni precedenti. Per questo motivo gli aumenti previsti per pensioni, indennità di disoccupazione e opzioni di cassa integrazione sono più contenuti rispetto a quelli registrati nel 2024.

Nel dettaglio, l’Istat ha confermato una rivalutazione del +0,8% per il 2025, contro il +5,4% del 2024. Tale revisione tiene conto di un andamento economico più favorevole e dei nuovi prezzi al consumo. Queste rivalutazioni hanno anche effetto sugli affitti e su eventuali assegni di mantenimento.

Per ciò che riguarda le pensioni, questa novità si traduce in un aumento di 13,27 euro sugli importi minimi mensili, che arrivano a 616,67 euro. Vediamo cosa cambia per altri tipi di erogazioni INPS.

Cassa integrazione: importi 2025

Importo lordoImporto netto
Cassa integrazione CIGO, CISOA, CIGS, AIS1.404,03 euro1.322,05 euro
Cassa integrazione settore edile e lapideo1.684,85 euro1.586,45 euro

Gli importi della cassa integrazione sono indicati dall’INPS con cifre al lordo di imposte e contributi e al netto, con numeri differenti in base alla tipologia.

Le erogazioni più alte sono riservate al trattamento per il settore edile e lapideo. Oltre alle cifre indicate in tabella, l’INPS specifica anche quali sono le somme spettanti in base al Fondo Credito, che aumentano all’aumentare del reddito percepito.

Indennità di disoccupazione: importi massimi 2025

Massimale NaspiMassimale Dis-CollMassimale disoccupazione agricola
1.562,82 euro1.562,82 euro1.392,89 euro

L’INPS ha dato anche delle indicazioni precise sull’effetto delle rivalutazioni Istat sulle indennità di disoccupazione. Prima tra tutti per importanza vi è la Naspi, che può anche essere percepita dai lavoratori autonomi con partita IVA in alcune particolari situazioni.

Ricordiamo ad esempio che è possibile richiedere la Naspi anticipata nel caso di disoccupati che intendono avviare un’attività di tipo imprenditoriale o libero professionale. Su questa indennità inoltre vi sono alcune novità per quest’anno, ad esempio per i dipendenti sono necessarie almeno 13 settimane di contribuzione per poter accedere alla Naspi a seguito di un licenziamento.

Accanto alla Naspi è possibile accedere ad altre misure per la disoccupazione come la Dis-Coll riservata ai collaboratori coordinati continuativi, assegnisti o dottoranti di ricerca. Infine vi è una particolare indennità di disoccupazione riservata al comparto agricolo.

Massimale IDIS 2025 per i lavoratori dello spettacolo

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Esiste un’altra categoria di lavoratori, quelli dello spettacolo, per cui viene previsto un nuovo massimale in base alle recenti rivalutazioni Istat confermate dall’INPS. Si parla di 56,87 euro al giorno per l’anno in corso, tenendo presente che questa indennità di discontinuità di applica a causa della particolarità del settore, che prevede spesso periodi di inattività.

L’ente previdenziale ha specificato in un’altra comunicazione che per accedere a tale indennità bisogna presentare una domanda apposita entro il 30 marzo 2025, in riferimento ai periodi di stop dell’anno scorso. Tale indennità è del 60% rispetto alla retribuzione media giornaliera.

Massimale ISCRO 2025 per le partite IVA

Una misura interessante per le partite IVA è l’indennità ISCRO, una sorta di cassa integrazione riservata a coloro che registrano una consistente perdita economica alla propria attività autonoma.

Questa opzione, strutturale per il 2025, garantisce un sostegno economico alle partite IVA aperte almeno da tre anni che registrano una perdita calcolata in base ad un reddito inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo dei anni precedenti.

L’ISCRO si può richiedere dal 1 agosto al 31 ottobre e la rivalutazione Istat ha stabilito un importo minimo di 252 euro e un massimo di 806,40 euro. Inoltre questa somma è erogabile solamente a chi ha un reddito annuo inferiore a 12.648,00 euro.

  1. Circolare numero 25 del 29-01-2025, INPS, inps.it ↩︎

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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