Rottamazione cartelle esattoriali 2025: tutte le novità, proposte e scadenze

Il governo sta ipotizzando l'introduzione della rottamazione quinquies, una misura molto simile alla precedente versione, ma con un allargamento del beneficio. Vediamo qui tutte le novità 2025.

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rottamazione cartelle esattoriali come funziona
  • La rottamazione delle cartelle esattoriali è una possibilità consentita dal governo per saldare i debiti verso il fisco in modo agevolato e tramite rateizzazione.
  • Al momento non è più possibile accedere alla rottamazione quater, ma chi vi ha aderito sta ancora provvedendo al pagamento delle rate, la cui prossima scadenza sarà il 28 febbraio 2025.
  • Il governo sta ipotizzando una nuova rottamazione quinquies che prevede una dilazione dei pagamenti più lunga, fino a 10 anni e con 120 rate.

Nel momento in cui si parla di rottamazione delle cartelle esattoriali, ci si riferisce a quella misura fiscale che permette ai contribuenti di estinguere il proprio debito con il fisco, evitando di pagare le sanzioni e gli interessi sugli importi che sarebbero dovuti.

Per questo motivo con la rottamazione quater è stato possibile lo scorso anno chiedere la dilazione del pagamento di alcune cartelle esattoriali. Chi ha beneficiato di questo sistema attualmente sta ancora versando le rate dovute e la prossima scadenza sarà il 28 febbraio 2025.

Nel frattempo il governo lavora ad una possibile rottamazione quinquies da introdurre per il 2025, con le stesse caratteristiche della precedente versione ma con possibilità di dilazione più lunghe.

Cos’è la rottamazione delle cartelle esattoriali

Agenzia delle Entrate

Quando parliamo di rottamazione delle cartelle esattoriali ci riferiamo ad una precisa misura garantita ai cittadini per pagare in modo agevolato eventuali debiti contratti con il fisco. Vi rientrano ad esempio di tasse non pagate, imposte arretrate, come l’Irpef o l’Iva non versata e così via.

I contribuenti hanno avuto un periodo di tempo piuttosto lungo, prorogato dai recenti decreti, per scegliere di optare per la rottamazione quater delle cartelle, ovvero per chiedere al fisco di pagare le somme dovute senza sanzioni o interessi aggiuntivi. La misura fa parte di una più ampia pace fiscale introdotta dall’attuale governo.

Queste misure vengono garantite da un lato per consentire ai cittadini una semplificazione al pagamento dei debiti e dall’altro per recuperare somme che ancora lo stato non ha incassato, relativamente ai debiti fiscali dei contribuenti.

Ad introdurre la rottamazione delle cartelle esattoriali 2024 ci ha pensato la Legge di Bilancio 2023, ma al momento non è più possibile chiedere di rientrare in questa iniziativa.

Chi può aderire alla rottamazione delle cartelle

Proroga rottamazione quater

A poter aderire alla rottamazione delle cartelle esattoriali sono tutti i soggetti che hanno contratto un debito con il fisco o un altro ente, per cui le cartelle sono state affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. La rottamazione quater vi ha fatto rientrare le cartelle esattoriali emesse dal 2000 fino a giugno 2022.

Hanno potuto accedervi tutti coloro che avevano un debito pregresso con il fisco, anche nel caso di rateizzazioni precedenti. Si poteva trattare di persone fisiche, ma anche di lavoratori autonomi con partita IVA e imprese. Al momento chi ha aderito all’iniziativa sta ancora pagando le rate e la prossima in scadenza è la settima.

Non è ancora chiaro invece chi potrà accedere alla rottamazione quinquies, se verrà confermata dal governo per il 2025, ma alcune parti politiche prevedono la stessa tipologia di misura.

Come funziona la rottamazione delle cartelle esattoriali

La rottamazione delle cartelle esattoriali prevede che i contribuenti che hanno cumulato dei debiti possano procedere al versamento agevolato per ciò che riguarda le cartelle affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione nel periodo stabilito dall’iniziativa.

Ma cosa cambia, con questa misura, rispetto al normale pagamento al fisco in caso di debiti? In questo caso il cittadino ha potuto scegliere di pagare in un’unica soluzione oppure optare per la rateizzazione fino a 18 rate, per tutte le somme dovute come capitale, spese per le procedure esecutive e diritti di notifica.

Non vengono quindi considerate, grazie alla rottamazione delle cartelle, somme ulteriori come interessi e sanzioni, mora e aggio. La rottamazione attuale copre un periodo di tempo piuttosto lungo, per cui si tratta di una agevolazione vantaggiosa, a cui possono accedere tutti coloro che hanno contratto dei debiti.

L’unica eccezione all’esenzione dal pagamento delle sanzioni è rilevata per quei debiti collegati ad infrazioni stradali: in questo caso la multa va pagata per intero, senza calcolare interessi e aggio.

Casi di esclusione dalla rottamazione delle cartelle esattoriali

Vanno evidenziati anche alcuni casi in cui non si può applicare la rottamazione dei debiti, ovvero per somme connesse a:

  • recupero di aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Unione Europea;
  • somme a seguito di condanne dalla Corte dei conti;
  • multe e sanzioni per provvedimenti e sentenze penali di condanna;
  • debiti sulle “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e all’Iva riscossa all’importazione.

Grazie alla digitalizzazione dei sistemi dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, per i cittadini è comunque possibile visualizzare online tutte le proprie posizioni e debiti pendenti e valutare quali di queste sono ammesse alla rottamazione.

Rottamazione quinquies 2025: tutte le novità

Lo scorso anno tutte le ipotesi di introdurre una nuova rottamazione quinquies erano decadute con lo stop disposto dal decreto fiscale. A seguito della manovra 2025 si sta nuovamente valutando questa possibilità, soprattutto per le proposte avanzate da alcune parti politiche.

Questa misura ha fatto molto discutere, ma recentemente il governo ha dichiarato le sue intenzioni di proseguire con la riforma della riscossione andando a potenziare strumenti già introdotti lo scorso anno, tra cui la rottamazione delle cartelle, il concordato preventivo biennale e nuove norme sui crediti inesistenti.

Dopo un dietrofront sulla nuova rottamazione, si delinea ora la possibilità di una sua reintroduzione, che consentirebbe nuovamente a diversi contribuenti di accedere a questo meccanismo di pace fiscale. Le prospettive sono quelle di una misura similare alla versione quater, ma con estensione delle rate fino a 10 anni.

Potrebbero essere quindi incluse le cartelle esattoriali dal 2000 al 2023, comprendendo un periodo di tempo maggiore e con possibilità di rateizzare fino a 120 quote mensili. Un’ipotesi è quella di introdurre più flessibilità per i pagamenti, che consentirebbe un limite massimo di 8 rate non pagate per la decadenza dell’intera misura.

Se nelle prossime settimane questa proposta verrà accettata, con molta probabilità chi è interessato potrà cominciare a versare la prima rata già a luglio 2025. Al momento si attende che la proposta di legge venga confermata e possa entrare in vigore.

Scadenza rottamazione cartelle esattoriali

Proroga rottamazione quater scadenze

Andando a vedere nello specifico le scadenze, i cittadini potevano richiedere di aderire alla misura quater fino al 30 giugno 2023, per cui non è più accessibile. Tuttavia l’Agenzia delle Entrate aveva messo a disposizione una ulteriore finestra temporale fino al 10 ottobre 2023.

Chi sta pagando le rate deve rispettare tutte le scadenze periodiche per non perdere l’agevolazione e la prossima è fissata per il 28 febbraio 2025. Come disposto dall’Agenzia delle Entrate1, ci sono anche 5 giorni di tolleranza oltre questa data per provvedere e in questo caso si parla della settima rata.

Seguendo il portale ufficiale dell’Agenzia è possibile rimanere aggiornati su tutte le scadenze, ma i contribuenti che accedono alla misura possono verificare la propria situazione anche all’interno dell’apposito cassetto fiscale.

Come effettuare il pagamento con la rottamazione

Aderendo alla rottamazione delle cartelle esattoriali, vengono sospesi i termini che riguardano la prescrizione e tutti gli obblighi di pagamento derivati da precedenti rateizzazioni. Questo perché anche le cartelle esattoriali precedentemente rateizzate possono accedere all’agevolazione di quest’anno.

Inoltre, aderendo a questa misura, il fisco non può disporre fermi amministrativi, ipoteche, né avviare procedure esecutive nuove o proseguire quelle avviate. Per pagare le rate (o le somme dovute in un unico versamento) è possibile procedere in diversi modi.

Si può scegliere la domiciliazione bancaria, oppure la compilazione dei moduli disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure recarsi agli sportelli.

Mancato pagamento con la rottamazione

Nel caso in cui si aderisce alla rottamazione delle cartelle esattoriali, ma non si provvede per tempo al pagamento di una o più rate, cosa succede? In questi casi, superati i 5 giorni di ritardo di tolleranza, decade di fatto la misura della rottamazione.

Se il pagamento non viene effettuato, oppure l’importo non è sufficiente, questo viene considerato come titolo di acconto e la misura non sarà più disponibile. In questo caso non sarà quindi possibile beneficiare dello stralcio degli interessi e delle sanzioni.

Chi ha un debito quindi si ritroverà a dover pagare, oltre alle somme dovute, anche sanzioni e interessi aggiuntivi, che vengono tolti invece dalla rottamazione. Tuttavia si può sempre ottenere la rateizzazione ordinaria stabilita dal fisco.

Rottamazione cartelle esattoriali – Domande frequenti

Come funziona la rottamazione delle cartelle esattoriali?

La rottamazione delle cartelle esattoriali prevede uno sconto su sanzioni e interessi, per cui chi ha un debito con il fisco andrà a pagare solo gli importi dovuti.

Quali sono i soggetti che possono usufruire della rottamazione quater delle cartelle?

Tutti coloro che hanno contratto un debito con il fisco, dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

I debiti con il fisco in quante rate possono essere rimborsati?

L’Agenzia delle Entrate permette di rientrare dei debiti fiscali in 18 rate, con la rottamazione quater. Con la prossima rottamazione quinquies si prevedono fino a 120 rate.

Cosa succede se non si pagano le rate con la rottamazione?

In questi casi decade la rottamazione delle cartelle esattoriali, per cui il contribuente dovrà versare l’intero importo dovuto. Questo potrebbe cambiare con la rottamazione quinquies.

Come fare domanda per la rottamazione delle cartelle esattoriali?

Al momento non è possibile aderire alla rottamazione quater, ma il governo sta lavorando per introdurre una versione quinquies per il 2025.

  1. Le prossime scadenze, definizione agevolata, Agenzia delle Entrate, agenziaentrateriscossione.gov.it ↩︎

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

16 commenti su “Rottamazione cartelle esattoriali 2025: tutte le novità, proposte e scadenze”

  1. Salve,
    ho ricevuto richiesta di pagamento di una cartella esattoriale risalente al 2004,il cui importo iniziale era 3500 euro (a quanto scritto dovuto a inesattezza della commercialista nel dichiarare l’IVA dovuta per il 2002).
    Io non ho mai ricevuto notifiche fino ad oggi (attualmente pensionato), e l’importo è aumentato di molto con multe ed interessi.
    Inoltre ho scoperto che, senza notifica preventiva, un immobile di mia proprietà è stato ipotecato nel 2011 per un importo pari al doppio della cartella con multe ed interessi (circa 17000 euro).
    C’è qualcosa che posso fare per difendermi contro tali vessazioni?
    La nuova legge potrebbe permettermi di sanare la posizione iniziale (di cui non so neanche se sia lecita la richiesta) senza multe ed interessi? Posso richiedere l’eliminazione dell’iooteca nel mentre?

    Grazie e buona giornata,
    Damiano

    Rispondi
    • Buonasera,
      la situazione è abbastanza complessa e richiede una verifica attenta delle notifiche. Consigliamo di rivolgersi ad un professionista del contenzioso che verifichi l’avvenuta e corretta notifica, che potrebbe inficiare la riscossione e agevolare la sua posizione.

      Grazie per averci scritto

      Team partitaiva.it

      Rispondi
  2. Buongiorno luigi ho 67 anni mi sono arrivati 3 cartelle del bollo anno 2018,una 2016 e una 2019 300 è passa e ciò angora da pagare 2020,2021,è 2022 devo pagare o no

    Rispondi
  3. Salve,
    ho un ruolo del 2016 in cui sono previste anche sanzioni e interessi. Poiché ho letto che per i ruoli successivi al 2015 saranno stralciate queste 2 voci, volevo sapere come si può richiedere lo stralcio e se anche per questa informazione dobbiamo aspettare istruzioni successive.
    Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      il provvedimento è previsto con modifiche nella bozza di legge di bilancio, che ha avviato il suo iter parlamentare. Ne sapremo di più il prossimo mese.

      Grazie per averci scritto.

      Team partitaiva.it

      Rispondi
  4. Salve, lo stralcio delle cartelle esattoriali con importo inferiore a 1.000 euro avviene in automatico una volta entrata in vigore la legge o bisogna comunque fare richiesta?

    Rispondi
  5. Buongiorno ho un piano di rottamazione ter iniziato nel 2018 e devo pagare l’ottava rata entro il 30 novembre. Sarà possibile un’ulteriore dilazione?

    Rispondi
    • Buongiorno Rosalba,
      è un quesito al quale è complicato rispondere senza analisi documentale. La nuova pace fiscale sarà all’esame del parlamento ed entro dicembre ne sapremo di più, nel frattempo le consigliamo di non assumere iniziative sulla sospensione della dilazione senza aver prima consultato un professionista.

      Grazie per averci scritto

      Team partitaiva.it

      Rispondi
    • Buongiorno,
      le consigliamo di procedere alla dilazione come programmato, ancora le misure non sono definitive e non è chiaro cosa succederà per le dilazioni pregresse.

      Grazie per averci scritto.

      Team partitaiva.it

      Rispondi
  6. Il CAF mi ha chiamato dicendo che nella dichiarazione 2020 relativa al 2019 non mi è stato tolto il bonus Renzi di cui non avevo diritto . Ora mi chiede di versare adesso la cifra . L’agenzia delle entrate non mi ha richiesto nulla . Devo pagare adesso ?

    Rispondi
    • Al CAF arriva la comunicazione da parte della agenzia delle entrate in vece del contribuente. La dinamica è corretta. Se vuole approfondire può richiedere copia della comunicazione ricevuta dal CAF.
      Grazie per averci scritto
      Team partitaiva.it

      Rispondi

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