Caro energia, Intesa Sanpaolo mette in campo nuovi finanziamenti per PMI

La banca Intesa Sanpaolo predispone ulteriori 2 miliardi di euro per concedere finanziamenti alle PMI per affrontare il caro energia. Leggi l’articolo per sapere come funzionano.

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  • Per supportare le PMI che vivono un momento di difficoltà economica a causa del caro energia, la banca Intesa Sanpaolo propone dei nuovi finanziamenti.
  • Il finanziamento consente alle PMI una diluizione dei pagamenti delle bollette dell’energia fino a 36 mesi, con 1 anno di pre-ammortamento.
  • La banca offre la possibilità di sospendere le rate del finanziamento fino a un massimo di 24 mesi.

Il caro energia ha colpito sia cittadini che PMI, ma la banca Intesa Sanpaolo ha deciso di dedicare finanziamenti a condizioni agevolate a favore delle imprese. L’obiettivo di questa linea di intervento messa in campo dalla banca torinese è duplice:

  • supportare le PMI, l’agribusiness e il terzo settore nell’affrontare i rincari energetici;
  • agevolare gli investimenti in energie rinnovabili.

In questo articolo scopriremo i dettagli dei finanziamenti proposti da Intesa Sanpaolo alle PMI per fronteggiare il caro energia e le altre linee di intervento già messe in campo dalla banca.

Caro energia: le cause

Sono diversi mesi che privati e aziende stanno ricevendo bollette particolarmente onerose legate al consumo di energia. Questi rincari stanno diventando un’emergenza che ha portato a conseguenze molto gravi come licenziamenti, cassa integrazione e persino alla chiusura delle attività.

La problematica del caro bollette, quindi, sta avendo ripercussioni su tutto il sistema produttivo. Ma a cosa sono dovuti i rincari delle bollette dell’energia? Le cause degli aumenti in bolletta sono molteplici, e possiamo riassumerli nei seguenti punti:

  • lo squilibrio tra domanda e offerta: il periodo di lockdown causato dalla pandemia ha portato ad un forte calo della domanda, che è risalita nel quarto trimestre del 2021, causando l’aumento anche dei prezzi;
  • i fattori internazionali: la Russia è il principale fornitore italiano erogando circa il 40% del fabbisogno europeo di gas naturale. L’attuale situazione politica ha portato alla limitazione dell’ingresso del gas in Europa. In aggiunta a ciò, la Francia, altro fornitore dell’energia in Italia, ha annunciato lo spegnimento di alcune centrali nucleari per manutenzioni non prorogabili. I due fattori portano alla scarsità di risorse e all’aumento generalizzato dei prezzi;
  • le condizioni meteo: il periodo invernale del 2021 è stato particolarmente rigido, portando diversi Stati ad un ricorso alle riserve strategiche di gas. L’aumento del fabbisogno di gas ha generato scarsità e, di conseguenza, all’aumento del prezzo, e lo stesso vale per l’energia elettrica;
  • i costi per l’emissione di CO2: i costi di produzione sono più elevati anche a causa dell’aumento dei prezzi dei permessi per l’emissione di CO2 in atmosfera. Tali costi sono raddoppiati nel 2021 per disincentivare la produzione di energia elettrica da fonti fossili.

Tutte le cause sopra menzionate hanno portato le istituzioni europee ad adottare pacchetti di misure e aiuti. L’inflazione, ancora al centro dell’economia italiana e internazionale, si fa ancora sentire, e al momento si prevede che continuerà anche per il prossimo anno.

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Le conseguenze del caro energia per le PMI

A causa del caro bollette, come abbiamo anticipato, si sono già verificate numerose situazioni che hanno portato alla chiusura delle attività. Confartigianato ha, tuttavia, dichiarato quali potrebbero essere i rischi nel lungo termine di questa situazione problematica. Dichiara, infatti, che il caro energia:

“mette a rischio 881.264 micro e piccole imprese con 3.529.000 addetti, pari al 20,6% dell’occupazione del sistema imprenditoriale italiano”.

Tra le regioni italiane più esposte a tale rischio è la Lombardia, dove sono a rischio quasi 140 mila aziende e 750 mila addetti.

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Caro energia: finanziamenti Intesa Sanpaolo per le PMI

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Questa difficile situazione sta portando alle attività economiche a vivere momenti di difficoltà, e le istituzioni europee e nazionali si stanno muovendo per adottare misure per contrastare il caro bollette. In Italia, oltre allo Stato, anche le banche stanno facendo la loro parte, come la banca Intesa Sanpaolo.

L’istituto bancario ha, infatti, deciso di predisporre un ulteriore plafond di 2 miliardi di euro a supporto delle PMI di tutti i settori produttivi, l’agribusiness e il terzo settore. I 2 miliardi si vanno, quindi, ad aggiungere ai 10 miliardi di euro già messi a disposizione dalla banca nel mese di giugno.

I finanziamenti hanno l’obiettivo di aiutare le PMI a:

  • affrontare l’aumento dei costi legati all’energia;
  • favorire investimenti in energie rinnovabili.

Quella di Intesa Sanpaolo è una misura straordinaria che punta a supportare i cicli di produttività che stanno maggiormente risentendo della crisi energetica, economica e geopolitica. Il progetto dell’istituto rientra nel quadro delle iniziative a supporto del PNRR.

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Finanziamenti Intesa Sanpaolo: come funzionano

Le linee di intervento a favore delle PMI realizzate da banca Intesa Sanpaolo offrono condizioni agevolate e il supporto delle garanzie del Fondo Centrale e di SACE, proprio come prevede il Decreto Legge Aiuti.  Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, ha dichiarato:

“In questo momento le imprese si trovano a dover gestire costi inattesi che rischiano di subire ulteriori aumenti nei prossimi mesi, mettendone a rischio la produzione e l’occupazione. Riteniamo doveroso sostenere con nuove misure anche straordinarie le esigenze di liquidità dei nostri clienti per fronteggiare l’improvvisa compressione dei margini operativi e allo stesso tempo continuare a stimolare nuovi investimenti, anche grazie alle garanzie pubbliche previste dallo Stato”.

-Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo

Tale iniziativa punta a supportare i fabbisogni di liquidità delle piccole e medie imprese italiane per garantire la continuità produttiva delle PMI. Il finanziamento è indirizzato alla copertura dei costi energetici e permetterebbe alle PMI di pagare le bollette dell’energia con diluizione dei pagamenti fino a 36 mesi, con 1 anno di pre-ammortamento.

Nonostante il finanziamento, le PMI potranno continuare ad investire in energie rinnovabili con ulteriori prestiti agevolati della stessa banca.

I finanziamenti proposti da banca Intesa Sanpaolo offrono flessibilità alle PMI. Queste, infatti, hanno la possibilità di fare richiesta della sospensione delle rate dei finanziamenti in essere (quota capitale). La sospensione vale per un periodo fino a 24 mesi, previa valutazione del singolo caso specifico.

Caro energia, Intesa Sanpaolo finanziamenti PMI – Domande frequenti

A cosa è dovuto il caro energia?

Il caro energia è causato da un insieme di fattori come: sbilanciamento di domanda e offerta registrato nel periodo post-pandemico, situazione politica attuale, condizioni climatiche e costi per l’emissione di CO2, oltre all’inflazione diffusa.

Quali sono le iniziative per le PMI di banca Intesa Sanpaolo?

Banca Intesa Sanpaolo introduce un fondo da due miliardi di euro per le PMI di diversi settori, come quelli produttivi, agribusiness e terzo settore. Scopri di più qui.

Come funzionano gli aiuti di Intesa Sanpaolo per le PMI?

Per le PMI banca Intesa Sanpaolo mette a disposizione dei fondi per ammortizzare le spese delle bollette che le imprese pagano per l’energia elettrica e il gas, con dilazione di pagamenti fino a 36 mesi. Tutti i dettagli qui.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.

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