Come si calcola l’IRAP: aliquote, deduzioni e metodo di pagamento

L'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) si calcola applicando l'aliquota del 3,9% al valore della produzione netta. Scopriamo come calcolare la base imponibile, quando e come pagare.

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  • Per capire come si calcola l’IRAP bisogna conoscere la base imponibile e applicare l’aliquota regionale di riferimento per il settore.
  • Esistono due metodi per calcolare l’IRAP: quello storico, basato sull’incasso dell’anno precedente, e quello previsionale, in base a quanto prevedi di incassare nel corso dell’anno.
  • Il termine IRAP indica l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive a cui sono soggette tutte le persone, gli enti o le società che hanno conseguito un reddito di impresa.

    Se sei titolare di partita IVA e hai generato un reddito di impresa potresti essere soggetto al versamento dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive. L’imposta va versata alla Regione in cui ha sede al tua azienda o dove stai svolgendo la tua professione.

    Non vi è un conteggio valido per tutti per l’IRAP, in quanto le regole possono cambiare in base alla Regione o Provincia autonoma di riferimento. L’aliquota ordinaria è pari al 3,90%, ma le Regioni e le Province Autonome possono variarla fino a un massimo di 0,92 punti percentuali e differenziarla per i diversi settori produttivi o per categorie di contribuenti.

    Per le imprese e per i lavoratori autonomi, una parte dell’IRAP versata è deducibile dal reddito percepito, in base alla situazione specifica. Vediamo come si calcola questa imposta.

    Cos’è l’IRAP e come si calcola

    L’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, conosciuta con l’acronimo IRAP, è stata istituita con il decreto legislativo n. 446 del 15 dicembre 19971 e successivamente modificata. Questa imposta si applicava a qualsiasi persona, ente o società che avesse prodotto un reddito di impresa nel corso dell’anno. A partire dal 1° gennaio 2022, invece, l’IRAP riguarda solo i redditi prodotti dalle società di capitali, dalle società di persone, dagli enti commerciali e dagli enti del terzo settore.

    Essendo un’imposta diretta, l’IRAP colpisce la produzione netta delle imprese. Il 90% del gettito dell’IRAP, inoltre, concorre al finanziamento del servizio sanitario nazionale, in forme e misure stabilite.

    Per calcolare l’IRAP si possono utilizzare due metodi:

    • metodo storico, cioè basato sul fatturato conseguito lo scorso anno;
    • metodo previsionale, cioè in base alla previsione del fatturato dell’anno corrente.

    Prima di calcolare il suo valore, però, bisogna conoscere la base imponibile a cui applicare l’aliquota regionale (consultabile sul sito web del Ministero dell’Economia e delle Finanze) per il settore di riferimento.

    Come si calcola la base imponibile IRAP

    Per calcolare la base imponibile IRAP bisogna considerare il valore della produzione netta derivante dall’attività esercitata nel territorio regionale. Questo valore varia in funzione della tipologia di attività esercitata.

    In linea generale, il reddito imponibile si calcola facendo la differenza tra il valore della produzione e i costi sostenuti nella produzione al netto delle perdite sui crediti, dei compensi per il lavoratore autonomo e sul personale. La base di partenza, quindi, è la produzione netta.

    Facciamo un esempio, considerando l’aliquota IRAP ordinaria, ovvero al 3,90%. Se la tua attività genera un guadagno di 40.000 euro, la base imponibile si calcolerà così: 40.000 € x 3,90% = 1.560 €.

    Va anche considerato che è possibile dedurre molte spese sostenute per l’attività per individuare la base imponibile su cui si applica l’IRAP, in riferimento alle norme attuali.

      Come si calcola l’IRAP sul costo del personale

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      Ai fini del calcolo della base imponibile IRAP è possibile dedurre il costo dei dipendenti e del lavoro in misura parziale o totale. Le spese deducibili ad oggi riconosciute sono le seguenti:

      • i premi INAIL relativi a soggetti diversi dai lavoratori assunti a tempo indeterminato;
      • i costi relativi agli apprendisti, i lavoratori stagionali e i lavoratori disabili;
      • i costi per gli addetti alla ricerca e sviluppo;
      • il costo complessivo per il personale dipendente con contratto a tempo indeterminato;
      • la deduzione minima nella misura di 1.850 euro su base annua, per ciascun dipendente non assunto a tempo indeterminato e con un massimo di 5 dipendenti.

      Come si calcola l’IRAP sulle prestazioni occasionali

      Per comprendere il calcolo dell’IRAP sulle prestazioni occasionali occorre considerare la tipologia di contratto stipulato con il professionista. Poniamo il caso di uno psicologo che presta il proprio servizio all’interno di una scuola o di un ente pubblico: in questo caso chi deve pagare l’IRAP?

      Ci sono due situazioni possibili a seconda della tipologia di prestazione d’opera offerta dal professionista:

      1. se lo psicologo svolge un lavoro autonomo occasionale, l’IRAP è a carico del committente (quindi della scuola o dell’ente pubblico) nella percentuale dell’8,5%;
      2. se lo psicologo svolge attività come libero professionista in forma autonoma ed emette una fattura elettronica, invece, l’IRAP sarà a carico del professionista.

      Quali sono le aliquote IRAP

      L’aliquota IRAP ordinaria è pari al 3,90% del valore della produzione netta. Tuttavia, esistono anche altre aliquote dedicate a specifici settori produttivi.

      Settore produttivoAliquota IRAP
      Concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione autostrade e trafori4,2%
       Banche, altri enti e società finanziarie4,65%
      Imprese di assicurazione5,90%
      Amministrazioni ed enti pubblici8,5%

      Ogni Regione o Provincia autonoma, inoltre, può variare l’aliquota fino a un massimo di 0,92 punti percentuali (quindi fino a un massimo del 4,82% per quella ordinaria), ed eventualmente differenziarla per settori o categorie di contribuenti. Le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano possono persino azzerare l’imposta.

      Quando e come si paga l’IRAP

      La dichiarazione IRAP deve essere presentata ogni anno dai soggetti obbligati e da qui si determina il pagamento della tassa, che si basa sul sistema di saldi e acconti e prevede due scadenze:

          • il 30 giugno per il saldo dell’anno precedente e il primo acconto dell’anno successivo;
          • il 30 novembre per il saldo e il secondo acconto dell’anno successivo.

          Per effettuare il versamento puoi utilizzare il modello F24.

          Come si calcola l’IRAP – Domande frequenti

          Che cos’è l’IRAP e chi la paga?

          IRAP è l’acronimo di Imposta Regionale sulle Attività Produttive. Devono pagare questa imposta tutte le persone fisiche, gli enti e le società che abbiano generato reddito di impresa. Le partite IVA in regime forfettario e tutti coloro che esercitano attività di impresa in forma individuale sono esclusi dal versamento dell’IRAP.

          Come si calcola l’IRAP 2024?

          Per gli anni d’imposta 2023 e 2024 l’aliquota ordinaria IRAP è fissata al 3,90%. Per definire il valore dell’imposta occorre conoscere la base imponibile, data dalla differenza tra l’ammontare dei corrispettivi soggetti a registrazione ai fini IVA e l’ammontare degli acquisti destinati alla produzione.

          Come si calcola l’IRAP su prestazione occasionale?

          Se il collaboratore esterno svolge un lavoro autonomo occasionale, l’IRAP è a carico del committente nella percentuale dell’8,5%. Se invece il prestatore d’opera rilascia una fattura elettronica, l’IRAP è a carico del professionista.

          1. Decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, Gazzetta Ufficiale, gazzettaufficiale.it 
            ↩︎

          Autore
          Foto dell'autore

          Laura Pellegrini

          Giornalista e content editor

          Dopo la Laurea in Comunicazione e Società, ho iniziato la carriera da freelance collaborando con diverse realtà editoriali. Ho scritto alcuni e-book sui bonus e ad oggi mi occupo della redazione di articoli di economia, risparmio e lavoro.

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