- L’indennità di accompagnamento è una prestazione di tipo economico garantita dall’INPS rivolta agli invalidi civili, ovvero a chi non è in grado di muoversi in autonomia.
- In alcuni casi vengono erogati anche degli arretrati dell’indennità di accompagnamento.
- Per calcolare correttamente gli arretrati, bisogna conoscere la data in cui è stata presentata la domanda e quella in cui è stato riconosciuto il diritto di accesso alla misura, oltre a sapere quali sono gli importi per l’anno specifico.
L’indennità di accompagnamento è riconosciuta dall’INPS1 a persone che presentano gravi situazioni di non autosufficienza, come un’invalidità al 100%, l’impossibilità di deambulare in autonomia o svolgere atti quotidiani senza assistenza specifica.
Questa particolare indennità viene versata dall’INPS all’interessato dal mese successivo al momento in cui è stata presentata l’apposita domanda. Nella prima erogazione tuttavia vengono accreditati anche gli eventuali arretrati spettanti, in base ad uno specifico calcolo: vediamo di cosa si tratta.
Indice
Come funziona l’indennità di accompagnamento
L’indennità di accompagnamento viene garantita per 12 mesi all’anno e per il 2024 si tratta di una cifra mensile di 531,76 euro. Possono beneficiare di questo sostegno coloro che rispettano alcuni requisiti, tra cui la cittadinanza italiana e la residenza stabile nel paese. In alternativa è valido il permesso di soggiorno o l’iscrizione all’anagrafe comunale.
L’importo viene erogato a chi ha una condizione di inabilità totale e permanente, al 100%, a chi non può deambulare in autonomia o necessita di assistenza continua nelle attività quotidiane. Alcuni dubbi sorgono intorno alla compatibilità di questa indennità con lo svolgimento del lavoro.
Di fatto l’attività lavorativa non è incompatibile con questa misura, tuttavia l’interessato deve informare l’INPS in modo opportuno. Il lavoro è possibile, se la persona conserva abilità per svolgerlo, sia in forma autonoma che dipendente, utilizzando mezzi adatti al movimento. Inoltre i soggetti invalidi possono iscriversi alle liste speciali presso le agenzie per l’impiego.
Come calcolare gli arretrati dell’indennità di accompagnamento
Con la prima erogazione, l’INPS corrisponde anche eventuali importi arretrati spettanti di diritto. Il calcolo degli arretrati dell’indennità di accompagnamento non è lineare o univoco, dipende infatti da diversi fattori. Questo conteggio può essere fatto dall’INPS, da centri CAF o patronati incaricati.
Per calcolare gli arretrati che spettano bisogna avere alcune informazioni:
- la data di presentazione della domanda;
- la data di riconoscimento del diritto;
- l’importo dell’indennità di accompagnamento per l’anno di riferimento;
- il numero di mesi di arretrati.
Gli arretrati vengono corrisposti in particolari casi tenendo in considerazione il momento da cui effettivamente il beneficiario ne ha diritto, andando a coprire anche l’eventuale tempo di attesa per l’elaborazione della domanda.
Compatibilità dell’indennità di accompagnamento
Ricordiamo che non è possibile ricevere l’importo spettante per l’indennità di accompagnamento quando sono già erogate prestazioni similari causa guerra, lavoro o servizio. Invece la misura è compatibile con altri sostegni di accompagnamento in caso di cecità, perché si fa riferimento a problematiche di diverso tipo.
Come anticipato, l’indennità di accompagnamento è compatibile con il lavoro dipendente o autonomo, con apposita patente speciale. Nel momento in cui si presenta richiesta all’INPS di accesso alla misura, bisogna specificare se si sta svolgendo un lavoro oppure no.
Valeria Oggero
Giornalista