- I buoni pasto rientrano nei fringe benefit, vale a dire “compensi in natura” erogati dalle aziende in aggiunta alla paga in denaro.
- Anche liberi professionisti e ditte individuali, con o senza dipendenti, possono utilizzare i buoni pasto.
- I ticket restaurant per professionisti e ditte individuali sono deducibili o detraibili secondo precise norme e in base al regime fiscale adottato.
I buoni pasto sono strumenti che le aziende riconoscono ai dipendenti in aggiunta al compenso erogato in denaro, ma possono essere utilizzati anche da liberi professionisti e ditte individuali.
Compresi tra i fringe benefit, sono dei ticket cartacei o digitali che permettono di acquistare pasti già pronti o generi alimentari presso negozi e locali convenzionati.
Sono strumenti utili per i lavoratori perché offrono maggiore potere di acquisto, questo senza aumentare le trattenute in busta paga. Vediamo come funzionano i buoni pasto, chi può richiederli e cosa prevede la tassazione.
Indice
Buoni pasto: i principali fornitori
Oggi sono disponibili tantissimi fornitori di buoni pasto. Di seguito vedremo alcuni dei principali e i vantaggi offerti alle aziende, alle ditte individuali e ai liberi professionisti.
Fornitore | Tipologia buoni pasto | Costi |
Edenred | Cartacei o digitali | da 1€ a 25€ |
Sodexo | Smart card e buoni elettronici | Personalizzabile |
Up Day | Buoni pasto elettronici | Personalizzabile |
Repas | Buoni elettronici o cartacei | Personalizzabile |
Buoni pasto Edenred
Tra i più diffusi in Italia, i Ticket Restaurant di Edenred sono spendibili in oltre 150.000 locali in tutta Italia.
Questo fornitore si rivolge a aziende e partite Iva garantendo ticket che possono essere utilizzati completamente in digitale, attraverso il formato App oppure tramite tessera ricaricabile o blocchetti cartacei.
Il professionista e la ditta individuale quindi hanno un’ampia scelta per ciò che riguarda la modalità di utilizzo dei buoni, in modo flessibile. Tramite portale online è possibile parlare con un consulente per ricevere assistenza e conoscere nel dettaglio tutti i vantaggi fiscali, oppure chiedere un preventivo gratuito.
Edenred offre anche una soluzione per lo smart working, ovvero con la possibilità di usare i ticket per la spesa online per chi lavora da casa.
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Buoni pasto Sodexo
Sodexo (Pluxee) è una società che offre ad aziende, ditte individuali e liberi professionisti buoni pasto in diverso formato.
Questo fornitore garantisce anche una vasta gamma di soluzioni per ciò che riguarda i benefit aziendali, tra cui i buoni pasto elettronici o cartacei, i buoni acquisto benzina e una piattaforma welfare.
I buoni pasto elettronici si possono utilizzare da mobile in modo facile e comodo, per una soluzione sostenibile. Grazie all’apposito portale, il libero professionista o la ditta individuale possono gestire gli acquisti direttamente online. Il valore dei buoni è personalizzabile.
Buoni pasto Up Day
La società Up Day si definisce la prima filiale internazionale del Gruppo Up che si qualifica come “Società Benefit”.
Si tratta di una smart company che offre buoni pasto spendibili negli oltre 150.000 esercizi convenzionati in tutta Italia.
I buoni pasto sono disponibili nella versione elettronica e gestibili direttamente dall’app. Aziende, liberi professionisti e più in generale partite Iva possono gestire in modo semplice tutti i buoni welfare, tramite piattaforme online dedicate.
Buoni pasto Repas
Repas è una società italiana che offre buoni pasto di diverse tipologie e con diversi vantaggi sia alle aziende che ai professionisti.
Infatti, le aziende godono dell’esenzione fino a 8€ al giorno dagli oneri fiscali e della deducibilità al 100%, mentre i liberi professionisti e le ditte individuali godono della deducibilità al 75% sui buoni pasto, da utilizzare sia al ristorante che per fare la spesa.
Il Buono Pasto Professional è il ticket pensato per aziende, liberi professionisti e ditte individuali, ma è anche disponibile il Buono Pasto Professional Limited per i dipendenti, con spese di consegna e commissioni gratuite. Il Buono Pasto Business invece è dedicato alla Pubblica Amministrazione.
Cosa sono i buoni pasto
I buon pasto sono dei ticket che possono essere utilizzati da chi li riceve per pagare specifiche categorie di prodotti. Nel dettaglio stiamo parlando di prodotti alimentari presso gli esercizi convenzionati.
I ticket possono essere cartacei o elettronici e possono avere un valore variabile scelto dall’azienda, dalla ditta o dal professionista che lo richiede. L’importo minimo generalmente è di 2 euro, mentre il valore massimo del singolo ticket può arrivare anche fino a 15 euro.
Questi strumenti di pagamento sono disciplinati dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 122/20171. In base alla normativa, per poter utilizzare i ticket, questi devono presentare alcune indicazioni, tra cui:
- codice fiscale del datore di lavoro o ragione sociale dell’azienda;
- ragione sociale della società che emette i ticket;
- valore del ticket indicato in euro;
- data di scadenza del buono pasto;
- la dicitura “Il buono pasto non è cedibile, né cumulabile oltre il limite di otto buoni, né commercializzabile o convertibile in denaro; può essere utilizzato solo se datato e sottoscritto dal titolare”.
I ticket, proprio come attesta la dicitura presente sul buono, non è cedibile ad altri soggetti, non è cumulabile oltre gli 8 buoni, non può essere commercializzato e neanche essere convertito in denaro contante.
La normativa, inoltre, all’articolo 6 stabilisce che il valore del buono pasto è comprensivo dell’imposta sul valore aggiunto, prevista nel caso di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e per le cessioni di prodotti alimentari pronti per il consumo.
Chi può richiedere i buoni pasto
I buoni pasto sono messi a disposizione dei dipendenti di aziende private o pubbliche. Tuttavia, anche liberi professionisti e ditte individuali possono richiederli.
Infatti, in base al Decreto Ministero dello Sviluppo Economico n. 122/2017 precedentemente citato, i titolari dei buoni pasto non sono esclusivamente i lavoratori dipendenti di un’azienda, ma possono essere anche agenti di commercio, liberi professionisti, lavoratori autonomi, ditte individuali, soci e amministratori.
Possono quindi richiedere i ticket anche le ditte individuali e i professionisti, con o senza dipendenti. Bisogna, però, precisare che nel caso in cui adottano il regime forfettario non possono dedurre i costi di tale strumento.
Buoni pasto per liberi professionisti e ditte individuali in regime forfettario
I liberi professionisti e le ditte individuali con regime agevolato possono utilizzare i buoni pasto, pur non godendo dei vantaggi fiscali previsti nel caso del regime ordinario.
Infatti, i professionisti e le ditte individuali che aderiscono al regime forfettario godono del vantaggio fiscale della franchigia IVA e di una tassazione agevolata.
Di conseguenza, non hanno la possibilità di scaricare le spese aziendali. Ciò renderebbe l’adozione dei buoni pasto poco conveniente da un punto di vista economico. Tuttavia, non bisogna sottovalutare il loro vantaggio a livello pratico.
Buoni pasto per liberi professionisti e ditte individuali senza dipendenti
Le ditte individuali e i liberi professionisti senza dipendenti hanno ugualmente la possibilità di utilizzare lo strumento dei buoni pasto.
Infatti, con l’adozione dei ticket, queste partite Iva possono risparmiare sulla spesa complessiva, dato che in questi casi è consentito accedere alle deduzioni fiscali previste. Poter scaricare le spese è quindi il vantaggio principale di questi strumenti, in regime fiscale ordinario.
Buoni pasto per liberi professionisti e ditte: i vantaggi
Liberi professionisti e ditte individuali, con o senza dipendenti, possono richiedere i buoni pasto e godere dei benefici che ne derivano.
Infatti, i buoni pasto offrono diversi vantaggi sia a livello fiscale che economico. Quindi, non solo aumentano il potere d’acquisto di chi li utilizza, ma sono anche deducibili e detraibili. Questi strumenti sono esenti da contributi fiscali, previdenziali e assistenziali fino alle soglie stabilite dalla legge.
Per i dipendenti che usufruiscono di tali buoni, inoltre, questi fino a certi limiti non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente o assimilato. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i vantaggi fiscali per ditte individuali e liberi professionisti che richiedono i ticket.
Deducibilità dei buoni pasto
Il vantaggio principale di richiedere i buoni pasto è di tipo fiscale. Infatti, l’acquisto dei ticket è deducibile dal 75% al 100%. I ticket restaurant sono, infatti, agevolabili come spese aziendali: si va a ridurre il reddito imponibile su cui si calcolano le imposte come IRPEF, IRAP o IRES.
La deducibilità varia in base al soggetto che richiede i buoni pasto. Infatti, le ditte individuali senza dipendenti possono dedurre i buoni pasto fino al 75%. Invece, le ditte individuali e i professionisti con dipendenti deducono i buoni pasto al 100% ai fini IRES, IRPEF e IRAP (entro le soglie che vedremo tra poco).
Bisogna, tuttavia, considerare che per i titolari di reddito di lavoro autonomo la deducibilità è limitata a un importo non superiore al 2% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta.
Sia per quanto riguarda la tassazione che il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali, in base a quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2020, i buoni pasto hanno i seguenti limiti:
- 4 euro per i ticket cartacei;
- 8 euro per i ticket elettronici.
Detraibilità dei buoni pasto
Oltre ad essere deducibili, i buoni pasto sono anche detraibili dall’IVA. Infatti, liberi professionisti e ditte individuali possono detrarre totalmente l’IVA dei buoni pasto acquistati dai fornitori, che presentano l’imposta ridotta al 10%, mentre per le aziende l’aliquota è al 4%.
Bisogna evidenziare che anche in questo caso i lavoratori con una partita Iva di tipo forfettario non possono detrarre alcuna tassa per l’acquisto dei buoni pasto.
Come si utilizzano i buoni pasto
I buoni pasto sono strumenti semplici da utilizzare e, come abbiamo visto, anche molto vantaggiosi per aziende e dipendenti. I buoni pasto possono essere di due tipi:
- cartaceo;
- elettronico (con tessera o da app).
Sono, inoltre, molto versatili perché oggi sono accettati in tutta Italia da tantissimi esercizi, da ristoranti, mense e anche dai supermercati convenzionati.
In più, da qualche tempo sono anche accettati dai servizi di delivery e take away e dai portali per fare la spesa, soprattutto nella versione digitale.
Per utilizzare i buoni pasto bisogna tener conto dei limiti che abbiamo già elencato. Infatti, questi ticket non sono cumulabili oltre gli 8 buoni e non possono essere commercializzati o ceduti.
Buoni pasto per liberi professionisti e ditte individuali – Domande frequenti
Sì, ditte individuali e liberi professionisti possono richiedere i buoni pasto. Per avere vantaggi fiscali come deduzioni e detrazioni devono però aderire al regime fiscale ordinario.
Le ditte individuali senza dipendenti deducono i buoni pasto al 75% con un tetto massimo detraibile del 2% del fatturato annuo. Invece, le aziende con dipendenti deducono i ticket al 100%.
I buoni pasto costituiscono un sistema di pagamento con un valore prestabilito, che può andare da 2 a 15 euro, da spendere presso bar, ristoranti, mense o presso i supermercati convenzionati entro i limiti stabiliti dalla normativa.
Oggi sono presenti sul mercato diversi fornitori di buoni pasto per aziende, ecco quali sono i principali.
Chi ha una partita Iva con regime fiscale forfettario può acquistare per sé o per i collaboratori dei buoni pasto, tuttavia non può ottenere i vantaggi fiscali previsti invece per chi lavora con regime ordinario.
- Decreto 7 giugno 2017, Gazzetta Ufficiale, gazzettaufficiale.it ↩︎
Ilenia Albanese
Esperta di finanza personale e lavoro digitale