- Diversi bonus per giovani e donne in Europa permettono ai datori di lavoro di beneficiare di assunzioni incentivate e sgravi fiscali, se assumono lavoratori appartenenti a queste categorie.
- La Commissione europea ha approvato il pacchetto di incentivi e ora si resta in attesa dell’emanazione dei decreti attuativi da parte del ministero del lavoro e delle politiche sociali.
- Per beneficiare di alcune delle agevolazioni disponibili c’è tempo fino al 31 dicembre 2025.
Il governo italiano può concretamente sostenere l’occupazione di giovani e donne, alla luce del via libera UE, grazie ai nuovi bonus disponibili per favorire il lavoro di queste categorie.
Queste misure, delineate nel decreto coesione n. 60/2024, voluto dal ministro Calderone, prevedono un investimento di 1,1 miliardi di euro, in parte finanziati dal fondo sociale europeo plus (FSE+).
L’obiettivo è incentivare le assunzioni a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2025. Ecco quali sono e come funzionano le assunzioni incentivate per il 2025.
Indice
Come funziona l’esonero contributivo per i datori di lavoro
Per l’Italia, il decreto coesione approvato nel maggio scorso e poi convertito in legge a luglio, prevede un esonero contributivo che va dai 500 ai 650 euro al mese, in favore di quei datori di lavoro che offriranno contratti a tempo indeterminato a donne del sud e under 35, entro il 31 dicembre 2025.
I bonus spettano per l’assunzione di giovani al di sotto di 35 anni, che non hanno mai avuto un contratto a tempo indeterminato e donne residenti nel Mezzogiorno senza un impiego regolare nei sei mesi precedenti.
Ogni datore di lavoro ha diritto a un esonero contributivo fino a 500 euro al mese per ogni lavoratore assunto e fino a 650 euro al mese per giovani e donne residenti nel sud Italia.
Questi incentivi mirano a creare fino a 180.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato1, rafforzando il tessuto produttivo e riducendo i divari occupazionali nel Paese.
Per l’applicazione pratica di questi incentivi, si attende l’emanazione dei decreti attuativi da parte del ministero del lavoro e delle politiche sociali, che definiranno le modalità operative per i datori di lavoro interessati.
Bonus donne 2025
Le iniziative rappresentano un passo significativo verso la riduzione del divario occupazionale di genere e il rafforzamento del tessuto economico nelle regioni meridionali dell’Italia. L’obiettivo è incentivare l’occupazione stabile delle donne, specialmente nelle aree con tassi di disoccupazione più elevati.
Nel concreto, si punta alla stipula di contratti a tempo determinato e alla trasformazione di quelli a termine, per le donne più svantaggiate.
Per quanto riguarda l’esonero contributivo, per i contratti di lavoro dal 1 settembre 2024 al 31 dicembre 2025, i datori di lavoro possono beneficiare di un esonero del 100% dei contributi previdenziali per un periodo di 24 mesi. L’esonero è limitato a 650 euro mensili per ciascuna lavoratrice assunta.
Requisiti per le lavoratrici
L’incentivo si applica per l’assunzione di donne di qualsiasi età e purché si registri un incremento occupazionale netto. Beneficiano del bonus donne 2025:
- le donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e residenti nelle regioni del Mezzogiorno (Zes Unica);
- donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, indipendentemente dalla regione di residenza.
In fase di conversione del decreto, è possibile ottenere il beneficio anche per l’assunzione di donne non occupate negli ultimi 6 mesi e residenti su tutto il territorio nazionale, purché ci si trovi in settori o aree in cui la disparità di genere è superiore al 25%. Il governo stima, con questa misura, di arrivare a impiegare in maniera stabile 100 mila donne.
Bonus giovani 2025
L’obiettivo in questo caso è quello di promuovere l’occupazione stabile dei giovani, specialmente nelle regioni meridionali dell’Italia. Queste iniziative rappresentano un passo significativo verso la riduzione della disoccupazione giovanile e il rafforzamento del tessuto economico nelle regioni del sud Italia.
I datori di lavoro possono beneficiare di un esonero contributivo del 100% dei contributi previdenziali per un periodo di 24 mesi.
L’esonero è limitato a 500 euro mensili per ciascun lavoratore. Questo limite sale a 650 euro mensili nel caso di giovani residenti nel Mezzogiorno.
Requisiti per i giovani
Per beneficiare del bonus giovani UE 2025, il lavoratore da assumere deve avere un’età inferiore ai 35 anni e nessun precedente contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Nel rispetto del limite di età anagrafica imposto, nella pratica il giovane non deve aver compiuto il trentacinquesimo anno di età alla data dell’assunzione incentivata.
Altri bonus europei per giovani
Un mercato del lavoro più inclusivo e bonus in favore di giovani e donne, questi sono gli obiettivi dell’Europa. In questa direzione si muovono dunque le politiche comunitarie a sostegno dell’occupazione giovanile e femminile. Oltre a queste misure specifiche per l’Italia, a livello europeo esistono però ulteriori opportunità di finanziamento.
1. Corpo europeo di solidarietà
Offre ai giovani tra i 18 e i 30 anni opportunità di volontariato e lavoro in progetti di solidarietà in tutta Europa. Il progetto rientra nei programmi europei nel settore della gioventù, con l’obiettivo di realizzare una società più inclusiva, prestando attenzione alle categorie più vulnerabili.
Si può presentare la domanda di adesione già a 17 anni, pur dovendo attendere il compimento della maggiore età per l’inizio di un’attività vera e propria. Il Ces2 offre sia la possibilità di fare volontariato per 12 mesi, al servizio di un altro paese, sia di ottenere vere e proprie opportunità lavorative in campo sociale.
I volontari non hanno diritto a una retribuzione ma percepiscono un’indennità giornaliera, oltre a vitto e alloggio e assicurazione medica. Per chi invece beneficia di un contratto regolare, la retribuzione si stabilisce in base ai contratti collettivi di lavoro e alle leggi nazionali di riferimento.
2. Sostegno ai giovani agricoltori
Nell’ambito della strategia 2023-2027 per il ricambio generazionale, si prevedono finanziamenti e supporto per i giovani con età inferiore ai 41 anni, che desiderano avviare attività agricole.
Oltre a insediarsi per la prima volta in qualità di capo azienda, il lavoratore deve essere in possesso di un titolo di studio tra quelli elencati:
- titolo di scuola superiore di qualsiasi indirizzo, a cui deve seguire un corso di specializzazione del settore agroalimentare o ambientale;
- titolo universitario a indirizzo agricolo, forestale, veterinario o titolo di scuola superiore a indirizzo agricolo;
- titolo di scuola media ed esperienza lavorativa di almeno tre anni nel settore agricolo.
- Via libera della Commissione europea ai bonus giovani e donne, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, lavoro.gov.it ↩︎
- Corpo europeo di solidarietà, ESC, corpoeuropeodisolidarieta.net ↩︎
Natalia Piemontese
Giornalista