Bonus edilizi 2024: come funzionano per imprese e partite IVA

Anche le aziende ed i titolari di partita IVA possono accedere ad alcuni bonus edilizi quest'anno. Scopriamo quali sono e come ottenere le detrazioni.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Bonus edilizia Partite Iva
  • Nel 2024 sono ancora disponibili diversi bonus edilizi e alcuni di questi sono accessibili da parte di imprese e partite IVA.
  • Il bonus ristrutturazione è disponibile anche per gli imprenditori con detrazione massima del 50% con limite di spesa di 96.000 euro.
  • Il superbonus per il 2024 è sceso al 70% e si applica ad una platea di beneficiari piuttosto ristretta, escludendo di fatto le partite IVA.

Anche le imprese ed i titolari di partita IVA hanno la possibilità di aderire ad alcuni bonus edilizi nel 2024. Troppo spesso, però, le condizioni di accesso a queste misure sono poco conosciute, soprattutto se ci si riferisce a particolari iniziative.

Quest’anno è ancora possibile richiedere il bonus ristrutturazione, con agevolazione che copre il 50% delle spese con una soglia massima di 96.000 euro annui. Questo sostegno scenderà ancora nei prossimi anni, raggiungendo un’aliquota del 30% nel 2028.

Anche il superbonus è destinato a scendere, per cui attualmente la percentuale di copertura è del 70%, ma i destinatari sono piuttosto limitati e sono esclusi gli imprenditori o gli esercenti attività di arte o professione.

Bonus ristrutturazione per le imprese

Tipologia interventoSpecifiche
Manutenzione straordinariaSostituzione parti strutturali edificio
Lavori per servizi igienico-sanitari
Ascensori e scale di sicurezza
Sostituzione infissi o serramenti
Scale o rampe, recinzioni
Interventi per il risparmio energetico
RistrutturazioneDemolizione e ricostruzione
Lavori sulle facciate e balconi
Nuove porte o finestre
Servizi igienici con ampliamento volumi edificio
Restauro Risanamento contro situazioni di degrado
Apertura finestre e adeguamento dei solai

Nell’anno in corso le partite IVA possono ancora accedere al bonus ristrutturazione, un sostegno che va a coprire il 50% delle spese ammesse nel caso di ristrutturazione edilizia. Sono inseriti in questa fattispecie tutti gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, come indicato in tabella.

L’accesso a questo sostegno è garantito alle persone fisiche proprietarie degli immobili, ma anche ai titolari di un diritto reale su di esso, locatari o comodatari, soci di cooperative e imprenditori individuali. In questo caso possono aderire al bonus solamente coloro che detengono immobili non classificati come beni strumentali o merce.

La tipologia di imprese che possono accedervi è molto vasta: dalle società semplici alle imprese familiari, dalle società in nome collettivo a quelle in accomandita semplice, fino agli imprenditori individuali.

Bonus ristrutturazione con causale errata

Recentemente l’Agenzia delle Entrate ha chiarito cosa accade in caso di accesso al bonus ristrutturazione nel momento in cui la causale del pagamento che si porta all’agevolazione contenga degli errori. Per tutti i bonus edilizi è importantissimo effettuare pagamenti tracciabili e indicare all’interno dei bonifici la causale corretta per individuare il lavoro specifico per cui si sta pagando.

Se questa è errata, è ancora possibile accedere al bonus ristrutturazione? Il fisco ha chiarito che se all’interno del campo viene indicata una norma diversa in riferimento all’agevolazione, per errore formale, questo non esclude l’accesso al sostegno. Bisogna però comunque rispettare tutti i requisiti per poterlo ricevere, per cui le autorità potrebbero condurre ulteriori controlli.

Superbonus 70% per le partite IVA

Tra i bonus edilizi che hanno riscontrato maggiore interesse vi è il Superbonus, che nel 2024 è sceso al 70%. Questa misura è riconosciuta quest’anno solo ad alcuni soggetti, ovvero a coloro che hanno un reddito sotto 15.000 euro, escludendo del tutto gli imprenditori e in generale le partite IVA.

Di questi beneficiari, solo chi ha raggiunto un avanzamento dei lavori almeno del 60% entro il 31 dicembre 2023 può effettivamente ricevere il beneficio.

Il bonus al 70% può essere utilizzato da condomini, persone fisiche proprietarie di immobili formati da 2 a 4 unità immobiliari distinte oppure di singole unità, gli IACP, cooperative, Onlus e associazioni sportive, oltre alle comunità energetiche. Anche in questi casi la soglia massima di spesa per le agevolazioni è di 96.000 euro.

Se l’immobile è utilizzato ad uso promiscuo, ovvero da un lato come abitazione e dall’altro per un’attività di impresa, l’agevolazione si applica solamente al 50%.

Bonus edilizi per imprese: Ecobonus 2025

Andando a vedere quali sono le prospettive per il 2025, con la manovra del governo si prevede una revisione completa del sistema attuale di incentivi per l’edilizia, in una direzione chiara.

Si parla quindi di un Ecobonus 2025 che terrà conto delle nuove direttive green europee, con l’obiettivo quindi di modernizzare il comparto abitativo italiano per renderlo più efficiente a livello ambientale e in termini di risparmio energetico.

La revisione dei bonus potrebbe introdurre diverse novità, per cui i nuovi sostegni si focalizzeranno soprattutto sulle performance degli edifici, partendo da quelli che producono le maggiori emissioni. Bisogna aspettare il testo della Legge di Bilancio 2025 per conoscere nel dettaglio i prossimi passi.

Bonus edilizi – Domande frequenti

Quali sono i bonus edilizi a cui possono accedere le imprese ed i titolari di partita IVA?

Le partite IVA possono accedere al bonus ristrutturazione con agevolazione al 50% in determinati casi, per spese inferiori a 96.000 euro annui.

Il bonus ristrutturazione si può chiedere per l’eliminazione delle barriere architettoniche?

Sì, è possibile accedere al bonus ristrutturazione per questo intervento, per realizzare ascensori e montacarichi per facilitare il passaggio.

Il superbonus 2024 è disponibile per le partite IVA?

No, il superbonus è accessibile solo da parte di persone fisiche con reddito annuo inferiore a 15.000 euro e su lavori e immobili specifici che rientrano nella normativa.

Si può accedere al bonus ristrutturazione per un impianto fotovoltaico?

Sì, è possibile accedere all’agevolazione per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, anche installando un impianto fotovoltaico.

I lavori con finalità antisismiche sono inclusi nel bonus ristrutturazione?

Sì, è possibile richiedere il bonus ristrutturazione al 50% per lavori in ottica antisismica, anche per immobili di pregio artistico e culturale.

Autore
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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 15 Settembre 2022
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

6 commenti su “Bonus edilizi 2024: come funzionano per imprese e partite IVA”

  1. Buongiorno, ho un impresa srl immobiliare, ho appena acquistato un terreno sulla quale vorrei fare 3 ville in tripla classe A, potrebbe esserci qualche bonus o incentivo a cui potrei beneficiare ?
    molte grazie

    Rispondi
  2. Buongiorno siamo una srl che deve acquistare e installare dei serramenti all’estero (UE) per la propria sede.
    Possiamo accedere a Ecobonus 50%? Va fatto il bonifico parlante e applicata la detrazione anche se il beneficiario non è ditta italiana? Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      non crediamo sia possibile usufruire del bonus edilizio per immobili situati all’estero.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  3. Salve,
    sono un libero professionista (perito, iscritto ad una cassa di previdenza) e vorrei poter accedere al superbonus 90% per la mia abitazione privata unifamiliare (no studio). Quale sarebbe il reddito di riferimento per calcolo del quoziente familiare?
    Mi pare di intuire che il decreto sia a favore esclusivo dei lavoratori dipendenti e non pensato a chi lavora in libera professione.
    Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      i nuovi requisiti per accedere all’agevolazione del 90% per gli interventi sulle unifamiliari per tutto il 2023 sono i seguenti:
      1. l’immobile deve essere utilizzato come abitazione principale del beneficiario;
      2. il reddito di riferimento deve essere inferiore o pari a 15.000 €;
      3. diritto reale di godimento sull’immobile.
      Il reddito di riferimento si calcola dividendo la somma dei redditi complessivi del contribuente e del coniuge (o soggetto assimilato) e familiari relativi all’anno precedente quello di sostenimento della spesa, per:
      1) Contribuente = 1
      2) Coniuge convivente= +1
      3) Familiari a carico (escluso il coniuge convivente)
      · un familiare = + 0,5
      · 2 familiari = + 1
      · 3 o più familiari = +2
      Ad oggi sono state eliminate le cessioni del credito d’imposta e lo sconto in fattura, quindi possono utilizzare il superbonus solo chi è assoggettato ad IRPEF in dichiarazione dei redditi sotto forma di detrazione, sia dipendente che lavoratore autonomo, e non soggetti che possiedono esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o ad imposta sostitutiva.

      Le consigliamo di verificare queste informazioni con il suo commercialista.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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