- Sono aperte le domande per il bonus che va a sostenere i cuochi professionisti.
- Il bonus cuochi è rivolto a chi acquista attrezzature e materiali nel periodo che va dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2022.
- Il bonus equivale ad un credito di imposta che non può superare 6.000 euro per ogni beneficiario.
Un passo alla volta ed anche il bonus cuochi procede verso la totale e completa operatività. Questa misura è stata introdotta attraverso la Legge di Bilancio 2021: oggi, dopo una lunga pausa, l’agevolazione riprende smalto e diventa operativa. Con data 1° luglio 2022, il decreto attuativo del Mise è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 15 settembre 2022.
Lo scopo del bonus cuochi è quello di permettere agli chef professionisti di ottenere un credito d’imposta pari al 40% delle spese per acquistare attrezzature, materiali e formazione. Possono accedere al contributo i lavoratori autonomi ed i dipendenti e possono chiedere fino ad un massimo di 6.000 euro. Per coprire i costi di questa misura, il Governo ha messo in campo qualcosa come tre milioni di euro.
Sono aperte attualmente le domande per accedere a questo sostegno, e il periodo entro cui possono essere presentate va dal 27 febbraio 2023 fino alle ore 15:00 del 3 aprile 2023.
Indice
Cos’è il bonus cuochi
Il bonus cuochi sta prendendo il via. La misura è una delle proposte della Legge di Bilancio 2021. A prevedere questa agevolazione per i cuochi è l’articolo 1, comma 117 della Legge n. 178 del 2020.
Possono richiederlo i professionisti del settore che lavorano presso gli alberghi e i ristoranti, come lavoratori dipendenti o come lavoratori autonomi, dotati di una Partita Iva, entro certi requisiti e sostenendo particolari spese.
In un primo momento, l’arco temporale entro il quale era possibile ottenere il credito d’imposta per le spese sostenute andava dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. Grazie alla conversione del Decreto Milleproroghe, che è stato approvato nel corso del mese di febbraio 2022, l’arco temporale è stato esteso fino al 31 dicembre 2022.
Come funziona la misura
Il Ministero dello Sviluppo economico, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e quello dell’Economia e delle Finanze hanno firmato il decreto attuativo tra la fine di giugno e l’inizio di luglio 2022 per questo sostegno.
Il 15 settembre 2022 il testo del decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, con un ritardo rispetto alla tabella di marcia. Oggi, quindi, sono arrivate le prime istruzioni su come richiedere il bonus cuochi, e le domande sono aperte in questi mesi.
La misura prevede una copertura di alcune spese sostenute dagli chef, con agevolazione fino al 40%, con un limite massimo di 6.000 euro di bonus a beneficiario. Questo sostegno può essere richiesto sia da cuochi professionisti dipendenti che da autonomi con Partita Iva.
Chi può accedere al bonus cuochi
Per poter accedere al credito d’imposta del valore massimo di 6.000 euro, è necessario essere in possesso di alcuni requisiti:
- essere residenti o stabiliti in Italia;
- essere un dipendente dallo scorso 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022. Bisogna avere sottoscritto un regolare contratto di lavoro subordinato con un albergo od un ristorante;
- in alternativa è necessario essere in possesso della Partita Iva, con attività di cuoco professionista presso le stesse strutture, dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022;
- godere dei diritti civili.
Questo sostegno quindi è rivolto da un lato ai lavoratori dipendenti in questo settore, dall’altro a lavoratori autonomi. Il vantaggio di questa misura è che si tratta di un sostegno rivolto quindi ad un’ampia platea di beneficiari che lavorano nel settore, inclusi i professionisti autonomi.
Spese agevolate dal credito d’imposta
Il bonus cuochi può essere richiesto per le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022. La domanda può essere inoltrata per coprire i seguenti costi:
- acquisto macchinari con una classe energetica superiore, che siano destinati alla conservazione;
- acquisto di strumenti ed attrezzature professionali per la ristorazione;
- formazione professionale, attraverso la partecipazione a dei corsi di aggiornamento.
Il pagamento delle attrezzature o dei corsi di formazione deve essere effettuato attraverso un conto corrente intestato al beneficiario. Per ciò che riguarda l’acquisto di macchinari, sono incluse alcune classi energetiche, principalmente di categoria A+, A++ e A+++.
Non sono invece agevolabili le spese per imposte e tasse sostenute dagli chef dipendenti o con Partita Iva, mentre l’Iva è ammessa solamente se costituisce una spesa per lo chef, non recuperabile.
Come chiedere il bonus cuochi
Quanti hanno tutti i requisiti per poter richiedere il bonus cuochi devono presentare la domanda telematicamente al Mise. Attraverso questa procedura potranno ottenere il credito d’imposta del 40% sulle spese sostenute al termine del periodo di copertura dell’agevolazione.
Attraverso la procedura telematica, è possibile presentare una sola istanza per ogni beneficiario. Il soggetto interessato deve presentare tutta la documentazione e i dati relativi al proprio contratto di lavoro, in caso di dipendente, e alla partita Iva in caso di professionista autonomo.
Il sostegno quindi può essere richiesto solo per via telematica, entro il 3 aprile 2023, accedendo con una credenziale digitale come lo SPID.
Bonus cuochi – Domande frequenti
La misura può essere richiesta sia dai lavoratori dipendenti che dai lavoratori autonomi dotati di Partita Iva. Ecco come funziona.
L’importo è pari al 40% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022. L’importo massimo erogabile è pari a 6.000 euro.
Le domande per il bonus cuochi possono essere presentate telematicamente fino al 3 aprile 2023, comunicando tutti i dati con apposita documentazione.
Pierpaolo Molinengo
Giornalista