- Cambiano alcune regole per l’accesso ai bonus casa, e riguardano da vicino sia i condomini che le imprese che svolgono i lavori.
- L’attestazione SOA diventa obbligatoria dal primo luglio 2023 anche nei lavori privati, se superano 516.000 euro e accedono ad agevolazioni fiscali.
- L’obbligo dell’attestazione permette di diminuire i casi di imprese improvvisate che accedono ai bonus casa.
Sui bonus casa arrivano alcune importanti novità, come l’obbligo di attestazione SOA per le imprese che svolgono lavori su immobili con importi superiori a 516.000 euro. A doversi preoccupare di questa attestazione saranno quindi i condomini che fanno svolgere questi lavori, che dovranno accertarsi la presenza dell’attestazione da parte dell’impresa costruttrice.
L’impresa dovrà munirsi di questa attestazione per poter operare accedendo ai bonus casa. Fino ad ora questo obbligo era stato deciso solo per gli appalti pubblici e per le costruzioni che riguardavano le zone colpite da terremoti. Con l’ultima novità tuttavia l’obbligo si estende anche ai privati, superata la soglia prevista di spesa per i lavori.
Dopo un periodo transitorio, dal 1 gennaio 2023 al 30 giugno 2023, in cui le imprese dovevano sottoscrivere un contratto per il rilascio dell’attestazione, dal 1 luglio 2023 la SOA diventa obbligatoria entro certi limiti. Vediamo in questo articolo cosa cambia per le imprese e per i condomini.
Indice
Attestazione SOA: quando è obbligatoria
Cerchiamo di analizzare qui tutti i casi per valutare quando questa certificazione diventa obbligatoria, a partire dal 1 luglio 2023. I casi possibili sono i seguenti:
- lavori inferiori alla soglia di 516.000 euro: la SOA non è obbligatoria;
- lavori superiori alla soglia di 516.000 euro: la SOA è obbligatoria dal 1 luglio 2023. Per il periodo dal 1 gennaio al 30 giugno 2023 era necessario presentare il contratto per la richiesta della SOA.
Di fatto quindi l’attestazione diventa obbligatoria solamente nei casi di spese superiori alla soglia prevista, e a partire dal 1 luglio 2023. Ad essere interessati da questo cambiamento sono i condomini che fanno eseguire lavori dalle imprese esterne, che dovranno accertarsi della presenza della SOA.
Ma quando si applica questo obbligo? Viene previsto per diversi bonus casa per cui si può accedere allo sconto in fattura o alla cessione del credito, come il superbonus 110%, l’ecobonus ordinario, il sismabonus, il bonus casa e il bonus facciate, ma anche il bonus per l’installazione di sistemi fotovoltaici, colonnine di ricarica elettriche, e il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Quando non è obbligatoria la SOA
Abbiamo visto che la SOA non è obbligatoria per il periodo precedente al 2023, mentre per il periodo transitorio fino al 30 giugno è sufficiente il contratto per l’emissione della SOA. Tuttavia ci sono altre situazioni in cui non è obbligatorio per le imprese edili avere questa attestazione, accedendo ai bonus fiscali.
Si tratta prima di tutto di quei lavori che sono già in corso di esecuzione alla data in cui è stato preso il provvedimento, ovvero al 21 maggio 2022. Lo stesso vale per contratti di appalto o subappalto anteriori a questa data.
Cos’è l’attestazione SOA
Andiamo a vedere da vicino cos’è l’attestazione SOA, e quali sono le motivazioni per cui è stato introdotto questo nuovo obbligo che coinvolge imprese e condomini. La SOA è rilasciata da una Società Organismo di Attestazione e va a certificare che le imprese edili rientrino in alcuni parametri qualitativi.
Questa attestazione va a certificare che l’impresa rispetta alcuni requisiti tecnici e economici, e che è regolare con il versamento delle imposte e dei contributi. L’obbligo dell’attestazione è stato introdotto per consentire una maggiore affidabilità nell’esecuzione dei lavori, e per limitare le situazioni di imprese improvvisate, che non risultano effettivamente in regola per diversi aspetti.
L’attestazione SOA definisce alcuni parametri specifici in cui le imprese devono rientrare, e si è utilizzata sempre per attestare le aziende che partecipano a particolari gare di appalto. La SOA viene rilasciata da appositi organismi che possono certificare l’adesione ai requisiti previsti per le imprese.
Questa certificazione viene rilasciata da tutti quegli organismi che sono autorizzati dall’ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione. Questa documentazione vale generalmente 5 anni, e per molte imprese è obbligatoria, e lo diventa da luglio 2023 anche per quelle che rientrano nelle circostanze viste prima.
Bonus casa e attestazione SOA: cosa cambia per le imprese
Per le imprese l’obbligo dell’attestazione SOA garantisce o meno la possibilità di accedere a determinati lavori, in particolare quelli per cui è necessario partecipare ad appalti pubblici oppure quelli per cui si richiede l’accesso ai diversi bonus casa.
Le imprese di costruzione devono quindi munirsi di questa certificazione, mentre i condomini e i proprietari di immobili su cui vengono svolti lavori agevolati devono accertarsi che l’impresa abbia una certificazione di questo tipo.
Per poter ricevere questa attestazione, le imprese devono rispettare determinati requisiti professionali, ovvero essere iscritti alle camere di commercio, industria e artigianato competenti, e agli ordini professionali specifici.
Inoltre le imprese devono rispettare una certa capacità economica e finanziaria, documentata secondo un certo fatturato annuo minimo, e devono dimostrare le competenze tecniche presentando anche i lavori svolti nell’ultimo periodo (5 anni) e descrivere tutto ciò che riguarda lo svolgimento dei lavori (macchinari, organico dell’impresa, misure di sicurezza ecc).
Oltre a non aver commesso atti illeciti o frodi fiscali di qualsiasi tipo, l’impresa deve anche dimostrare di essere in regola con i versamenti delle tasse e dei contributi, per poter ricevere l’attestazione SOA.
Obbligo SOA per i lavori privati
Sostanzialmente con le nuove regole l’obbligo della SOA si estende anche ai lavori privati, se superano l’importo visto prima, e con accesso ai bonus casa di tipo fiscale. La novità contribuisce ad una maggiore tutela per l’accesso ai bonus, ed è stata accolta in modo positivo, come riporta il vicepresidente Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili):
“Siamo in presenza di appalti tra privati ma i soldi delle agevolazioni sono pubblici. Per questo motivo, partire con imprese professionali per realizzare gli interventi è fondamentale su tutti i livelli.”
La circolare 10/E dell’Agenzia delle Entrate ha inoltre chiarito che questo obbligo è esteso a tutti i bonus casa, non è previsto solamente per il superbonus 110%. Dal primo luglio i privati non potranno far svolgere lavori di questo tipo ad imprese prive dell’attestazione SOA.
Bonus casa, nuove regole UE
Nel frattempo intorno ai bonus casa si prospettano nuove regole, secondo le ultime novità proposte dall’Unione Europea. Una nuova direttiva UE, dedicata alle “case green” va a definire alcune importanti modifiche a ciò che è possibile fare accedendo ai bonus.
In particolare, attualmente si sta discutendo sullo stop definitivo della vendita di caldaie in condensazione, a partire dal 2025, e per le sostituzioni dal 2029. Per questo motivo gli stati europei, inclusa l’Italia, non potranno più garantire bonus di tipo fiscale su questo tipo di acquisti e installazioni, e questo potrebbe già avvenire dal 2024.
L’obiettivo che sembra maggiormente complicato da raggiungere è l’adeguamento, previsto dalla UE, alla classe energetica D per tutti gli immobili di tipo residenziale. Si parla di una novità che coinvolgerebbe la maggior parte degli immobili sul territorio italiano, di ampia portata e difficilmente raggiungibile.
Attualmente su questo cambiamento ci sono molte incognite, a partire dalla sostenibilità economica di un rinnovamento di questa portata, per cui si attendono ulteriori decisioni da parte dell’Europa e dallo stato italiano, o nuovi incentivi che possano sostenere questi cambiamenti.
Bonus casa, attestazione SOA – Domande frequenti
A partire da luglio 2023 è obbligatorio per le imprese di costruzione munirsi di attestazione SOA per svolgere determinati lavori, come indicato qui. L’UE intanto preme per il miglioramento generale della classe energetica degli edifici per scopi abitativi.
L’attestazione SOA è obbligatoria per le imprese nel caso di partecipazione ad appalti, secondo determinate regole, e per lavori per privati che superano 516.000 euro con accesso alle agevolazioni fiscali dei bonus casa.
L’attestazione SOA è una certificazione emessa da appositi organismi alle imprese edili e di costruzione che rientrano in determinati parametri professionali, tecnici e economici.
Valeria Oggero
Giornalista