- Il nuovo bonus di 550 euro è rivolto esclusivamente ai lavoratori dipendenti part time.
- Il bonus può essere erogato solamente ai lavoratori a tempo parziale verticale ciclico.
- Il bonus 550 euro è un nuovo sostegno erogato dal Decreto Aiuti.
Arriva il bonus 550 euro per i lavoratori con contratto part time. A prevederlo è il Decreto Aiuti, o più propriamente il Decreto Legge 50/2022, che ha stanziato questo particolare sussidio per i dipendenti. Il nuovo bonus 550 euro non concorre alla formazione del reddito di quanti lo percepiranno.
Il nuovo sussidio andrà ad affiancarsi al contributo di 200 euro, che è stato introdotto sempre dal Decreto Aiuti, e con il quale risulta essere completamente compatibile, dato che i due sussidi hanno due differenti finalità. Quello che prevede l’erogazione di 200 euro ha lo scopo di contrastare il caro vita, mentre quello da 550 euro, come spiega Andrea Orlando, Ministro del Lavoro, ha lo scopo di:
di risarcire una platea di lavoratori, in particolare quelli occupati nei settori del commercio, del turismo e dei servizi, destinatari di un part time verticale ciclico, spesso involontario.
Questi lavoratori, come ha spiegato lo stesso Orlando, hanno subìto una sospensione delle loro attività lavorative e si sono visti, di conseguenza, ridurre lo stipendio.
Indice
Bonus 550 euro: a chi si rivolge
Il bonus 550 euro, come molti altri sussidi già esistenti, non è rivolto a tutti i lavoratori dipendenti part time. Lo possono richiedere esclusivamente quanti abbiano sottoscritto un accordo a tempo parziale verticale ciclico.
In questa sede è opportuno ricordare che benché il Decreto Aiuti sia stato convertito in legge, ultimando, quindi, un passaggio di fondamentale importanza per l’introduzione di questo sussidio, non si è ancora completato l’iter legislativo.
Prima che questo nuovo contributo diventi completamente operativo, è necessario che arrivi anche il decreto attuativo che il Ministero del Lavoro approverà nel corso dei prossimi giorni. In attesa che il bonus 550 euro diventi operativo a tutti gli effetti, cerchiamo di capire chi ne ha diritto e come ottenerlo.
Le tutele per i lavoratori part time
Iniziamo con il capire a chi si rivolge questo nuovo ed importante sussidio. Lo potranno richiedere quanti hanno sottoscritto un contratto di lavoro di tipo part-time ciclico. Di cosa stiamo parlando? In estrema sintesi è un tipo di contratto di lavoro a tempo parziale, che però ha delle modalità di esecuzione particolari. Benché il dipendente abbia un accordo con la stessa azienda, lavorerà solo e soltanto in alcuni periodi dell’anno. In altri, invece, resterà a casa.
La Legge di Bilancio 2021 aveva introdotto alcune tutele per questo tipo di lavoratori. Era stato riconosciuto, infatti, lo stesso trattamento contributivo che spetta ai lavoratori che hanno sottoscritto un contratto di lavoro part-time orizzontale. Questo significa che anche i periodi in cui sono fermi, vengono considerati per l’anzianità contributiva.
Anche la Legge di bilancio 2022 ha introdotto delle ulteriori tutele per i lavoratori part-time: sono stati stanziati 30 milioni di euro per il 2022 ed il 2023, attraverso i quali doveva essere introdotto un bonus una tantum per questa categoria di dipendenti. Si era deciso di demandare l’attuazione di questo contributo ad un apposito provvedimento normativo, il cui scopo è quello di definire le modalità ed i requisiti.
Bonus 550 euro: i requisiti per ottenerlo
Il Governo ha quindi colto l’occasione del Decreto Aiuti per regolamentare in tutto e per tutto il bonus 550 euro. Attualmente ne sono stati fissati i requisiti. Il contributo è rivolto, quindi, ai lavoratori con un contratto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale e ciclico.
Il diretto interessato non deve avere altri tipi di rapporti di lavoro subordinato e non deve essere titolare di una pensione o essere percettore della Naspi.
Un’altra nota importante è quella relativa al contratto di lavoro part-time, per il quale si sta procedendo a richiedere il contributo. Si deve riferire al 2021: in quel determinato periodo, i diretti interessati, devono aver accumulato dei periodi non interamente lavorati, che siano superiori ad almeno un mese. Complessivamente devono aver lavorato almeno sette settimane, ma non più di venti.
Come chiedere il bonus 550 euro
Il bonus 550 euro viene erogato dall’Inps. Il diretto interessato dovrà presentare una domanda direttamente sul portale dell’istituto. Per poter accedere sarà necessario autenticarsi, utilizzando una credenziale digitale come lo Spid o la Cie.
Sarà possibile muoversi in assoluta autonomia, ma anche chiedere il supporto ai patronati, che svolgono il ruolo di intermediari. Per quanto riguarda le tempistiche di erogazione, bisogna ancora attendere.
Secondo le prime indiscrezioni dovrebbe arrivare nel corso del mese di agosto: il Ministero del Lavoro lo ha messo in cima alle priorità. Tuttavia va ricordato che tale sostegno viene erogato una tantum, ovvero non si tratta di un bonus strutturale.
Bonus 550 euro – Domande frequenti
Sì, i due sussidi sono perfettamente compatibili. È possibile ottenerli entrambi, perché si tratta di due sostegni del tutto differenti. Scopri di più qui.
Come la maggior parte dei sussidi erogati nel corso degli ultimi due anni, anche questo non concorre alla formazione del reddito del beneficiario.
Il bonus di 550 euro per i lavoratori part-time arriverà nel mese di agosto, tuttavia sarà necessario presentare una domanda direttamente sul sito dell’Inps. Per accedere al portale sarà necessario utilizzare lo Spid o Cie.
Che si sbrighi l’INPS A diffondere le modalità per far la domanda a codesto bonus aiuti di 550 € xchè è settembre e ancora nn ha disposto ai patronati nessuna procedura! Mi sembra che sia tempo che lo faccia! Parlo a nome di tt le lavoratrici addette mense scolastiche che a giugno, luglio, agosto e settembre si sono viste arrivare la busta paga pare a 0. Come possiamo andare avanti così? E l’ INPS cosa aspettano a divulgare le modalità x la richiesta tramite patronato o Spid. Nn possiamo più aspettare altre, il tempo passa e le bollette aumentano come aumentano i prezzi dei generi alimentari! Che qualcuno che ha potere di farlo solleciti fortemente l’INPS.
Bravissima!!!! nessuno sa nulla sulla procedura… assurdo!!!