- Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha introdotto un nuovo bando per le PMI del Mezzogiorno.
- Il bando del MIMIT punta a rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
- Il decreto prevede lo stanziamento di 400 milioni di euro destinati al Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”.
Con il bando del MIMIT arrivano nuovi incentivi dedicati alle PMI del Mezzogiorno. Il decreto, firmato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, punta a afforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI dei territori delle regioni del Mezzogiorno.
La misura prevede lo stanziamento di 400 milioni di euro dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”, anche noto come PN RIC 2021-2027.
Si tratta di un’agevolazione che consiste in un finanziamento e un contributo che può arrivare a coprire fino al 75% delle spese ammissibili. L’annuncio del nuovo bando è arrivato con il comunicato stampa del 19 maggio 2023 sul sito ufficiale del Ministero.
Ma vediamo nel dettaglio a quali imprese è riservato l’incentivo, chi ne ha diritto, i requisiti per ottenerlo e le modalità per richiederlo.
Indice
Arriva un nuovo Bando del MIMIT per le PMI del Mezzogiorno
Sono in arrivo i nuovi incentivi da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un sostegno al processo di transizione delle PMI rivolto alle imprese del Mezzogiorno.
Il nuovo bando per gli investimenti imprenditoriali innovativi è previsto dal nuovo decreto firmato dal ministro Adolfo Urso e punta a rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI.
Tale decreto prevede, inoltre, lo stanziamento di 400 milioni di euro volti a sostenere le imprese. Le risorse fanno parte del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”, o PN RIC 2021-2027.
L’obiettivo di questo incentivo è quello di sostenere il processo di transizione delle piccole e medie imprese operanti nelle regioni del Mezzogiorno attraverso l’incentivazione di investimenti imprenditoriali innovativi. Tali investimenti innovativi sono quelli che fanno ampio ricorso alle tecnologie digitali, secondo quando previsto dal Piano Transizione 4.0.
Proprio per tale motivo, le aziende possono avere accesso all’incentivo, purché i progetti presentati prevedano l’utilizzo di tecnologie abilitanti, tra cui cloud e realtà virtuale. Tali tecnologie devono, inoltre, essere destinate a:
- l’ampliamento della capacità produttiva;
- la diversificazione della produzione;
- la realizzazione di nuovi prodotti;
- la modifica del processo di produzione già esistente;
- la realizzazione di una nuova unità produttiva.
Gli incentivi previsti dal bando MIMIT consistono in:
- finanziamenti agevolati;
- contributi alle PMI.
Il ministro Urso ha, inoltre, dichiarato:
“Con lo stanziamento di questi nuovi fondi intendiamo sostenere gli investimenti, realizzati dalle piccole e medie imprese del Mezzogiorno, in progetti innovativi in grado di assicurare una crescita sostenibile e un più forte risparmio energetico. Temi sempre più urgenti anche alla luce del raggiungimento di obiettivi climatici e ambientali non più rinviabili.”
Bando del MIMIT: a chi è rivolto
L’incentivo è rivolto alle piccole e medie imprese (PMI) del Mezzogiorno. Di conseguenza, ne fanno parte le imprese che operano nelle regioni di:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sicilia;
- Sardegna.
Si tratta di un bando che si rivolge a tutte quelle imprese che decidono di investire in progetti volti a innovare i processi produttivi e non solo, con l’obiettivo di renderli più innovativi.
È un bando, quindi, rivolto alle imprese che effettuano investimenti imprenditoriali innovativi che portano all’adozione di tecnologie digitali, sulla base del piano Transizione 4.0. Per tale motivo, i progetti oggetto dell’incentivo sono quelli che prevedono l’utilizzo di tecnologie specifiche.
Il decreto è volto supportare le imprese che si impegnano nel mitigare i cambiamenti climatici e ad aderire a un sistema di gestione ambientale o di efficienza energetica, oltre alle imprese che sono in possesso di una certificazione ambientale di prodotto.
Bando del MIMIT per le PMI del Mezzogiorno: le spese ammissibili
Per poter rientrare nell’agevolazione prevista dal decreto, le imprese devono presentare dei progetti che devono prevedere spese comprese tra 750.000 euro e 5.000.000 di euro.
Per la valutazione della finanziabilità ricoprono una notevole importanza i punteggi premiali per i progetti aventi ad oggetto l’efficientamento energetico dell’impresa.
Infatti, i punti premiali sono riconosciuti ai progetti che consentano un risparmio energetico almeno pari al 5% oltre che per i progetti che hanno il fine di introdurre nel processo produttivo soluzioni legate all’economia circolare.
Altre premialità sono previste anche per i progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici previsti dall’articolo 9 del regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020.
Inoltre, altre premialità sono riconosciute alle PMI che hanno scelto di aderire ad un sistema di gestione ambientale o di efficienza energetica, ovvero che siano in possesso di una certificazione ambientale di prodotto.
I progetti devono prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a euro 750.000 e non superiori a euro 5.000.000. L’incentivo del bando MIMIT coprirà fino al 75% dalle spese ritenute ammissibili mediante un contributo e un finanziamento agevolato.
Bando del MIMIT per PMI del Mezzogiorno: i requisiti
Trattandosi di un incentivo destinato alle imprese del Mezzogiorno, per poterlo richiedere, l’impresa deve operare in una delle seguenti regioni:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sicilia;
- Sardegna.
Come abbiamo visto, un ulteriore requisito per accedere all’incentivo è quello di presentare un progetto con spese ammissibili non inferiori a 750mila euro e non superiori a 5milioni di euro. Tale iniziativa, quindi, è necessaria per conseguire gli obiettivi climatici e ambientali non più rinviabili.
Possono iscriversi al bando le imprese operanti nelle regioni sopra elencate, di qualsiasi dimensione, micro, piccola o media, purché rispettino i seguenti requisiti:
- almeno due bilanci approvati;
- esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e attività di ricerca.
Bando del MIMIT per PMI del Mezzogiorno: come richiedere l’incentivo
Non sono ancora state rese note le modalità con cui le PMI del Mezzogiorno potranno richiedere l’incentivo e iscriversi al bando MIMIT.
Una volta approvati i progetti, le agevolazioni potrebbero essere concesse, in linea con altri interventi già introdotti, in due modalità:
- mediante contributo diretto sulla spesa nel limite massimo del 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
- con finanziamento a tasso agevolato, entro il limite massimo del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.
Bando MIMIT – Domande frequenti
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato un decreto che prevede un nuovo bando da 400mila euro dedicato alle PMI del Mezzogiorno come forma di sostegno al processo di transizione delle PMI.
Il bando del MIMIT è dedicato alle PMI che operano nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna che presentano progetti con spese ammissibili che vanno dai 750 mila euro fino ad un massimo di 5 milioni di euro.
Le spese ammissibili per ottenere l’agevolazione sono quelle relative a progetti destinati a: ampliamento della capacità produttiva, diversificazione della produzione, realizzazione di nuovi prodotti, modifica del processo di produzione o realizzazione di una nuova unità produttiva.
Salve,
Ho visto che le imprese di trasporti sono escluse ma vorrei sapere se, eventualmente, codici ATECO di logistica possono usufruire di tale forma agevolativa.
Grazie
Buongiorno,
i codici ateco ammissibili sono elencati nell’allegato 4.
Grazie per averci scritto
Complimenti per la sintesi.
Dove si può trovare il decreto?
Io vorrei creare un distributore di idrogeno in azienda agricola, alimentato dalla corrente dell’agri voltaico, con coltivazioni biologiche protette dalle grandinate da pannelli solari innovativi semi trasparenti
Buongiorno,
stiamo attendendo la pubblicazione. Informeremo i nostri lettori sul nostro sito nei prossimi giorni.
Grazie per averci scritto