Bando docenti 2025 per scuole italiane all’estero: requisiti e come partecipare

Risulta attivo il bando per docenti italiani all'estero: un'occasione da valutare per chi è alla ricerca di opportunità per insegnare. Cosa prevede il bando e i requisiti per partecipare.

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  • È in Gazzetta Ufficiale il bando per la selezione di docenti italiani per lavorare in scuole estere nelle quali è previsto l’insegnamento dell’italiano. 
  • La finalità è costituire delle graduatorie alle quali attingere, per coprire i posti vacanti nelle istituzioni scolastiche all’estero, a partire dal prossimo anno scolastico 2025/2026.
  • Possono partecipare solo i docenti che hanno già un contratto a tempo indeterminato ed esperienza triennale maturata nel ruolo (non includendo l’anno in corso).

È in Gazzetta Ufficiale il bando1 per la selezione di docenti italiani da destinare alle scuole estere. La finalità è formare apposite graduatorie, da cui attingere il personale per coprire i posti vacanti che anno dopo anno, si rendono disponibili nelle istituzioni scolastiche all’estero.

Possono partecipare solo i docenti che hanno già un contratto a tempo indeterminato ed esperienza triennale nel ruolo e che dovranno essere disposti a trasferirsi, a partire dal prossimo anno scolastico 2025/2026. Nel dettaglio, cosa prevede il bando, i requisiti per i partecipanti e le modalità di selezione per la formazione delle graduatorie.

Cosa prevede il bando docenti per scuole all’estero

Per chi è alla ricerca di opportunità per insegnare all’estero, il bando indetto dal ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci), rappresenta un’occasione da valutare.

Questo concorso per docenti all’estero 2025 permetterà infatti, ai candidati che passeranno la selezione, di esercitare la professione in quelle scuole estere dove sia previsto l’insegnamento dell’italiano.

È bene sottolineare che non si tratta di posti disponibili messi a bando, bensì del processo di selezione, regolato dal decreto legislativo n. 64/20172, che formerà delle graduatorie che resteranno valide per nove anni scolastici e alle quali, man mano che i posti si liberano anno dopo anno (e pubblicati di volta in volta sul sito del Maeci), si attingerà per la nomina di nuovo personale.

Si può presentare domanda per una o più di una tra le varie tipologie di istituzioni scolastiche previste, nella fattispecie tra scuole e iniziative scolastiche italiane all’estero e scuole europee. La scadenza del bando è fissata per il 3 aprile 2025.

Bando per insegnare all’estero: i requisiti per partecipare

Possono presentare la propria candidatura, come già anticipato, solo i docenti che godono già di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. A seguito della nomina in ruolo e dell’anno di formazione e prova da superare, devono aver prestato servizio effettivo per almeno tre anni, nel relativo ruolo di appartenenza. Per quanto riguarda i titoli di servizio e professionali, non è possibile conteggiare l’anno in corso.

Tra i requisiti professionali richiesti spicca anche la necessità di possedere una certificazione linguistica. Le lingue straniere valide a tale scopo sono il francese, l’inglese, lo spagnolo o il tedesco, come da quadro comune europeo di riferimento. A tal proposito, si precisa che è possibile concorrere per una o più lingue straniere.

Inoltre è indispensabile essere in possesso anche di un attestato relativo a un’attività formativa inerente all’intercultura o all’internazionalizzazione. La partecipazione a tale corso deve avere una durata non inferiore a 25 ore ed essere organizzata da soggetti accreditati dal MIUR.

Oltre a requisiti di tipo professionale e culturale, la partecipazione al bando è subordinata anche ad altre disposizioni.

Il docente che intende candidarsi non deve aver svolto già più di un mandato per l’insegnamento all’estero o comunque per un periodo non superiore a sei anni. Il minimo di permanenza da dover assicurare, nel momento in cui si invia la propria candidatura, è per l’appunto di sei anni.

Nel caso in cui abbia già ricevuto un incarico per insegnare all’estero ma dimostrando incompatibilità con la sede assegnata o incorso in provvedimenti disciplinari, allora non può partecipare ad un altro bando come quello in questione.

Bando docenti 2025 per scuole italiane all’estero: come funziona

La procedura selettiva prevede una prima valutazione dei titoli, per verificare l’idoneità per la partecipazione al successivo colloquio di selezione. In particolare, in questa sede si valuterà la padronanza della lingua straniera scelta (o più di una) in fase di invio della domanda.

Nel caso in cui, per l’appunto, la scelta riguardi più lingue straniere, il colloquio sarà comunque unico, per quanto relativo a ogni area tematica, per ognuna delle quali si assegnerà un punteggio. Il massimo previsto per il colloquio è di 60/60 (si supera con almeno 36/60).

Per i titoli professionali e di servizio, il punteggio massimo è di 30/30. Alla fine si stabilirà la posizione in graduatoria, sulla base del punteggio complessivo totale ottenuto, espresso in novantesimi.

Come inviare la domanda di partecipazione al bando

Sono 30 i giorni previsti dalla legge per poter inviare la domanda di partecipazione al bando, pubblicato in G.U. il 4 marzo scorso. C’è tempo dunque fino al 3 aprile 2025. La domanda si invia online, accedendo con Spid al portale SPSE Selezioni del MAECI3.

L’ideale è munirsi anche di un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) perché è possibile che gli enti preposti utilizzino questo canale per le comunicazioni. Per ulteriori informazioni, è possibile scaricare il bando e leggere le Faq sul sito del ministero4.

  1. Concorso (scad. 3 aprile 2025), Gazzetta Ufficiale, gazzettaufficiale.it ↩︎
  2. Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64, Gazzetta Ufficiale, gazzettaufficiale.it  ↩︎
  3. SPSE, Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, personalescuole.esteri.it ↩︎
  4. Selezione del personale della scuola da destinare all’estero, Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, esteri.it ↩︎
Autore
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Natalia Piemontese

Giornalista

Giornalista pubblicista, sono laureata con Master in selezione e gestione delle Risorse Umane e specializzata in ricerca attiva del lavoro. Fondatrice dell'Academy di Mamma Che Brand, per l'empowerment femminile e la valorizzazione delle soft skills in particolare dopo la maternità, insegno le competenze digitali che servono per lavorare online.

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