- Uno dei momenti più difficili da affrontare per le aziende è il passaggio generazionale.
- In gioco entrano fattori diversi tra loro, a partire dai rapporti personali.
- La strada migliore per superare il momento è preparalo in anticipo.
Il passaggio generazionale rappresenta uno dei nodi più importanti che le piccole imprese e quelle a gestione familiare devono affrontare.
Secondo una recente analisi di Interreg Europe effettuata sull’Unione europea, dal titolo “Enhance the Competitiveness and Sustainability of European SMEs through succession procedures and models1“, che può essere tradotta in: “Migliorare la competitività e la sostenibilità delle PMI europee attraverso procedure e modelli di successione“, in Europa solo il 30% delle imprese è in grado di sopravvivere alla seconda generazione.
Solo e soltanto il 10% è in grado di superare il passaggio alla terza generazione. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i rischi che le aziende devono affrontare.
Indice
Un passaggio generazionale difficile da gestire
Il passaggio generazionale, per la maggior parte delle imprese europee, costituisce un momento molto delicato, che mette a rischio la stessa sopravvivenza dell’azienda.
In Europa solo il 30% delle imprese a conduzione familiare riesce a sopravvivere al passaggio alla seconda generazione. Percentuale ancora inferiore quando si guarda al secondo passaggio: solo il 10% riesce a sopravvivere.
È bene sottolineare che la successione è di diversi tipi e può coinvolgere diversi soggetti. Può riguardare, ad esempio, anche quei manager che non fanno parte della famiglia.
Questa particolare situazione risulta essere molto ricorrente all’interno del tessuto imprenditoriale italiano, il quale è essere costituito da una parte molto alta di PMI familiari. Nel corso dei prossimi cinque anni il ricambio generazionale coinvolgerà almeno un’azienda familiare su cinque.
Passaggio generazionale dell’azienda: le criticità
Senza dubbio la successione generazionale costituisce un momento unico nella vita dell’azienda, ma anche critico. Sono molteplici le problematiche che si possono venire a creare.
Alcune coinvolgono direttamente la famiglia e sono costituite da rapporti personali ed esigenze patrimoniali. Altre, invece, sono strettamente legate all’azienda, come la struttura societaria, i ruoli ed i poteri.
Una gestione inefficace ed inefficiente del passaggio generazionale può avere delle conseguenze anche drammatiche. Ma quali sono le criticità da affrontare nel passaggio generazionale?
Questa operazione è lunga e complessa. Da un lato, sicuramente, le imprese familiari godono di alcuni vantaggi, costituiti da un’enorme flessibilità organizzativa, coesione e tradizione familiare. Purtroppo è anche vero che la fusione tra famiglia ed impresa determina alcuni limiti:
- manca una netta distinzione tra le relazioni familiari ed i ruoli aziendali: spesso e volentieri i problemi familiari vengono portati all’interno dell’azienda e viceversa;
- rifiuto di nuove idee: nel momento in cui la nuova generazione inizia ad avere nuove idee e a voler introdurre nuovi approcci al business, che magari non sono in linea con quelli compiuti fino a quel momento dal fondatore, si possono creare dei conflitti;
- un’adeguata formazione del successore: quando l’erede non risulta essere opportunamente preparato peserà sul passaggio generazionale e su tutte le decisioni improvvisate che ne conseguono.
L’importanza della pianificazione aziendale
Come abbiamo visto in precedenza, la maggior parte delle imprese familiari difficilmente riesce a sopravvivere al passaggio generazionale. Questa operazione è impegnativa e complessa, ma soprattutto interessa diverse persone: imprenditore, famiglia, dipendenti e stakeholders. Deve essere affrontata coinvolgendo l’intera struttura aziendale.
Per riuscire a garantire la continuità aziendale è sempre necessario adottare una strategia precisa ed efficace. Si deve puntare sulle risorse aziendali e valorizzare l’innovazione portata avanti dalle nuove generazioni.
Si deve quindi prevedere il passaggio generazionale in anticipo, per poi programmare passo a passo il trasferimento dell’azienda con tutte le strategie da adottare per rimanere competitivi sul mercato. Per farlo si consiglia anche di affidarsi ad un consulente esperto.
Come affrontare il passaggio generazionale
Una domanda che diventa quanto mai lecita, oggi come oggi, è come debba essere affrontato il cambio generazionale. Nella maggior parte delle occasioni il cambiamento è sinonimo di vitalità ed evoluzione: come tale dovrebbe essere sempre accolto in maniera positiva.
A doverne prendere atto dovrebbero essere, prima di tutto, le generazioni anziane. Queste dovrebbero considerare il passaggio generazionale come un momento saliente ed importante perché l’azienda possa continuare a vivere, anche se in un modo completamente differente da come è avvenuto fino a quel momento.
Per garantire un passaggio di consegne più lineare e tranquillo, l’ideale sarebbe che le nuove leve cominciassero a lavorare in azienda molto tempo prima rispetto al periodo in cui ne dovrebbero prendere il controllo.
Questo darebbe loro una maggiore sicurezza. Ma non solo: potrebbero conquistare una maggiore conoscenza dei processi produttivi e contribuire a migliorarli in maniera ottimale. E soprattutto con una maggiore autorevolezza nei confronti dei dipendenti.
Questo lento passaggio permetterebbe di gestire l’operazione con maggiore calma, senza lasciare niente all’improvvisazione. L’importante, poi, è comprendere chi tra gli eredi possa essere interessato a proseguire sulle orme dei predecessori.
E soprattutto quale possa essere il suo ruolo all’interno dell’azienda e farlo crescere. In questo modo avrà la possibilità di migliorare le proprie competenze, rendendo più agevole il passaggio generazionale.
La formazione per il passaggio generazionale
Sicuramente uno degli aspetti che non devono essere trascurati è quello della formazione. Non solo della leadership aziendale e della famiglia che è al comando. Ma anche di tutti i dipendenti dell’azienda: tutto il personale deve essere adeguatamente formato e pronto per assumere ruoli di comando ai vari livelli all’interno dell’azienda.
Questo deve essere previsto non solo quando si presentano delle occasioni particolari, ma proprio come filosofia aziendale permanente.
In altre parole deve essere prevista una formazione continua all’interno dell’azienda. Non solo per le cosiddette hard skills e le competenze tecniche. Ma per tutte le soft skills e le competenze manageriali.
In questo modo il tessuto umano presente all’interno dell’azienda sarà sempre pronto a svolgere per il meglio il proprio compito, in qualsiasi momento e anche quando è necessario affrontare un passaggio generazionale.
È sempre consigliato, inoltre, essere in grado di riuscire a coinvolgere completamente le persone all’interno dell’azienda. Per fare questo è necessario che ci sia una buona qualità della comunicazione.
L’azienda si deve fare parte diligente e fare in modo che i propri dipendenti siano sempre informati in maniera adeguata dei cambiamenti culturali, organizzativi e di mercato che si stanno verificando. Soprattutto quando ci sono dei passaggi generazionali. La comunicazione cristallina e trasparente di quanto sta accadendo, serve a preparare al meglio i dipendenti.
Passaggio generazionale – Domande frequenti
Al secondo passaggio generazionale sopravvive solo e soltanto il 10% delle aziende familiari. Scopri qui i dati nel dettaglio.
L’unica strada per rendere più agevole il passaggio generazionale è la preparazione del successore. Oltre a pianificare nel tempo l’operazione.
Se da un lato hanno una struttura agevole, dall’altro non sempre c’è una netta separazione tra la famiglia e l’impresa. I problemi possono sorgere soprattutto durante il passaggio generazionale.
- Enhance the Competitiveness and Sustainability of European SMEs through succession procedures and models, Interreg Europe, European Union ↩︎
Pierpaolo Molinengo
Giornalista