Autoconsumo fotovoltaico: cos’è, come funziona e vantaggi

L’autoconsumo fotovoltaico permette di risparmiare dal 60% al 100% sul costo delle bollette della luce, come privato o impresa. Scopri cos’è e come funziona.

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  • L’autoconsumo fotovoltaico riguarda l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico o eolico che non è immessa nella rete, ma utilizzata direttamente sul luogo in cui viene prodotta.
  • In questo modo si può sfruttare subito la corrente prodotta, tramite autoconsumo diretto, immettere quella in eccesso nella rete nazionale, oppure accumularla con apposti sistemi.
  • Con un impianto fotovoltaico e l’autoconsumo è possibile ridurre i costi dell’energia e ottenere anche un guadagno.

Ridurre i costi dell’energia per la tua abitazione o per l’attività d’impresa che svolgi è un’operazione possibile grazie all’autoconsumo fotovoltaico.

In un momento storico in cui i prezzi di luce e gas sono cresciuti del 48%, e si vocifera un intervento statale per calmierarli, con l’autoconsumo puoi sin da subito risparmiare, producendo energia da utilizzare per il funzionamento degli elettrodomestici, per la luce o per le attrezzature aziendali.

Inoltre, puoi accumularla e rivenderla ottenendo un ritorno economico. Vuoi conoscere come fare e come funziona l’autoconsumo fotovoltaico? Troverai tutte le informazioni necessarie nella nostra guida.

Autoconsumo fotovoltaico: cosa c’è da sapere

Un rapporto statistico sull’autoconsumo fotovoltaico della società GSE (Gestore Servizi Energia), partner esclusivo del Ministero dell’Economia per le energie rinnovabili, ha sottolineato come l’impiego dell’autoconsumo sia cresciuto dal 23% del 2018 a quasi il 42% del 2021.

Cosa si intende esattamente questo termine? Si tratta di energia prodotta utilizzando un impianto fotovoltaico o un’altra fonte di energia rinnovabile, non immessa direttamente nella rete, ma utilizzata a fini domestici e aziendali.

Semplificando questo concetto, grazie ai pannelli fotovoltaici o alle pale eoliche, avrai un sistema che ti permetterà di non utilizzare la corrente della rete elettrica nazionale, oppure di prenderne solo una parte, ma di usufruire di quella che avrai generato grazie al sole o al vento.

Questo ti permetterà di risparmiare sui consumi mensili e annuali. Una realtà che riflette in pieno il nuovo concetto di  economia verde, ovvero un sistema economico che ha la finalità di ridurre gli impatti ambientali e offrire diversi vantaggi ai consumatori sia come privati, sia come aziende.

Risparmio bollette autoconsumo fotovoltaico

Come funziona l’autoconsumo fotovoltaico?

Per comprendere come funziona, è utile chiarire alcuni aspetti. In primo luogo, l’energia che puoi ottenere è strettamente connessa alla potenza erogata dai pannelli fotovoltaici o dall’impianto eolico.

Inoltre, la produzione di corrente avviene solo in presenza di determinate condizioni, ossia di giorno, con cielo terso o con poche nubi. Invece, di notte o in caso di pioggia, devi considerare che i pannelli non possono produrre energia. Quella che viene creata può poi essere utilizzata in diversi modi:

  1. autoconsumo;
  2. immissione di energia nella rete;
  3. conservazione con sistemi di accumulo;

Devi considerare che oggi gli impianti fotovoltaici installati per l’utilizzo domestico vanno dai 3 KW ai 6 kW, mentre quelli di un’azienda sono tra i 6kW e 1 MW. La portata è nettamente maggiore rispetto al normale consumo aziendale o abitativo.

Il motivo è strettamente legato al fatto che, in questo modo, si vanno a compensare quelle giornate in cui non è possibile generare nuova corrente, ovviamente se è presente un sistema di accumulo. Inoltre, parte dell’energia viene utilizzata per l’autoconsumo e la restante può essere impiegata per altri scopi, come quello di ottenere un guadagno sulla sua immissione sulla rete.

Cosa significa autoconsumo fotovoltaico a 10 km?

I costi delle bollette sono tra le spese che incidono di più oggi sul bilancio familiare e su quello aziendale. Un’affermazione che attualmente diventa sempre più valida con un rincaro dovuto all’aumento dell’inflazione e alla guerra in Ucraina.

In questa prospettiva sono diversi gli interventi del Governo al fine di semplificare l’utilizzo del fotovoltaico. Infatti, il DL Energia, ovvero il Decreto-legge del 1° marzo 2022 n°17, ha inserito una serie di novità finalizzate proprio ad incrementare l’impiego di altre fonte rinnovabili.

Un esempio è l’autoconsumo fotovoltaico fino a 10 km. Infatti, alla lettera A comma 2, è stata inserita la possibilità di utilizzare direttamente un impianto fotovoltaico anche se questo non è situato in prossimità della fornitura, ma in una location entro i 10 km.

Ciò significa che puoi installare i pannelli fotovoltaici sia direttamente sul luogo in cui è presente la tua abitazione o l’attività d’impresa, sia se è distante dall’utenza diretta, come un terreno. Questi sono i requisiti da rispettare:

  • distanza inferire ai 10 km;
  • collegamento diretto con l’utenza;
  • utilizzo esclusivo di un’unica utenza.
Autoconsumo calcolo

1. Autoconsumo diretto: come si calcola il consumo medio

Conoscere qual è l’utilizzo medio dell’autoconsumo fotovoltaico può essere utile per considerare l’eventuale risparmio. Inoltre, puoi valutare quanta energia in più viene prodotta dal tuo sistema e utilizzarla per ottenere un ritorno economico.

In linea di massima una casa impiega dal 20 al 30% di autoconsumo immediato, in riferimento all’elettricità che viene utilizzata per far funzionare gli elettrodomestici, la luce e altri sistemai integrati.

Massimizzare l’autoconsumo può essere utile al fine di impiegare in maniera più efficiente la corrente che hai prodotto in autonomia. Ad esempio, puoi programmare gli elettrodomestici a funzionare nelle fasce orarie a costo più elevato, come quella dalle 8 alle 18.00, oppure ricaricare i dispositivi elettronici a batteria durante il giorno.

In questo modo potrai impiegare dal 50% al 60% della corrente. Per determinare l’autoconsumo fotovoltaico medio puoi utilizzare la seguente formula:

“Energia fotovoltaica prodotta per un anno – energia fotovoltaica immessa nella rete = energia autoconsumata.”

Il calcolo è abbastanza semplice, dato che nel momento in cui ti viene installato un impianto fotovoltaico viene aggiunto, vicino al tuo contatore, un secondo apparecchio che misura l’energia prodotta dai pannelli. Immagina di produrne in un anno  4.500 kW e di immetterne nella rete 2.000 kW. Applicando la formula avrai:

  • energia prodotta dai pannelli: 4.500 kW;
  • energia immessa nella rete: 2.000 kW;
  • energia autoconsumata: 2.500 kW.

2. Autoconsumo fotovoltaico e l’immissione in rete

Che fine fa l’energia in eccesso che non hai utilizzato con l’autoconsumo per la tua azienda o per la casa? Una dei possibili impieghi, per evitare uno spreco di elettricità, è quello di introdurla nella rete elettrica principale attraverso un sistema che viene definito scambio sul posto o in loco. Questo termine identifica due realtà:

  • il trasferimento di energia alla rete principale;
  • un incentivo economico statale.

Puoi trasferire l’energia che non hai consumato per la tua azienda e la casa alla rete elettrica, vendendola al gestore del tuo contratto luce. Quest’ultimo la utilizzerà distribuendola nella rete ad altre utenze.

Si tratta di una soluzione che permette di ridurre la produzione di elettricità da fonti non rinnovabili, abbassando il costo medio di questo bene. Inoltre, lo scambio sul posto di elettricità è anche una forma di incentivo finalizzato a favorire l’installazione di impianti fotovoltaici e l’utilizzo dell’autoconsumo.

3. Autoconsumo e sistema di accumulo interno ed esterno

Un’altra opportunità per incrementare l’autoconsumo, ad esempio durante le ore in cui i pannelli fotovoltaici non producono energia e al contempo immetterla nella rete, è quella di integrare l’impianto con un sistema di accumulo.

Infatti, per immagazzinare l’energia vengono istallate delle batterie che sono utilizzate in un momento successivo. Quindi parte dell’elettricità viene impiegata per l’autoconsumo diretto, mentre la restante può essere conservata. In questo modo puoi utilizzarla nelle ore notturne, oppure nei giorni di pioggia. Oggi sono presenti due sistemi di accumulo:

  • inverter;
  • batterie esterne.

Il sistema inverter viene integrato nell’impianto fotovoltaico e si compone di una serie di batterie a litio per l’accumulo. Lo spazio da utilizzare è ridotto, dato che c’è una struttura interna con il pannello fotovoltaico.

Ha però lo svantaggio di richiedere una manutenzione più attenta e costi elevati. L’altra opportunità è quella di utilizzare un sistema di accumulo fotovoltaico con batterie esterne. Queste possono essere posizionate in un preciso spazio e si ha la possibilità di aggiungerle anche successivamente all’installazione dell’impianto. Inoltre, il costo è nettamente inferiore rispetto a un sistema inverter.

Autoconsumo energia

Autoconsumo fotovoltaico: oneri di sistema

Gli oneri di sistema sono dei costi fissi che vengono inclusi nelle bollette e si riferiscono alla spesa collegata al sostegno delle energie rinnovabili, all’utilizzo delle reti elettriche nazionali e alla loro manutenzione. Cosa succede se disponi di un impianto fotovoltaico?

La domanda che nasce dall’emendamento al Decreto Competitività del 2014 in base al quale è stato stabilito il pagamento del 5% degli oneri di sistema anche per l’energia consumata, ma non prelevata dalla rete, come nel caso di quella prodotta dai pannelli fotovoltaici. Sono previste però delle deroghe:

  • sono esclusi i punti per il prelievo al di sotto dei 20 kW;
  • sono esenti dal pagamento gli impianti fotovoltaici privati e aziendali entro i 20 kW.

Autoconsumo fotovoltaico: incentivi fiscali

Oltre al Bonus bollette 2022, sono diversi gli incentivi statali finalizzati a incrementare l’autoconsumo fotovoltaico. In particolare, per i soggetti privati è prevista la possibilità di installare un impianto di autoconsumo fotovoltaico accedendo al superbonus 110%.

Si tratta di uno dei bonus fiscali per l’edilizia maggiormente vantaggioso, che garantisce un ritorno economico non indifferente. Inoltre, puoi ottenere anche un’agevolazione sull’IVA, con una riduzione dal 22% al 10% per l’utilizzo esclusivo delle utenze domestiche.

Se invece devi aprire Partita IVA o hai un’attività avviata, installando un impianto fotovoltaico, oggi puoi avere diversi vantaggi:

  • credito d’imposta;
  • reverse charge;
  • scambio sul posto.

Puoi ottenere un credito d’imposta da utilizzare fino al 31-12-2022 pari al 6% se effettui una spesa che rientra entro i 2 milioni di euro. Inoltre, puoi impiegare il sistema di reverse charge, con un’agevolazione sull’IVA. Infatti, attraverso questo meccanismo, non sei tenuto a pagare l’IVA al momento dell’acquisto.

A questo si aggiunge una semplificazione per l’accesso al credito confermato per le PMI anche per il 2022 e 2023. Potrai quindi ottenere un finanziamento dai 20.000 euro ai 4 milioni per l’installazione di un sistema fotovoltaico e ripartirlo con un ammortamento agevolato. Infine, avrai la possibilità di utilizzare lo scambio sul posto per ottenere un ritorno economico.

Autoconsumo fotovoltaico e condominio

Con la Riforma Condominio è possibile ottenere un autoconsumo fotovoltaico sia come singolo condomino, sia per l’intero condominio. Si tratta di soluzione per ridurre i costi di gestione di un edifico, oltre alla possibilità di risparmiare sulle bollette di casa. Infatti, è prevista:

  • installazione impianto fotovoltaico centralizzato;
  • installazione per privati.

Nel primo caso è necessario richiedere una riunione di condominio con la presenza di almeno il 51% delle quote in millesimi. L’approvazione di un impianto fotovoltaico deve essere a maggioranza del 50% più uno. Se vi sono condomini che non approvano questo investimento, non sosterranno le spese di installazione e non otterranno i vantaggi energetici dovuti all’autoconsumo.

Invece, se come singolo condomino vuoi installare un impianto fotovoltaico per autoconsumo, dovrai distinguere tra:

  • utilizzo di spazi comuni;
  • la singola proprietà.

Nel primo caso devi chiedere l’autorizzazione all’amministratore, il quale convocherà l’assemblea dei condomini per l’approvazione. Nel secondo, dovrai operare in maniera indipendente, previa comunicazione al Comune per l’inizio dei lavori.

Conviene l’autoconsumo fotovoltaico?

Per rispondere a questa domanda andiamo a vedere quali sono i pro e i contro del sistema di autoconsumo fotovoltaico. Dal punto di vista dei vantaggi puoi considerare che otterrai un netto risparmio economico sul costo della luce che sarà proporzionato alla capacità dell’impianto.

Con un sistema di autoconsumo fotovoltaico di 3 kW puoi ridurre i costi anche fino al 70% di energia, mentre con uno dai 6 KW, e con un sistema di accumulo, questo valore sale anche al 100%. Inoltre, puoi ricevere una serie di incentivi fiscali per l’installazione dei pannelli sia come privato, sia come impresa, con una deduzione anche ai fini fiscali, oltre a non pagare l’IVA per le imprese.

Devi considerare anche il guadagno che puoi ottenere se immetti nella rete l’energia attraverso lo scambio in loco. Ad esempio, in base agli ultimi parametri sull’autoconsumo fotovoltaico, la società GSE ti può pagare 0,15€ a kWh. Anche questo valore è proporzionato alla capacità del tuo impianto, ma comunque può essere un valido presupposto per valutare di utilizzare le energie rinnovabili.

Vi sono anche degli aspetti negativi. Quello che ancora oggi risulta gravoso per un privato e un’impresa è l’investimento iniziale. Infatti, i costi di fornitura e installazione sono alti, anche se tra detrazioni, deduzioni fiscali e risparmio energetico è possibile ammortizzarli nel giro di pochi anni.

Autoconsumo fotovoltaico – Domande frequenti

Cos’è l’autoconsumo fotovoltaico?

Il termine autoconsumo fotovoltaico identifica l’energia elettrica prodotta attraverso un sistema di pannelli fotovoltaici, installati a casa o in azienda, e che non viene immessa nella rete.

Quanto si risparmia con l’autoconsumo fotovoltaico?

Il risparmio ottenuto utilizzando l’autoconsumo varia in base alle capacità in kW dell’impianto fotovoltaico. Scopri di più qui.

Cos’è lo scambio sul posto nell’autoconsumo fotovoltaico?

Lo scambio sul posto è una forma di incentivo statale in base al quale otterrai un ritorno economico immettendo energia prodotta dall’autoconsumo fotovoltaico nella rete elettrica nazionale.

Autore
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Gennaro Ottaviano

Esperto di economia aziendale e gestionale

Laurea in Economia Aziendale presso il Politecnico di Lugano, appassionato di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.

2 commenti su “Autoconsumo fotovoltaico: cos’è, come funziona e vantaggi”

  1. Complimenti per la chiarezza e la completezza dell’articolo. E’ stato per me particolarmente illuminante. Un unico punto mi risulta oscuro: una volta istallato il sistema fotovoltaico con accumulo, in ambito privato e per uso domestico, si può utilizzare il sistema esclusivamente in autoconsumo, cioè senza collegarsi alla rete pubblica, senza ulteriori autorizzazioni, oppure bisogna attendere l’autorizzazione del servizio elettrico nazionale? Grato per una VS chiarificazione, porgo distinti saluti. Mario La Rocca.

    Rispondi
    • Buongiorno,
      probabilmente dipende dalle caratteristiche e dalla dimensione dell’impianto. Esistono soluzioni fotovoltaiche da appartamento, anche a marchio enel. In genere è preferibile affidarsi a tecnici specializzati per l’installazione che le forniranno tutti i chiarimenti del caso.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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